...non nel senso che mi senta Giovanni il battista, ma che a volte ho l'impressione di agire in maniera utile come quella di un tizio che si mettesse a gridare nel mezzo del Sahara. Mi sembra di continuare a camminare su un
nastro di Moebius o, molto più prosaicamente, mi sembra di viverein uno di quegli incubi in cui sei dietro una scrivania sommersa da lavoro e più ti affanni a scrivere e riordinare e più le pile di scartoffie aumentano. Cosa mi da quest'impressione? La desolante ripetitività dei miei pensieri, livellati ad uno sconfortante livello di quotidianità, sembra quasi che il mio cervello sia invischiato in maniera che le idee non possano levarsi libere ed articolate. Quando neanche la mente riesce a levarsi oltre il livello di un dialogo da show pomeridiano e io mi ritrovo ad esprimere concetti di una tale banale desolazione, ci sono solo due cause giustificabili. O sto vivendo sulla mia pelle una micidiale sinergia di sindrome pre - mestruale e metereopatia (molto probabile) oppure sento una terribile mancanza di nuovi interessi (per una persona incostante come me, una grave carenza patologica).
Ok, ora che ho dato sfogo a tutta la mia depressione mi sento meglio, quindi eviterò, almeno per i prossimi 30 minuti, di dare un'occhiata a qualche quotidiano, onde non ricadere nel baratro.
La cosa più interessante (e la dice lunga) che ho provato a fare ultimamente è stato un tentativo di Yaki soba: essenzialmente ho mescolato la soba appena scottata con un bel po' di verdure a julienne, un fungo shiitake e del surimi (non avevo voglia di pulire i gamberetti) il tutto ben innaffiato da salsa di soia. Ho fatto saltare tutto in padella finchè il condimento non si è asciugato e la pasta ha iniziato a sfrigolare. devo avere esagerato con la salsa perche è venuto decisamente "saporito", ma non era male. Una spruzzata di sasamo e "itadakimasu"