Sympathy For the Devil ; Where's God in all this? God has left the building

Feb 17, 2013 09:55




TITOLO: Sympathy For the Devil.
AUTORE: StoryGirl.
GENERE: LongFiction.Au Angst. Romantica. Introspettiva.
RATINGS: NC17.
DISCLAIMERS: Nessun personaggio mi appartiene, purtroppo.
PAIRING: Choi Minho, Lee Jinki { MinEw } ; Kim Kibum, Kim Jonghyun { JjongKey } .
RIASSUNTO: Quando Lucifero era caduto "perdendo" le sei ali divine ed ottenendo in cambio dodici ali demoniache, Harziel si era chiesto a lungo cosa lo avesse portato a comportarsi in quel modo.
...
“Ieri Jinki ha trovato delle fotografie che sembrerebbero riprodurre il luogo della caduta di un paio di angeli.”
NOTE: Questa fanfiction è dedicata interamente alla mia Bummie
yuya_lovah). Spero che possa continuare a piacerti fino alla fine! Ti voglio davvero tanto bene <3! Spero di farti emozionare con questa fanfiction, sto cercando di scrivere al mio meglio per poterti dedicare qualcosa di veramente bello! *___* A te, che sei la mia migliore amica!
THANKS:
yuya_lovah che mi ha incoraggiata (e mi sta incoraggiando) durante la scrittura.
yuya_lovah, perchè l'ha betata.
yuya_lovah he ha creato anche il magnifico bannerino che questa fanfiction possiede!
PAROLE: 3519, con il conteggio di word.

CAPITOLI PRECEDENTI:Prologue  #01 #02 #03 #04 #05 #06 #07 #08 #09 #10 #11 #12 #13 #14 #15 #16 #Paradise #Combine your hearts in one
ATTENZIONE: Questo non è un capitolo, si potrebbe considerare come una oneshot a parte che va ad approfondire maggiormente ciò che riguarda l'Apocalisse e gli angeli!
In questo capitolo vi è una nuova coppia: PAIRING: Jung Byunghee, Yang Seungho { GoSeungho }.
Where's God in all this? God has left the building

