Dopo aver ricapitolato i primi episodi degli anime che seguirò durante questa stagione faccio lo stesso per i due telefilm che seguo e ne approfitto per parlare anche di Babylon 5: The Lost Tales di cui volevo trattare da tempo e che rientra nello stesso genere.
Doctor Who season 4 ep 1: Partners in Crime.
Prima di ogni stagione del Doctor Who penso sempre che i nuovi episodi non saranno al livello dei precedenti, eppure sembra proprio che gli sceneggiatori non siano mai a corto di idee per le avventure del buon Dottore.
Del resto solo i britannici potevano concepire la trama di “Partners in Crime” sia per le gag che per l’incredibile minaccia rappresentata da una ditta chiamata Adipose (sic) che vende pillole dimagranti che funzionano veramente; l’unica controindicazione è che la massa grassa genera per partenogenesi (ok, sappiamo tutti che non funziona esattamente così, ma chiudiamo un occhio stavolta…) i piccoli alieni che vedete nello screenshot °°
Come dice il loro slogan: “The fat just walks away” XD
David Tennant è straordinario come al solito nel ruolo del Dottore con la sua mimica facciale esagerata e concordo con chi lo mette al pari della versione del personaggio interpretata da Tom Baker.
Non c’è che dire, l’inizio della quarta stagione riconferma Doctor Who come l’unica serie di fantascienza in grado di rivolgersi sia agli appassionati del genere che al grande pubblico, mentre altri serial tendono ad avere un target più specifico.
Battlestar Galactica season 4 ep 1: He That Believeth In Me.
Indubbiamente chi lavora alla promozione di Battlestar Galactica sa il fatto suo, come dimostra la provocatoria immagine dedicata alla quarta stagione visionabile nei dettagli nel
sito ufficiale °°
La terza stagione tendeva a sbandare troppo sul filone “morte e distruzione” (giusto per parafrasare i fumetti degli X-Men), ma ritrovava la strada nel finale cliffhanger
“He That Believeth In Me” ricorda come stile il film direct to DVD “Razor” uscito nel periodo intermedio col suo mix tra azione mordi e fuggi, paranoia e misticismo.
Sono proprio curioso di vedere come Moore risolverà le varie sottotrame visto che la quarta stagione sarà l’ultima e poi l’attenzione passerà sulla serie prequel Caprica della quale è in corso il casting.
Babylon 5: The Lost Tales.
“I believe when we leave a place, part of it goes with us and part of us remains.
Go anywhere in the station, when it is quiet, and just listen.
After a while, you will hear the echoes of all our conversations, every thoughts and words we've exchanged.
Long after we have gone our voices will linger in these walls...”
L’intro di Babylon 5: The Lost Tales farà sicuramente venire i lucciconi agli occhi a chiunque abbia amato la serie tv e ci ricorda nel contempo quanto fossero speciale i dialoghi di un serial al quale hanno collaborato anche writer del calibro di Peter David e Neil Gaiman.
The Lost Tales parte dal presupposto di completare l’universo narrativo di Babylon 5 con storie autoconclusive riutilizzando anche se lo sciopero degli sceneggiatori ha limitato la produzione ai primi due episodi usciti l’anno scorso.
Straczynski vuole mandare avanti comunque il progetto e se tutto va bene se ne dovrebbe sapere qualcosa entro l’estate
Devo dire che il primo episodio non mi ha convinto molto come dinamica pur essendo ben scritto, mentre ho apprezzato il secondo basato su John Sheridan che lo mostra nel difficile ruolo di presidente dell’Interstellar Alliance.
Certo, gli effetti speciali non sono un granché a causa del budget scarso, ma sono riusciti a catturare l’atmosfera della serie e in fondo è questo l’importante.
Difficile spiegare con poche parole quello che ha rappresentato Babylon 5 nel campo dei serial tv… Straczynski ha centrato l’obiettivo di creare uno dei pochi serial in grado di essere nel contempo sia buona fantascienza che buona televisione, ideando nel contempo un universo narrativo enorme popolato da personaggi interessanti e in continua evoluzione ai quali è difficile non affezionarsi.
Non a caso rivedendone alcuni episodi adesso l’unica cosa che risulta datata sono gli effetti speciali (per quanto duttile e sperimentale la computer grafica impiegata non era bellissima da vedere neanche all’epoca…), mentre il resto regge la prova del tempo come solo le grandi storie sanno fare :)