[Arashi] Ordinary life
Titolo: Ordinary life
Fandom: Arashi
Pairing: Matsumoto Jun x Ohno Satoshi
Rating: R
Avvertenze: Slash
Disclaimer: I personaggi non sono miei, tutti i diritti riservati e i fatti narrati sono frutto della mia fantasia. La storia non è scritta con scopo di lucro.
Riassunto: Ohno si svegliò che era mattina inoltrata quel giorno. Il sole filtrava dalle tende ancora chiuse, la principale causa del suo risveglio. Infilò ancora assonnato i piedi nelle ciabatte, dirigendosi in cucina.
Note: Scritta per il mmom-italia.
WordCount: 558 fiumidiparole
**
Ohno si svegliò che era mattina inoltrata quel giorno. Il sole filtrava dalle tende ancora chiuse, la principale causa del suo risveglio.
Infilò ancora assonnato i piedi nelle ciabatte, dirigendosi in cucina. Prese un veloce caffè, un succo e poi tentò di mangiare qualcosa, ma era ancora troppo stanco anche solo per coordinare la mano con il pane fino alla bocca.
Lasciando perdere l’abbozzo della colazione quindi si guardò intorno. Non ricordava bene che cosa gli avesse detto Jun riguardo i suoi impegni la sera prima, ma era abbastanza certo che nemmeno lui dovesse lavorare.
In più, le sue scarpe e le sue chiavi si trovavano ancora in ingresso, quindi doveva trovarsi per forza in casa.
Entrò in salotto, trovandolo vuoto e poi vide che la luce dello studio di Jun era accesa. La stanza usata dal fidanzato non era grandissima, ma al più piccolo era abbastanza utile, dato che ci si rifugiava quando doveva scrivere o studiare dei copioni.
Avendo voglia di salutarlo e di baciarlo prima di andare a dipingere, aprì la porta dello studio del più piccolo e rimase qualche secondo immobile, senza riuscire a recepire correttamente ciò che stava vedendo.
Il fidanzato quasi rischiò di scivolare giù dalla sedia per lo spavento, tentando poi di ricoprirsi come meglio poteva, avvampando dall’imbarazzo, pulendosi immediatamente la mano che fino a poco prima era impegnata in altri lavori.
« Satoshi! » esclamò a voce alta Jun, alzandosi di nuovo in piedi « Ma non ti hanno insegnato a bussare? »
Ohno continuò a fissarlo, senza dire nulla. C’era qualcosa di strano in Jun quella mattina e non si riferiva all’averlo scoperto mentre si masturbava. Altre volte gli era capitato di spiarlo, principalmente prima che si mettessero insieme e la trovava una visione decisamente eccitante.
Strinse gli occhi, tentando ancora di trovare cosa c’era che non gli filava per il verso giusto.
« Allora? Mi vuoi rispondere? » continuò il più piccolo « Che cosa hai? »
« Oh! » esclamò poi Ohno, continuando ad ignorarlo « Che diamine hai fatto ai tuoi capelli? » chiese poi, notando lo strano taglio di capelli che, ne era sicuro, la sera prima era completamente diverso.
« Questo? Ah… stamattina avevo appuntamento dal parrucchiere. E’ per il drama che devo girare. » lo guardò, più sospettoso « Non ti piacciono, vero? »
« Ah… mh… no, penso che… penso che ti delinei meglio il viso. » mentì, tentando di risultare convincente.
« Meno male. A me non piacciono, ma cosa posso farci? » commentò poi Jun guardandosi in uno specchio « Hai già fatto colazione? »
« No, ero passato per salutarti prima di andare a dipingere. »
« Bene. »
Jun si avvicinò a lui, sorridendo e baciandolo dolcemente.
« Sicuro che non vuoi una mano prima che vada? » chiese poi il più grande, ridacchiando.
« No, stupido! » esclamò ancora a voce alta Jun, prima di dargli una spinta e di chiuderlo fuori dal suo studio.
Ohno rise.
« Va bene va bene. Comunque, se ti serve qualcosa sono nella stanza qua accanto. » concluse poi divertito.
« Idiota! » si sentì appellare di nuovo.
Ohno si immaginò Jun rosso dalla vergogno e gli piacque quella visione così diversa da quella pubblica.
Era felice della sua vita. Conosceva un lato di lui che Jun non mostrava a nessuno e proprio per questo si era innamorato.
Gli piaceva Jun. Anche quando si chiudeva nel suo studio per un’ora senza dirgli nulla.
