Misfits; maritombola; p0rnfest; Nathan/Simon; Io non ti ho mai tradito, Barry!
Titolo: Io non ti ho mai tradito, Barry!
Autore: chibi_saru11
Fandom: Misfits
Personaggi: Nathan, Simon
Pairings: Nathan/Simon
Rating: NC-17
Avvertimenti: Linguaggio molto ma molto colorito (è Misfits, che vi aspettavate?), PWP.
Word: 506 (FiDiPua)
Riassunto: «Mi hai chiamato Simon?» chiede, sorridendo leggermente.
Note:
1. NATHAN E BARRY, I NEED YOU TWO TO FUCK ON-SCREEN ;___; Dio.
3. Per il prompt 45. Bagno pubblico per la maritombola @ maridichallenge e per il prompt Misfits, Nathan/Simon, "Mi hai appena chiamato Simon?" "Ti giuro che non è come sembra! Io non ti ho mai tradito, Barry!" per il Pornfest @ fanfic_italia
Disclaimer: Misfits non è mio, ma della BBC e io ho capito che la BBC è il mio DIO, dopo Merlin e Sherlock e Misfits E TUTTI GLI ALTRI, quindi questo è solo un mio modo per dire loro che LI AMO. BBC NEVER CHANGE. *impazzisce*
Nathan spinge contro di lui, il suo cazzo che sbatte contro la sua prostata mandando Simon in visibilio, e spinge e spinge, senza sosta, sbattendolo più forte contro la parete contro cui è appoggiato (probabilmente il bagno del centro non è il posto migliore in cui fare sesso, ma Nathan non è certo tipo da farsi questo tipo di problemi). Nathan sta gemendo e urlando e Simon si aggrappa più forte a lui, silenzioso anche in questi frangenti.
Lui e Nathan sono completamente diversi, diversi anni luce. Nathan è uno stronzo, un coglione e un pezzo di merda. La metà delle cose che gli escono dalla bocca farebbero rabbrividire persino uno scaricatore di porto e Simon non è esattamente certo di come ci siano finiti a scopare, ma non se ne lamenta. Non se n’è lamentato la prima volta, quando Nathan l’ha fottuto sul suo “letto” e non se ne lamenta ora, mentre la mano di Nathan si stringe sul suo cazzo più forte, facendogli dimenticare qualsiasi altra cosa.
Nathan spinge un altro paio di volte dentro di lui, prima di venire urlando «Oh, sì, Simon!» ed è questo che lo fa finalmente venire, la voce rauca ed eccitata di Nathan che chiama il suo nome - il suo vero nome.
Ansimano e Nathan esce da lui, evitando il water e appoggiandosi alla porta del cubicolo. Simon probabilmente dovrebbe stare zitto, ma non ci riesce.
«Mi hai chiamato Simon?» chiede, sorridendo leggermente. Nathan sbatte qualche volta le palpebre prima di guardarsi intorno allarmato.
«Ti giuro che non è come sembra! Io non ti ho mai tradito, Barry!» risponde l’altro, invece, e Simon aspetta che scoppi a ridere, o qualcosa del genere, ma Nathan non fa nulla.
«Ma sono io… è il mio nome,» ripete, sospirando, per l’ennesima volta. Nathan piega la testa di lato, confuso.
«Ovviamente Barry è il tuo nome,» dice, mentre Simon scuote la testa.
«No, è Simon,» prova, ma sa già che sarà inutile, che Nathan lo chiamerà Barry per tutto il resto della sua vita. Si è abituato all’idea e, dopotutto, non gli dispiace. È comunque meglio di strambo o pedofilo o tutti quegli altri soprannomi che gli dava prima (e che gli da ancora ora, a volte).
Nathan sembra pensarci su, prima di scuotere le spalle «Simon, Barry, che cambia,» dice, «il punto è che non ti ho tradito, quindi pretendo che mi ripaghi con un po’ di…» e poi muove il bacino avanti ed indietro, prima di muovere la mano ad imitare uno schiaffo dato a quello che dovrebbe essere il culo di Simon.
Simon esce dal bagno, rialzandosi i pantaloni, e Nathan gli urla dietro qualcosa come «Ora vedrai, vado fuori e mi faccio… ehm… qualcuno, chiunque mi capita a tiro, sai quanti vorrebbero un pezzo di questa meraviglia? Ho tutta l’eternità per trombarmi tutto il mondo!»
Quando Simon scompare fuori dal bagno, Nathan si appoggia alla porta, i pantaloni ancora calati. Il fatto è che magari Nathan ricorda il vero nome di Simon, ma col cazzo che lo dirà mai a qualcuno, ha una reputazione da difendere, lui.
