Titolo: Tre è una folla
Autore:
pojypojyFandom: Harry Potter
Personaggio/Coppia: James/Lily/Sirius
Rating: NC172
Conteggio Parole: ~3300
Avvertenze: Mmmh, allora: adulterio, pregnant!sex, hatesex, threesome, angst a palate. Tasso di fluff: inesistente
Note: prompt Harry Potter, James/Lily/Sirius, “Hai mai desiderato baciarlo?” per il
p0rn fest di
fanfic_italia. Ho preso la parte con scritto "p0rn" molto sul serio, stavolta.
Lily si chiede se James si sia mai reso conto che lei non sopporta Sirius. Probabilmente no; oppure - ma non vuole nemmeno pensarci - semplicemente non gli importa.
Il punto è che al pranzo di Natale, il primo nella nuova casa di Godric's Hollow, James ha chiesto a Sirius di fare da padrino al bambino che nascerà la prossima estate. Dando per scontato che lei sarebbe stata d'accordo.
Lily è riuscita a tacere fino a sera, quando si preparano per andare a letto.
"Ti piace proprio Sirius, eh?" dice lei, di punto in bianco, abbottonandosi il pigiama.
"Come?" dice James. Ha imparato a riconoscere il tono falsamente casuale con cui Lily minaccia tempesta.
"Dico che chiaramente pensi che sia così meraviglioso da dover per forza piacere a tutti, non solo a te, no? Perché altrimenti non me lo spiego."
"Non ti spieghi cosa?"
"Perché tu gli abbia fatto la proposta senza interrogarmi prima. Forse dovrei avere voce in capitolo, non credi?"
"Ma dai, Lils. E' vero, avrei dovuto chiedertelo. Ma saremmo giunti alla stessa conclusione. Remus non avrebbe mai accettato per via della sua condizione, e Peter... è Peter. I Paciock avranno un bambino nello stesso periodo e dubito saranno disponibili. Silente è troppo impegnato..."
"Resta il fatto che non credo che Sirius sia adatto", si decide a dire Lily. "E' irresponsabile, spericolato, e crede che sia domenica tutti i giorni."
James non può fare a meno di ridere. "Sono cose che chiunque potrebbe dire anche di me."
"Sì? Beh, io me ne vanterei meno" sbotta Lily tirandosi addosso le coperte e girandogli le spalle "ma se dici che non c'è scelta, non c'è scelta, suppongo."
***
Apparentemente, Lily sembra lasciar cadere il discorso. Il giorno dopo si comporta come se nulla fosse successo e James si sente sollevato. Non ci pensa più, fino al primo dell'anno, quando Sirius viene a casa loro per un tè dopo i bagordi della sera prima. E non si allarma minimamente quando Lily innesca la miccia, mentre sono tutti e tre seduti in salotto, le tazze di tè in mano e l'albero di Natale che lampeggia sullo sfondo.
"Non ti ho ancora detto, Sirius, quanto sono contenta che tu faccia da padrino al nostro bambino."
"O bambina", precisa James. Quasi ci spera, in una femmina. Sirius alza le spalle.
"In ogni caso, scommetto che sarà uno spasso", dice. "Non sono sicuro che potrei fare un passo del genere, avere un figlio, cioè; ma mi ci vedo nel ruolo dello zio mattacchione."
"Hai sentito, James?" sorride Lily rivolgendosi al marito "Quasi quasi si potrebbe dire la stessa cosa di te."
"Ma no" dice Sirius "James ha decisamente la testa sulle spalle... rispetto a me, almeno."
"Boh, non so" dice Lily "certe volte mi sembrate così simili che stento a distinguervi l'uno dall'altro. A dire il vero, maritino" dice, dando un buffetto sul ginocchio a James "dovresti rinfrescarmi la memoria, come mai mi sono messa con te e non con Sirius, qui?"
James fa un sorriso storto e anche Sirius appare perplesso, con la tazzina a mezz'aria.
"E' ancora per quella storia, vero? Sirius -" dice James rivolgendosi all'amico "- non farci caso. E' arrabbiata perché non abbiamo passato vent'anni a discutere insieme per sceglierti come padrino." Torna a girarsi verso Lily. "Potevi fare a meno di fingere che la questione fosse chiusa. Cosa c'entra Sirius adesso? Perché devi fare una scenata?"
Con calma, Lily si alza in piedi.
