1frase - This time imperfect (Russia/fem!Prussia)

Feb 12, 2013 13:42

Titolo: This time imperfect
Pairing: Ivan Braginski/Gilberta Beilschmidt - Russia/Fem!Prussia
Fandom: Axis Powers Hetalia
Genere: generale, erotico, guerra, fluff, Slice of life, storico
Avvertimento: het, lime
Rating: Arancione
Set: gamma
Note: Ho pensato queste cinquanta frasi come la “descrizione” di un preciso pezzo di storia mondiale. Tra il 1946 e il 1990.
Il titolo è una canzone degli AFI, che trovo in qualche modo perfetta per loro due in questo periodo.
Per il nome di fem!Prussia...Io continuo a chiamarla Gil, perché quando ho iniziato a ruolarla utilizzavo questo nome, e poi adoro troppo il significato del nome Gilbert (“Ostaggio brillante”), per questo la mia Prussia si chiamerà sempre Gilberta Beilschmidt.
35: conseguenza dello studiare storia e di ruolare, è il fatto che sono convinta che Kaliningrad sia la bimba (si, sono convinta che sia una femminuccia XD) di questi due <3
A Roshia-chan <3


01: Sonno
Le capitava spesso di osservarlo dormire, quando sfinito dal lavoro - e anche da lei - crollava sul letto morto di sonno e di colpo era tra le braccia di Morfeo: ecco, adorava quando aveva un'espressione serena come in quel momento, sicuramente conseguenza di un lieto sogno.

02: Treno
Si era ritrovato nei pressi della stazione ferroviaria, e quasi con nostalgia si ricordò di quando vi aspettava quel treno in arrivo da Berlino.

03: Fermata
Quando il treno si arrestava alla fermata della stazione di Mosca, lei era sempre l'ultima a scendere dal proprio vagone: solo per far morire un altro po' d'impazienza l'uomo che ogni volta veniva a prenderla.

04: Ora
Odiava quelle interminabili riunioni che non finivano mai - ed era sicura che anche Ivan le odiasse, perché lo vedeva guardare l'ora e sbuffare.

05: Ritornello
Ivan aveva sempre creduto che Gil odiasse stare in quella casa: eppure la sentiva cantare spesso quel ritornello e la sua voce sembrava felice.

06: Cambiare
Cambiare era una cosa a cui era abituata, in quanto sin dall'infanzia il suo Stato aveva subito vari cambiamenti: ma a volte le risultava difficile cambiare per adattarsi a Ivan.

07: Pietra
Osservò la piccola pietra che sovrastava il cerchietto giallo brillante - Oh Cristo Santo - Ivan davvero credeva che dopo secoli di rifiuti a varie nazioni, ora avrebbe accettato di sposare lui?

08: Rugiada
L'aveva sempre pensato - ma a lui non l'avrebbe mai detto - che le lacrime intrappolate tra le sue ciglia sembravano proprio gocce di rugiada su fiori color ametista.

09: Vento
Il vento in quel periodo dell'anno soffiava sempre con forza e batteva con insistenza alla sua finestra - era la scusa perfetta per stringersi sempre più tra la sue braccia, mentendo sul fatto di avere freddo.

10: Sentimento
Oh no, loro non avrebbero mai ammesso che tra loro ci fosse un qualche tipo di sentimento romantico - odio, lussuria, qualsiasi cosa, ma non un sentimento d'amore.

11: Strappo
Aveva notato per caso uno strappo sulla preziosa sciarpa del Russo, e senza che lui se ne accorgesse lo aveva ricucito con cura - ah, se solo fosse così semplice ricucire tutti gli strappi che c'erano anche tra di loro.

12: Desiderio
Aveva avuto diversi partner, oltre al Russo, ma a nessuno di loro si era concessa spinta dal desiderio bruciante che la possedeva, dal desiderio di essere stretta tra due braccia ed essere presa fino allo sfinimento - solo a Ivan, che anche ora accarezzava il suo corpo con desiderio, era concesso quell'onore.

13: Acqua
Guardò male il Russo che, con un sorriso soddisfatto stampato in faccia e il rubinetto in mano, lasciava al sua stanza - prima o poi avrebbe dovuto fargli capire che quella cosa serviva per erogare l'acqua e non per le sue punizioni corporali sadiche.

14: Favola
Anche nella loro macabra favola esisteva un “C'era una volta” : ma lei non era una principessa in pericolo e lui non era un principe azzurro - erano soltanto due personaggi troppo abituati alla guerra e al dolore che non riuscivano mai ad arrivare ad un lieto fine.

