[RPF Attori] When the Crystal Cracks | Capitolo 3

Jan 02, 2013 00:43


Titolo: When the Crystal Cracks
Titolo del Capitolo: Capitolo 3
Fandom: RPF Attori
Personaggi: Chris Hemsworth, Tom Hiddleston [Presenza di vari attori del Cast di Thor 2 ed Elsa Pataky]
Genere: Introspettivo
Rating: Giallo
Avvertimenti: What if? (E se…), Slash, Accenni Het
Conteggio Parole: 3849 (FiumiDiParole)
Note: 1. Scritta e dedicata a Giusy che mi ha richiesto questa fic <3 ed io alla fine mi sono fatta prendere la mano eheXD
2. Ambientata durante le riprese di Thor: The Dark World. Ciò che descrivo non è realmente successo, solo alcune cose sono “reali” - come il viaggio in Islanda.
3. Il titolo non ha sensoXD mi sono solamente rifatta ad una frase della fic XD
4. Non betata *O*





Capitolo 1 | Capitolo 2 | Capitolo 3 | Epilogo

Alla fine la sfera in cristallo che li aveva protetti si era incrinata, e con essa anche il rapporto tra Tom e Chris era cambiato, diventando via via più nervoso e teso.
Parlavano poco, non dormivano più insieme ed avevano anche smesso di passare le ignorare a giocare e chiacchierare come facevano da quando si conoscevano. Non si erano messi d’accordo quando avevano assunto quell'atteggiamento, ma lo avevano fatto entrambi per rispetto nei confronti di Elsa.
Pensandoci a sangue freddo Hemsworth aveva intuito che la donna avesse avuto i suoi sospetti sin dall’inizio, ma la notizia era stata ugualmente sconvolgente per permetterle a sua volta di ragionare… o almeno era quella l’impressione di Chris. Proprio per quel motivo non vedeva l’ora di tornare da lei per parlarle a quattr’occhi - ovviamente evitavano l’argomento quando si trovavano al telefono, preferendo concentrare le loro conversazioni su India -, anche se non poteva fare a meno di avere paura.
Dalla sua Tom aveva proprio smesso di pensare, perché non sapeva come potesse andare a finire tra lui e Chris e… non voleva neanche tentare di immaginarlo - non era mai stato pessimista, ma in quella situazione vedeva solo nero.
Sapeva solamente che non era l'unico a stare male, ma anche altre persone vivevano la sua stessa situazione… e che se non avesse mai rivelato la sua attrazione all’australiano tutto quello non sarebbe mai successo ed avrebbe sofferto da solo.
Non era una bella prospettiva, ma era l’unica che in un certo senso lo faceva sentire ‘meglio’ - era l’unica che prevedeva la felicità di Chris.
Sospirando e, permettendo alle sue truccatrici di terminare il loro lavoro, si preparò a girare le scene della giornata nel set di uno dei Nove Regni… cercando come ogni giorno di tenere al di fuori della sfera lavorativa i suoi problemi sentimentali.
Giocò un poco con il cellulare, pubblicando su Twitter la foto delle truccatrici al lavoro e rispondendo a qualche amico.
Era semplice fingersi tranquillo attraverso la rete, ma a quanto pareva le sue doti recitative non erano riuscite a nascondere il suo umore... almeno agli occhi di Rene, che lo braccò fuori dal camerino.
" Hai litigato con Chris?", domandò a bruciapelo, facendo sussultare Tom.
" Eh? No, certo che no! Cosa te lo fa pensare?", l'inglese si mise subito sulla difensiva, stupito dalla presenza della donna e dal suo interesse.
" Il fatto che sembrate aver finito la vostra 'luna di miele'. Fino a qualche settimana fa eravate due zuccherini, ora a malapena vi parlate."
Era... così palese?, si interrogò mentalmente Hiddleston.
" Io..."
" Qualunque cosa sia successa, non rovinate il vostro rapporto. Siete amici da così tanto tempo...", continuò l'interprete di Frigga, seriamente preoccupata.
" Non è così semplice.", ammise Tom sospirando.
" Ne sono certa. Ma qualsiasi cosa sia... é davvero in grado di rovinare la vostra amicizia?"
L'inglese non rispose anche se tutto il suo corpo voleva urlare che sì, poteva davvero mettere fine alla loro amicizia - almeno, lui avrebbe rinunciato a Chris se fosse servito a rendere felice l'australiano.
Rene lo osservò seria, studiandone il volto e le sue reazioni.
" Sembra quasi che tu... voglia sacrificarti...", mormorò stupita dalle sue stesse parole. " Tom che cosa è successo?"
" Abbiamo solo avuto una discussione.", mentì. " Entrambi abbiamo ragione e nessuno dei due vuole fare un passo indietro... è infantile, non è vero?", cercò di ridacchiare, ma dallo sguardo che Rene gli rivolse comprese che la donna non aveva creduto alle sue parole.
" Qualsiasi cosa sia successa... cercate di salvare il vostro rapporto.", concluse, carezzando la spalla dell'inglese.
" Ci proverò..."
Ma non credeva minimamente nel recupero della sua amicizia con Chris. Era impossibile tornare amici dopo aver passato notti insieme a baciarsi e a giocare a fare l'allegra coppietta. Non avevano mai fatto l'amore, né avevano mai fatto diventare troppo intime le loro carezze, ma avevano raggiunto un punto nella loro 'relazione' che impediva ad entrambi di dimenticare.
Non esisteva una via di mezzo, e Tom ne era pienamente consapevole - proprio per quello stava così male.

