Titolo: Talking In Code
Autrice: Vany (
vedova_nera)
Beta:
cialy_girlFandom: Harry Potter
Personaggi: Sirius Black, Lily Evans, James Potter
Pairing: James Potter/Lily Evans, James Potter/Sirius Black
Rating: Pg13
Conteggio Parole: 310 (W)
Challenge: Special #5 @
it100Prompt: Si predica bene e razzola male.
Avvertenze: Riferimenti velati allo slash che se volete potete anche ignorare (non è vero, ci sono e bon. Sirius e James erano canon).
Disclaimer: I personaggi appartengono a J.K. Rowling, e a coloro che ne hanno acquistato i diritti. Io non traggo vantaggi dall'uso di essi e non li reclamo come miei.
Note: • Anche questa volta mi sono dimostrata la più grande sostenitrice della scelte del titolo completamente ad cazzum ma, guess what, ho da postare ancora due fic oltre a questa e il challenge scade domani, indi per cui non ho tempo da perdere a cercare titoli per ore. \o/
• Questa è la mia di Sirius rivincita nei confronti di Lily Evans, aka la donna che rovinò senza scrupoli il di lui idillio con James Potter.
Postata originariamente
qui.
Talking In Code
Il salotto del piccolo cottage dei Potter sembra una zona di guerra, con Lily e Sirius che litigano attraverso la stanza.
“No, infatti”, la voce di Lily arriva carica di rimprovero e biasimo, “perché dovremmo fare un’eccezione per Remus se tu non l’hai fatta per Regulus?”, adesso c’è solo sarcasmo nel suo tono, e un’accusa neanche troppo celata.
“Lascia mio fratello fuori da questa storia”, sibila Sirius tra i denti, la rabbia che gli monta dentro e quel lampo negli occhi di chi ha raggiunto il limite della pazienza.
“Già, certo, lasciamolo fuori”, risponde lei. “Li conosco quelli come te, Sirius, predichi bene e razzoli male, lo fai da una vita. Se dovessimo dare retta a te, avremmo dovuto Schiantarlo o chissà che altro settimane fa”, continua, conscia del pericolo ma non disposta a fermarsi, “poi sai, se le chiacchiere di Peter si rivelassero solo i sospetti di un povero stupido… beh, pazienza.”
“Tu non conosci proprio un cazzo, Lily”, ribatte il ragazzo, i pugni stretti che tremano di rabbia. “Ti credi di essere chissà chi, di avere tutto in mano, tutto sotto controllo, ma non sai niente, non sai nemmeno dove o come James passa le notti”, e sorride, soddisfatto, crudele quasi, conscio di aver fatto centro, di averla messa a tacere.
“Cosa intendi dire?”, domanda allora lei, improvvisamente spaventata, incerta.
Prima che Sirius possa ribattere, entra James, che si sfila il mantello e saluta allegro.
“Non starete mica litigando di nuovo?”, chiede poi, sospettoso.
Dicendo questo si dirige verso Lily e le bacia una guancia, portando una mano al suo ventre che inizia ad acquistare un po’ di rotondità.
“No, amico”, replica Sirius con un sorriso - uno vero, questa volta, uno di quelli che rivolge solo a James, “no, vai tranquillo.”
E con un’ultima occhiata alla ragazza e un “ci vediamo dopo” diretto a James, lascia la casa.