Sfida: 60 damn prompts
Prompt: 14. Salvare
Fandom: Vassalord
Personaggi: Johnny Rayflo, Charles J. Chrishund
Pair: Cherry/Rayflo
Numero capitoli: 2/60
Generi: slice of life
Avvertimenti: shoneni ai, spoiler
Rating: giallo
Numero parole: 472
Si era svegliato di soprassalto, sudato e con il fiato corto.
Un incubo.
Aveva semplicemente avuto un incubo, cosa che non gli succedeva da diverso tempo. Aveva imparato con gli anni a dormire bene, a dormire senza sognare. Credeva che una volta sconfitto Barry, gli incubi avrebbero definitivamente lasciato sia lui che il suo master, ma a quanto sembrava non era così.
I ricordi più brutti si erano insidiati nella sua testa e avevano turbato i suoi sogni.
Si vedeva di nuovo sotto la pioggia assieme al suo master. Vedeva la propria debolezza umana che veniva sopraffatta da un potere troppo grande. Era allora solo un giovane cacciatore, che come proprie armi aveva soltanto le sue sacre parole.
Parole che quella volta non bastarono e che lo avevano portato alla morte. Se non fosse stato per il suo master, non sarebbe mai sopravvissuto.
Se Rayflo non lo avesse trasformato, reso immortale, lui sarebbe semplicemente morto. Avrebbe abbandonato la sua vita terrena e sarebbe solamente cenere.
Cenere alla cenere.
- Non riesci a dormire? - aveva voltato leggermente la testa verso l'uomo che dormiva al suo fianco. Un vampiro che se anche fosse diventato cenere, non sarebbe mai morto. L'unico vampiro purosangue in circolazione, se si escludeva la sua gemella e se te tale la si poteva definire.
- Ho solo avuto un incubo - gli aveva risposto continuando a guardarlo. Rayflo era uguale a quando lo aveva salvato la prima volta, tra quelle macerie.
- E cosa hai sognato? Una bella donna? - aveva sorriso mentre sinuoso come un gatto si faceva più vicino a lui.
- La mia morte umana - aveva passato una mano tra i capelli mossi di Rayflo. Si era chinato per lambirgli le labbra, ferendole apposta con i propri canini - Ho sognato le tue lacrime e il tuo sangue - aveva leccato il liquido rosso che usciva dalle piccole ferite. Gli occhi di Rayflo erano fissi nei suoi e sembravano incantarlo ancora una volta. Quell'uomo era la sua unica tentazione, sempre, e finiva per cedere ogni volta.
- Oppure brami il mio sangue? - con una mossa veloce il moro si era spostato su di lui, bloccando la sua schiena contro il materasso. Aveva inarcato un po' il collo, come faceva ogni volta che voleva provocarlo. Quel collo era fin troppo invitante, ogni volta, nonostante fosse passato più di un secolo da quando vi aveva affondato le fauci per la prima volta.
- Master, poi non ti lamentare se ne prende troppo - lo aveva attirato più in basso, spostando subito una mano tra i suoi capelli. Li aveva tirati indietro per fargli alzare la testa e permettere a sé stesso di assaggiare nuovamente quella pelle, nuovamente il suo sangue. L'unico sangue che avesse mai assaggiato e che mai avrebbe assaggiato.
Il sangue che lo aveva portato lontano dalla retta via e che lo aveva salvato.