" Thor questa è una follia!", le parole disperate di Tom si levarono sul set, ma Chris lo ignorò ostinato.
Si ergeva dinnanzi a lui, con un’espressione grave in viso e con lo sguardo perso mentre fissava una pallina da tennis appesa a mezz'aria, mossa qua e là da un forte ventilatore - con la computer grafica sarebbe diventato un buco nero, doveva solo fingere che ci fosse per davvero un qualcosa di potenzialmente mortale.
" È l'unica soluzione. Questo buco si chiuderà solo con un sacrificio.", rispose con una calma che avrebbe fatto tremare chiunque in quella situazione.
" Devo andare io.", esclamò Hiddleston.
" No!", Chris si voltò verso il suo compagno, afferrandolo per le spalle e fissandolo negli occhi. " Ho già perso una volta mio fratello... e non accadrà più.", aggiunse con voce più calda ed intima, spostando le mani sulla nuca dell’altro.
Tom tremò visibilmente al tocco dell'australiano, reprimendo la necessità di abbracciarlo e di lasciarsi andare tra le sue braccia - gli mancava da morire il contatto fisico con l’altro, e quelle scene non facevano altro che… ferirlo in un certo qual modo.
" Morirai.", gli fece presente l'interprete di Loki, cercando di non mostrare i suoi sentimenti.
" Ma vivranno molti innocenti.", sorrise debolmente Chris, sentendo come se le sue parole fossero un addio non solo per la sua amicizia con Tom, ma anche per quella relazione che non era riuscito a salvaguardare.
" Devi smetterla di fare l'eroe!", la voce dell'inglese tremò, ma il regista continuò a far girare la scena - forse pensava fosse una scelta dell’attore far apparire Loki quasi fragile dinnanzi al sacrificio del fratello. " Pensa a nostro Padre, e a Madre!"
Hemsworth sorrise ancora, mostrandosi tristemente intenerito.
" Hai detto 'nostro Padre'...", gli fece notare strappando un gesto di stizza all'altro.
" Sei un idiota!", lo insultò, afferrandolo per le braccia per impedirgli di compiere il suo folle sacrificio. " Non andare...", sussurrò poi, fissando con gli occhi lucidi Chris.
Voleva urlare.
Chiedergli di restare con lui... ma sapeva quale sarebbe stata la scelta dell'altro.
L'australiano infatti lo abbracciò con forza pur di non vedere le lacrime dell'altro.
" Mi dispiace...", sussurrò poi, tendendo la mano alle spalle di Tom, gli lanciarono Mjolnir. " È una battaglia che devo affrontare da solo."
Hiddleston aprì bocca per fermarlo, ma Chris saltò subito verso la pallina da tennis finendo disteso su un materasso.
" Stop!", Albo si fece avanti abbastanza soddisfatto. " Ottimo lavoro. Anche le tue lacrime, Tom."
L'inglese si sforzò di sorridere, ringraziandolo.
" Possiamo andare avanti, poi riprendiamo questa scena il seguito se necessario."
Gli attori annuirono e, concedendosi solo una breve occhiata, si allontanarono l'uno dall'altro senza aggiungere alcuna parola.
Avevano entrambi bisogno di stare insieme, ma... presero presero ugualmente strade diverse.
Sembrava passata un'eternità da quando avevano trascorso la serata insieme a provare la loro scena, ed ancor più tempo dalla nascita della loro amicizia... che ormai sembrava persa.
Chris cercava di non pensarci, ma ogni singola cosa - anche la più stupida - gli ricordava il suo rapporto con Tom e che a causa sua nulla sarebbe più tornato come prima.
Non solo con l'inglese, ma anche con Elsa... e non poteva perdonarsi per aver fatto soffrire le persone che più amava al mondo.
Con quei pensieri tutt'altro che lievi, raggiunse la sua roulotte, liberandosi del costume di Thor e preparandosi per tornare in hotel.
L'aver girato l'addio a Loki lo aveva reso incredibilmente nervoso, ma cercò in ogni caso di non lasciarsi andare.
Non stava dicendo addio a Tom... almeno non in quel momento...
Ripose con cura il costume e, prima di potersi togliere pantaloni e stivali, venne interrotto da qualcuno che bussava alla sua porta.
Con noncuranza aprì l'uscio - magari erano Jaimie e gli altri ragazzi che lo invitavano a cena fuori, invito che avrebbe declinato -, sgranando poi gli occhi stupito quando incrociò lo sguardo di sua moglie.