Fandom: Arashi
Pairing: Matsumoto Jun x Ohno Satoshi
Rating: R
Avvertenze: Slash
Disclaimer: I personaggi non sono miei, tutti i diritti riservati e i fatti narrati sono frutto della mia fantasia. La storia non è scritta con scopo di lucro.
Riassunto: Ohno si svegliò che era mattina inoltrata quel giorno. Il sole filtrava dalle tende ancora chiuse, la principale causa del suo risveglio. Infilò ancora assonnato i piedi nelle ciabatte, dirigendosi in cucina.
Note: Scritta per il mmom-italia.
WordCount: 558 fiumidiparole
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Ohno si svegliò che era mattina inoltrata quel giorno. Il sole filtrava dalle tende ancora chiuse, la principale causa del suo risveglio.
Infilò ancora assonnato i piedi nelle ciabatte, dirigendosi in cucina. Prese un veloce caffè, un succo e poi tentò di mangiare qualcosa, ma era ancora troppo stanco anche solo per coordinare la mano con il pane fino alla bocca.
Lasciando perdere l’abbozzo della colazione quindi si guardò intorno. Non ricordava bene che cosa gli avesse detto Jun riguardo i suoi impegni la sera prima, ma era abbastanza certo che nemmeno lui dovesse lavorare.
In più, le sue scarpe e le sue chiavi si trovavano ancora in ingresso, quindi doveva trovarsi per forza in casa.
Entrò in salotto, trovandolo vuoto e poi vide che la luce dello studio di Jun era accesa. La stanza usata dal fidanzato non era grandissima, ma al più piccolo era abbastanza utile, dato che ci si rifugiava quando doveva scrivere o studiare dei copioni.
Avendo voglia di salutarlo e di baciarlo prima di andare a dipingere, aprì la porta dello studio del più piccolo e rimase qualche secondo immobile, senza riuscire a recepire correttamente ciò che stava vedendo.
Il fidanzato quasi rischiò di scivolare giù dalla sedia per lo spavento, tentando poi di ricoprirsi come meglio poteva, avvampando dall’imbarazzo, pulendosi immediatamente la mano che fino a poco prima era impegnata in altri lavori.
« Satoshi! » esclamò a voce alta Jun, alzandosi di nuovo in piedi « Ma non ti hanno insegnato a bussare? »
Ohno continuò a fissarlo, senza dire nulla. C’era qualcosa di strano in Jun quella mattina e non si riferiva all’averlo scoperto mentre si masturbava. Altre volte gli era capitato di spiarlo, principalmente prima che si mettessero insieme e la trovava una visione decisamente eccitante.
Strinse gli occhi, tentando ancora di trovare cosa c’era che non gli filava per il verso giusto.
« Allora? Mi vuoi rispondere? » continuò il più piccolo « Che cosa hai? »
« Oh! » esclamò poi Ohno, continuando ad ignorarlo « Che diamine hai fatto ai tuoi capelli? » chiese poi, notando lo strano taglio di capelli che, ne era sicuro, la sera prima era completamente diverso.
« Questo? Ah… stamattina avevo appuntamento dal parrucchiere. E’ per il drama che devo girare. » lo guardò, più sospettoso « Non ti piacciono, vero? »
« Ah… mh… no, penso che… penso che ti delinei meglio il viso. » mentì, tentando di risultare convincente.
« Meno male. A me non piacciono, ma cosa posso farci? » commentò poi Jun guardandosi in uno specchio « Hai già fatto colazione? »
« No, ero passato per salutarti prima di andare a dipingere. »
« Bene. »
Jun si avvicinò a lui, sorridendo e baciandolo dolcemente.
« Sicuro che non vuoi una mano prima che vada? » chiese poi il più grande, ridacchiando.
« No, stupido! » esclamò ancora a voce alta Jun, prima di dargli una spinta e di chiuderlo fuori dal suo studio.
Ohno rise.
« Va bene va bene. Comunque, se ti serve qualcosa sono nella stanza qua accanto. » concluse poi divertito.
« Idiota! » si sentì appellare di nuovo.
Ohno si immaginò Jun rosso dalla vergogno e gli piacque quella visione così diversa da quella pubblica.
Era felice della sua vita. Conosceva un lato di lui che Jun non mostrava a nessuno e proprio per questo si era innamorato.
Gli piaceva Jun. Anche quando si chiudeva nel suo studio per un’ora senza dirgli nulla.