"Tu hai sempre dato per scontato che mi piacessero i tuoi amici. Eppure non sono mai stata davvero parte del vostro club per soli maschietti. Anche tu, Sirius. Puoi dirlo ad alta voce che sotto sotto mi detesti perché ho scombinato gli equilibri, ti ho portato via il tuo compagno di giochi preferito."
"Questo... questo non è vero" dice Sirius, guardando Lily che si avvicina, ma la tensione nella sua voce in qualche modo lo smentisce.
Lily ha toccato un nervo scoperto, e lo sa. Fa un sorrisetto trionfante.
"Ma se è vero che tu adori James" dice, melliflua "allora dovresti adorare anche me, perché lui mi adora. E' questa la sua logica. Tu dovresti piacere a me perché tu piaci a lui." Volta appena la testa per guardare James da sopra la spalla, nella parodia di una posa ammiccante. "Vedete un po' se vi piace questo."
Scivola, veloce come un gatto, sulle ginocchia di Sirius, e lo bacia.
***
Sirius, sulle prime, è troppo scioccato per rispondere; ma appena la lingua di Lily cozza contro i suoi denti, già è pronto a cedere. Proprio allora - è stata questione di secondi - Lily si sente strattonare per un braccio, rimessa in piedi a forza da James.
"Che cazzo fai?" dice lui, ancora più incredulo che arrabbiato. "Che cazzo... fate?"
"Perché, tu non hai mai desiderato baciarlo?" dice lei, ironica. "Ma suppongo che il vostro, uh, machismo ve lo impedisca, eh? Senti qua" dice Lily avvicinando le labbra alle sue "c'è ancora la sua saliva, se ti sbrighi."
"Adesso basta, Lily" dice Sirius dietro di lei. Anche lui si è alzato in piedi e Lily è chiusa tra i due uomini. Il cuore le batte forte; non sa nemmeno lei perché abbia messo su questa specie di pantomima, se non che ha una rabbia dentro che in qualche modo deve uscire fuori. Non è solo la superficialità di James riguardo la faccenda del padrino, è anche avere diciannove anni, ed essere già sposata e incinta, e non essere disposta ad accettare proprio tutto della persona con cui dovrà passare la vita.
"Perché no?" dice Lily facendo spallucce. "Ho già detto che non mi piaci, Sirius. James non avrebbe motivo di essere geloso. Non lo lascerò certo per te. Ma ho provato a mettermi nei suoi panni. E se fossi nei suoi panni, io ti -" frena un attimo prima di riuscire a dirlo " - io ti scoperei."
James fa una risatina strozzata. "Tu scherzi, Lily. Ma scherzi proprio tanto."
"Perché dovrei scherzare?", dice Lily. "Pensaci, James. Tra pochi mesi il bambino nascerà. Non ci sarà più tempo per divertirsi, tantomeno in una maniera come questa." Guarda Sirius mentre conclude la frase, perché sa che in questo lui, più che un nemico, sarà un alleato. La vede già, la scintilla di interesse nei suoi occhi. Sa che è leale a James, ma sa anche che è abbastanza superficiale da pensare, beh, se anche lei è d'accordo, che male c'è?
Vede James e Sirius fissarsi al di sopra della sua testa, e suo malgrado si eccita smodatamente all'idea che sì, per lei potrebbero anche litigare; James dice sempre che non l'hanno mai davvero fatto, nemmeno dopo la cazzata che Sirius combinò mandando Piton al Platano Picchiatore. Lily sa che è un pensiero meschino, ma si sente come un animale bisognoso di marcare il proprio territorio - e Sirius non può essere sempre avanti a lei. Ricorda troppo bene quanto male le aveva fatto, sentirsi insultare da Severus solo perché lui voleva compiacere quegli stronzi dei suoi amici; ha giurato a se stessa che non si sarebbe ripetuto mai più.
"E dai, James" dice piano, nella voce che sa che gli piace tanto "accontentami, tanto lo so che ti piacerà."
"Penso... penso che Lily abbia ragione", dice Sirius (bingo). "Sarà una cosa senza conseguenze, come ai vecchi tempi."
"Senti, senti" dice Lily cincischiando con il colletto della camicia di Sirius, come per sistemarglielo "ci sono un sacco di cose che James non mi ha raccontato, riguardo a prima che ci mettessimo insieme."
