E dieci! Meme per
shu_maat!
Ultimo post delle fanfic a richiesta, non che abbia finito con le cose su ordinazione, ho un paio di lavori per
fengtianshi, ma non preoccupatevi, stiamo lavorando per voi.
In ogni caso, ancora Bleach, stavolta parliamo di Pagoda (Shunsui Kyouraku) e MiadolceNanao (Nanao Ise), tra parentesi ma il pairing posso chiamarlo "mia dolce pagoda"?
Spoiler abbastanza pesante per i capitoli negativi (se non sapete cosa sono, allora probabilmente non ci siete arrivati) e un po' più piccolo (giusto un accenno) per gli eventi successivi.
I motivi per escluderti
Kyouraku Shunsui era da molti considerato un capitano scansafatiche, una persona pigra e svogliata, ma nemmeno lui avrebbe potuto ignorare l’ordine stavolta. Avrebbe dovuto trovare un modo di tenere su quel suo mantello rosa e il suo cappello a pagoda mentre avrebbe affrontato quello che stava per accadere.
Perché nonostante tutto quello che si dicesse di lui Shunsui era un capitano e come tale non sarebbe venuto meno ai suoi doveri.
Nella battaglia contro Aizen e gli Espada la Soul Society aveva deciso di schierare l’intero Gotei 13 o almeno quello che ne era rimasto.
Shunsui fece un lungo sospiro, non era tutto questo a preoccuparlo, non era la temibile battaglia che li aspettava, non era la possibilità di non tornare indietro.
Quello che alla vigilia della battaglia gli riempiva la sua mente era una scelta che doveva fare, sia come capitano sia come uomo.
Nanao Ise, il suo vice, arrivò in quel momento interrompendo il suo flusso di pensieri, Shunsui si voltò verso di lei con uno sguardo serio.
La ragazza sembrò inizialmente sorpresa dall’atteggiamento dell’uomo, poi però recuperò il suo solito sguardo serio tornando a concentrarsi sulle preparazioni dell’imminente battaglia.
“Questo credo sia tutto” disse il vicecapitano chiudendo il proprio libro appena finito di spiegare la situazione.
“Capisco, sei stata eccellente come sempre” rispose Shunsui.
“Gradirei che non mi prendesse in giro in questo modo.”
“Non l’ho mai fatto, tuttavia avrei una revisione.”
“Sarebbe?”
“Tu non fai parte di questa operazione.”
Nanao osservo il suo capitano stupita, che stava a significare quella frase, poi torno ad affrontarlo con sguardo sicuro.
“Se mi permette capitano, l’ordine di mobilitazione riguarda l’intero Gotei.”
“Non è esatto, riguarda i capitani e tutte le persone in grado di affrontare una simile battaglia” rispose tranquillo Shunsui.
“Mi ritenete forse inadeguata a questa guerra?” rispose Nanao offesa.
“Non devo stare discutere delle mie decisioni con te.”
Nanao rimase stupita di una simile risposta, è vero non aveva nessun diritto di stare a discutere le decisioni di un superiore, tuttavia le sembrava incredibile che il suo capitano potesse parlarle in quel modo.
“Se posso esprimere la mia opinione ritengo tutto questo un errore” incalzo il vice tornando alla carica.
“Ne prendo atto, ma questo non cambia la mia decisione” rispose Shunsui
“Posso almeno sapere il perché?”
“No, adesso puoi ritirarti.”
“Ma capitano!” disse Nanao alzando leggermente la voce.
“Ho detto che puoi ritirarti”
Nanao lo guardo duramente, la stava escludendo dalla più difficile battaglia che l’intero Gotei stava per affrontare, proprio adesso che lei le sarebbe servita di più e per di più senza fornire alcuna spiegazione. Avrebbe volto ribattere ancora e insistere finche non gli avesse detto i veri motivi di quella scelta insulsa, ma il capitano Shunsui era stato chiaro, il discorso era chiuso, le era stato ordinato di restare indietro e lei lo avrebbe fatto, per quanto tutto questo le fosse ingiusto.
Gettò un ultimo sguardo al suo capitano, uno sguardo duro e traboccate di rabbia, pieno di quelle domande alla quale non riusciva a dare risposta, poi si allontanò in direzione delle sue stanza.
Shunsui rimase da solo con i propri pensieri, fino all’ultimo secondo aveva esitato su quella scelta, fino alla fine avrebbe voluto avere Nanao al suo fianco durante quella lotta, ma non appena aveva incrociato il suo sguardo si era reso conto che non poteva rischiare.
Quante volte il suo giudizio si era rivelato sbagliata, prima con Lisa, aveva dato per scontato la forza della ragazza senza effettivamente preoccuparsi della situazione, certo nessuno avrebbe potuto prevedere quello che sarebbe successo, ma rimaneva comunque il fatto che la per la sua eccessiva sicurezza aveva perso un vicecapitano.
Poi c’era stato il combattimento contro il vecchio Yama, anche lì la sua incapacità valutare le forze in campo aveva fatto soffrire notevolmente Nanao, non avrebbe semplicemente dovuto portarla con se.
Infine adesso al preludio di quella che poteva essere la più difficile battaglia mai affrontata non poteva permettersi errori, questa era la sua scelta, anche a costo di farsi odiare, anche a costo di abbassare le sue possibilità di sopravvivenza lui l’avrebbe protetta.
A molti sarebbe sembrato che la sua fosse semplice mancanza di fiducia verso il suo vice, ma in realtà era verso lui stesso che nutriva sfiducia.
Almeno così anche se le cose si fossero volse al peggio lei sarebbe stata salva.
E mentre queste parole gli attraversavano la mente era ormai ora di andare.
La storia parte dal presupposto che non sappiamo come mai Nanao non partecipa all'attacco, magari il Tite celo comunicherà a breve, ioperò mi sono divertito a pensarla così.