[The Hobbit] The Long Way Home | II. Memories's Door

Feb 27, 2013 00:05


Titolo: The Long Way Home
Titolo del Capitolo: II. Memories’s Door
Fandom: The Hobbit
Personaggi: Bilbo Baggins, Fìlì, Kìli, Thorin Oakenshield
Genere: Introspettivo
Rating: Verde
Avvertimenti: Slash, What if? (E se…)
Conteggio Parole: 1430
Note: 1. Ambientata alla fine del libro Lo Hobbit, dopo la Battaglia dei Cinque Eserciti. In questo capitolo le cose iniziano a prendere forma .w. spero vi piaccia >ç<
2. Aggiornamenti settimanali<3 ogni mercoledì vedrà la luce il nuovo capitolo!
3. Dedicata all’amore della mia vita<3
4. Non betata BWAH!





" Arrivo!", esclamò Bilbo ormai vicino alla porta, chiedendosi quale dei suoi compaesani avesse davvero deciso di venire a trovarlo per il tea.
Aveva invitato per abitudine così tanti Hobbit che non aveva proprio idea di chi potesse essere.
Si fermò davanti all’uscio, posando la mano sul pomello e cercando di mostrare un sorriso gentile - non poteva di certo accogliere il suo ospite con un’espressione scura, lo avrebbe fatto scappare.
“ Puoi farcela Bilbo. Devi!”, si disse, piegando forzatamente le labbra verso l'alto ed aprendo la porta.
Solo espressioni felici! Solo espressioni felici!, si ripeté mentalmente... sforzi che però si spensero qualche attimo dopo, quando scorse i visi sorridenti dei suoi visitatori.
" Salve Signor Boggins!~"
Bilbo rimase pietrificato, con la bocca socchiusa per lo stupore e senza neanche trovare la forza per correggere la storpiatura del suo cognome - perché ‘lui’ sapeva come si chiamava, ormai quello era solo uno scherzo, un modo affettivo di chiamarlo...
" K-Kìli... Fìli...", balbettò faticando quasi a parlare, osservando i due giovani Nani da testa a piedi come per assicurarsi che fossero davvero loro.
Era come se fosse tornato alla sera prima della partenza da quella stessa casa, infatti indossavano i loro abiti da viaggio - ben diversi da quelli più 'ricchi', principeschi, con i quali li aveva lasciati alla fine della battaglia.
Per qualche attimo il loro aspetto gli fece pensare ad uno stupido scherzo della sua mente... ma quando si morse l’interno della guancia, e sentì un fastidioso dolorino, si convinse che erano davvero lì.
Non si stava sbagliando, non stava sognando!
" In persona!", esclamò Fìli con un ampio sorriso, accogliendo subito l'abbraccio di Bilbo che, ancora incredulo ma felice, non aveva resistito dal lanciarsi tra le loro braccia.
Il profumo dei due fratelli e la consistenza del loro corpo così familiare lo fece sentire di nuovo... a casa.
Era di nuovo ‘vivo’.
" Ehi! Ti siamo mancati, Bilbo?", scherzò Kìli, carezzandogli i capelli e la nuca. " Vedi, avevo ragione Fìli!"
“ Non l’ho mai messo in dubbio!”
" Certo che mi siete mancati! Non... non pensavo neanche di rivedervi!", rispose lo Hobbit, rosso in volto per l’emozione. “ C-come state? Non siete cambiati di una virgola!”
“ Sono passati solo pochi mesi, Bilbo!”, ridacchiò Fìli e lo Hobbit dovette dargli ragione.
Sapeva benissimo quanti mesi erano passati ma... gli sembrava essere trascorsa quasi un’eternità.
“ Come vedi... stiamo benissimo!”, aggiunse Kìli.
“ E gli altri?”, domandò subito, rendendosi poi conto di qualcosa che lo fece diventare improvvisamente serio.
Era... troppo bello per essere vero.
Cosa li aveva spinti così lontani da Erebor? Non poteva essere solo una visita di piacere.
“ P-per caso è... è successo qualcosa a...?”
“ Stanno tutti bene! Non preoccuparti come sempre, Bilbo!”, esclamò il minore dei due, impedendo allo Hobbit di continuare ad inventarsi strani scenari di incidenti e chissà cosa.
" Ci siamo semplicemente messi in viaggio con Thorin per andare a prendere nostra madre nelle Montagne Azzurre.”, spiegò Fìli.
“ E ci è sembrata una buona idea venire a trovare il nostro scassinatore.", concluse l’altro e per quanto Bilbo avesse tentato di ascoltare attentamente le spiegazioni dei due, la sua mente si era fermata al nome del Re dei Nani.
" T-Thorin?", domandò incerto, non riuscendo a non arrossire davanti allo sguardo complice che i due si scambiarono.
" Quando ha sentito che progettavamo di venire a trovarti ha insistito per andare a prendere la mamma di persona.”, mormorò Fìli con tono cospiratore, come se fosse un segreto solo per loro tre.
“ Obblighi di Re dice... ma gli mancavi.", sussurrò poi Kìli malizioso, voltandosi verso il cancelletto dove Bilbo finalmente scorse Thorin Scudodiquercia.
Era così preso dai due fratelli - la felicità di poterli finalmente riabbracciare, parlare e ridere con loro -, che non si era accorto di lui... forse perché il Re era rimasto nascosto dietro la piccola siepe, come se l’avvicinarsi alla casa dello Hobbit potesse ‘bruciarlo’.
Bilbo socchiuse la bocca senza riuscire però a parlare, limitandosi ad osservare il Nano come se fosse la prima volta... ed infatti indossava quegli stessi abiti da viaggio con i quali l’aveva conosciuto.