"Io..." farfuglia James. Lily sa di aver vinto. Affonda il viso nell'incavo del collo di Sirius, inalandone l'odore, un misto di dopobarba, sapone, e ammorbidente per capi delicati. Può sentirlo allargare le braccia come per dire a James: che ci posso fare?. Sirius piega la testa per parlare dritto in faccia a Lily, respirandole sulle labbra:
"Non c'è niente di cui tu ti debba preoccupare" sussurra "James non ha occhi che per te."
"E per te", non può fare a meno di dire Lily, ma stavolta Sirius si limita a sorridere, lasciandosi scivolare addosso la frecciata, e la bacia. E' facile dimenticare che è un idiota, a questo punto; perché questa, questa è una cosa che sa fare benissimo, e Lily pensa che dopotutto sia solo logico, perché se lei fosse bella come Sirius Black, ricca come Sirius Black, e priva di reali ambizioni come Sirius Black, non farebbe nient'altro che scopare, e sarebbe contenta così.
Come a confermarlo, Sirius la stringe a sé, e Lily avverte, distinta, l'erezione che preme attraverso i suoi jeans. E' su quello che sente James dietro di lei, quasi altrettanto eccitato, che comincia a baciarle il collo, l'orecchio, infilando le mani tra lei e Sirius per afferrarle i seni, possessivo. A Lily sembra che non ci sia un millimetro di spazio libero tra lei e i due ragazzi, e forse è la verità. Torce il collo per baciare James, mentre sente Sirius sbottonarle i pantaloni e infilarle una mano nelle mutande.
"Cielo, James, tua moglie è bagnata. Fortuna che non le piaccio", dice Sirius, e Lily sente anche la mano di James intrufolarsi mentre Sirius è ancora lì.
"Mmh, è proprio vero" le dice suo marito nell'orecchio. "Mi sa che ci sono un sacco di cose che non mi hai raccontato nemmeno tu."
Lily non risponde. Non aveva previsto che finisse così; e quando si era resa conto della direzione in cui stava portando le cose, non aveva previsto che le sarebbe piaciuto così tanto. Desidera ancora che questo si ritorca contro James e Sirius, in qualche modo. Ma soprattutto, ora desidera e basta.
Per un po' continua solo a baciarli a turno, mentre loro la toccano sotto ai vestiti. Quattro mani. Non sa se è lei ad essere alla loro mercé, ora, o se li ha in pugno. Ma non dimentica il suo obiettivo finale, per cui è a Sirius che si dedica per primo, sbottonandogli i pantaloni, accarezzando il sesso duro e caldo attraverso il cotone delle mutande.
"Guarda che non mi rompo mica", dice lui, divertito, stringendo la mano sulla sua. James ha sollevato il maglione di Lily, strizzandole le tette fuori dal reggiseno; Lily lo ignora deliberatamente e scivola giù, in ginocchio, portando il viso davanti al sesso di Sirius che libera dai vestiti con un gesto più disinvolto di quanto lei stessa si aspettasse. Pensa a cosa deve stare passando per la testa di James, a vederla che passa le labbra, lentamente, su tutta la lunghezza del cazzo del suo migliore amico, lasciando con la punta della lingua tracce di saliva sulla pelle sottile, venosa. Lily non perde un colpo - apre la bocca e ci fa entrare il più possibile di Sirius; che non è facile, e ciò, in fondo, spiega molte cose sull'eccessiva autostima del ragazzo. Lo sente gemere, i fianchi che si protendono istintivamente in avanti, e le mozza il fiato. Ma Lily non desiste, e continua. Sirius sa di buono, e lei è determinata ad andare avanti per molto tempo.
"Basta così", dice James da qualche parte alle sue spalle, e Lily sente le sue mani sulle guance che di nuovo la tirano indietro; sarebbe quasi tentata di protestare, invece si ritrae docilmente, gira su se stessa, e infila la lingua in bocca a James, in modo che, adesso, senta il sapore di Sirius, che lo voglia o no. Anche lui ha i pantaloni sbottonati, probabilmente si è toccato guardando la scena, e le sfila la maglia da sopra la testa. Con la coda dell'occhio, Lily vede Sirius sedersi sul divano e cominciare a spogliarsi anche lui. Si comincia a fare sul serio.
James spinge Lily verso l'amico, finché lei non gli si siede in grembo. James si inginocchia per terra e le toglie i pantaloni, mentre Sirius la stringe a sé, baciandole le spalle. Lily lo sente muoversi contro il suo sedere e pensa di aver capito a dove sta mirando. "No", dice, con un minimo di apprensione che a lui non sfugge. Il ragazzo fa una risatina.
