Fan Fiction - Supernatural ("I lost my home" - Capitolo 09)

Aug 01, 2009 16:46

Titolo: I lost my home
Serie TV: "Supernatural"
Personaggi: Sam Winchester, Dean Winchester, John Winchester, OMC
Pairing: OMC/Sam, Dean/Sam
Rating: NC17 (per questo capitolo). Scena di sesso esplicita tra fratelli!
Warning: angst fisico e psicologico, sesso non consenziente, slash, wincest
Disclaimer: Come al solito, questa storia è frutto della mia fantasia. I personaggi appartengono a Kripke e io mi ci diverto e basta
Stagione: Preserie
Note generali: Piccola introduzione: l’idea mi era nata in testa durante la visione della prima serie. Mi aveva colpito molto il rapporto tra John e i suoi figli, tanto che mi sarebbe piaciuto vedere alcune puntate su loro tre prima della separazione. Kripke non mi ha ascoltato e io me la sono scritta da sola, ecco! XP Quindi più che una fan fiction sulla serie si tratta di un “And if…”: ovvero, cosa sarebbe successo ai Winchester se le cose fossero andate in un altro modo? Per scriverla ho usato il montaggio alternato (si vede che ho fatto cinema, eh? XP) dei punti di vista dei tre Winchester. [EDIT] La trama è stata decisa… e il Wincest arriverà! ;) Il titolo viene da una delle più belle canzoni apparse nella serie: “Laugh? I nearly died” dei Rolling Stones.
Dedica: Grazie a babycin per aver ascoltato i miei deliri su msn. Quello che ne è uscito è anche merito (o colpa? XP) tua. ♥ Grazie a androgena82 che mi ha preso a calci in culo simbolici per farmi scrivere ♥ Grazie a ecstaticagony che mi legge sempre fedelmente ♥
Dedica particolare: A androgena82 con tanti auguri di buon compleanno ♥

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Ascolto in silenzio tutto quello che Sam ha da dirmi. Sento il cuore che si spezza in tanti piccoli pezzi per tutto quello che mio fratello si è tenuto dentro di sé. Lo odio per avermi escluso e lo amo perché lo vedo soffrire. Non so cosa fare e resto seduto sul bordo del letto, tormentandomi le mani.
“Dean, mi spiace…” mormora. “Non volevo che tu e papà…”
“Io sono grande abbastanza per sapere!” esclamo con troppa cattiveria. Lui tace di colpo, diventa una statua di sale.
Scatto in piedi all’improvviso ed esco dalla stanza, sbattendo la porta dietro di me. Ho bisogno di riflettere, di stare da solo.

Quel colpo spazza via i pezzi del mio cuore come un tornado.
L’ho perso.
Ho perso mio fratello per sempre. L’unica persona che abbia mai veramente amato.
Non riesco neanche a piangere, il dolore è talmente grande che gli occhi si sono prosciugati. Mi sdraio sul letto e mi accorgo di tremare in maniera convulsa; d’improvviso, senza neanche rendermene conto, comincio a gemere come un animale ferito. È un suono che mi viene dal profondo, che mi scuote dentro per poter uscire fuori, che cresce di intensità fino a trasformarsi in un grido rauco.

Lo sento prima ancora di salire sull’Impala. Mi blocco all’improvviso, con le chiavi vicine all’apertura dello sportello; quell’urlo spaventoso mi fa rizzare i capelli in testa, mi ferma il respiro.
Senza pensarci sopra, mi volto e corro verso la nostra stanza.
“SAM!” In un attimo sono accanto a lui, le mie mani che stringono le sue. “Sam, sono qui!”
“Non lasciarmi…” sussurra, puntando i suoi occhi dolci su di me. “Ti prego, non lasciarmi. Non posso vivere senza di te.”
Mi sento sciogliere, le gambe per poco non cedono sotto il mio peso. Mi siedo sul bordo del letto accarezzandogli il dorso delle mani con la punta delle dita.
“Non ti lascio, resterò sempre accanto a te.”
Sam si alza a sedere, senza interrompere il contatto visivo.
“Ti amo, Dean”
Quelle parole mi fanno battere forte il cuore. Mi sento confuso, non capisco. Possibile che mio fratello provi le stesse cose che io provo per lui? Possibile che ci sia voluto tutto questo perché potessimo accorgercene?
Le sue labbra si posano sulle mie, sono morbide e delicate. Sento il tocco della sua lingua umida e, senza neanche accorgermene, le ho già permesso di entrare nella mia bocca.
Comincio a respirare con affanno, le sensazioni che provo mi stanno sconvolgendo al punto che potrei morire in questo momento e sarei l’uomo più felice del mondo lo stesso. Accarezzo i capelli di Sam e me lo tiro ancora di più contro di me, mentre la sua lingua continua a giocare con la mia.

