Nick Autore:
yukiko_no_nijiTitolo: Set Beta
Numero Parole: 1689 @
fiumidiparolePairing/Personaggi: Sakuraiba
Raiting: PG, NC17
Genere: Sentimentale, Romantico, Malinconico, Introspettivo
Avvertimenti: Slash, One-Shot
Intro/Note: I protagonisti di questa storia non mi appartengono - eh, magari -, ma si appartengono tra di loro interscambiandosi. La storia di cui sotto è tutta mia immaginazione.
Queste frasi sono state scritte per il Set Beta per la community
1frase [p0rn: Gelato, Casa, Mano, Mondo, Pericolo, Confusione, Volontà, Reale, Paradiso, Pace]
32. Erano passati solo pochi minuti quando Sho sentì la serratura della porta aprirsi; Aiba fu subito da lui e dopo averlo salutato gli tolse di mano il cucchiaio che lui aveva in mano, mangiando il gelato che era rimasto; solo un attimo dopo le labbra dell’altro furono sulle sue, passionali.
6. Dentro quelle mura i due si erano creati un loro mondo, dove erano liberi di fare ciò che volevano, liberi di esprimere e soddisfare il loro amore e la loro voglia in ogni forma possibile.
4. Sho non si sentiva in pericolo lì dentro, soprattutto non quando le mani di Aiba scorrevano decise su tutto il suo corpo, facendolo fremere, o quando quella lingua saggiava la sua pelle, proprio come stava accadendo in quel momento; momento che Sho sperava avrebbe potuto prolungarsi il più possibile.
5. C’era confusione nella testa di Sho, così tanta confusione che non riusciva a pensare a niente; voleva solo sentire Aiba spingersi dentro di sé, fino a fargli provare quelle sensazioni che amava: non ne avrebbe mai avuto abbastanza di quelle mani irrequiete e curiose, di quella durezza che entrava e usciva ripetutamente dal suo corpo, fino allo sfinimento.
45. Ogni sua volontà andava a farsi fottere quando si trattava di Masaki; Sho lo amava e avrebbe fatto di tutto per lui: avrebbe solo voluto continuare a provare tutto ciò che aveva sempre provato fino a quel momento.
46. Non avrebbe trovato niente di più reale dei suoi sentimenti: Sho ricordava ancora la prima volta in cui aveva compreso di essersi innamorato di Aiba e ricordava come ne fosse rimasto sorpreso ed avesse provato paura; ma aveva ben presto capito che era quello che provava veramente, ed in quel momento niente gli parse più giusto.
44. Ed ogni volta, proprio come stava accadendo in quei momenti, Aiba lo portava in paradiso, ed anche se Sho non sapeva davvero come fosse quel luogo, pensava che sarebbe stato anche solo un po’ simile a quello in cui si trovava, non avrebbe avuto paura di morire tra le sue braccia.
10. Ogni volta Sho trovava la pace, soprattutto quando il corpo di Aiba si accasciava sul suo; e come sempre, sperava di poter riprovare quelle emozioni il prima possibile.
[Generale: Pesce, Telefono, Tornado, Occhio, Libertà, Rosa, Sangue, Motore, Folla, Bugia, Vecchiaia, Caduta, Felino, Finestra, Vista, Volo, Stile]
20. Con un sorriso Sho ringraziò il proprietario del ristorante, per uscire poi nella strada; una volta tanto sentiva la sua pancia davvero piena e si disse che avrebbe dovuto ricordarsi di ringraziare Jun per avergli suggerito quel posto, perché i piatti a base di pesce che gli avevano servito erano davvero squisiti.
27. Stava salendo su un taxi, quando sentì il suo telefono vibrare e fu in quel momento che sperò di non dover tornare a lavoro, perché aveva seriamente bisogno di un pomeriggio di solo relax.
40. La voce di Aiba lo travolse come un tornado e lo sentì chiedere felice se per quel pomeriggio avesse avuto degli impegni.
12. Sho, nonostante la stanchezza, si ritrovò a sorridere; buttò un occhio fuori dal finestrino, per osservare tutte le persone che camminavano per la via.