"Tieniti su un attimo, allora", le dice, e Lily si puntella coi piedi sulla moquette, dando a Sirius spazio di manovra sufficiente da penetrarla, gli occhi di James puntati su di loro.
"Od-dio", dice Lily tra i denti, abbassandosi sul sesso di Sirius. Lui la fa appoggiare di nuovo a sé.
"Stai ferma, lo facciamo noi il lavoro", le dice, guancia a guancia; e James, in ginocchio tra le loro gambe, le comincia a leccare il clitoride, mentre Sirius si muove sotto di lei, più lentamente di quanto Lily vorrebbe. Ma è già sull'orlo dell'orgasmo; e non aiuta il fatto che, quando Sirius finalmente si decide ad aumentare il ritmo, Lily sia sicurissima che metà delle leccate e succhiate di James vadano in realtà a finire sull'amico. E' un pensiero che la manda fuori di testa, per svariati motivi, e viene quasi troppo presto per i suoi gusti, violentemente, emettendo qualche suono acuto, inarticolato. Sente le labbra di James salire su, lungo la pancia, il petto, spandendo i suoi umori. La bacia lascivamente, e Sirius adesso si muove appena sotto di lei, per poi uscire quando James si siede di fianco a loro.
"Fate voi" dice, facendo scendere Lily dal suo grembo "voglio durare."
"Sei un fottuto guardone, Black" dice James tra il serio e il faceto, prendendo Lily tra le braccia, e stavolta è lei a strisciare all'indietro sul divano per farlo godere con la bocca. Non è grande quanto Sirius ma c'è il vantaggio innegabile di sapere perfettamente cosa gli piace. Con la coda dell'occhio, vede Sirius stravaccarsi sulla poltrona, a non fare niente se non guardarli; e anche lei guarda lui, il suo concorrente numero uno.
Sente un saporino salato, ed alza la testa guardando James con aria interrogativa. Lui la sta scrutando con attenzione.
"A me lo lascerai fare? Eh, Lily?", mormora. Lily sbatte le palpebre, ci mette un attimo per capire. Si mette a sedere, guardando prima James, poi Sirius.
"Vieni qui anche tu", dice Lily, e Sirius obbedisce. Lily si rende conto di non averlo mai osservato davvero, e deve ammettere che è proprio bello, senza artificio, a suo agio nel proprio corpo in una maniera in cui né James né lei saranno mai.
Lo fa stendere sul divano, e mentre si china per riprenderlo in bocca, Lily protende le natiche verso James. "Fai piano", si limita a dire, e le dita di James, bagnate di saliva, cominciano già a lavorare. Lily prova un'incontrollabile apprensione, a questo punto. Muove la testa su e giù con ritmo irregolare, aspettando il momento in cui James la penetrerà - ed ecco, è successo, e non è la fine del mondo, ma non è nemmeno facile. Lily deve lasciar perdere Sirius e stringere i pugni sul tessuto del divano, serrando le labbra. Si accorge che Sirius non sta guardando lei, ma James alle sue spalle; piega il collo e vede che anche James ha gli occhi piantati in quelli di Sirius, mentre comincia a muoversi lentamente dentro di lei, trovando l'angolazione giusta.
Questo fa passare il fastidio fisico in secondo piano, e Lily sa che deve alzare la posta, portare tutto questo ad un punto di non ritorno. Si alza con cautela, mettendosi in ginocchio quando James scivola per un attimo fuori di lei.
"Sirius", sorride, indossando nuovamente la maschera della seduttrice, della mantide religiosa. Oh, come vorrebbe esserlo davvero; vorrebbe che di loro due, di James e del suo amichetto del cuore, non le importasse niente, vorrebbe poterli usare solo per goderne e poi buttarli via. Ma il punto è che le importa. Per questo fa quello che fa. Perché sa che ci saranno delle conseguenze.
Sirius si è avvicinato, baciandole i capezzoli con dolcezza, ma lei è sicura che abbia già capito tutto. Lily non esita più, lo dice chiaramente: "voglio che mi scopiate insieme", e gode del brillio lascivo negli occhi di Sirius, e di quel residuo sconcerto che sa di poter trovare sul volto di James, se solo si voltasse. Ah, ce ne sono di cose che ancora non sa di lei. Lily lo ha sposato dopo essere venuta a patti con molti dei suoi difetti. A volte invece ha l'impressione che James si sia innamorato più che altro dell'idea di lei, e non è così che devono andare le cose. Deve capire.