Castiel stava guardando i due angeli prendere possesso dei loro nuovi corpi e sorrise, soddisfatto.
"Ben risvegliati."
Michele aveva guardato il suo corpo e aveva sospirato appena notando come anche Gabriele si fosse appena risvegliato.
"Seungho e Byunghee. I corpi che avete occupato si chiamavano così. E' stata una fortuna trovare due persone in coma in un unico ospedale. Certo, mi dispiace che si siano scontrati contro un muro mentre tornavano da una festa ma era proprio quello che serviva a noi."
Castiel aveva parlato in tono serio, ma con il suo solito sguardo confuso, come se non sapesse bene neppure lui se quelle fossero le parole più adatte in quel momento.
"Stai diventando sempre più cinico, Cass. La mia compagnia non ti fa bene, lo sai vero?"
Michele aveva ridacchiato prima di scendere dal letto seguito da Gabriele, che andò immediatamente a stringergli una mano sospirando nel sentire nuove emozioni invadere letteralmente il suo corpo.
"Seungho, il mio corpo insomma, amava Byunghee. Lo amava... Lo posso avvertire dentro di me!"
"Lo so, lo sento anche io. Byunghee lo ricambiava!"
Castiel non poté fare a meno di ridacchiare in quel momento, lui aveva già il suo corpo perché lo aveva utilizzato più di una volta quando scendeva a parlare con Lucifero, Harziel e Raziel.
"Oh, ma guarda che simpatica coincidenza. Voi vi amate e siete capitati in due corpi che si amavano anch'essi. Bene, quando la Guerra sarà finita potrete esplorare queste emozioni quanto vorrete ma ora abbiamo una missione da portare a termine! Ricordate che anche se non avete dovuto chiedere il permesso di ospitare questi due corpi, essi non sono vostri. Appartengono alle loro rispettive anime e anche se doveste voler rimanere sulla Terra, non potrete farlo."
Michele sbuffò spingendo Castiel per una spalla.
"Oh, ma smettila angelo rompiscatole. Lo sappiamo benissimo che non avendo seguito il protocollo non potremo tenerci questi corpi, come se poi lo volessimo. Io non voglio di certo diventare umano!"
Gabriele non rispose, ma dal suo sguardo si capiva benissimo che non era pienamente d'accordo con la risposta di Michele, non avrebbe fatto nulla per contraddirlo, non ora almeno.
"Ok, sbrighiamoci! Non c'è un minuto da perdere! Per prima cosa vestitevi, poi andremo a recuperare l'Arca dell'Alleanza."
Tutti annuirono alle parole di Castiel ed in un secondo si smaterializzarono per poi apparire lontano dall'ospedale, in un parco dove si sedettero sull'erba fresca guardandosi l'un l'altro, raccogliendo le proprie energie.
"Uriel si è già messo in viaggio. Non ha cercato come noi un corpo in coma da abitare, se l'è preso con la forza, ma questo significa anche che non avrà molto tempo. Il cuore degli uomini è forte e la loro anima brilla. Il corpo che si è preso starà male e con lui anche Uriel. Se vuole continuare a questo modo dovrà cambiarlo in continuazione e questo ci porta in vantaggio!"
Michele stava già iniziando a prendere il comando.
Gabriele, al suo fianco, non riusciva ancora del tutto a governare i nuovi sentimenti scaturiti in lui. L'anima umana che aveva spostato in un angolo di quel corpo, preso in prestito, stava cercando di parlargli e lui non riusciva proprio ad evitare di ascoltarla.
Sento amore. Provi qualcosa per l'angelo seduto vicino a te, vero? Lo sento, lo avverto, è lo stesso sentimento che provo io per l'anima che si trova in quel corpo!
Gabriele prese un bel respiro prima di rispondere a Michele.
"Un altro vantaggio è dettato dal fatto che sappiamo benissimo dove è stata riposta grazie al lavoro di Cass!"
Michele annuì guardando verso Castiel, con un accenno di orgoglio nello sguardo.
"Sei stato coraggioso a rischiare la tua Grazia per infiltrarti nella stanza dei Troni e recuperare le informazioni che ci servivano."
Castiel sorrise prima di far apparire magicamente tre spade magiche dall'elsa in argento.
"E non dimenticare che ho recuperato anche queste e sarà solo grazie a me se riusciremo a eliminare gli Arcangeli dell'Apocalisse ed i loro alleati!"
Michele annuì prima di alzarsi e fare segno agli altri due di fare altrettanto. Nel mondo c'erano già stati i primi segnali, orde di cavallette, clima impazzito, tempeste, stormi di uccelli morenti e non potevano più aspettare: l'intera popolazione aveva bisogno di loro!
"Dobbiamo sbrigarci!"

