[A.B.C-Z] The awarenwess of love
Titolo: The awareness of love
Fandom: A.B.C - Z
Pairing: Goseki Koichi x Hashimoto Ryosuke
Rating: G
Avvertenze: Slash
Disclaimer: I personaggi non sono miei, tutti i diritti riservati e i fatti narrati sono frutto della mia fantasia. La storia non è scritta con scopo di lucro.
Riassunto: Si era innamorato, nel giro di una manciata di secondi e non riusciva a fare nulla se non guardarlo.
Note: Scritta per la diecielode tabella misc prism con il fandom “A.B.C - Z”
WordCount: 348@fiumidiparole
**
Quando aveva notato Goseki per la prima volta, Hashimoto pensò che era quello il classico colpo di fulmine, quello di cui Inoo non faceva altro che parlargli fin da quando erano piccoli.
Poco colpito da quelle parole, aveva sempre pensato che se lo fosse inventato o che stesse semplicemente ripetendo quello che dicono tutte le donnicciole innamorate quando trovato, o pensano di aver trovato, l'uomo della loro vita.
Eppure, entrato nella sala di attesa dove si trovavano tutti gli altri ragazzi, Hasshi fu costretto a dargli pienamente ragione.
Si era innamorato, nel giro di una manciata di secondi e non riusciva a fare nulla se non guardarlo. Era imbambolato, ne era ben consapevole, ma si sentiva come paralizzato.
Quasi nessuno se ne era accorto dato che stavano ridendo per una battuta di Kawai e la risata di Goseki era così... rilassante.
Si morse un labbro quasi a sangue, cercando di non sentirsi a disagio quando le risate scemarono e gli occhi si puntarono tutti su di lui, anche se gli occhi di Goseki che lo scrutavano non gli dispiacevano poi così tanto.
Hasshi si sedette sull'unica sedia libera, fra Tsukada e Totsuka, continuando a scoccare delle lunghe occhiate, fino a che Tsukada non gli fece cadere accidentalmente del caffè sulle gambe. Hasshi scattò in piedi, gemendo per il dolore e cadde a terra, sopra la sedia.
Kawai ridacchiò, ma comunque lui e Tottsu lo aiutarono ad alzarsi. Goseki rise a sua volta e Tsukada, che di mortificato non aveva assolutamente nulla, si offrì di dargli un paio di pantaloni nuovi.
Il più piccolo annuì e mentre lo seguiva verso gli spogliatoi si voltò a guardare di nuovo Goseki, adesso immerso in una conversazione con Tottsu.
Hashimoto giurò a sé stesso che avrebbe fatto di tutto per cercare di scavare più a fondo e andare oltre quella superficie per conquistarlo. Lo avrebbe fatto ma Hasshi sapeva essere abbastanza determinato quando c'era di mezzo qualcosa che lo interessava.
E Goseki aveva tutta la sua attenzione. Anche troppa.
Scosse le spalle e uscì dalla stanza, sentendosi comunque addosso i suoi occhi. Sorrise.
Avrebbe vinto. Ne era convinto.
Fine
Fandom: A.B.C - Z
Pairing: Goseki Koichi x Hashimoto Ryosuke
Rating: G
Avvertenze: Slash
Disclaimer: I personaggi non sono miei, tutti i diritti riservati e i fatti narrati sono frutto della mia fantasia. La storia non è scritta con scopo di lucro.
Riassunto: Si era innamorato, nel giro di una manciata di secondi e non riusciva a fare nulla se non guardarlo.
Note: Scritta per la diecielode tabella misc prism con il fandom “A.B.C - Z”
WordCount: 348@fiumidiparole
**
Quando aveva notato Goseki per la prima volta, Hashimoto pensò che era quello il classico colpo di fulmine, quello di cui Inoo non faceva altro che parlargli fin da quando erano piccoli.
Poco colpito da quelle parole, aveva sempre pensato che se lo fosse inventato o che stesse semplicemente ripetendo quello che dicono tutte le donnicciole innamorate quando trovato, o pensano di aver trovato, l'uomo della loro vita.
Eppure, entrato nella sala di attesa dove si trovavano tutti gli altri ragazzi, Hasshi fu costretto a dargli pienamente ragione.
Si era innamorato, nel giro di una manciata di secondi e non riusciva a fare nulla se non guardarlo. Era imbambolato, ne era ben consapevole, ma si sentiva come paralizzato.
Quasi nessuno se ne era accorto dato che stavano ridendo per una battuta di Kawai e la risata di Goseki era così... rilassante.
Si morse un labbro quasi a sangue, cercando di non sentirsi a disagio quando le risate scemarono e gli occhi si puntarono tutti su di lui, anche se gli occhi di Goseki che lo scrutavano non gli dispiacevano poi così tanto.
Hasshi si sedette sull'unica sedia libera, fra Tsukada e Totsuka, continuando a scoccare delle lunghe occhiate, fino a che Tsukada non gli fece cadere accidentalmente del caffè sulle gambe. Hasshi scattò in piedi, gemendo per il dolore e cadde a terra, sopra la sedia.
Kawai ridacchiò, ma comunque lui e Tottsu lo aiutarono ad alzarsi. Goseki rise a sua volta e Tsukada, che di mortificato non aveva assolutamente nulla, si offrì di dargli un paio di pantaloni nuovi.
Il più piccolo annuì e mentre lo seguiva verso gli spogliatoi si voltò a guardare di nuovo Goseki, adesso immerso in una conversazione con Tottsu.
Hashimoto giurò a sé stesso che avrebbe fatto di tutto per cercare di scavare più a fondo e andare oltre quella superficie per conquistarlo. Lo avrebbe fatto ma Hasshi sapeva essere abbastanza determinato quando c'era di mezzo qualcosa che lo interessava.
E Goseki aveva tutta la sua attenzione. Anche troppa.
Scosse le spalle e uscì dalla stanza, sentendosi comunque addosso i suoi occhi. Sorrise.
Avrebbe vinto. Ne era convinto.
Fine