No, l'icon KamePi non c'entra nulla con la coppia di questa fanfiction.
TITOLO: Cheerleader
AUTORE:
selerafGRUPPO: NEWS; YamaPi
PERSONAGGI: Tomohisa Yamashita, Yuya Tegoshi.
COPPIA: Tomohisa Yamashita/Yuya Tegoshi
RATING: R
GENERE: Erotico. Introspettivo. Romantico.
AVVERTIMENTI: Oneshot. Slash. Cross-dressing. Role-Play.
RIASSUNTO: Tomohisa torna dalle riprese di Buzzer Beat e trova una cheerleader ad aspettarlo~
NOTE: お誕生日おめでとう智! ♥ - Sì, scritta tutta soltanto per il compleanno di Pi. Sono stupida, eh?xD
Ah! Ambientata nell'estate del 2009. - ecco, ora ho detto tutto!
DISCLAIMER: Non sono miei: appartengono soltanto a loro stessi. Tutto quello che è scritto è pura finzione per cui non intendo dare rappresentazione veritiera del carattere e dell’orientamento sessuale di queste persone, né offenderle in alcun modo.
Quando YamaPi apre la porta del suo appartamento, Tegoshi è lì ad aspettarlo.
Non c’è nulla di strano in questo - convivono già da due mesi, quindi è anche normale stia lì, a casa loro -, ma ciò che lo stupisce è ciò che il più piccolo ha indosso.
Cheerleader.
Ecco. Lui conosce perfettamente la passione del più piccolo per il cross dressing - Tegoshi aveva perfino preannunciato giorni prima che nel prossimo calendario avrebbe voluto vestirsi da ragazza -, ma…
Si ritrova a sorridere quando l’altro posa una mano su un fianco e il lipgloss splende in modo totalmente ridicolo.
«Giocatore Kamiya» dice e il suo tono sembra quasi una presa in giro adornata dal falsetto oltremodo marcato. Tomohisa fa un passo in avanti, come a chiedere permesso e lo sguardo di Yuya sembra insofferente. Non ignorarmi ora, sembra dire e Yamashita si ferma di scatto.
«Sono io» afferma, cedendo in maniera forzata a quel gioco. E il sorriso di Tegoshi è meraviglioso.
«Mi hanno detto che anche oggi la partita non è andata molto bene…» e YamaPi sembra solo ora ricordare che Tegoshi non perde una puntata di Buzzer Beat e che probabilmente oggi avevano trasmesso un’altra puntata dei momenti non proprio brillanti del suo personaggio. Bene. «…e che si incontra spesso con una violinista che… la distrae» gli occhi di Yuya lasciano trasparire quella malcelata gelosia, nata più o meno quando ha saputo che l’altro doveva recitare con Keiko Kitagawa - ed il fatto che Tomohisa la chiami Keiko-chan e che all’università facesse il figo con lei, non aiuta di certo…
Pi deglutisce a fatica e poi alza le spalle, come a fingersi tranquillo. «Riko-chan è un’amica, non mi distrae in alcun modo» si passa una mano tra i riccioli biondi e Tegoshi lascia che un sospiro sollevato gli scappi dalle labbra.
Rilassa il braccio che aveva posato sul fianco e un altro sorriso gli si disegna sulle labbra. «Meno male» dice e poi si copre la bocca con le mani, come se si pentisse di averlo detto. Non si può dire che non sappia recitare, pensa Yamashita osservandolo e aspettando che il gioco continui.
Yuya si guarda le mani e le tortura. «No, cioè…» e Yamapi d’improvviso sa cosa fare. Gli si avvicina di più e gli afferra delicatamente il polso con la mano destra.
Gli occhi castani del più piccolo luccicano e Tomohisa ci si perde dentro.
«Meno… male?» ripete, riprendendosi e scrutandolo divertito. «Cosa intendi… Yuuko-chan?» ed è forse il modo con cui pronuncia quel nome che prende alla sprovvista Tegoshi, che lo guarda sorpreso.
«Io… davvero… Kamiya-kun…» si tortura le labbra e le sue guancie sembrano imporporarsi per davvero, come se tutto quello fosse vero. «Seriamente… io…» si morde la lingua quando è il pronome maschile a uscirgli dalla bocca e non quello femminile. E Pi si chiede se esiste qualcosa di più adorabile.
«Tu?» chiede e Yuya avvicina il corpo al suo ed improvvisamente manca l’aria e il cuore è in gola.
«È davvero tanto che… mi piace… Kamiya-kun» ed è questo il momento in cui abbassa lo sguardo come se si vergognasse, come se si sentisse in colpa. Tomohisa sa ancora cosa fare: gli alza il mento con la mano sinistra, costringendolo a guardarlo negli occhi. Tegoshi sospira e poi continua a parlare con il fiato corto. «…mi piace davvero Kamiya-kun, mi piace… io… sono convinta che…» Yamashita non segue neanche più il discorso, gli osserva le labbra che si muovono e poi lo guarda negli occhi. Yuya trema appena e si alza sulle punte: la gonna già troppo corta si alza di poco e lo stesso la maglietta. Tutto il suo corpo è teso verso il più grande e in poco meno di un secondo le loro labbra si toccano.