15: Premio
Ecco, se avessero dovuto dargli un premio, pensò mentre guardava la sua schiena nuda dopo che si era alzato dal letto, sarebbe stato sicuramente per quel fisico insaziabile che l'appagava ogni notte - ma questa era un'altra cosa che non gli avrebbe mai detto.

16: Regno
Quello che Ivan aveva creato in quella casa, subito dopo la Seconda guerra mondiale, era un piccolo regno tutto suo, in cui lui era finalmente il sovrano di tutti e tutti i suoi prigionieri dovevano essere sudditi fedeli - soprattutto lei.

17: Delirio
Tutto, tutto quello che stava succedendo - la sua Berlino invasa e distrutta, la sua Königsberg occupata, la sua ufficiosa fine, la sua cattività sotto il dominio russo - tutto ciò poteva soltanto essere il delirio di una mente malata, che voleva possederla, e finalmente c'era riuscita.

18: Rana
Odiava molte persone, ma la maggior parte del suo odio era rivolta verso una rana dall'accento raffinato che fin troppe volte aveva osato avvicinarsi alla sua donna.

19: Fratello
Gil ne parlava davvero fin troppo spesso e sempre con un tono affettuoso - come una madre orgogliosa del proprio pulcino - e lui stava davvero diventando geloso di quel fratello che era sempre presente nei pensieri della prussiana.

20: Profumo
Si era nascosta di più contro il petto dell'altro inspirando il suo profumo - secondo lei Ivan sapeva di neve, neve appena caduta, ancora incorrotta e bianca.

21: Essere
Non gli piaceva molto il ruolo che aveva assunto - quello dell'aguzzino spietato contro un nemico secolare - ma con Gil solo questo pareva funzionare per tenerla legata a lui - essere o non essere crudele, quello era il problema con quella donna.

22: Ritmo
Esausta si era lasciata cadere sul materasso, mentre sentiva la mano del Russo poggiarsi di nuovo sul suo seno - per quanto sarebbe riuscita a resistere a quel ritmo insaziabile?

23: Garanzia
Oh, lei era un ostaggio prezioso, si era data da sola come garanzia per l'incolumità di quello stolto ragazzino, e lui aveva ben volentieri accettato - pensò mentre guardava la propria preda ancora incatenata.

24:Proiettile
Con le dita accarezzava la piccola cicatrice circolare sulla schiena del suo coniglietto bianco; grazie a quel proiettile - che poi si era divertito a togliere personalmente - lei era nelle sue mani.

25: Tentativo
Ogni suo tentativo di resistenza e ribellione era stroncato sul nascere dalla forza sovrannaturale dell'altro - era forse masochista in quanto pur sapendo di non avere alcuna speranza continuava ad opporsi a lui?

26: Amanti
Il loro rapporto si sarebbe dovuto fermare a padrone e schiavo, ma tutti quei secoli di fugaci incontri non avevano potuto cambiare la relazione tra quei due amanti destinati ad amarsi in quel modo contorto, e, perché no, anche assurdo.

27: Segnale
Se Ivan ti sorrideva candido dopo che avevi combinato qualcosa, quello era il segnale per mettersi al riparo dalla sua ira funesta - oramai lo sapeva fin troppo bene, avendolo sperimentato sulla propria pelle.

28: Bandiera
Osservava la nuova bandiera che sventolava nella leggera brezza - Ivan ne sembrava compiaciuto, ma a lei mancava la sua aquila nera su sfondo bianco.

29: Stupidità
La stupidità ed ottusità di Ivan rasentavano il ridicolo ogni tanto - davvero non capiva che lei stava quasi quieta e buona sotto il suo dominio non per paura, ma per ciò che provava per lui?

30: Schiaffo
Quella donna l'aveva preso a schiaffi davvero tante volte durante quei secoli, ma nessun altro schiaffo gli aveva fatto così male come quello che aveva appena ricevuto - o forse erano gli occhi pieni di lacrime di Gil che lo ferivano?

31: Accendere
Lo odiava, lo odiava davvero quando dopo un furioso litigio o un esemplare punizione, di notte si alzava per accendere la luce e osservare soddisfatto le ferite sul suo corpo.

32: Velocità
Se c'era una cosa che lo infastidiva di prima mattina, era sicuramente la velocità con cui una certa coniglietta bianca fuggiva dalle sue fauci di lupo cattivo, correndo fuori dalla stanza mezza svestita, di solito.

