Titolo: Responsabilità
Autore:
chibi_saru11 Fandom: Merlin
Personaggi: Arthur Pendragon, Merlin
Pairings: Arthur/Merlin
Rating: PG
Avvertimenti: Slash
Word: 200 (FiDiPua)
Riassunto: Mentre la responsabilità li schiacciava sulle loro sedie.
Note:
1. Per una volta nella mia vita non ho niente da dire. Tranne che questi due, ma un pò tutti per ora, mi ispirano ANGST A VALANGHE. E boh credo che nel mio head canon siano due poveri repressi che non potranno mai fare un tubo fino a che non si reincarneranno e scoperanno come conigli.
2. Per il prompt It's true, we both make sacrifices (New Found Glory) per la Challenge Special #9 @
it100 Disclaimer: Merlin (BBC) non mi appartiene, proprio per niente, non so di chi sia ma non m’importa basta che continuano a trasmetterlo, ecco.
A volte Merlin avrebbe voluto allungare la mano e sfiorare il braccio di Arthur, leggermente, per poi risalire fino al suo collo e giocare con i suoi capelli dorati, stringere le ciocche e girarle pigramente su sé stesse.
A volte avrebbe voluto poggiare la mano sul petto dell’altro, accarezzarlo e sentire la pelle avvampare sotto il suo tocco e il torace alzarsi ed abbassarsi ritmicamente ad ogni suo respiro.
A volte avrebbe voluto poggiare la mano sulla guancia del suo Re e lasciarla lì, semplicemente.
A volte Arthur vorrebbe correre, vorrebbe correre via da Camelot e da Albion e dal mondo. Vorrebbe prendere Merlin, sellare i loro cavalli e galoppare verso l’orizzonte, fino a che il castello di Camelot non fosse diventato un puntino irriconoscibile e il mondo un miscuglio di novità ed eccitazione ed avventura.
Avrebbero cacciato bestie feroci e magari combattuto per proteggere un piccolo paese sperduto nel nulla - come avevano fatto per Ealdor. O magari sarebbero semplicemente rimasti sdraiati sull’erba, senza alcuna decisione da prendere.
Però nessuno di loro faceva mai nulla, rimanevano fermi, imprigionati in quel carcere di seta e pietra, mentre eserciti stranieri e guerre sanguinolente li bloccavano nelle loro posizioni. Mentre la responsabilità li schiacciava sulle loro sedie.