TITOLO: You know why I love this life?
AUTORE: StoryGirl.
GENERE: Oneshot. Au. Romantica. Introspettiva.
RATINGS: NC17.
DISCLAIMERS: Nessun personaggio mi appartiene, purtroppo.
PAIRING: Kim Kibum, Kim Jonghyun { JjongKey }, Choi Minho, Lee Jinki { MinEw } .
RIASSUNTO: Jonghyun vuole fare una sorpresa al suo ragazzo per il loro anniversario. Cosa c'è di meglio di un tatuaggio?
NOTE: Questa oneshot è tutta dedicata alla mia Bummie! (
yuya_lovah) per il suo compleanno! Anche questa, proprio come l'altra è arrivata con un po' di ritardo e mi scuso ancora tanto per questo ç___ç ccccccomunque! *____* TANTISSIMI AUGURONI!!!
Su questa mi sono bloccata un casino per il terrore di rovinarla tutta! Perché avevo paura che ti facesse schifo, ecco perché ç___ç! Spero che vada bene, che sia un po' quello che avresti voluto in una fanfiction scolastica e che non sia troppo lunga e quindi un po' noiosa! ;O; Ho cercato di metterci dentro tutto quello che potrebbe piacerti, dimmi che ci sono riuscitaaaaa <3!
Come l'altra, spero sia un regalino apprezzato. E' speciale questa per me perché ci ho messo il cuoricino nello scrivertela! ç___ç Ti voglio tanto tanto bene Bummieeee, goditi il tuo secondo regalo di compleanno ora!
THANKS: A
fail_lidah, perchè mi ha dato una mano con la parte sul tatuatore. E anche alla stessa
yuya_lovah un po' per lo stesso motivo!
PAROLE: 10.015, con il conteggio di word.
Obsession (II)
V
Non aveva idea se il suo piano malvagio avesse o meno funzionato, ma in quel momento gli importava ben poco. Si trovava a braccetto a Kibum che era andato a recuperare lui visto che non poteva rimanere in palestra ad aspettarlo non avendo nessuno a fargli compagnia, e si sentiva al settimo cielo.
Si erano già goduti un dolce al cioccolato che avevano diviso in due. Lui aveva imboccato con cura Kibum e quest'ultimo aveva fatto lo stesso con lui. Subito dopo lo aveva bloccato contro il muro fuori, in uno spazio più riservato e dove nessuno avrebbe potuto osservarli e lo aveva baciato infilandogli la lingua in bocca di prepotenza.
Kibum gli era mancato fin troppo e non ce la faceva ora a guardarlo senza poterlo toccare, per questo aveva infilato le dita sotto la sua camicia cercando di toccare più pelle possibile. Kibum aveva gemuto con forza al suo orecchio e si era spinto contro di lui, ma quando aveva tentato di alzargli la sua di canotta, lo aveva bloccato. Non era ancora giunto il momento di mostrargli il tatuaggio, quello doveva avvenire alla fine, solo alla fine della giornata.
"Jonghyunnieeeee, vuoi mostrare a tutti la tua forza e allo stesso tempo fare felice me?"
Jonghyun cercò di riprendersi dai ricordi che stava scorrendo nella sua mente e annuì al più piccolo.
"Certo che sì! Cosa devo fare per renderti ancora più felice, 'Bum?"
Kibum indicò una bancarella che teneva esposte un sacco di bottigliette. In pratica bisognava utilizzare una palla e colpirne il più possibile, soprattutto di quelle più lontane che valevano di più, per vincere qualche premio.
"Uhm... Che premio vorresti?"
Kibum indicò un dinosauro gigante di colore rosa, praticamente il premio più costoso di tutti. Per vincerlo avrebbe dovuto buttare giù almeno dieci bottiglie di quelle lontane. Avendo a disposizione dieci tiri significava che non poteva sbagliarne nemmeno uno. Difficile, certo, ma non impossibile!
Più che la mira secondo lui serviva la forza perché le bottiglie lontane erano abbastanza vicine tra loro. Se ci metteva abbastanza forza forse avrebbe potuto fare una specie di strike, quasi che stesse giocando a bowling!
"Ok..."
Andò a pagare, dopodiché prese la palla in mano e si mise in posizione. Doveva concentrarsi, far sparire ogni pensiero nella sua mente e pensare che se avesse fatto centro Kibum gli avrebbe donato qualche bacio in più magari. Certo, non aveva bisogno di vincergli uno stupido pupazzo per farsi amare, ma se lo avesse vinto l'altro sarebbe stato più malleabile nelle sue mani da quanto era felice!