"Sei sicuro che sia da queste parti, Castiel? Sei sicuro che Dio l'abbia riposta in questa landa desolata senza nessuno a proteggerla?"
Erano arrivati da poco in Texas, più precisamente nel canyon posto in Arizona e dovunque guardassero non vi era altro che un paesaggio arido.
"E' come se volesse succhiarci via tutta la speranza!"
Sia Gabriele che Michele non sembravano a loro agio mentre Castiel, stoico come sempre, se ne stava immobile e con il volto puntato verso l'alto quasi fosse un segugio.
Qua fa troppo caldo però, in compenso possiamo ammirare il mio Byunghee tutto sudato, con le goccioline d'acqua che ricadono lente sul suo collo. Non ti piacerebbe leccargliele via? A me sì, a me piacerebbe molto.
Ogni volta che si distraeva, Gabriele, poteva avvertire quella voce nella sua testa. Sapeva che apparteneva a Seungho, ma non riusciva a capacitarsi del motivo per il quale fosse l'unico ad avvertire l'anima del corpo che aveva occupato. Nè Castiel, nè Michele sembravano infatti essere afflitti da quel problema.
Scosse la testa tentando in tutti i modi di riprendere il controllo del proprio corpo e dei propri pensieri, ma in quel momento Michele gli si avvicinò notando che qualcosa non andava. Gli posò la mano sulla spalla in un lento gesto confortante e gliela accarezzò. Mille brividi percorsero il corpo che stava abitando inviandogli mille impulsi differenti, impulsi su cui non aveva nessun controllo.
Quella che senti è l'eccitazione umana. Probabilmente voi angeli quando vi toccate avvertite qualcosa di diverso. Questo, da noi, è il desiderio. Desideri che lui continui a toccarti e vuoi toccarlo a tua volta. Se fossimo soli ti mostrerei cosa è l'amore, ma quell'altro angelo, Castiel, mi sembra troppo puritano per osservare quello che vorrei mostrarti!
"Va tutto bene Gabriele? Sembri su di un altro pianeta con la mente. Abbiamo bisogno di tutta la nostra concentrazione se vogliamo che il piano riesca, lo sai bene!"
Gabriele annuì riscuotendosi dal torpore in cui era caduto e osservò Castiel aprire le sue ali ed irradiare di luce angelica il paesaggio attorno a loro.
"C'è qualcosa che non quadra. Dovremmo avvertire la potenza dell'Arca ma qua attorno non c'è nulla!"
Michele abbandonò il fianco di Gabriele per avvicinarsi a Castiel, guardandosi attorno.
"E' possibile che Uriel sia arrivato prima di noi?"
Castiel sospirò abbassando lo sguardo. Se Uriel aveva messo le mani sull'Arca per loro era la fine. L'Arca dell'Alleanza era la loro unica speranza, era l'unico oggetto angelico in grado di fermare l'Apocalisse che i cavalieri neri avevano iniziato.
"Se così fosse, allora dovremmo dire addio al mondo umano come l'abbiamo sempre conosciuto. I cavalieri neri, gli Arcangeli dell'Apocalisse, guidati da Uriel avrebbero già vinto. Non c'è nient'altro che noi possiamo fare per fermarli, non senza l'Arca!"
Gabriele, che era rimasto in silenzio fino a quel momento, si voltò verso di loro con uno sguardo stranito.
"Ma voi sapete cosa è contenuto nell'Arca dell'Alleanza? O date per scontato che quello che ci ha detto Dio fosse la verità? Visto il modo in cui si è sempre divertito a giocare sia con noi che con gli esseri umani, non mi stupirei fosse una bugia. Se il modo per mettere fine all'Apocalisse non sia un altro!"
Castiel non aveva pensato a quell'ipotesi, non poteva credere che Dio fosse stato talmente infido da prenderli in giro per tutto quel tempo. Se Gabriele avesse avuto ragione, però, sarebbero tornati al punto di partenza: nessuno di loro sapeva infatti quale fosse il modo giusto per bloccare l'Apocalisse.
Se non era l'Arca dell'Alleanza cosa mai poteva essere?
"I cavalieri neri attingono la forza dalla loro Grazia. Noi saremmo in grado di strappargli via i pezzetti di quella Grazia, proprio come aveva fatto un tempo Harziel con Lilien?”
Tutti si era voltati di nuovo verso Gabriele chiedendosi da dove gli venissero certe idee. Non potevano esserne in grado, non erano così forti!
"Loro sono molto più potenti di noi, Gabriele. Non è più una questione di gradi, hanno la maggior parte degli angeli dalla loro parte, non riusciremmo mai a sconfiggerli! Non tutti e quattro e lo sai che se anche ne sopravvivesse uno solo, l'Apocalisse avrebbe luogo!"
Michele aveva sospirato guardandosi intorno mentre il più piccolo tra loro prendeva di nuovo la parola.
"Questo significa che dobbiamo porre tutta la nostra speranza in un'Arca che non sappiamo se sia stata presa da Uriel e neanche se sia mai esistita?"
Castiel aveva annuito a quella domanda incrociando lo sguardo di Gabriele, il Serafino stava guardando il Cherubino con un'espressione mesta sul bel volto.
"Andrei a chiedere a Harziel o Lucifero se ne sanno qualcosa, ma purtroppo non sono più su questa terra. I loro anni umani sono già terminati e della loro Grazia non è rimasto più nulla. Se anche fossero riusciti a reincarnarsi o a diventare degli angeli, per ora non possiamo contattarli! Siamo soli, in completa balia di noi stessi, quindi cerchiamo di non deprimerci troppo e facciamoci forza! La Terra conta su di noi!"
Non lasciarti prendere dallo sconforto, sono sicuro che possiate ancora farcela... Devi solo credere in te stesso, nel vostro gruppo... In noi!
Gabriele abbozzò un sorriso. Quel Seungho lo aveva rassicurato. Grazie a lui e alle sue belle parole aveva sentito come un fuoco invadergli il petto e riscaldarlo, confortandolo.
"Avete ragione, dobbiamo..."
Non poté mai finire la frase perché in quel momento davanti a loro apparve Uriel. Capirono subito che era lui anche se il suo corpo era diverso, l'energia che irradiava tutt'attorno era più che chiara.
"Dove l'avete messa, eh? Datemi subito l'Arca dell'Alleanza se non volete che vi faccia fuori allo stesso modo in cui raderò al suolo quest'inutile pianeta!"
I tre angeli si guardarono in volto cercando di non far trasparire la loro sorpresa. A quanto pareva non l'aveva Uriel e quindi semplicemente l'Arca non si trovava in quel luogo come invece avevano creduto. Dovevano solo continuare a cercare e presto l'avrebbero trovata, non potevano arrendersi.
"Prova a trovarla, Uriel!"
Castiel aveva ridacchiato prima di apparire alle spalle dell'Arcangelo, distraendolo quanto bastava per permettere a Michele e Gabriele di disegnare un simbolo sul terreno con il proprio sangue.
"NOX!"
Dopo che il mondo attorno a loro si spense, letteralmente, Castiel raggiunse nuovamente Gabriele e Michele e con loro scomparve prima che la luce ritornasse a illuminare quel canyon arido con solo Uriel immobile nel mezzo.

