Believe in you

Nov 01, 2010 09:59

TITOLO: Believe in you.
AUTORE: StoryGirl.
GENERE: OneShot. Au. Romantica.
RATINGS: R.
DISCLAIMERS: Nessun personaggio mi appartiene, purtroppo.
PAIRING: Nakamaru Yuichi, Ueda Tatsuya { MaruDa } .
PROMPT: Scritta per l’anomeme sulle fiction scolastiche: dato che il tema è scolastico, e dato il fatto che questi bei bimbi diventeranno dei ballerini provetti (?) voglio che durante il pomeriggio ci siano delle lezioni di danza, tipo hip hop.
La storia deve girare intorno al fatto che Ueda non sa ballare, ma proprio per niente xD In una giornata fredda e invernale, Nakamaru trova il ragazzo nell'aula di ballo e lo vede provare tutto solo, mettendocela tutta...essendo un'anima caritatevole, gli darà il suo aiuto. In tutti i sensi, ovvio. (<--sì, c'è altro oltre che alla danza xD)
Aaah, ultima cosa ~ Vorrei che questa storia si "ispirasse" a Right Now dei KAT-TUN, non so come, ma cercate di buttarcela dentro xD
RIASSUNTO: Se Nakamaru riesce a dare consigli a Ueda?
THANKS: A yuya_lovah che l'ha letta in anteprima, come sempre.
A hikari_guren che l'ha promptata.
A mauve_amethyst, perchè l'ha betata.
PAROLE:  850, con il conteggio di word.

Believe in you

Non era bravo, non lo era mai stato: era entrato in quell'Accademia solo per seguire un suo stupido sogno che non stava dando risultati.
Ormai erano cinque mesi che era lì dentro e già non riusciva più a contare sulla punta delle dita le volte in cui l'avevano ripreso.

"Alza di più quelle spalle!"
"A tempo, Ueda_kun, a tempo!"
"Non così! Devi alzare la gamba e nel frattempo torcere il bacino, non il contrario!"
"Quante volte te l'ho detto?! Alzi la gamba e poi muovi la testa. Solo dopo averla alzata Ueda_kun!"

Si lasciò ricadere a terra cercando di prendere fiato: erano due ore che provava in quella maledetta sala e niente era cambiato da quando vi era entrato.
Non sapeva ancora flettere la gambe, non sapeva voltarsi correttamente e non sapeva neppure concentrarsi come si deve.
Era un completo disastro e si sentiva così frustrato che se non fosse stato per ciò che provava mentre ballava avrebbe mollato tutto.
Perché potevano dire tutto ciò che volevano su di lui, ma si divertiva realmente a ballare.
Il ballo era la sua vita.
Ansimò mentre si sdraiava a terra rilassando i muscoli contratti per il troppo esercizio fisico: non doveva farsi venire i crampi o sarebbe stata la fine.
"Ahhhh! Quanto vorrei esserci portato. Mi alleno più di ogni ballerino in questa dannata scuola e... e rimango sempre l'ultimo"
Si portò una mano sulla fronte e restò in quella posizione per un'altra mezz'oretta, dopodiché si rialzò, il fuoco negli occhi.
Non poteva arrendersi in quel modo: se cadeva doveva rialzarsi, se non ce la faceva doveva riprovarci.
Fece ripartire la musica e le lenti note si espansero nell'aria: aveva scelto una ballata perché erano le sue preferite.
Non amava dimenarsi violentemente sul palco, preferiva che il suo corpo seguisse dei movimenti armoniosi piuttosto che totalmente scomposti e privi di fluidità.
Tornò a muoversi, cercando di seguire il tempo e la coreografia, ma come sempre dopo pochi attimi il suo corpo iniziò a non rispondere più alla sua volontà: gli capitava sempre più spesso ed anche durante le lezioni.
Era come se il suo corpo decidesse che quei movimenti non erano abbastanza, e prendeva a ballare una coreografia tutta sua che Ueda era sicuro di non conoscere.
Si fermò vergognandosi da morire perché, nonostante tutti i rimproveri, sembrava che nulla potesse riuscire a cambiarlo.
"Perché ti sei fermato? Stavi andando bene..."
Quando si voltò si trovò di fronte uno dei migliori ballerini del suo corso: Nakamaru Yuichi.
Deglutì a fatica sentendo la salivazione venire ridotta a zero.
"Non... non era la giusta coreografia"
Il ragazzo si avvicinò a lui prendendogli i fianchi, facendoglieli torcere come pochi attimi prima.
"Dico questo! Questo movimento era perfetto. Anche se non ci fosse stato nella coreografia originaria non dovresti abbandonarlo così velocemente, sai? Potrebbe rimanerci male"
Guardò il suo volto a poca distanza dal suo ed arrossì violentemente: gli piaceva quel ragazzo, persino troppo.
Sperò solo che Nakamaru non vedesse l'erezione che già si stava formando nei suoi boxer.
"Che ne dici? Ti va un ballo insieme? Non abbiamo mai ballato vicini, noi"
Ueda annuì: non avevano mai ballato perché la professoressa divideva sempre le mele marcie dalle altre e Ueda si ritrovava a dover fare esercizi su esercizi mentre osservava da lontano i compagni di corso.
E Nakamaru era speciale: quando ballava sembrava metterci l'anima e lui si era trovato spesso senza saliva e con i pantaloni stretti dopo averlo guardato.
Il ballo che fecero fu lento: nessuno dei due si preoccupò realmente della coreografia, sembrava che i loro corpi fossero più contenti di stare vicini, sempre e solo vicini e di sfiorarsi soprattutto.
"Lo sai che non sei così male?"
Ueda era arrossito ringraziandolo a bassa voce mentre Nakamaru faceva coincidere i loro bacini lasciando che sfregassero leggermente l'uno contro l'altro.
E fu lì che Tatsuya non riuscì ad evitarsi di gemere ad alta voce.
Nakamaru gli sorrise, dolcemente, come se non avesse aspettato che quel momento e lo fece sdraiare a terra guardandolo.
Ueda si sentì speciale in quel momento perché Nakamaru lo guardava come lui fosse stato tutta la sua vita.
Si spogliarono lentamente senza pensare che, forse, qualcuno avrebbe potuto vederli.
Il primo bacio fu umido: le lingue si cercavano rincorrendosi nelle due bocce, calde come non lo erano mai state prime.
I corpi si sfregavano l'uno contro l'altro, impazienti.
Nakamaru gli aprì le gambe gentilmente e quando entrò Ueda seppe che aveva visto giusto.
Il suo corpo fremette, flettendosi verso di lui, accogliendolo.
Non era la sua prima volta, ma le sensazioni che Nakamaru gli stava donando non le aveva mai sentite in vita sua.
L'amplesso fu lento e lungo, davvero lungo, tanto che Ueda credette che il suo corpo non avrebbe retto.

"Sai, dovresti lasciar muovere il tuo corpo come hai fatto oggi. La sensei ne rimarrebbe impressionata"
"Oh... Grazie"
"E quando avrai bisogno di lezioni extra, non esitare a chiamarmi"

L'occhiolino che gli fece quella volta non lo lasciò dormire per i giorni successivi: finché Ueda non scoprì che poteva addormentarsi insieme a lui, e tutto andò meglio.

rp: nakamaru yuichi, x: romance, rp: ueda tatsuya, p: nakamaru yuichi/ueda tatsuya, r: r, l: italian, #oneshot, x: au, #anomeme, g: kat-tun, x: slash, fanwork: fanfiction

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