17. Mentre Aiba, il suo ragazzo, lo travolgeva di parole, pensò tra sé che almeno per un giorno avrebbe voluto avere quella libertà che tutte le persone avevano; camminare per la strada tranquilli, con la persona amata accanto a sé, senza aver paura di ritrovarsi dietro le spalle un paparazzo, o magari qualche sguardo curioso delle fan.
47. In un angolo della strada vide un ragazzo porgere una rosa a quella che pareva essere la sua ragazza; Sho sorrise, pensando che una scena simile - e fin troppo romantica - era accaduta anche tra lui ed Aiba.
43. Era stato Aiba a fargliela trovare in casa, il giorno del suo ultimo esame all’università… un rosa rosso sangue.
39. Sho sentì il motore del taxi sussultare un po’, quando la macchina si fermò al semaforo; la voce di Aiba alle sue orecchie, nonostante continuasse a parlare senza mai fermarsi, era come una dolce melodia.
14. Essere nessuno, in mezzo a quella folla, solo Sakurai Sho, una persona come tutte le altre; sarebbe stato splendido.
26. Sarebbe stata una bugia, se avesse affermato di non averlo pensato mai da quando aveva iniziato a fare quel lavoro.
41. Forse una cosa del genere sarebbe potuto accadere durante la loro vecchiaia… Sho era sicuro che lui e Aiba sarebbero stati ancora assieme.
33. Fino a quel momento si sarebbe impegnato per proteggere il suo rapporto con l’altro, sicuro che sarebbero riusciti a rialzarsi dopo qualsiasi possibile caduta.
35. Felino, uscì dal taxi, rifugiandosi nel portone di casa sua; sapeva che da qualche tempo dei paparazzi lo stavano seguendo, cercando qualche scoop su di lui, da pubblicare su qualche testata scandalistica.
07. Quando entrò nella sala Sho vide Aiba in silenzio, guardare fuori dalla finestra; si avvicinò a lui lentamente, andando poi ad abbracciarlo.
09. Anche Sho adorava il paesaggio che si vedeva da quella finestra, perché regalava una vista meravigliosa, in cui lui ogni tanto si perdeva ad osservare ciò che gli capitava attorno.
34. Era un’occasione da prendere al volo e da sfruttare, quella: a Sho non capitava da settimane di avere qualche ora libera nello stesso momento di Aiba.
29. Nonostante le difficoltà che Sho doveva - ed avrebbe dovuto - incontrare ogni giorno, amava il suo stile di vita, ed era felice perché Aiba era al suo fianco: sapeva che qualsiasi cosa fosse successa di lì in avanti, loro sarebbero stati in due ed avrebbero fatto di tutto per proteggere il loro amore.
[Fluff: Città, Sole, Brezza, Mare, Gabbiano, Costa, Domani, Orizzonte, Bacio, Sogno]
24. Era rasserenante stare lontano dalla città, a casa, dopo una estenuante giornata lavorativa fatta di interviste e incisioni per il nuovo disco.
21. Sentiva il sole baciargli le guance, nonostante fosse già Novembre; si sentiva bene in quel momento e però che niente avrebbe potuto rovinare quell’attimo tanto perfetto.
22. La leggera brezza gli scompigliava i capelli ma non gli dava alcun fastidio.
13. Amava il mare, soprattutto in quella stagione; d’estate poteva divertirsi e stare nell’acqua a rilassarsi, ma quando arrivava quel periodo, trovava magico quel luogo.
15. Aiba vide un gabbiano volare vicino a sé, raggiunto poco dopo da alcuni simili.
23. Si volse, osservando la costa e la sua città natale; aveva deciso di fuggire per un po’, per lasciarsi indietro gli impegni che giorno dopo giorni - da anni - gli rendevano la vita frenetica.
42. Ma la adorava, quella vita, perché non sapeva mai che cosa ci sarebbe stato nel suo domani, nel bene e nel male, dove lo avrebbero spedito o quali prove avrebbe dovuto affrontare.
