Fan Fiction - Ben/Michael ("Love Lies" - Capitolo 07)

Feb 15, 2010 14:32

Titolo generale: Love Lies
Titolo del capitolo: Inseguimento
Fandom: “Queer as Folk (USA)”
Personaggio/Coppia: Ben Bruckner/Michael Novotny
Prompt: 45. Serenità. - 04. Orgoglio. - 08. Forse. - 27. Diritto. - 41. Precario.
Rating: PG
Numero del capitolo: 7/10
Avvertimenti: Slash
Note: Questa fiction è una “And if...”, cioè cosa sarebbe successo se le cose fossero andate in maniera diversa. Comincia alla fine della puntata 4x10: Ben ha ceduto ad Anthony (che lo ha sedotto non per essere infettato, ma perché gli piaceva) e lo confessa a Michael. In mezzo c'è anche Hunter, il ragazzo che hanno salvato dalla strada: se i due si separano, perderanno la sua custodia. Scritte per 50drabble
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45. Serenità.
La serenità della coppia fu turbata fin dal loro risveglio, quando lessero il messaggio di Hunter: 'Spero che possiate essere felici, ora che non avete più un incomodo sgradito come me.'
Michael e Ben vissero la sua fuga come un colpo al cuore; temevano che potesse tornare a prostituirsi per vivere, per questo dovevano trovarlo ad ogni costo. Inoltre il freddo della notte poteva farlo ammalare e, nelle sue condizioni, anche un raffreddore poteva ucciderlo.
Lo cercarono dappertutto, nei vicoli e lungo le strade, dove sapevano che i ragazzi andavano a battere. Lo cercarono ovunque, ma ogni momento allontanava le loro speranze.

04. Orgoglio.
Purtroppo questa nuova delusione esasperò ancora una volta il rapporto tra i due. Ben non riuscì a mettere da parte il proprio orgoglio e vide in questa fuga solo la colpa di Michael per il suo comportamento.
“Per i tuoi capricci, Hunter è scappato!” gli urlò, quando tornarono in quella casa vuota.
“I miei capricci? Sei tu che mi hai tradito!” replicò Michael, nuovamente ferito dall'egoismo di Ben.
“Allora perché sei tornato da noi? Lo sai che è sieropositivo, potrebbe aggravarsi e morire! Ma tu cosa ne capisci? Tu sei sano!”
Ancora quelle parole, vomitate come se fossero la peggiore offesa di questo mondo.

08. Forse.
Così Michael se ne andò di nuovo, a cercare Hunter nella notte fredda e scura, con il cuore ancora a pezzi per quell'ultima offesa. Si era illuso che le cose potessero tornare a posto, ma le persone non cambiano se non vogliono farlo.
Forse aveva ragione Ben quando diceva che non capiva, tante volte si era sbagliato con loro, come quando Vic morì e lui non riuscì a comprendere il disagio di Hunter, scambiandolo per semplici bizze da adolescente.
Lui però ci aveva provato a capire, ci aveva provato davvero. Allora perché ogni volta tutto ricominciava da capo, come un incubo ricorrente?

27. Diritto.
Il cellulare vibrò nella tasca dopo neanche un'ora. Michael guardò il display e, alla vista del nome di Ben, rifiutò la chiamata. Sapeva cosa doveva dirgli: che si scusava, che non aveva il diritto di dirgli quelle cose, che lo aveva fatto perché era preoccupato. Che lo amava. Lo amava davvero, ne era sicuro, ma come spesso si dice: l'amore a volte non basta.
Continuò a cercare finché ebbe forza nelle gambe, finché non sentì il bisogno urgente di sedersi e di bere un caffè caldo.
Quando sua madre arrivò alla tavola calda, lui la stava già aspettando seduto sullo sgabello.

41. Precario.
Michael si sentiva un attore precario in questa storia troppo grande per lui. Molti avevano grandi problemi, grandi amori, grandi sfide. Lui viveva un'esistenza tranquilla che non gli dispiaceva e lasciava i sogni di grandezza ai fumetti che leggeva e scriveva.
“Avrò mai una vita normale?” chiese alla madre che gli aveva appena servito un'abbondante colazione.
“Già ce l'hai, tesoro mio” rispose la donna, accarezzandogli una guancia. “E magari un giorno sarà anche felice.”
Il ragazzo annuì e sospirò, guardando fuori dalla vetrina. “Hunter, dove cazzo sei andato a finire?” mormorò amareggiato, mentre all'orizzonte si palesava la figura di Ben, colpevole e disperato.

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