Titolo: We were so beautiful, but then we started to rot
Autore:
chibi_saru11 Fandom: Misfits
Personaggi: Nathan-centric (con apparizione degli altri ASBO 5 e un Future!Simon a random)
Pairings: Midly-Nathan/Simon (accenni Simon/Alisha e nella mia testa Nathan/Kelly)
Rating: R
Avvertimenti: Linguaggio molto ma molto colorito (è Misfits, che vi aspettavate?); Spoiler up to 2x04; Character-deaths; Suicidio.
Word: 1141 (FiDiPua)
Riassunto: «Sono immortale!» urla, all’interno di una cassa da morto che puzza di decomposizione e terra e piscio.
Note:
1. MISFITS DIO SANTO, MISFITS, QUESTA COSA E' STUPENDA.
2. Nathan, tu mi ispiri strane cose, sul serio, ma sei talmente bello. Talmente bello. E il fatto che l'accento di Kelly non si possa tradurre in Italiano mi uccide.
3. Per il prompt 63. "Ho voglia di un gelato." "Io ho voglia di farmi un bagno in una jacuzzi enorme circondato da trecento ragazze seminude, disponibili e ubriache. Non sempre possiamo ottenere ciò che vogliamo." per la maritombola @
maridichallenge Disclaimer: Misfits non è mio, ma della BBC e io ho capito che la BBC è il mio DIO, dopo Merlin e Sherlock e Misfits E TUTTI GLI ALTRI, quindi questo è solo un mio modo per dire loro che LI AMO. BBC NEVER CHANGE. *impazzisce*
«Sono immortale!» urla, all’interno di una cassa da morto che puzza di decomposizione e terra e piscio.
«Mi avete seppellito vivo, stronzi!» urla, sbattendo le mani contro il segno della cassa una, due, mille volte.
Nessuno risponde.
~
«Vedrai tutti quelli a cui tieni morire…» gli dice Curtis, mentre sono su quel fottutissimo lago e stanno buttando il corpo di… di quella (Sally, gli ricorda una voce nella sua testa che somiglia incredibilmente a quella di Barry).
Nathan ride e ride e poi ride ancora. Nathan non tiene a nessuno, forse a sua madre, ma sarebbe morta prima di lui comunque. Non vede il problema.
~
Nathan ha 105 anni quando il palazzo in cui vive esplode, ma sembra averne 34.
Apparentemente un coglione di merda con il potere di far esplodere qualsiasi oggetto di gomma aveva deciso di provare il suo potere sul suo edificio.
Lo và a cercare e quel tipo gli infila un fottuto tubo nella trachea.
Ormai non ha più bisogno di crepare sul serio per guarire. Sorride, prendendo la testa del tipo e spappolandola contro un tubo.
~
È Kelly la prima a morire.
Le spaccano un intero lavandino in testa e lei si accascia a terra senza vita.
Nathan ha 25 anni, ma sembra averne ancora 17.
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«Non puoi sempre mangiare queste schifezze,» gli dice Kelly, roteando gli occhi, in quell’accento che, ancora oggi, Nathan non riesce a capire bene.
Si sposta una ciocca di capelli dal viso e sbuffa, Nathan vorrebbe allungare la mano e sfiorarle lo zigomo, ma non lo fa e continua a mangiare il suo cheese-burger.
«Perché no? Non potranno certo uccidermi,» niente può.
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Il secondo è Curtis.
Lo investono con un auto, millequattrocentosette volte - perché il potere di Curtis si è inceppato e lui è ritornato indietro ad un secondo prima dell’incidente per millequattrocentosette volte. Troppo poco tempo per spostarsi, per far nulla.
Nathan ha 30 anni, ma sembra averne 19.
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«Devo dirtelo, è stato uno schifo, mi sono pisciato addosso almeno mille volte,» ripete Curtis per almeno la trecentesima volta, e Nathan sbuffa, allontanandosi la canna dalle labbra. «E quella cosa fa un tanfo assurdo, sembra che ci abbia cacato dentro un elefante,» lo informa, allontanandosi leggermente.
Nathan ride e gliel’avvicina.
«E tu come fai a sapere come odora la merda di elefante? Ti piace allo zoo ad odorarla?» chiede, ridendo «magari gli elefanti te lo fanno alzare, mh?»
Curtis lo manda a quel paese e Nathan ride.
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Alisha è la terza.
Le danno nove coltellate sul petto e tre alla schiena. Il colpevole è uno che può muovere gli oggetti con la forza del pensiero ma solo quando sta su un piede solo.
Nathan non li capirà mai ‘sti cazzo di poteri anche con i suoi 34 anni. Ne dimostra 21.
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«Io me lo farei, quello,» gli dice lei, accavallando le gambe.