"Yaaah!"
Con il primo tiro riuscì a tirarne giù una, mentre quella accanto si era messa a dondolare leggermente.
Dopo circa cinque minuti il sudore imperlava la fronte di Jonghyun e le sue braccia erano tirate alla massima potenza, con i muscoli in bella mostra che guizzavano con le vene blu che, ci mancava poco, uscissero dalla sua pelle.
Aveva sbagliato tre tiri di seguito, ma non si era di certo arreso. La sua strategia era cambiata, ma non di tanto. Aveva deciso di puntare a colpire in centro con più forza possibile di modo da far cadere per il contraccolpo anche le altre che non aveva centrato prima. Si concentrò, guardò per qualche secondo il volto di Kibum che mostrava un piccolo broncio da bambino all'idea che il suo ragazzo non ce la facesse a vincere il pupazzo per lui, e poi dopo essersi messo in posizione lanciò la palla con tutta la sua forza.
Cinque bottiglie caddero e ormai gliene mancavano ben poche per riuscire a vincere.
"Yaaaaaaaaah, Jonghyunnie, sei il migliore!"
Kibum gli era saltato sulla schiena quando Jonghyun aveva colpito, con l'ultimo lancio, anche l'ultima bottiglia rimasta in piedi.
"Te l'avevo detto che avrei fatto qualsiasi cosa pur di renderti ancora più felice!"
La ragazza del banchetto andò a recuperare il pupazzo che Kibum aveva indicato all'inizio e glielo passò. Kibum lo strinse a sé e Jonghyun si rese conto di quanto fosse enorme quel pupazzo! Ricopriva praticamente tutto il petto di Kibum, era praticamente alto la metà di lui!
"Lo chiamerò Jonghyunnie perché è uguale a te! Però è rosa, come me!"
Jonghyun ci pensò per qualche secondo e dopo aver baciato il collo di Kibum lo guardò con un ghigno.
"E' il nostro amore, dovresti chiamarlo tipo JongBum o qualcosa del genere. Sai, per formare la nostra coppia!"
Kibum scosse la testa, diventando all'improvviso rosso e lo colpì con il pupazzo per qualche secondo prima di metterglielo tra le braccia.
"Non ho più voglia di scorazzarmelo in giro, portalo tu mentre finiamo di guardare la fiera!"
Jonghyun rise divertito perché Kibum era ormai fin troppo palese nelle sue manifestazioni d'affetto, persino quando lo trattava male si vedeva quanto amore provasse per lui.
"Va bene, va bene! Oh, guarda guarda chi c'è al banchettino dei frullati"
Kibum voltò la testa e sorrise nel vedere Minho e Jinki che parlavano di fronte a due frullati: alla fragola per Jinki e al cioccolato per Minho.
"Wow... Finalmente quei due si sono avvicinati. Era ora!"
Jonghyun lo guardò orgoglioso gonfiando persino il petto nel procedimento e la canotta sembrò tendersi sempre di più, come se da un momento all'altro potesse rompersi a causa dei muscoli fin troppo gonfi!
"Sono stato io! Ho per caso accennato a Jinki-hyung che Minho desiderava delle lezioni di canto e lui ha accettato di dargliele gratuitamente, se non è palese quanto volesse stargli vicino allora io non lo so! A quanto pare anche Minho ha deciso di mettere da parte il suo imbarazzo e il suo continuare a ripetere io non sono gay Jonghyun, non sono come te e Kibum! per la sua felicità."
Kibum lo guardò negli occhi con enorme dolcezza e dopo essersi avvicinato a lui lo baciò stringendogli la mano.
Il dinosauro era accanto a lui mentre si rilassavano su di una panchina. Kibum aveva appoggiato la testa sulle sue gambe e lui gli stava accarezzando i capelli con eterna lentezza. Gli occhi di Kibum sembrarono quasi socchiudersi ad un certo punto, come se non riuscisse più a tenerli aperti e Jonghyun lo trovò incredibilmente dolce. Gli accarezzò la guancia e se lo strinse un poco di più a sé prima di passare la mano anche sul suo petto non riuscendo a stare fermo.
"Jonghyunnie... Hai davvero studiato in questi giorni?"