"Non ce l'hanno loro! Possiamo ancora vincere! Dobbiamo unire le forze e cercare in ogni parte del pianeta! Dobbiamo trovarla!"
Michele era inarrestabile nel suo sproloquio. Ormai stava andando avanti da quasi mezz'ora a ripetere sempre e solo le stesse cose, buttando lì ipotesi su ipotesi di dove l'Arca potesse essere finita.
Gabriele lo guardava stanco, lo sguardo perso nel vuoto. Non era così sicuro che ritrovare l'Arca dell'Alleanza sarebbe stato semplice come voleva far credere l'altro Arcangelo, ma ovviamente non lo avrebbe mai interrotto. Gli piaceva vederlo così carico d'energia.
Piace anche a me, sai? Byunghee è sempre stato un ragazzo forte, pieno di passione in quello che faceva e il tuo amico, Michele, sembra essere lo stesso. Forse è per questo che lui ha occupato il suo corpo e tu il mio? Noi siamo molto più simili, caratterialmente parlando, a quanto potrei esserlo con lui!
Gabriele sorrise a quell'affermazione. Anche lui credeva di aver trovato il corpo giusto da abitare. Si sentiva a suo agio in quelle pelli, come se fosse nato per stare al loro interno.
Ehi, e questo pensiero cosa significa? Me lo ridarai il mio corpo una volta terminata la vostra missione, giusto? Giusto Gabriele? Ne ho bisogno... Ho ancora un sacco di cose da fare e così Byunghee!
Gabriele annuì cercando di calmarlo. Gli avrebbero ridato i loro corpi perché sarebbe stata la cosa più giusta da fare. Non erano loro i possessori di quei corpi, erano le anime umane!
"Gabriele, ci sei? Ho appena chiesto se vi va bene dividerci per velocizzare il lavoro!"
Michele lo aveva scosso per una spalla cercando di risvegliarlo. Non capiva il motivo, ma a volte lo vedeva perdersi in chissà quali pensieri e sembrava non ascoltare più nessuno.
"Oh sì, sì, mi va bene!"
Castiel li guardò, serio come sempre.
"Allora è deciso, partiamo!"