La mani di Yamapi si posano sulla schiena dell’altro, avvicinandolo e i loro petti si scontrano per pochi secondi. Le mani di Tegoshi afferrano la maglietta dell’altro, aggrappandosi.
Tomohisa fa dei passi in avanti e Yuya si ritrova ad indietreggiare senza neanche saperlo: quando la sua schiena tocca il muro, lui tenta di riprendere fiato.
«Yuuko-chan» ansima contro le sue labbra e Tegoshi sorride ad occhi chiusi e senza fiato, circondandogli il collo con le braccia. Tomohisa allontana il viso quel poco che basta per osservarlo meglio e gli posa un altro bacio veloce sulle labbra.
«Tom…» Yuya mormora, venendo interrotto da un altro bacio.
«Naoki» Tomohisa insiste e lo osserva annuire come se apprezzasse.
«Naoki-kun» dal modo in cui lo pronuncia sembra stia provando a vedere come suona. Se ne riempie la bocca e poi lo ricaccia, come se stesse dicendo le prime parole. Yamashita gli lecca le labbra e la sua mano finisce sotto la gonna, accarezzando la gamba per niente femminea del più piccolo.
Tegoshi mugola appena ed improvviso non sta succedendo quello che voleva: alza la gamba, allacciandola alla vita del più grande e sospira quando la mano risale ancora, accarezzando il sedere sodo, infilandosi nelle mutandine di pizzo bianco…
L’ansito tremolante che gli esce dalle labbra si scontra con la bocca di Yamashita: un altro bacio ed anche l’altra mano scende e accarezza l’altra gamba.
«Le…Letto» mormora quando la lingua dell’idol gli percorre il collo e i loro bacini si scontrano.
Tomohisa annuisce e afferra anche l’altra gamba, facendo in modo che entrambe gli circondino la vita e, in precario equilibrio, si affretta a raggiungere la camera da letto.
Le lenzuola sono candide ed il materasso non è né molto duro né molto morbido.
Le federe sono stranamente rosa pallido e…
…e le labbra di Pi succhiano un capezzolo di Tegoshi. Lo bacia, lecca, succhia e poi esegue il percorso inverso con l’altro. Yuya geme e affonda le mani nei capelli dell’altro, che alza gli occhi per guardarlo.
E d’un tratto sono entrambi nudi, tranne per il gonnellino del più piccolo e Tomohisa avvicina due dita alla bocca dell’altro, mettendosi a cavalcioni su di lui e alzandogli la gonna con la mano libera.
Yuya apre la bocca e le lecca lentamente, reggendo con fare provocatorio lo sguardo dell’altro. Il più grande si lecca le labbra e affonda lentamente le dita, avvertendo la bocca di Tegoshi chiudersi intorno a quelle e la lingua percorrerle per tutta la loro lunghezza. Tomohisa freme e Yuya mugola, succhiando. Diamine, Pi pensa ed estrae le dita, non perdendosi il piccolo gemito dell’altro. Si abbassa a baciarlo e la mano sotto la gonna viaggia in maniera autonoma.
«Aspetta…» Yuya ispira velocemente, mentre la mano di Pi è sulla sua erezione e si muove lenta. «…io…» deglutisce e la richiesta gli muore in gola non appena Yamashita lo penetra con un dito. Tegoshi stringe le lenzuola e inarca la schiena e la bocca di Tomohisa si posa nel suo interno coscia e si struscia contro questo.
«Tomo…hisa…» geme ancora, quando un altro dito è in lui ed entrambi entrano ed escono lentamente.
Yamapi sorride in modo strano ed estrae le dita non appena sente che l’altro è pronto; si allunga verso il comodino e prende dal pacchetto un preservativo.
Tegoshi glielo prende dalle mani e lo apre. «Faccio io…» dice con la voce rotta dagli ansiti e Yamashita resta lì, con quel sorriso; quando Yuya glielo infila, Tomohisa lo bacia.
«Yuya» mormora, entrando in lui e abbandonando lo stupido gioco che non avrebbe mai voluto cominciare. Ogni più piccolo pensiero scompare e tutto ciò che è in grado di pensare è Yuya, ancora, Yuya, stretto, Yuya…
Le loro labbra si incontrano ancora in un bacio a stampo, puro.
Sorridono, mentre i loro respiri si confondono e le mani di Tegoshi stringono forte le spalle di Tomohisa.
E Yamashita non riesce davvero a comprendere come in un certo senso gli sembra di stare ballando.
Ma poi… il sorriso di Yuya è sempre lì, che lo illumina e lo abbaglia.
Anche se stanco, anche se sbiadito dal piacere.
E si chiede cosa possa realmente fare senza Yuya, senza Yuuko, senza quella casa, senza quella piccola famiglia, senza Tinny che fa la gelosa…
…e si ritrova sempre con la stessa risposta. Nulla.