Per cui, Lily accelera i tempi. Questa sono io, prendere o lasciare. Ora o mai più.
Alla fine devono arrangiarsi sul tappeto per riuscire, tutti e tre, a trovare un posto in quel nodo umano. James rimane quasi fermo mentre Sirius ricomincia a muoversi dentro Lily, che è di nuovo fradicia, ancora di più ora che si rende conto quanto sottile sia la barriera tra i due uomini. E' certa che anche loro lo sentano, che in qualche modo Sirius avverta la pressione del sesso di James dall'altra parte, ah, soprattutto adesso che ha ripreso a spingere anche lui.
Lily si sente al limite della propria sopportazione fisica, i muscoli che sono un'unica massa tesa, il piacere e il dolore ormai un unico nucleo, insostenibile. Non vede l'ora che finisca; vorrebbe che non finisse mai. Per lunghi attimi, non ha più pensiero, di nessun tipo, solo l'ossessione di sentirsi riempita e goderne. Avrà tutto il tempo di sentirsi sporca e in colpa, se vorrà.
Basta poco - che quasi simultaneamente Sirius e James cambino leggermente posizione, uno puntellandosi su un gomito, l'altro incrociando le gambe alle sue - e Lily viene per la seconda volta, con un grido muto, aggrappandosi alla cieca alla spalla di Sirius, piantandogli le unghie nella carne. James è il primo a seguirla, e Lily sente distintamente il suo schizzo caldo dentro di sè; non è ancora uscito mentre Sirius aumenta il ritmo, anche lui ormai talmente istupidito dal piacere - da questa situazione - da non riuscire ad essere altro che brutale, frenetico. Le viene dentro, a lungo; quando entrambi i ragazzi sono usciti da lei, Lily li attrae a sè per baciarli.
E dunque succede, quello che lei aveva sperato e insieme temuto, la lingua di James che saetta nella bocca di Sirius, e lei lì, a pochi centimetri dai loro volti, sazia e morta di fame insieme.
***
James è già a letto quando Lily esce dal bagno, in una nuvola di sapone e flanella rosa. Sirius se n'è andato subito dopo essersi rivestito, prima che la foga del sesso scemasse del tutto, lasciando il passo all'imbarazzo. James gliene è stato grato; non era sicuro che sarebbe stato ancora in grado di sopportare la sua presenza, oggi, per quello che gli ha rivelato di Lily e di lui.
Aveva guardato Lily, ancora nuda, stravaccata sul divano, madida di sudore e sporca di sperma, che lo osservava con quei suoi occhi luminosi come l'acciaio. E ora eccola che si arrampica sul letto nel suo pigiama sformato, come se niente fosse, nulla di più lontano dalla femmina vorace che era stata fino ad un'ora prima.
"Credi che... che abbiamo fatto male al bambino?", riesce solo a chiedere lui. E' la prima cosa che si dicono da quando Sirius se n'è andato.
Lily alza le spalle. "Non vedo come. Il dottore aveva detto che non c'era problema." Comincia a spalmarsi la crema sulle mani con esasperante lentezza, e James è insieme ipnotizzato e disgustato guardando la lozione viscida e biancastra che le penetra nella pelle.
"Forse dovremmo chiedere a Remus di fare da padrino", dice, cautamente. Lily si blocca e lo guarda, alzando le sopracciglia.
"No, a questo punto va bene così", dice. "O hai paura che qualcuno di noi ci abbia preso gusto?"
James la guarda aggrottando le sopracciglia. "Più che altro, credo che potrebbe essere imbarazzante."
"Dipende solo da te, James. Sono sicura che Sirius non è nuovo a esperienze del genere, quanto a me" dice, avvitando il tappo del barattolo di crema "penso che siate così simili che non valga la pena di farti le corna col tuo sosia spirituale." Si allunga per spegnere la luce. "Sta a te fare i conti con quello che hai fatto oggi, qualunque cosa sia. Buonanotte."
"Buonanotte", dice James; ma passano i minuti e sa che il sonno non lo prenderà se non fa la domanda più ovvia e pressante:
"Perché, Lily?"
C'è un attimo di silenzio.
"Perché non voglio arrivare ad odiarti", dice lei.
E James sa che non c'è nient'altro da aggiungere.