Secret code

Nov 01, 2010 10:07

TITOLO: Secret code.
AUTORE: StoryGirl.
GENERE: OneShot. Au. Romantica.
RATINGS: Pg13.
DISCLAIMERS: Nessun personaggio mi appartiene, purtroppo.
PAIRING: Shigeaki Kato, Tegoshi Yuya { TegoShige ; ShigeTego ; ShigeShi } .
PROMPT: Scritta per l’anomeme sulle fiction scolastiche: Tego e Shige sono entrambi nello stesso club (a voi la scelta: karate? cucito? XD). Ogni volta che Tego ha un problema chiede sempre a Shige, che il più delle volte gli complica la vita, ma fa comunque del suo meglio. XD La cosa si fa difficile quando Tego si trova una ragazza e comincia a trascurare il suo amico, che comincia ad essere stranamente geloso. *ammicc*
RIASSUNTO: Quando Tegoshi ha un problema, Shige c'è. Ma cosa succede se una ragazza si mette di mezzo?
THANKS: A yuya_lovah che l'ha letta in anteprima, come sempre.
A weasleygirl89 che l'ha promptata.
A mauve_amethyst, perchè l'ha betata.
PAROLE:  758, con il conteggio di word.

Secret code

Shige non aveva mai prestato molta attenzione al suo cuore, a ciò che aveva da dire: lui aiutava il suo amico perché sentiva di doverlo fare.
Non aveva mai considerato il motivo per il quale lo facesse, lo faceva e basta.
Ok, a volte Yuya si arrabbiava leggermente perché lui non lo aiutava come avrebbe dovuto, ma poi si calmava e gli sorrideva e Shige sapeva che tutto era andato a posto.

Come quella volta:
"Shige_chan, guarda! Non capisco perché, ma questo dannato filo non rimane mai apposto!"
"Aspetta, ti aiuto io!"
Ci aveva davvero messo tutto il suo impegno per rimettere apposto il punto che era stato perduto, ma l'unica cosa che riuscì a fare fu rompere il filo rovinando per sempre il paio di guanti che il suo amico stava tentando di fare.
"Razza di stupido!"
Lo aveva guardato a lungo quella volta: a Yuya si era formato una piccola ruga di espressione proprio in mezzo agli occhi e Shige la trovava assolutamente adorabile, tanto che si ritrovò a toccarla con il dito, sorridendo.
"Shige? Oh, Dio, mi farai andare in manicomio prima o poi"
E lì aveva capito che tutto era tornato a posto perché il suo amico gli aveva appena sorriso.

O l'altra ancora:
"Guarda che bella! Non è meravigliosa questa sciarpa rosa? Mi è uscita proprio bene, vero?"
"Sì, però... guarda, c'è un piccolo filo che sbuca fuori da questa parte. Ora te lo tolgo eh..."
Prima che Yuya potesse fermarlo Shige aveva già reciso il filo maledetto e la sciarpa si era lasciata andare.
"Razza di cretino!"
Quella volta Shige aveva pensato che fosse finita: non sarebbe più andato a posto niente, l'aveva combinata grossa.
"E' che..."
Aveva guardato gli occhi di Yuya riempirsi di lacrime ed aveva chinato la testa.
"Era per te! Stupido! Era per il tuo compleanno! Sei uno stupido! Stupido!"
Lui aveva alzato velocemente la testa e lo aveva stretto a sè, felice.
"Era un regalo stupendo, grazie!"
E quando aveva visto il sorriso di Yuya tutto era andato a posto.
"Sei sempre il solito stupido"

Doveva ammetterlo: non gli importava essere chiamato con epiteti poco gentili, non gli dava fastidio dimostrarsi pateticamente imbranato perché Yuya lo accettava così come era.
Era il suo migliore amico e per questo lo aveva seguito in quel corso nonostante lui odiasse il cucito.
Lo aveva fatto perché erano amici, tutto qua.
Solo che da un po’ di tempo non erano più un duo perché Sakura era entrata di prepotenza nella loro vita.
Sakura, la nuova ragazza del suo migliore amico Yuya.
Da quando c'era lei il suo amico non gli sorrideva più come faceva prima: i suoi sorrisi li rivolgeva sempre a quella ragazza.

Come quella volta:
"Yuya, Yuya! Ti ho comprato un gelato, ti va?"
Shige gli aveva dato il gelato al cioccolato, il suo preferito, e Yuya stava anche per ringraziarlo quando Sakura era arrivata.
"Oh! Gelato al cioccolato, il mio preferito!"
E Yuya cosa aveva fatto? Lo aveva dato a lei sorridendole.
"Tieni, te l'ho comprato apposta"
Assurdamente patetico.

O l'altra ancora:
"Allora, vieni come al solito a casa mia? Sai, il nostro pigiama party estivo"
Yuya gli stava per sorridere: poteva vedere le fossette che gli si formavano ai lati del labbro quando lo faceva, ma qualcuno li aveva interrotti, come sempre.
"Amore, stasera vieni da me? Ho la casa libera!"
E Yuya aveva preferito Sakura, ancora una volta e lui era rimasto senza sorriso.

Era da quando Sakura era entrata nella loro vita facendo scoppiare il loro due che Shige si sentiva in quel modo.
C'era qualcosa che non andava all'altezza del cuore: proprio lì sentiva un dolore sordo che non comprendeva appieno cosa fosse, ma che non gli piaceva.
Su questo era sicuro: non gli piaceva affatto.
Aveva resistito comunque perché Yuya era il suo migliore amico e se era felice insieme a Sakura anche lui doveva accettarla.
Certo che, quando loro si erano lasciati Shige non aveva provato molto dispiacere.

"Ha detto che non siamo compatibili. Che insieme a me si sentiva sempre in dovere di essere più grande perché sono troppo infantile per i suoi gusti"
Shige lo aveva consolato, lo aveva stretto forte a sé quella volta e quando Yuya gli aveva sorriso aveva sentito i pezzi del suo cuore tornare apposto, finalmente.
"Grazie Shige, tu mi sei sempre stato vicino. Sei la persona più importante della mia vita"

E ora Shige aveva compreso e stava solo aspettando il momento giusto per confessare al suo migliore amico di essere innamorato di lui.

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