Ti manca, non è vero? Il tuo amico, dico. Sento la tua forza venire meno ogni ora di più, come se la tua energia scomparisse perché non puoi vederlo!
Gabriele aveva abbassato lo sguardo mentre lasciava che la propria Grazia setacciasse la città di New York alla ricerca dell'arca.
"Sì, mi manca terribilmente. In Paradiso eravamo soliti stare sempre insieme. Ci allontanavamo solamente per adempiere ai nostri compiti, ma eravamo uniti. Lo sentivo vicino. Qui non riesco ad avvertire del tutto la sua Grazia perché entrambi stiamo usando le nostre forze per cercare l'Arca. E'... spiazzante, fa male, non credevo potesse fare così male!"
Sentì come l'anima di Seungho muoversi per accarezzargli la schiena e lasciò andare un sospiro disperato.
So bene quanto sia difficile il vostro compito, state facendo tutto questo per noi umani, ma non ne capisco il motivo se devo essere sincero. Perché fare tutto questo per noi? Noi non sappiamo neppure della vostra esistenza!
Si guardò attorno prima di rispondere a quell'anima gentile. Se fossero stati in Paradiso era sicuro che quel Seungho avrebbe avuto le ali più bianche di tutti a rappresentare la purezza del suo cuore, delle sue azioni e dei suoi pensieri.
"Noi ci siamo sempre nascosti ai vostri occhi, ma vi amiamo come amiamo i nostri stessi fratelli. Dio vi ha creato e... ha giocato con voi, letteralmente. Noi vogliamo invece solo aiutarvi perché sappiamo cosa significa essere i burattini di Dio! Certo, non tutti la pensano come me e i miei amici..."
Seungho sembrò calmarsi grazie a quella risposta e, dopo essersi rigirato nel suo corpo, gli disse di cercare da un'altra parte.
Qui abbiamo finito. Non riesci a sentire nulla ed è inutile che sprechi tutta la tua energia solo per questa città!

A Los Angeles, San Francisco, Washington, Città del Messico, Ottawa... niente, sembrava che l'America non avesse da offrire loro l'Arca dell'Alleanza. Castiel e Michele avevano già setacciato le altre città di quel continente, quindi decisero di passare all'Europa sperando di essere più fortunati.
Sentivano vicini i cavalieri neri, ma per ora erano più veloci loro. Gabriele fu spedito in Italia, Castiel iniziò setacciando la Francia, mentre Michele partì alla volta dell'Inghilterra.
Nessuno di loro era però preparato a quello che sarebbe accaduto, se lo fossero stati non si sarebbero infatti mai divisi.