Quando ci stacchiamo, ci guardiamo di nuovo. I nostri occhi sono lucidi, i respiri affrettati; nello sguardo di mio fratello, vi leggo il desiderio.
“Dean…” sussurro. Allungo una mano verso la sua guancia, ma lo vedo ritrarsi leggermente.
“Non posso, Sammy” dice. “Non posso farti questo dopo quello che ti è successo.”
Malgrado la tensione del momento, non posso fare a meno di sorridere. “Puoi, invece. Ti prego, Dean. Fai l’amore con me. Cancella il ricordo odioso che ancora turba le mie notti. Cancella ogni segno di quel mostro dal mio corpo.”
Lui resta a bocca aperta, sono io a prendere l’iniziativa. Forse non dovrei, non poche ore dopo che quel demone mi ha costretto a subire di nuovo le sue perversioni. Ma adesso c’è Dean di fronte a me, il mio amato Dean, e so che con lui non ho nulla da temere.
Mi getto sulle sue labbra di nuovo, vorace, leccandone i contorni mentre le mie mani accarezzano il suo corpo ancora celato dai vestiti. Dean resiste ancora fino a non poterne più, fino a cedere alle mie carezze con sospiri di piacere.
Gli apro i pantaloni e faccio uscire la sua erezione calda, sfiorandola piano con la punta delle dita.

“No…” mormoro disperato, cercando di oppormi. “Non posso farti questo… Sammy…”
Ma il mio corpo si ribella alle mie parole, ha atteso così tanto questo momento che non vuole tornare indietro.
“Sh…” Sam mi fa segno di tacere e mi bacia ancora. “Ti amo, Dean.”
A quelle parole mi lascio andare, non oppongo più resistenza. Lascio che si chini e che faccia entrare il mio sesso pulsante dentro la sua bocca calda, lascio che le sue labbra si stringano intorno ad essa, che la sua lingua mi massaggi, portandomi vicino a perdere la ragione.

Per un attimo provo una sensazione di nausea, il ricordo di quel bastardo mi fa tremare di dolore. Però stavolta è diverso, stavolta il sapore che ho in bocca è quello di mio fratello, dell’uomo che amo senza saperlo da anni.
Faccio scivolare la sua erezione dentro di me, succhiandola ad occhi chiusi, godendo dei suoi gemiti di piacere. Come sono diversi da quelli di David! Provo orgoglio, adesso, nell’essere io la persona che sta dando piacere a suo fratello. Perché Dean se lo merita, lui è la mia vita.
Quando sta per venire, lo lascio andare e mi fermo di nuovo a guardarlo negli occhi, il respiro affannato.
“Prendimi, Dean.”

Tremo al pensiero, non voglio farlo soffrire. Ma il suo corpo è come una sirena che mi cattura e mi trascina verso la distruzione. Si alza in piedi e si spoglia davanti a me; ho sempre amato la sua bellezza, solo adesso me ne rendo conto. Lo guardo eccitato togliersi un indumento dopo l’altro, fino a sdraiarsi di nuovo sul letto, bello come un dio, invitante come un frutto proibito.
“Sam…”
Le mie remore, le mie paure… tutto va a farsi benedire. Non ascolto altro che la mia eccitazione, il mio amore per te è immenso. Mi spoglio velocemente, rimanendo impigliato nei pantaloni. Tu sorridi, di nuovo felice; quanto mi era mancato il tuo sorriso, dolce Sammy.

Si stende sopra di me, con delicatezza; si porta due dita alla bocca e le succhia, per poi avvicinarle alla mia apertura. L’intrusione fa male e mi riporta alla mente tante, troppe cose brutte, ma riesco a scacciarle guardando i suoi occhi verdi, perdendomi in essi.
“Ti amo, Sam.” mi sussurra, sfilando le dita e posizionandosi tra le mie gambe. “Dimmi se ti faccio male.”
Annuisco e chiudo gli occhi. Il dolore all’inizio mi spezza il fiato in gola, il pensiero di David, di quello che mi ha fatto, mi strappa il cuore. Ma quando sto per dirgli di fermarsi, sussurra il mio nome con una dolcezza infinita e sento la vita tornare a scorrere nelle mie vene. Mi abbandono, lascio che si muova dentro di me e partecipo assecondandolo lentamente.
Quando sento il suo seme riempirmi, un nodo mi si scioglie in gola e comincio a piangere mentre anche io raggiungo l’orgasmo.
Piango di gioia.
“È tutto finito, Sammy. Ora sono qui con te” mi sussurra, stringendomi a sé.

Continua…

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