Suits; A stupid thing after another; Harvey/Mike.

Aug 25, 2012 22:41

Titolo: A stupid thing after another
Autore: chibi_saru11
Beta: ///
Fandom: Suits
Personaggi: Mike Ross
Pairing: Harvey/Mike - onesided, menzione di Mike/Tess e Mike/Rachel
Word Count: 790 (Fidipù)
Rating: PG
Warning: Spoilers dor 2x10 Hign Noon
Riassunto: Questa è la cosa più stupida che abbia mai fatto.
Disclaimer: Questi personaggi non sono miei. Per nulla. Figures.
Note:
1. Per la any e la fae. Fa schifo. Whatever. E Suits ha consumato la mia vita, tipo.



Nessuno avrebbe mai messo in dubbio l'intelligenza di Mike, nessuno che lo conoscesse, comunque, e se ci avessero provato Mike si sarebbe limitato a recitare loro il loro libro preferito e questo li avrebbe zittiti. Il problema era che, nonostante il cervello che si ritrovava, Mike non era mai stato particolarmente bravo a prendere decisioni intelligenti.

Era una specie di maledizione, probabilmente, ma in tutta la sua vita Mike aveva preso una decisione disastrosa dietro l'altra. Non sapeva bene perché, non sapeva cosa fosse questa parte di lui che lo spingeva a fare sempre la cosa più stupida, la cosa che avrebbe rovinato tutto.

A partire da quella volta che si era lasciato convincere da Trevor a fargli copiare un compito di matematica al liceo, fino a tutta la serie di azioni molto stupide che erano derivate da quel gesto.

E ora...

Aveva finalmente qualcosa di buono, qualcosa di stabile - più stabile, almeno ora che Jessica sapeva di lui e non sembrava essere eccessivamente decisa a licenziarlo o staccargli la testa - e non poteva, non poteva rovinare anche questo con... con la cosa più stupida che avesse mai fatto.

Più stupida di vendere quel compito alla figlia del preside, più stupida di essere quasi arrestato per vendita di droga, più stupida di andare a letto con l'ex del suo migliore amico.

Quindi per una volta, la prima volta in tutta la sua vita, aveva usato il suo cervello super intelligente, aveva fatto calcoli e liste e maledette tabelle e aveva fatto del suo meglio per affogare la più grande cazzata che avesse mai fatto.

E oh, sì, innamorarsi di Harvey Specter meritava decisamente quel titolo.

Da tutti i film che aveva guardato, da tutti i libri che aveva letto, aveva pensato che sarebbe stato quasi impossibile, ma spesso non era così.

Spesso era assolutamente normale guardare Harvey e costringersi a non essere innamorato di lui, aveva passato mesi a non essere innamorato di lui, non era così difficile - specialmente perché il più delle volte Harvey era un maledetto figlio di puttana - ma poi... poi c'erano attimi in cui... in cui era, appunto, quasi impossibile. In cui il suo cervello portava a galla almeno 2.431 frasi lette nel corso della sua vita da una miriade di libri e film differenti che sarebbero state perfette per ammettere il suo amore ad Harvey lì in quel preciso secondo.

A volte Mike odiava la sua mente.

Il punto era che a volte Harvey sorrideva o diceva qualcosa e Mike doveva fermarsi dal dire qualcosa di stupido come recitare tutte le battute di un qualsiasi film romantico - e Mike incolpava questa particolare conoscenza a sua Nonna.

Ed era così stupido perché Harvey non avrebbe mai ricambiato i suoi sentimenti, lo sapeva perfettamente, ed era... era stupido.

E ora... e ora sua Nonna era appena morta e il suo mondo gli era quasi crollato addosso ed era tutto così maledettamente ingiusto e tutto il suo corpo fremeva dalla voglia di fare cose stupide - il che spiegava la marijuana, sì - e ora c'era Harvey seduto accanto a lui che gli raccontava di sua madre e suo padre e Mike avrebbe voluto salire sul maledetto tavolino e baciarlo. Baciarlo per ore intere, mettersi sulle sue gambe e spingersi contro il suo bacino e poi trascinarlo sul divano e poi dopo a letto o contro il muro.

Non c'erano milioni di frasi nella sua mente, perché era così che funzionava il suo cervello, perché l'erba gli permetteva di non pensare, non ricordare, almeno per un poco, ma questo non voleva dire che Mike non fosse a conoscenza del fatto che fosse una pessima idea.

Pessima pessima idea.

E quindi aveva detto qualcosa, qualcosa che proveniva più dal suo bisogno di sopravvivere con questa cotta (o l'equivalente per uomini che avevano superato i quattordici anni) che da altro.

«Dio, quando sei fuso sei deprimente. Non dovresti mai parlare dei tuoi sentimenti. Con me, intendo.» e quello che voleva dire era Ti amo e dimmi di più e sei la cosa più stupida che io abbia mai avuto voglia di fare.

E poi erano passati a parlare di pisciare nell'ufficio di Hardman e aveva fermato Harvey dal prendere a pugni Louis e poi avevano parlato di Tanner e Hardman e Mike non aveva più avuto tempo di pensare all'Harvey che fumava erba sul suo divano, all'Harvey che rideva e all'Harvey che gli parlava dei suoi genitori come se... come se Mike avesse una chance.

Quindi aveva baciato Rachel, era andato a letto con Tess, e aveva continuato a fare una cosa stupida dietro l'altra, perché era l'unico modo che aveva dal fermarsi dal fare la cosa più stupida di tutte.

Perché Mike Ross era solo una collezione di cazzate messa una dietro l'altra e non c'era nulla che potesse fare al riguardo.

fandom: suits, !fanfiction, paring: harvey/mike, !fan fic, year: 2012, character: mike ross

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