Posso considerarti mio amico ormai, vero? E' da un sacco di tempo che abitiamo entrambi nello stesso corpo e mi sembra di conoscerti da una vita. Mi sembra di aver assistito personalmente allo sbocciare dell'amore con il tuo bel Michele!
Gabriele era arrossito mentre da sopra una statua del Colosseo setacciava la città di Roma.
"Certo che puoi considerarmi tuo amico!"
In quel momento un brivido percorse il loro corpo, ma Gabriele, attento alla sua Grazia, non riuscì ad avvertire Uriel comparire dietro di lui.
"Bene, bene, bene. Finalmente riesco ad acchiappare il più debole del trio da solo. Ora, Gabriele, dimmi dove diavolo avete messo l'Arca dell'Alleanza o tu e il tuo bel corpicino, farete una brutta fine. Sarai anche un Cherubino, ma sei così debole e patetico che nessuno in Paradiso ha mai avuto paura di te, figuriamoci io!"
Gabriele si voltò fronteggiando il nemico, cercando di mostrarsi forte ed agguerrito mentre richiamava la propria Grazia di nuovo nel suo corpo.
Stai calmo, cerca di prendere tempo, chiama i tuoi amici nel frattempo! Fai credere a Uriel di non avere paura di lui, di essere più forte, conscio del fatto che voi avete l'Arca mentre lui non ha niente su cui contare! Stai calmo, Gabriele, puoi farcela! Io mi fido di te!
Fu grazie alle parole di Seungho e alla sua forza se il Cherubino riuscì a mantenere la calma. Portò un braccio verso l'alto facendo fuoriuscire parte della sua Grazia e la spedì a richiamare sia Michele che Castiel. Uriel nel frattempo se ne stava comodamente appoggiato ad una statua vicina alla sua, guardandolo come uno squalo avrebbe osservato la sua preda. Sicuro di vincere.
"Ora che hai chiamato i soccorsi perché sei troppo codardo per fronteggiarmi da solo, mi vuoi dire dove è? Non ho tempo da perdere con i tuoi giochetti Gabriele, lo sai che posso farti soffrire se voglio!"
Gabriele strinse i denti reggendo il suo sguardo.
"Non puoi uccidermi. Se lo facessi non potrei più rivelarti dove è l'Arca, no?"
Uriel scosse la testa, spazientito. Sollevò la mano contro il Cherubino mentre mostrava le sue ali e gli proiettava contro tutta la sua energia.
Gabriele sbattè contro la statua dietro le sue spalle spaccandola per metà.
"Non ti dirò mai niente, puoi torturarmi quanto vuoi, ma non ti dirò mai niente!"
Uriel aveva digrignato i denti prima di stringere la mano e con essa anche la Grazia di Gabriele, che iniziò ad urlare per il dolore.
Resisti, resisti Gabriele. Resisti, ti prego!
Il povero Cherubino cadde a terra in ginocchio cercando di riprendere fiato. Sapeva che i suoi amici stavano arrivando, sapeva che doveva tenere duro, ma era così difficile! Il dolore era così forte che voleva solo abbandonare la sua Grazia.
"Dimmi dove si trova!"
Uriel gli tirò un calcio nello stomaco bloccandogli per l'ennesima volta il respiro ed il povero Cherubino finì per soffocare, o quasi.
Ti dono la mia energia, Gabriele. Ti dono la mia energia! Non puoi lasciarti andare, non puoi! Ti... Ti voglio bene!
Gabriele aveva avvertito l'anima di Seungho calda, come se stesse prendendo fuoco, e poi una forza che non sapeva di possedere inondargli le vene.
"Ti voglio bene anche io, Seungho!"
Uriel non capì a chi stesse parlando Gabriele e stava per colpirlo di nuovo quando il Cherubino si sollevò in piedi, diverso. Non lo aveva mai visto così prima d'allora. Anzi, non aveva mai visto nessun angelo a quel modo!
Le ali di Gabriele erano così grandi da coprire quasi tutto il Colosseo e la sua figura si stagliava nel cielo sopra di lui inondandolo di un bagliore accecante.
"C-C-Cosa... Cosa sta succedendo?"
Michele e Castiel sentirono Uriel balbettare dalla paura quando finalmente raggiunsero il Colosseo ed il luogo da dove proveniva la Grazia del Cherubino.
"L'Arca dell'Alleanza non è un oggetto, né un luogo, è un sentimento. Essa farà brillare l'angelo destinato, quello a cui un essere umano ha donato spontaneamente la sua energia, il suo corpo ed il suo amore per aiutarlo nella causa. Quello che vuole bene ad un essere umano e che questo essere umano ricambia!"
La voce di Gabriele si era fatta potente ed impetuosa mentre portava le braccia verso l'alto e faceva esplodere una sfera di pura energia dorata. Uriel iniziò ad urlare, altri tre Arcangeli dell'Apocalisse iniziarono a fare lo stesso in luoghi diversi.
Il Cherubino stava, grazie alla forza appena conquistata, eliminando la Grazia nei corpi di quegli angeli rendendoli così privi di qualsivoglia forza.
I segni dell'Apocalisse iniziarono a farsi meno in tutti gli angoli del pianeta e quando Gabriele finì, cadendo verso il basso, Uriel e gli altri cavalieri erano stati ricondotti in Paradiso senza più l'energia per muoversi da lì.
Michele recuperò il corpo senza forze del Cherubino e dopo averlo guardato negli occhi lo baciò lasciando andare le lacrime trattenute fino a quel momento.
"Ti prego, non morire Gabriele. T-Ti amo... Ti ho sempre amato anche se era così difficile da ammettere!"
Gabriele riaprì lentamente gli occhi sorridendogli con dolcezza.
"Lo so, Michele, l'ho sempre saputo..."

Gabriele non era morto, però aveva perso del tutto la sua Grazia. Essa infatti aveva avvolto Seungho che, altrimenti, sarebbe andato bruciato per sempre e lo aveva trasformato in un Cherubino al suo posto.
Michele, con l'aiuto di Castiel, aveva fatto lo stesso con l'anima di Byunghee permettendogli di diventare un Arcangelo e rincorrere il suo amato in Paradiso. Lui non poteva infatti tornarci, non quando il suo tesoro più grande era immobilizzato sulla Terra.
"Ti amo così tanto... Grazie di essere rimasto con me!"
Michele scosse piano la testa abbracciando il suo Gabriele da dietro.
"E dove potevo andare? L'amore, nonché la mia unica ragione di vita, è proprio qui, tra le mie braccia!"

THE END

x: romance, rp: yang seungho, x: angst, l: italian, #longfic, g: mblaq, x: au, x: slash, fanwork: fanfiction, r: nc17, p: jung byunghee/yang seungho, rp: jung byunghee

Previous post Next post
Up