Nessuna corona o gioiello, niente che potesse far intendere al prossimo di trovarsi davanti il Re Sotto la Montagna... sembrava semplicemente il Principe in esilio che era entrato a casa di Bilbo una sera di tanti e tanti mesi prima.. e che, lentamente, si era fatto spazio anche nel cuore dello Hobbit.
“ Dai Thorin! Non fare il timido!”, scherzò Kìli - sicuramente, davanti a tutti gli altri avrebbe mostrato più ‘rispetto’ verso il suo Re, ma lì c’erano solo loro.
Bilbo deglutì quando incrociò per la prima volta lo sguardo del Nano che, aggrottando le sopracciglia - chiaramente imbarazzato per la battuta del nipote -, superò il confine del cancelletto e salì le scalette con passi lenti e controllati.
Ad ogni passo il cuore dello Hobbit perdeva un battito, e quando Thorin fu finalmente davanti a lui gli parve quasi di non sentirlo neanche più - il tempo si era quasi fermato.
Che poteva dirgli? C’erano tante cose che desiderava fargli sapere ma nessuna voleva uscire dalla sua bocca...
Chiedergli per l'ennesima perdono per aver dato l'Arkengemma a Bard?
Discutere ancora sul fatto che quel gesto aveva salvato loro la vita ma che non gli aveva evitato l'esilio da Erebor?
Già, perché anche se si erano lasciati in pace - il Nano non poteva negare tutte le cose che Bilbo aveva fatto per lui e per la Compagnia -, la legge era chiara: il tradimento andava punito. L’Arkengemma era il tesoro più grande ed importante della Montagna, ed il prezzo da pagare doveva essere la morte, ma ovviamente Thorin non sarebbe mai stato in grado di togliere la vita allo Hobbit, e aveva deciso di esiliarlo.
Era stato chiaro: non avrebbe mai più dovuto mettere piede ad Erebor. Ed anche se Bilbo cercava di non pensare mai a quell'ingiusta imposizione, fu proprio quella a ricordargli la realtà dei fatti e a farlo concentrare sul presente.
“ T-thorin...”, solo quel mormorio abbandonò le sue labbra socchiuse e riuscì anche a trattenersi dall’abbracciarlo - perché non era il caso: non lo era per davvero!
“ Mastro Baggins.”
E forse, si disse Bilbo davanti a quel freddo saluto, aveva fatto davvero bene a resistere all’istinto di lanciarsi tra le sue braccia.
Quella blanda reazione deluse ovviamente anche Fìli e Kìli che, scambiandosi un’occhiata, cercarono di capire quale fosse il problema.
“ Tutto qui?”, domandò Kìli. “ Neanche un abbraccio? Un ‘mi sei mancato’?”
Il Re ovviamente non rispose, limitandosi però a scoccargli uno sguardo di puro rimprovero - segno che lo avrebbe sgridato in un’altra sede per quella sua lingua lunga.
“ Siamo qui solo di passaggio.”, dichiarò qualche attimo dopo Thorin, rivolgendosi ancora verso lo Hobbit. “ Siamo lieti di vedere che sta bene, Mastro Baggins.”
Bilbo strinse le labbra indispettito ed anche alquanto ferito da quell’atteggiamento distante. Ma in fondo... che poteva aspettarsi?
Erano stati amanti, ma ora Thorin era Re Sotto la Montagna e lui era solo un semplice Hobbit - forse appariva ancora come un traditore ed un ladro agli occhi del sovrano.
Era un nessuno in confronto al Re, e quest’ultimo aveva degli obblighi e dei doveri che non riguardavano in alcun modo Bilbo.
Per quel motivo aveva accettato l'esilio senza lamentarsi - non troppo almeno - e se ne era andato da Erebor... per quello aveva rinunciato all’unica persona che avesse mai amato.
“Togliamo il disturbo.”, concluse il Nano suscitando subito un verso di disappunto nei suoi nipoti ed anche nello stesso Hobbit che, agitato all’idea di vederli di nuovo sparire, reagì d’istinto.
Si fece di lato, invitandoli ad entrare con un: “ Visto che siete qui potete prendervi un momento di pausa e mangiare qualcosa. Il viaggio sarà sicuramente stato lungo e faticoso e non è neanche terminato.”
Erano appena arrivati, per tutta l’Erba Pipa!
Aveva sentito così tanto la loro mancanza che... non voleva proprio lasciarli andare via così, non dopo avergli donato quel pizzico di felicità nel rivederli - se fosse stato per lui, ovviamente, non li avrebbe mai fatti andare via.
Ovviamente Fìli e Kìli non attendevano altro e, infilandosi dentro la casa di Bilbo, gridarono allo zio di seguirli.
Il padrone di casa li raggiunse subito - non riuscendo a non sorridere quando sentì la silenziosa figura di Thorin alle sue spalle - e, correndo da una parte all’altra della cucina recuperò tazze, tea e biscotti. Non era di certo una ‘merenda regale’ ma grazie al sorriso che gli donarono i due Principi, Bilbo capì che non doveva preoccuparsi della ricchezza del pasto.
Erano entrambi felici di poter rivedere ‘il loro scassinatore’ e, anche se Bilbo non poteva saperlo - però poteva sospettarlo, conoscendo i due -, avevano tutte le intenzioni di fare tutto ciò che era in loro potere per rendere felice anche loro zio.

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work: the long way home, warning: incest, character: fili, character: thorin oakenshield, rating: verde, !fanfiction, character: kili, fandom: the hobbit, pairing: durincest, pairing: bagginshield, warning: slash, character: bilbo baggins, warning: what if?

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