Autore: chibi_saru11
Fandom: Misfits
Personaggi: Nathan, Simon
Pairings: Nathan/Simon
Rating: NC-17
Avvertimenti: Linguaggio molto ma molto colorito (è Misfits, che vi aspettavate?), PWP.
Word: 506 (FiDiPua)
Riassunto: «Mi hai chiamato Simon?» chiede, sorridendo leggermente.
Note:
1. NATHAN E BARRY, I NEED YOU TWO TO FUCK ON-SCREEN ;___; Dio.
3. Per il prompt 45. Bagno pubblico per la maritombola @ maridichallenge e per il prompt Misfits, Nathan/Simon, "Mi hai appena chiamato Simon?" "Ti giuro che non è come sembra! Io non ti ho mai tradito, Barry!" per il Pornfest @ fanfic_italia
Disclaimer: Misfits non è mio, ma della BBC e io ho capito che la BBC è il mio DIO, dopo Merlin e Sherlock e Misfits E TUTTI GLI ALTRI, quindi questo è solo un mio modo per dire loro che LI AMO. BBC NEVER CHANGE. *impazzisce*
Nathan spinge contro di lui, il suo cazzo che sbatte contro la sua prostata mandando Simon in visibilio, e spinge e spinge, senza sosta, sbattendolo più forte contro la parete contro cui è appoggiato (probabilmente il bagno del centro non è il posto migliore in cui fare sesso, ma Nathan non è certo tipo da farsi questo tipo di problemi). Nathan sta gemendo e urlando e Simon si aggrappa più forte a lui, silenzioso anche in questi frangenti.
Lui e Nathan sono completamente diversi, diversi anni luce. Nathan è uno stronzo, un coglione e un pezzo di merda. La metà delle cose che gli escono dalla bocca farebbero rabbrividire persino uno scaricatore di porto e Simon non è esattamente certo di come ci siano finiti a scopare, ma non se ne lamenta. Non se n’è lamentato la prima volta, quando Nathan l’ha fottuto sul suo “letto” e non se ne lamenta ora, mentre la mano di Nathan si stringe sul suo cazzo più forte, facendogli dimenticare qualsiasi altra cosa.
Nathan spinge un altro paio di volte dentro di lui, prima di venire urlando «Oh, sì, Simon!» ed è questo che lo fa finalmente venire, la voce rauca ed eccitata di Nathan che chiama il suo nome - il suo vero nome.
Ansimano e Nathan esce da lui, evitando il water e appoggiandosi alla porta del cubicolo. Simon probabilmente dovrebbe stare zitto, ma non ci riesce.
«Mi hai chiamato Simon?» chiede, sorridendo leggermente. Nathan sbatte qualche volta le palpebre prima di guardarsi intorno allarmato.
«Ti giuro che non è come sembra! Io non ti ho mai tradito, Barry!» risponde l’altro, invece, e Simon aspetta che scoppi a ridere, o qualcosa del genere, ma Nathan non fa nulla.
«Ma sono io… è il mio nome,» ripete, sospirando, per l’ennesima volta. Nathan piega la testa di lato, confuso.
«Ovviamente Barry è il tuo nome,» dice, mentre Simon scuote la testa.
«No, è Simon,» prova, ma sa già che sarà inutile, che Nathan lo chiamerà Barry per tutto il resto della sua vita. Si è abituato all’idea e, dopotutto, non gli dispiace. È comunque meglio di strambo o pedofilo o tutti quegli altri soprannomi che gli dava prima (e che gli da ancora ora, a volte).
Nathan sembra pensarci su, prima di scuotere le spalle «Simon, Barry, che cambia,» dice, «il punto è che non ti ho tradito, quindi pretendo che mi ripaghi con un po’ di…» e poi muove il bacino avanti ed indietro, prima di muovere la mano ad imitare uno schiaffo dato a quello che dovrebbe essere il culo di Simon.
Simon esce dal bagno, rialzandosi i pantaloni, e Nathan gli urla dietro qualcosa come «Ora vedrai, vado fuori e mi faccio… ehm… qualcuno, chiunque mi capita a tiro, sai quanti vorrebbero un pezzo di questa meraviglia? Ho tutta l’eternità per trombarmi tutto il mondo!»
Quando Simon scompare fuori dal bagno, Nathan si appoggia alla porta, i pantaloni ancora calati. Il fatto è che magari Nathan ricorda il vero nome di Simon, ma col cazzo che lo dirà mai a qualcuno, ha una reputazione da difendere, lui.