Jonghyun sospirò: si aspettava quella domanda da tutto il giorno, ma Kibum aveva resistito a fargliela fino alla fine quindi doveva fargli i suoi complimenti sapendo quanto l'altro fosse estremamente curioso.
"Più o meno."
In realtà aveva studiato sul serio visto che non poteva fare altro rinchiuso in casa, con Minho arrabbiato con lui che non voleva neppure telefonargli, figuriamoci passare per divertirsi insieme.
Quella giornata era andata più che bene e ormai era arrivato il momento. Jonghyun glielo avrebbe comunque mostrato di lì a poco, la domanda di Kibum aveva solo anticipato la cosa.
"In realtà sono dovuto rimanere rinchiuso in casa per questo..."
Si sollevò la canotta a mostrare il tatuaggio, non dovette abbassarsi i jeans perché erano quelli più a vita bassa che aveva e non indossando boxer il tatuaggio era proprio lì, in bella mostra agli occhi di Kibum che aprì e richiuse la bocca per cinque volte prima di riuscire finalmente a dire qualcosa.
"Io... Non... Non ho parole Jonghyunnie! Come ti è venuto in mente di farti tatuare una cosa così?!"
Jonghyun sapeva, a dispetto della voce squillante di Kibum, che quest'ultimo era felice e onorato del suo gesto. Lo sapeva dal modo in cui le labbra di Kibum si erano arricciate in un piccolo sorriso, dal modo in cui le fossette sulle sue guance erano apparse per quel sorriso e, non da meno, anche per la stretta delle sue mani così forte che credette gli stesse per staccare quel pezzo di bacino per portarselo via con sé.
"Volevo che tutti capissero che io sono tuo e che tu sei mio. So che non possiamo gridarlo sempre ai quattro venti, so che molte persone qui in Corea non riescono ancora ad accettare che due persone dello stesso sesso possano amarsi, ma io non sono solo un ragazzo, sono Jonghyun, e lo stesso vale per te! Siamo Jonghyun e Kibum e se vogliamo amarci non abbiamo bisogno di nessuna etichetta!"
Kibum lo spinse contro lo schienale della panchina e lo baciò con forza stringendogli il volto e accarezzandogli le guance prima di sussurrargli all'orecchio.
"Non indossi i boxer, non è vero?"
Jonghyun gemette in risposta e Kibum allungò la mano fino ad infilargliela nei jeans mentre si posizionava sopra di lui. La panchina era sul retro dell'edificio scolastico, era ormai buio e nessuno sembrava voler passare da quella parte, avevano tutta la privacy che voleva e, al massimo, sarebbe stato ancora più eccitante essere beccati da qualcuno. Magari qualcuno che si sarebbe poi fatto una sega pensando a loro e a quanto erano passionali!
"Il mio Jonghyunnie è un vero porco, ma mi piace anche per questo!"
Lo disse mentre prendeva in mano del tutto l'erezione di Jonghyun, già abbastanza dura a causa dell'eccitazione e iniziava a pomparla sotto gli ansimi del compagno.
"K-Kibummie!"
Anche Jonghyun iniziò ad accarezzare il suo corpo percorrendo prima la schiena per poi passare al davanti. Gli aprì la camicia e il gilet e gli strinse i capezzoli per fargli lanciare un gemito più forte, dopodiché gli abbassò i pantaloni e si leccò le labbra nel notare i boxer neri che fasciavano in modo perfetto l'erezione già mezza eretta di Kibum.
La liberò con un solo movimento e prese a pomparla allo stesso ritmo dell'altro. I loro ansimi si persero tra i loro corpi, Jonghyun gli attaccò un morso al collo mentre Kibum gli morse il lobo dell'orecchio tirando leggermente per farlo mugolare con forza.
Non ci misero molto a venire, forse perché i loro movimenti erano frenetici e perché l'eccitazione che provavano nell'essere stati lontani per un'intera settimana era fin troppa da contenere. Il loro seme gli appicciò le mani e gli sporcò leggermente i petti, ma a loro non importava.
Stringendosi l'uno all'altro si sorrisero a vicenda. Subito dopo vennero i baci, casti o più passionevoli, lingue che si scontravano e gemiti sempre più alti. Quando il bisogno di fiato li separò per l'ultima volta semplicemente rimasero a guardarsi.
La luna stava ormai sorgendo sopra di loro e il cellulare di Jonghyun si mise a suonare.
"Buon anniversario, 'Bummie!"