28. Tornò ad osservare l’orizzonte, vedendo che il sole aveva iniziato lentamente a calare, quando sentì una mano estranea sfiorargli un fianco fino a circondargli la vita, ma non si spaventò: avrebbe potuto riconoscere quel tocco ovunque.
31. Si volse, guardando Sho accanto a sé, e si sporse un po’ verso di lui, dandogli un leggero bacio sulle labbra: “E’ andato bene il viaggio?”; vide l’altro annuire a quella domanda.
16. Quando il suo fidanzato gli aveva mandato un messaggio, dicendogli che lo avrebbe raggiunto a Chiba quella sera, gli era sembrato di vivere in un sogno; non capitava spesso di avere del tempo libero, e momenti come quello gli davano la forza di andare avanti e di svolgere il suo lavoro al meglio.
[AU: Gravità, Controllo, Cecità, Fantasma, Sorriso, Lotta, Angelo, Malinconia, Solitudine, Voce, Spazio, Sbaglio, Felicità]
36. Quando qualche minuto prima era giunta la chiamata, Sho si era accorto da subito della gravità della situazione, ed il fermento che si era creato gli aveva confermato il suo pensiero, dato che non accadeva così spesso - in quel luogo - di vedere persone correre qua e là, alla ricerca di quel qualcosa che avrebbe potuto cambiare tutto.
19. Sho era entrato nell’ospedale di suo padre da due anni; quest’ultimo gli aveva indirizzato la via da seguire - il fatto che in realtà gli avesse imposto di seguire quel corso di studi era del tutto superfluo - facendogli presente, ogni giorno della sua vita, che qualunque caso gli si fosse presentato davanti avrebbe dovuto mantenere il totale controllo di sé.
50. Sho di conseguenza aveva sempre cercato di fare del suo meglio, ma quando si era ritrovato davanti quel ragazzo, che era stato coinvolto senza una vera ragione in quell’incidente avvenuto poche decine di minuti prima, non aveva potuto fare a meno di restare per qualche secondo con un totale blackout mentale: il referto che aveva in mano, confermava la cecità permanente.
37.Nei giorni successivi che erano seguiti all’incidente, Sho si era sentito un fantasma e vagava tra le camere dell’ospedale mosso solo dal dovere; nella sua testa non voleva andarsene il ricordo del momento in cui aveva dato a quel suo coetaneo, Aiba Masaki, la tremenda notizia della perdita della sua vita.
2. Aveva visto un piccolo sorriso nascere sulle sue labbra, volgere la testa nella sua direzione, nonostante fosse impossibilitato a guardarlo.
38. Quello fu il primo dei tanti sorrisi che Aiba gli rivolse nei giorni seguenti; Sho non comprendeva dove Aiba riuscisse a trovare la forza di andare avanti, ad intraprendere quella lotta, nonostante le sue condizioni: non aveva mai visto nessuno così deciso a continuare a vivere, nonostante ciò che il destino gli aveva portato.
1. Ma ne era estremamente felice, perché ogni volta che vedeva Aiba sorridere, Sho credeva di avere davanti ai suoi occhi un angelo: avrebbe voluto donargli la sua vista, per fargli vedere con i suoi stessi occhi come riuscisse a risplendere, giorno dopo giorno.
30. Non provava più malinconia, guardandolo; Sho si era affezionato a lui, gradualmente: Aiba gli era entrato nel cuore e Sho sapeva che non ne sarebbe mai più uscito.
49. Per questo, quando Aiba venne dimesso, la solitudine si impossessò di Sho, perché quel ragazzo era diventato il suo pensiero fisso.
48. “Continua a parlare, sensei… adoro la tua voce”
08. Sho sorrise, osservando lo spazio accanto a sé, quel pomeriggio era andato a trovare Aiba a casa sua, ed aveva iniziato a raccontargli cos’era accaduto in ospedale in sua assenza.
11. Se suo padre fosse venuto a saperlo, gli avrebbe detto che stava commentando un grosso sbaglio,ma a Sho non importava affatto.
03. Con la lontananza aveva compreso di amare Aiba, e adesso che era con lui era felice: non avrebbe voluto perdere quella felicità per niente al mondo.