Compagni di squadra (Jaime/Brienne - ASoIaF)
Titolo: Compagni di squadra
Autore: pojypojy
Fandom: A song of ice and fire
Personaggio/Coppia: Jaime/Brienne
Rating: PG
Conteggio Parole: ~360
Avvertenze: future!fic, vaghi spoiler per A feast for crows. Fluff! Ma non ci posso fare niente, è il mio OTP...
Note: scritta e poi tradotta per westerosorting
Jaime alzò la visiera dell'elmo, sudato nonostante l'aria gelida dell'inverno. La guerra era faticosa; molto più faticosa di quanto ricordasse, e non era sicuro che ciò dipendesse solo dall'aver perso la mano della spada.
Alla fine, aveva dovuto desistere; ciò che non avrebbe mai recuperato in precisione, poteva essere convertito in forza bruta, e ora la sua mano sinistra reggeva una mazza ferrata sporca di sangue e materia cerebrale.
Ma non ce l'avrebbe mai fatta da solo. Ora che la rivolta sembrava sedata (poveracci, pensò poveracci e preti), cercò con gli occhi ciò che ora considerava la sua spada.
Brienne avanzava in quel momento verso di lui, l'elmo sottobraccio, i capelli cresciuti abbastanza da coprire lo sfregio sulla sua faccia. Anche lei appariva esausta, e c'era qualcosa di indurito nei suoi lineamenti, al posto dell'antica ingenuità. Ma allo stesso tempo, Jaime riconosceva l'esaltazione della battaglia che ancora brillava nei suoi occhi.
"Erano solo armati di bastoni e pietre", gli disse scuotendo la testa. La lama della sua spada era scura di sangue, e Jaime evitò di soggiungere bastoni, pietre, e lame mandate da Dorne e dal Nido dell'Aquila.
"Sei stata brava, Brienne. Sei uno dei guerrieri migliori che abbia mai visto combattere, lo penso veramente." Si avvicinò e le cinse le spalle, in un goffo gesto di cameratismo. Le loro armature cozzarono. "Ormai ho perso il conto di tutte le volte che mi hai salvato la vita."
Lei sorrise debolmente, mentre un leggero rossore le saliva alle guance.
"Non c'era nient'altro da fare" disse. "Credo che... credo che siamo sella stessa barca, sin da quando lasciammo Delta delle Acque."
Jaime rise all'involontaria battuta. "Già, sulla stessa barca nel vero senso della parola." Il furore della battaglia, scemando, gli stava lasciando addosso un'euforia indefinita, assieme ad un'eccitazione molto meglio riconoscibile. Provò l'irrazionale impulso di baciare Brienne, lì, davanti a tutti, ma proprio allora suonò il corno per comunicare la fine della battaglia. Grazie mille, non me n'ero accorto. Brienne chinò la testa e fece un passo avanti, sciogliendo quella specie di abbraccio. Jaime la seguì, reprimendo la delusione.
Almeno, coi tempi che si profilavano, avrebbero avuto altre occasioni di combattere insieme.
Autore: pojypojy
Fandom: A song of ice and fire
Personaggio/Coppia: Jaime/Brienne
Rating: PG
Conteggio Parole: ~360
Avvertenze: future!fic, vaghi spoiler per A feast for crows. Fluff! Ma non ci posso fare niente, è il mio OTP...
Note: scritta e poi tradotta per westerosorting
Jaime alzò la visiera dell'elmo, sudato nonostante l'aria gelida dell'inverno. La guerra era faticosa; molto più faticosa di quanto ricordasse, e non era sicuro che ciò dipendesse solo dall'aver perso la mano della spada.
Alla fine, aveva dovuto desistere; ciò che non avrebbe mai recuperato in precisione, poteva essere convertito in forza bruta, e ora la sua mano sinistra reggeva una mazza ferrata sporca di sangue e materia cerebrale.
Ma non ce l'avrebbe mai fatta da solo. Ora che la rivolta sembrava sedata (poveracci, pensò poveracci e preti), cercò con gli occhi ciò che ora considerava la sua spada.
Brienne avanzava in quel momento verso di lui, l'elmo sottobraccio, i capelli cresciuti abbastanza da coprire lo sfregio sulla sua faccia. Anche lei appariva esausta, e c'era qualcosa di indurito nei suoi lineamenti, al posto dell'antica ingenuità. Ma allo stesso tempo, Jaime riconosceva l'esaltazione della battaglia che ancora brillava nei suoi occhi.
"Erano solo armati di bastoni e pietre", gli disse scuotendo la testa. La lama della sua spada era scura di sangue, e Jaime evitò di soggiungere bastoni, pietre, e lame mandate da Dorne e dal Nido dell'Aquila.
"Sei stata brava, Brienne. Sei uno dei guerrieri migliori che abbia mai visto combattere, lo penso veramente." Si avvicinò e le cinse le spalle, in un goffo gesto di cameratismo. Le loro armature cozzarono. "Ormai ho perso il conto di tutte le volte che mi hai salvato la vita."
Lei sorrise debolmente, mentre un leggero rossore le saliva alle guance.
"Non c'era nient'altro da fare" disse. "Credo che... credo che siamo sella stessa barca, sin da quando lasciammo Delta delle Acque."
Jaime rise all'involontaria battuta. "Già, sulla stessa barca nel vero senso della parola." Il furore della battaglia, scemando, gli stava lasciando addosso un'euforia indefinita, assieme ad un'eccitazione molto meglio riconoscibile. Provò l'irrazionale impulso di baciare Brienne, lì, davanti a tutti, ma proprio allora suonò il corno per comunicare la fine della battaglia. Grazie mille, non me n'ero accorto. Brienne chinò la testa e fece un passo avanti, sciogliendo quella specie di abbraccio. Jaime la seguì, reprimendo la delusione.
Almeno, coi tempi che si profilavano, avrebbero avuto altre occasioni di combattere insieme.