33: Collo
Da quando aveva scoperto quel punto debole, adorava stuzzicarlo e torturarlo - i gemiti che uscivano dalle sue labbra quando gli baciava o mordeva il collo riuscivano a soddisfarla e finalmente aveva trovato un modo per prendere lei l'iniziativa.

34: Meraviglia
La meraviglia dipinta sul viso di Ivan, appena entrato nel salone dove pranzavano, le aveva per un attimo scaldato quel cuore che lei diceva essere di ghiaccio - aveva deciso che allora avrebbe riempito quella casa di girasoli ogni volta che ne aveva l'occasione.

35: Bambini
I bambini erano il grande tabù della loro relazione poiché lui non voleva assumersi la responsabilità di un figlio; eppure ora lo osservava mentre teneva tra la braccia la loro creaturina appena nata.

36: Eclissi
A Ivan non piacevano le eclissi perché oscuravano quel pallido sole che li illuminava, a Gil tutto sommato non dispiacevano e si entusiasmava come una bambina - forse a Ivan non piacevano perché si sentiva sempre messo in ombra dalla sua compagna.

37: Stranezza
La stranezza di quell'uomo stava tutta nei suoi repentini cambiamenti d'umore - un attimo era l'uomo migliore che qualcuno potesse desiderare, e quello dopo le faceva rimpiangere il giorno in cui si era legata a lui in quell'assurda relazione.

38: Orrore
A volte quella convivenza forzata era peggio di un film dell'orrore - erano troppi, troppo diversi, e il loro padrone non stava troppo bene psicologicamente; per non parlare dei coltelli che fin troppo spesso era costretta a schivare.

39: Miseria
I suoi amici e suo fratello si erano spesso preoccupati per lei e la sua condizione economica - ma per lei quella non poteva definirsi miseria se finalmente, nel bene e nel male, poteva stare liberamente accanto a Ivan.

40: Luce
Non glielo avrebbe mai detto, ma la trovava davvero bella - quasi angelica - quando al mattino, con le mani sui fianchi, si metteva davanti alla finestra e gli urlava di alzarsi - sembrava brillare nella luce mattutina.

41: Fine
Osservarla mentre abbracciava suo fratello gli straziava il cuore - non credeva che la fine di quella strana convivenza, che già credeva non sarebbe mai arrivata, lo avrebbe ferito così tanto.

42: Illuminare
Quando era entrata nella stanza aveva pensato che Ivan avesse avuto un'idea davvero carina ad illuminarla con tante candele - non pensava che poi Ivan avrebbe usato le stesse candele per qualcosa di ancora più piacevole.

43: Richiesta
I desideri - le richieste che non ammettevano repliche - di Ivan a volte erano davvero assurdi: come la richiesta di avere immediatamente dei girasoli, ed era inverno, e le tre di notte.

44: Cristallo
A volte si pentiva di non prestargli troppe attenzioni, perché Ivan spesso era fragile quanto un vaso di cristallo.

45: Incubo
C'erano volte, specialmente notti, in cui la sua vita in quella casa sembrava un incubo, e Ivan ne era il mostro.

46: Specchio
Le capitava fin troppo spesso di fissarsi allo specchio e notare quanto il suo corpo fosse dimagrito in quegli anni - per non parlare dei lividi sempre freschi - ma lei non riusciva a staccarsi da lui, e lui sembrava non stancarsi mai di lei.

47: Muro
Più volte, quando era andato da lei a Berlino, l'aveva trovata su qualche torretta di guardia a osservare la città dall'altra parte del muro - sapeva quando le mancasse il fratello, ma non l'avrebbe mai lasciata andare.

48: Linea
Nella sua mente lei aveva tracciato una linea oltre alla quale aveva giurato di non spingersi, quando aveva iniziato a vivere sotto il dominio russo; o almeno, così aveva fatto finché non era caduta nuovamente tra le sue braccia.

49: Impressione
Aveva sempre avuto l'impressione che quella egocentrica donna non tenesse affatto a lui, ma quando l'aveva vista entrare in camera sua, con la colazione su un vassoio - solo perché era il suo compleanno - aveva subito cambiato parere.

50: Particolare
La particolare sfumatura degli occhi della donna doveva davvero fargli capire che lei era abituata alle battaglie - quel particolare colore rosso gli faceva capire che con Gil sarebbe sempre stata una guerra, che fosse durante qualche riunione o tra le lenzuola di un letto.

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