L'uomo può credere all'impossibile, non crederà mai all'improbabile

Nov 05, 2010 22:52

TITOLO: L'uomo può credere all'impossibile, non crederà mai all'improbabile.
AUTORE: StoryGirl.
GENERE: FlashFic. Au. Angst. DeathFic.
RATINGS: Pg13.
DISCLAIMERS: Nessun personaggio mi appartiene, purtroppo.
PAIRING: Kim Jonghyun, Kim Kibum { JongKey } .
TABELLA: Bingo.
PROMPT: Fuoco.
RIASSUNTO: Jonghyun e Kibum sono due cacciatori. Taemin diventa un fantasma e loro devono, purtroppo, ucciderlo.
NOTE: Ispirato a Super Natural.
THANKS: A yuya_lovah che l'ha letta in anteprima, come sempre.
A mauve_amethyst, perchè l'ha betata.
PAROLE: 500, con il conteggio di word.

L'uomo può credere all'impossibile, non crederà mai all'improbabile

"Dobbiamo cospargerlo di sale e dargli fuoco"
"Eh?! Fate spesso cose di questo genere?"
"Uccidere le anime dei fantasmi, dici? Un giorno sì e uno no. E' routine per noi, perché?"
"Perché questa cosa non è normale"

Jonghyun e Kibum, due cacciatori. Due persone pronte ad affrontare il soprannaturale.
A volte esso si presenta sottoforma di mostri, di esseri temibili. Lì non è così difficile ucciderli.
Perché loro vogliono ucciderli. Sono mostri, esseri spietati. Animali pronti a divorarti. Non è così difficile volerli uccidere. Chiunque sano di mente lo vorrebbe.
Però, a volte, e solo a volte, è difficile volerli uccidere.
E' difficile quando si presentano casi come quello che avevano davanti: fantasmi.
Oh, a volte i fantasmi sono irrazionali, poco disposti al dialogo e, soprattutto, violenti.
Ma quella volta era diversa dalla solita routine, quella volta il fantasma era quello di un loro amico.

"Kibummie, dobbiamo ucciderlo. Lo sai"
"Come fai a dire queste parole? E' un nostro amico!"
"ERA un nostro amico. Ora non è nient'altro che polvere. Il nostro amico è morto. Questo è il suo spirito"
"Ma... lui non si rende conto di essere morto"
"Ma lo è, non possiamo lasciarlo in vita, lo sai"
"Ma se non fa male a nessuno?"
"Lo farà presto. Tra qualche anno, quando noi non ci saremo più, lui inizierà ad impazzire. Capirà di essere morto, capirà che è condannato a vagare sulla terra per l'eternità senza nessun'altra compagnia che non la sua mente"
"Ma... lui..."
"Lui, niente. Kibum. Lo sai. Non farlo diventare ancora più difficile di quanto non lo sia già"

La persona che era morta si chiamava Taemin, ed aveva solo diciassette anni.
Kibum non l'aveva presa bene: per lui quel bambino era come suo figlio. L'aveva praticamente cresciuto.
Taemin non aveva i genitori, li aveva persi in un terribile incidente che poi si scoprì essere causato da vampiri.
Taemin era riuscito a sopravvivere grazie all'aiuto dei due cacciatori.
E con loro era cresciuto.
E per colpa loro era morto.
Sventrato da un lupo mannaro.

"Taemin..."
"Cosa? Hyung, mi sembri... triste"
"Sono triste"
"Come mai?"
"Perché un mio prezioso amico è morto. Qualcuno che consideravo come un figlio"
"Oddio... chi? Lo conoscevo?"
"Sì, sei tu"

Quando cosparsero il corpo di sale, Kibum stava piangendo. Singhiozzava lentamente, il corpo scosso dai singhiozzi.
Quella era una delle poche volte in cui non voleva uccidere un essere soprannaturale.
Jonghyun però, procedeva spedito. Anche lui era scosso dal dolore, questo era certo, ma per lui Taemin non era come un figlio.
Avrebbe pianto una volta completato il lavoro. Avrebbe pianto quando avrebbe potuto farlo.
In quel momento non poteva: c’era un lavoro da portare a termine.

“Mi dispiace”
“Lo so, umma, lo so. Non è colpa tua. Non è colpa vostra”
“Mi dispiace tanto, Minnie”
“Non ti preoccupare. Va bene così. Sono stato felice con voi. Davvero. Grazie per esservi presi cura di me”

Quando videro il corpo di Taemin scomparire si domandarono per la prima volta dove andassero quegli spiriti.

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