Titolo: I love you
Autore:
tessisamess Traduttrice:
queenseptienna Beta:
Mistress Vale Pairing: Severus/Harry
Rating: R
Genere: Romantico
Avvertimenti: sesso non descrittivo
Story Notes: (dell'autrice) Solo una storia drabbleggiante. Ho girato in tondo per mettere giù come penso che questa coppia possa gestire queste tre piccole e pericolose parole.
Non ci guadagno nulla. Scrivo queste storie per un mio strano divertimento.
Note della traduttrice: Quando ho visto tutta questa serie di "Ti amo" che Harry ha dovuto dire a Severus mi sono detta: sono loro! XD
Chi mi conosce sa che non amo particolarmente questi due perchè Sev è di James, secondo me. Punto. ;D
Ma ho trovato davvero dolce questa storia "drabbleggiata" e non ho potuto fare a meno di obbligare la Snarrysta Vale ad aiutarmi nell'impresa (e devo dire che se non ci fosse stata lei era davvero c***a XD)
Disclaimer: I personaggi ed i luoghi presenti in questa storia non appartengono a me bensì, prevalentemente, a chi ne detiene i diritti. La trama di questa storia è invece di mia proprietà ed occorre il mio esplicito e preventivo consenso per pubblicare/tradurre altrove questa storia o una citazione da essa.
Questa storia non è stata scritta a scopo di lucro, ma per puro divertimento, nessuna violazione del copyright è pertanto intesa.
Info: Potrete trovare la storia originale qui -->
I love you STORIA SOTTO CUT! ^__-
I LOVE YOU by tessisamess
“Ti amo.” Harry boccheggiò quando delle mani lo tastarono, toccarono e lo stuzzicarono.
“Non lo fai, è più che certo” rispose Severus quando delle gambe gli si avvolsero attorno alla vita.
Scopò Harry violentemente, nel modo che piaceva tanto ad entrambi. “Tu sei giovane,” grugnì Severus “e sciocco,” ansimò, “e non sai di cosa stai parlando.” Così venne, rilasciando un unico e forte sospiro.
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“Ti amo” disse Harry indossando il cappotto, pronto per andare al lavoro.
“Ne abbiamo già discusso, Harry” disse Severus distogliendo lo sguardo dalla sua copia della Gazzetta del Profeta, esasperato.
Non sembrava arrabbiato, davvero.
Più irritato che altro.
In risposta, Harry sospirò semplicemente, incurvando le spalle mentre usciva fuori dalla porta dell'appartamento di Severus.
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“Ti amo!” esclamò Harry, gettandosi contro il suo amante. Era stato piuttosto teatrale, davvero. Severus era stato via solo due settimane ad una conferenza sulle pozioni.
Ma Harry non avrebbe potuto essere più felice di rivederlo.
“Oh, sta zitto, Harry” borbottò Severus.
Non era realmente disturbato dalle dichiarazioni di Harry.
Se Severus fosse perfettamente stato onesto con se stesso (cosa che non era mai quando si parlava di cose orribili come i sentimenti) avrebbe ammesso che era stato piacevole avere qualcuno a casa da cui ritornare.
Qualcuno che si interessava di lui.
Sta di fatto, comunque, che tutto ciò a cui riusciva a pensare, quando Harry diceva quelle tre parole maledette, era il fatto che Harry, prima o poi, si sarebbe stancato di lui e se ne sarebbe andato.
Il che era tutto ciò che gli interessava.
Harry aveva bisogno di qualcuno della sua stessa età. Qualcuno che non fosse stato un suo insegnante. Secondo lui quell'intera sistemazione era completamente inappropriata (e anche secondo la maggior parte del mondo magico, a dir la verità)
Eppure... Quando Harry si spalmò contro l'uomo più grande, lui contraccambiò l'abbraccio con la stessa forza, a dispetto di se stesso.
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“Ti amo” disse Harry senza una precisa ragione per lo straordinario regalo di compleanno di Severus. Seriamente! Quel ragazzo non aveva neanche su briciolo di senso?
Ovviamente... Non era assolutamente più un ragazzo e Severus supponeva che potesse fare quel diavolo che gli pareva con i suoi soldi.
Aveva dato una caparra per un edificio in Diagon Alley così che Severus potesse aprire un negozio di Pozioni.
Come stavano le cose in quel momento, era obbligato a mandare avanti un'attività fuori da casa sua.
“Tutto questo è oltraggioso, Harry. Non riesco a credere che tu abbia speso così tanti soldi per me. È stato incredibilmente stupido, perfino per te” disse Severus, il tono di voce più affezionato che di rimprovero. Sospirò, sembrando notevolmente compiaciuto, e lo baciò. “Ma grazie.”
Harry ghignò, sentendosi come se avesse vinto una piccola battaglia. E, in un certo senso, era così.
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“Ti amo”. Mormorò Harry, fissando la sua nuovissima Firebolt. Aveva il bisogno di una nuova scopa da corsa da mesi e questo... questo era stato il massimo. Harry avrebbe potuto comprarsela da solo, naturalmente, ma il fatto che Severus lo avesse notato lo aveva riscaldato.
Non che Severus avesse bisogno di soldi. I suoi affari erano fiorenti.
“Pensavo avessi detto che celebrare compleanni fosse come... com'era? Oh, si, 'un'inutile rito' e 'è ridicolmente morboso notare di essere un anno più vicino alla morte'”. Recitò, imitando piuttosto bene la voce strascicata di un Severus annoiato.
Severus lo guardò storto. “Non era un regalo di compleanno.” sbottò sulla difensiva. E, davvero, non lo era. Aveva deliberatamente aspettato fino a due settimane dopo al compleanno del marmocchio per dargli quella cosa stupida. “Ho semplicemente notato che avevi bisogno di una nuova scopa. Sei un giocatore di Quidditch professionista, dopo tutto, sarebbe una tragedia le la tua scopa avesse un malfunzionamento durante una partita.” ghignò.
Harry sorrise alla 'spiegazione' di Severus. “Naturalmente, Severus. Come sono stato sciocco.” ammise amabilmente.
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“Ti amo.” ronzò Harry, a cavalcioni su Severus, a sua mano lavorava sulle loro erezioni senza fretta. Il suo amante ringhiò, frustrato, in risposta. Rafforzò la presa e prese a pompare più veloce, guardando fisso il volto di Severus. Amava guardare il volto contorto dal piacere del suo uomo. Sapendo di essere la causa dei fantastici gemiti che venivano da quell'uomo normalmente riservato, gli mandò un brivido lungo la schiena.
Harry sapeva esattamente cosa piaceva a Severus e glielo diede con entusiasmo. Troppo presto arrivarono al limite, venendo, uno dietro all'altro.
Stavano distesi, con Harry stravaccato sopra il suo amante, quando il loro respiro si calmò. Dopo alcuni minuti si districarono e Severus tirò le coperte su entrambi.
Si tirò Harry contro come faceva ogni notte, petto contro schiena, e seppellì il suo naso nei capelli indisciplinati del giovane uomo, preparandosi a dormire.
Strinse di più Harry contro il proprio torace, strofinando la guancia suo suoi capelli. “Ti amo anche io.” borbotto Severus.
“Lo so...” rispose dolcemente Harry, prima di addormentarsi.
Fine...