Titolo: If I could be with you tonight
Sfida: 500 themes
Prompt: 38. Chiudi gli occhi
Fandom: Are you Alice?
Personaggi: Regina di Cuori, Fante di Cuori
Pair: Fante/Regina
Numero capitoli: 1/500
Generi: slice of life, sentimentale, introspettivo
Avvertimenti: shonen ai
Rating: verde
Numero parole: 710
Non era decisamente una donna quella sua regina, eppure anche quella notte era entrato nelle sue stanze. Erano diversi anni ormai che ogni sera quel rituale si ripeteva.
Sempre alla stessa ora le Carte, che avevano aiutato la Regina a cambiarsi per la notte, uscivano dalla camera da letto, lasciandolo da solo. Allora arrivava lui, perché quello era il suo compito come guardia del corpo.
Lo aveva trovato accanto alla finestra. Guardava il giardino e sembrava pensieroso. Sapeva quali pensieri vagavano per la sua mente, perché tutti loro pensavano alle stesse cose, chi più chi meno, ognuno in base al proprio ruolo in quell'assurdo gioco che neppure lui aveva ancora capito.
- Maestà - disse per richiamare la sua attenzione, prendendo subito in mano un foglio. “Vi faccio portare del tè?”, aveva scritto prima di mostrargli il blocco che si portava sempre dietro. Stupide regole a cui però non si poteva disobbedire.
Soprattutto non se erano regole e ordini di una Regina capricciosa e pericolosa.
- No, stasera no - si era spostato solo un po', appoggiandosi al muro coperto dai pesanti tendaggi - Stavo solo pensando che presto il Cappellaio Matto dovrà portarci una nuova Alice. In caso contrario non possiamo proseguire.
Aveva guardato il moro. Alice era indispensabile al mondo che quella Regina governava. Senza Alice, non c'era futuro.
Si era alzato per avvicinarglisi lentamente. Con la Regina si doveva sempre essere cauti, altrimenti la sua falce sarebbe apparsa in un batter d'occhio.
- Andrà tutto bene - gli aveva accarezzato una guancia, spostandogli subito dopo una ciocca di capelli dal viso.
- Finché non ci giunge una nuova Alice non va bene e deve portare a termine il gioco. Allora andrà davvero bene - lo aveva guardato direttamente negli occhi - Il Bianconiglio è stato chiaro. Senza Alice non possiamo fare nulla. Nulla prosegue e tutto rimane statico - aveva allungato un braccio e lui lo aveva lasciato fare. Era in fondo soltanto il Fante di quella Regina che poteva fare tutto ciò che voleva. Aveva sfiorato la benda che copriva il suo occhio, prima di prendergli il viso tra le mani e continuare a guardarlo - Fante, tu dovrai rimanermi fedele finché tutto questo non avrà fine.
- Lo farò, mia Regina - continuava a guardarlo, mentre un leggero sorriso compariva sulle labbra del moro. Non era il solito ghigno che portava durante il giorno, mentre sedeva sul suo trono. Era un sorriso che si lasciava sfuggire quando erano da soli.
Avrebbe voluto dirgli molto di più, ma c'era ancora quella stupida regola. Non erano ancora passati dieci anni e avrebbe dovuto pazientare ancora prima di potergli dire a voce tutto ciò che desiderava. Dieci sillabe erano troppo poche. Forse avrebbe dovuto infrangere almeno una volta quell'ordine e far arrabbiare la Regina come al loro primo incontro.
Le delicate dita del moro gli sfiorarono le labbra: - Quando stai zitto sei quasi affascinante - aveva sorriso di nuovo.
- E' un vostro ordine - senza aspettare altre parole della Regina, si era chinato per baciarlo. Non era la prima volta. Non sarebbe stata l'ultima. Quella Regina che faceva finta di interessarsi alle sue Carte e allungava le mani su di loro, si lasciava alla fin fine amare soltanto da lui.
Forse per quello non c'era bisogno di nessun Re di Cuori. C'era già lui ad amare e riverire la Regina come sollo un marito avrebbe potuto fare.
- Dovete riposare - gli aveva baciato le guance e la fronte. Aveva la sensazione che presto le cose avrebbero iniziato a muoversi. Gli ingranaggi di quello strano mondo avrebbero ripreso a girare e forse finalmente si sarebbe concluso anche il loro gioco.
Aveva portato la Regina a letto. Era uno dei suoi compiti assicurarsi che la Regina andasse a riposare, solo che quella sera, nonostante gli avesse già rimboccato le coperte, i suoi occhi neri erano fissi nei suoi.
- Quando mi sveglierò, sarai ancora qui, vero?
Annuì leggermente continuando a guardarlo: - Chiudi gli occhi ora - si era chinato nuovamente e nuovamente lo aveva baciato - Resterò qui a vegliare sui tuoi sogni.
- La regola - aveva percepito le labbra che si imbronciavano sotto le sue - Ma per stavolta lascerò passare.
L'aveva guardato chiudere le palpebre, sedendosi accanto a lui, per vegliare sui suoi sogni come aveva promesso.