«Tu te li faresti tutti,» le risponde, ghignando «siamo simili da questo punto di vista,» la guarda «tutti e due passiamo il nostro tempo a pensare quanto sarebbe bello infilare il nostro cazzo nel buco di qualcuno. O il contrario.»
Alisha ride con lui e poi Nathan se lo fa, quel tipo.
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Barry è l’ultimo.
Muore di infarto. Non gliel’ha causato nessuno, semplicemente succede.
Nathan ha 78 anni, anche se ne dimostra 30.
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Sta fottendo una all’interno di un sudicio vicolo quando Barry sbuffa, distogliendo la sua attenzione dai capezzoli duri della ragazza.
«Stanno svaligiando una banca,» lo informa e Nathan rotea gli occhi.
«Barry, amico, seriamente?» gli chiede, mentre ancora la ragazza geme e si muove attorno al suo cazzo.
«Persone stanno morendo…» abbassa gli occhi, per non guardare il modo in cui Nathan viene, mordendo il collo della tipa. L’ha visto venire miliardi di volte, anche dentro di lui, quindi non capisce perché sembri sempre così imbarazzato.
Si stacca dalla ragazza e prende la sua maglietta per ripulirsi.
«Okay, andiamo a salvare qualche vita, Barry,» dice, cominciando a camminare.
«Simon,» lo corregge l’altro, ma Nathan semplicemente scuote le spalle.
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Nathan è l’unico che può vederli, è l’unico che può parlare con loro, non sa se parlano tra di loro quando lui non li vede, se magari si ritrovano da qualche parte e fanno un’incredibile orgia. Sa solo che uno di loro è sempre con lui.
Si lamentano, tutti quanti, perché se avessero potuto scegliere certamente non avrebbero voluto passare l’eternità con lui.
Nathan dice loro che potrebbero anche sparire, andare dall’altro lato come hanno fatto tutti gli altri - Jamie, sua madre, suo padre - ma nessuno di loro va mai da nessuna parte.
Nathan non li ringrazia.
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Nathan ha 327 anni quando la terza guerra mondiale scoppia e Kelly gli dice, con il suo accento strano, di cambiare canale.
Nathan mette un porno.
Nathan ha 412 anni quando le radiazioni rendono il mondo una fornace, talmente calda che la maggior parte dell’acqua evapora da sotto i piedi della persone.
«Voglio un gelato,» dice Alisha, e Nathan alza le spalle.
«Io ho voglia di farmi un bagno in una jacuzzi enorme circondato da trecento ragazze seminude, disponibili e ubriache. Non sempre possiamo ottenere ciò che vogliamo,» le risponde, lanciando un sassolino contro il muro, la sua pelle che frigge sopra i suoi muscoli.
Nathan ha 430 anni quando metà del continente africano viene inondato di lava e cenere.
«Mi dispiace, amico,» dice a Curtis, mentre questo alza un sopracciglio.
«Lo sai, vero, che io sono nato e cresciuto a Brooklin, giusto?» gli chiede, giusto per essere sicuro.
«E che ne sai, magari c’era tua nonna o la tua sorellina lì, quella che tuo padre ha concepito scopandosi una tua lontana cugina o…» poi Curtis scompare e Nathan ride più forte.
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Una volta il Simon del futuro - o del passato, a dire il vero - gli è apparso davanti.
«Potresti ritornare nel passato,» gli ha detto «e cambiare quello che è andato storto,» dopotutto lui l’ha fatto una volta, no?
Nathan lo scruta e si rende conto che deve avere più o meno 35 anni, poco dopo la morte di Alisha, dunque.
Ricorda quel periodo, ricorda come Simon fosse distrutto dall’interno, come si aggrappasse a lui con tutte le sue forze mentre fottevano.
Nathan ride.
«E cosa cambierebbe? Tutti quanti devono morire, prima o poi,» tranne io non lo dice, ma gli occhi dell’altro si guardano intorno.
Nathan ha 457 anni, ma ne dimostra 41.
~
Nathan ha 503 anni e ne dimostra 50, sta cominciando ad invecchiare, ha trovato il primo capello bianco oggi.
«Sei sicuro?» gli chiede Barry, piegando la testa di lato. Nathan ride e ride.
«Io ho fottuto tutto e tutti meglio di chiunque altro, ho bevuto e scopato e distrutto tutto quello che mi si è presentato davanti,» il suo tono è sognante, estatico «sono stato giovane per 500 anni e ho vissuto la vita come cazzo volevo io, ma Barry, io sono nato per essere per sempre giovane,» si volta verso il fantasma dell’altro e ingoia la pillola.
Indietreggia fino a trovarsi sull’orlo, fino a quando non sente l’aria sotto i suoi talloni e ride, ride.
«Eravamo così belli,» mormora, prima di buttarsi dal tetto di un palazzo di 50 piani.