[Hey!Say!Jump] Ritratto
Titolo: Ritratto
Fandom: Hey!Say!Jump
Pairing: Arioka Daiki x Inoo Kei
Rating: G
Avvertenze: Slash,
Disclaimer: I personaggi non sono miei, tutti i diritti riservati e i fatti narrati sono frutto della mia fantasia. La storia non è scritta con scopo di lucro.
Riassunto: E l'unica cosa che a Daiki era rimasta, era una sua fotografia.
Note: Scritta per la mezza_tabella con il prompt “05. Fotografia” e per la Zodiaco!Challenge di fiumidiparole con il prompt “Angst”.
WordCount: 457 fiumidiparole
**
Daiki si rigirava da giorni quella fotografia fra le mani. Avrebbe voluto strapparla in tanti piccoli pezzi, ma sapeva che non avrebbe mai avuto il coraggio di farlo.
Quella ormai era l'unica cosa che aveva di Kei. Era l'unica cosa che gli ricordava di un passato felice con Kei, prima che lui si rendesse conto di chi amasse davvero e di che cosa provasse nei suoi confronti.
Daiki lo aveva lasciato andare. Si era allontanato da lui, permettendogli di essere felice, così come non era mai stato con lui.
Si era messo da parte, perché era giusto così.
Amava Kei. Lo amava così tanto che temeva di impazzire. Eppure, adesso non c'era più traccia di lui in quella casa che per anni avevano diviso insieme.
Kei si era portato via tutto. E l'unica cosa che a Daiki era rimasta, era una sua fotografia.
Una fotografia che li ritraeva insieme, quando lui ancora pensava che sarebbero rimasti insieme per sempre, che la loro vita era già segnata e il filo rosso del destino li univa.
Sorrise di fronte a quella ingenuità. Lui ci credeva davvero.
Si sentì picchettare sulla spalla. Daiki sobbalzò, nascondendo la fotografia dentro la borsa.
Al suo fianco si sedette Kei, sorridente.
« Dai-chan, tutto ok? » chiese il più grande.
Daiki annuì, ricambiando il sorriso. Avevano ripreso a parlare da poco e Daiki non voleva sprecare l'occasione di stare ancora un po' accanto a lui.
« Va tutto bene Kei-chan. » gli diede una leggera spallata « Tu invece? »
L'altro scosse le spalle e Daiki era sicuro che avesse nuovamente litigato con Yabu. Il più piccolo continuava a ripetersi che essere gelosi non serviva a nulla.
Ormai Kei stava con lui, poco importava il resto.
« Sono annoiato. » mentì « Mi accompagni a prendere un gelato? »
« Fra poco dobbiamo riprendere a lavorare. » ridacchiò Daiki.
Kei continuò a fare i capricci, come sempre e Daiki stava quasi per cedere quando vide in un angolo Yabu che li fissava, depresso e il labbro stretto fra i denti.
Quella gelosia ricordò a Daiki la sua stessa gelosia e decise che non era giusto farlo soffrire in quella maniera. Yabu, nel suo modo contorto, lo amava.
Si alzò, sorridendo ancora.
« Mi dispiace. Ma davvero, non ho molta voglia di uscire. » mormorò allontanandosi.
Daiki sentì gli occhi lucidi. Sapeva che se avrebbe continuato a frequentare Kei, sarebbe caduto in tentazione.
E Kei e Yabu avrebbero sofferto. E Daiki, nonostante tutto, li voleva felici.
E se per la loro felicità, lui doveva allontanarsi dall'unico uomo che avrebbe mai amato, lo avrebbe fatto.
Perché era giusto così. Gli diede le spalle e si chiuse in bagno, senza guardarsi indietro.
Con la schiena appoggiata alla porta, Daiki riprese la sua fotografia.
L'unico Kei che da quel momento avrebbe guardato, sarebbe stato quello ritratto nella fotografia.
Fine.
Fandom: Hey!Say!Jump
Pairing: Arioka Daiki x Inoo Kei
Rating: G
Avvertenze: Slash,
Disclaimer: I personaggi non sono miei, tutti i diritti riservati e i fatti narrati sono frutto della mia fantasia. La storia non è scritta con scopo di lucro.
Riassunto: E l'unica cosa che a Daiki era rimasta, era una sua fotografia.
Note: Scritta per la mezza_tabella con il prompt “05. Fotografia” e per la Zodiaco!Challenge di fiumidiparole con il prompt “Angst”.
WordCount: 457 fiumidiparole
**
Daiki si rigirava da giorni quella fotografia fra le mani. Avrebbe voluto strapparla in tanti piccoli pezzi, ma sapeva che non avrebbe mai avuto il coraggio di farlo.
Quella ormai era l'unica cosa che aveva di Kei. Era l'unica cosa che gli ricordava di un passato felice con Kei, prima che lui si rendesse conto di chi amasse davvero e di che cosa provasse nei suoi confronti.
Daiki lo aveva lasciato andare. Si era allontanato da lui, permettendogli di essere felice, così come non era mai stato con lui.
Si era messo da parte, perché era giusto così.
Amava Kei. Lo amava così tanto che temeva di impazzire. Eppure, adesso non c'era più traccia di lui in quella casa che per anni avevano diviso insieme.
Kei si era portato via tutto. E l'unica cosa che a Daiki era rimasta, era una sua fotografia.
Una fotografia che li ritraeva insieme, quando lui ancora pensava che sarebbero rimasti insieme per sempre, che la loro vita era già segnata e il filo rosso del destino li univa.
Sorrise di fronte a quella ingenuità. Lui ci credeva davvero.
Si sentì picchettare sulla spalla. Daiki sobbalzò, nascondendo la fotografia dentro la borsa.
Al suo fianco si sedette Kei, sorridente.
« Dai-chan, tutto ok? » chiese il più grande.
Daiki annuì, ricambiando il sorriso. Avevano ripreso a parlare da poco e Daiki non voleva sprecare l'occasione di stare ancora un po' accanto a lui.
« Va tutto bene Kei-chan. » gli diede una leggera spallata « Tu invece? »
L'altro scosse le spalle e Daiki era sicuro che avesse nuovamente litigato con Yabu. Il più piccolo continuava a ripetersi che essere gelosi non serviva a nulla.
Ormai Kei stava con lui, poco importava il resto.
« Sono annoiato. » mentì « Mi accompagni a prendere un gelato? »
« Fra poco dobbiamo riprendere a lavorare. » ridacchiò Daiki.
Kei continuò a fare i capricci, come sempre e Daiki stava quasi per cedere quando vide in un angolo Yabu che li fissava, depresso e il labbro stretto fra i denti.
Quella gelosia ricordò a Daiki la sua stessa gelosia e decise che non era giusto farlo soffrire in quella maniera. Yabu, nel suo modo contorto, lo amava.
Si alzò, sorridendo ancora.
« Mi dispiace. Ma davvero, non ho molta voglia di uscire. » mormorò allontanandosi.
Daiki sentì gli occhi lucidi. Sapeva che se avrebbe continuato a frequentare Kei, sarebbe caduto in tentazione.
E Kei e Yabu avrebbero sofferto. E Daiki, nonostante tutto, li voleva felici.
E se per la loro felicità, lui doveva allontanarsi dall'unico uomo che avrebbe mai amato, lo avrebbe fatto.
Perché era giusto così. Gli diede le spalle e si chiuse in bagno, senza guardarsi indietro.
Con la schiena appoggiata alla porta, Daiki riprese la sua fotografia.
L'unico Kei che da quel momento avrebbe guardato, sarebbe stato quello ritratto nella fotografia.
Fine.