" E-Elsa...", balbettò incredulo, facendosi automaticamente di lato per farla entrare e prendendo subito in braccio India per salutarla.
Chiuse la porta alle sue spalle, lasciando che la bambina giocasse con i suoi capelli e le extention.
" Scusa se sono arrivata qui senza preavviso.", mormorò la donna. " Ma dobbiamo parlare da persone adulte."
Chris annuì, lasciandosi trasportare dall'atteggiamento deciso della spagnola e sedendosi accanto a lei sul divanetto della roulotte.
" Aspettavo di finire qui le riprese...", rispose piano, carezzando i capelli di India - che ne approfittò per ficcarsi in bocca la mano del padre.
" Era anche la mia intenzione... ma sentivamo la tua mancanza.", ammise Elsa, osservando la figlia giocare tra le braccia di Chris.
" Mi dispiace..."
" Lo so.", assentì la spagnola. “ Ma…”
“ Ma non puoi perdonarmi, vero?”, sorrise tristemente Hemsworth, rassegnato ad aver perso sia Elsa che Tom.
“ Quando ti avevo chiesto di parlare, in un certo qual modo ero già pronta a sentirmi dire che c’era un’altra donna… non pensavo che fosse però un uomo, che fosse Tom. Anche se, l’avrei dovuto sospettare…”
“ Si vedeva così tanto?”, chiese Chris, continuando a coccolare la bambina che richiedeva attenzioni.
“ Da come vi guardate… sono stata cieca a non rendermene conto prima.”
“ Io ti amo Elsa… ma…”
“ Ami anche lui, lo so.”
L’australiano si umettò le labbra, quella discussione aveva preso una strana piega e non sapeva come sarebbe andata a finire…
“ Mi stai… lasciando?”
“ Hai pensato alle conseguenze?”, ribatté Elsa.
“ Sì e no…”, mormorò.
Aveva cercato di non pensarci ma sapeva che il futuro non era per niente roseo.
“ Come crescerebbe India? E… il tuo lavoro e quello di Tom… non finirebbe bene…”
Chris mosse il capo annuendo.
“ Non posso chiederti di rinunciare a Tom, perché so quanto tieni a lui… ma posso chiederti di pensare a cosa succederebbe.”
“ Non c’è un modo per rendere tutti felici, vero?”
“ Continuare a fingere che io non sappia niente.”, Elsa scrollò le spalle, accennando per la prima volta un sorriso.
“ Che intendi dire?”
“ Siamo persone adulte e possiamo raggiungere un compromesso.”, spiegò la donna carezzando la mano di Chris. “ Noi stiamo insieme, siamo marito e moglie ed abbiamo una splendida bambina. Ci amiamo e questo lo sappiamo noi e lo sa anche il resto del mondo.”
Hemsworth annuì, cercando di capire il discorso di Elsa.
“ Ciò che non devono sapere e di te e Tom. Non per il nostro matrimonio, ma per salvaguardare India. È questo che voglio. Lei è la mia priorità e voglio proteggerla. Puoi stare con lui quanto vuoi… ma non dimenticarti di lei.”
“ Come potrei dimenticarmi di lei o di te?”, rispose Chris, appoggiando la fronte su quella della donna.
“ Non sarà una cosa facile…”, lo avvertì la spagnola. “ Tom potrebbe non accettare…”, Hemsworth annuì. Sapeva che si trattava di una situazione che poteva solo complicarsi con il tempo, ma poteva almeno tentare di recuperare l’amicizia dell’inglese…
“ Sei… una donna fantastica…”, dichiarò.
“ Lo so.”, rispose Elsa sorridendo di nuovo. “ Quindi… non farmi pentire.”, era chiaro che per raggiungere quella decisione si fosse messa davanti a delle scelte complicate, e Chris non poté non ringraziarla con tutto il cuore per quell’opportunità.
“ Ovviamente…”, continuò la donna, liberando i suoi capelli dalla presa di India. “ Dovrò parlare anche con Tom.”
“ Devo… preoccuparmi?”, domandò Hemsworth, piegando leggermente le labbra.
“ Forse…”, rispose con tono quasi maligno.
“ ... perché ti ho sposata? Ricordamelo…”, esalò mostrandosi fintamente spaventato.
“ Perché un’altra donna ti avrebbe spaccato il comodino in testa, tesoro.”, ribatté la spagnola con un sorriso che non prometteva niente di buono, e per la prima volta da quando si erano incontrati nella roulotte, entrambi si sciolsero in una breve risata che riuscì ad alleggerire la tensione che si era creata.
I problemi non erano ancora finiti, certo - dovevano parlare con Tom tutti e due -, ma Chris si sentiva di nuovo pieno di speranza… e doveva quella sorta di rinascita ad Elsa. Se non fosse stato per lei, l’australiano avrebbe lasciato che tutto finisse nel peggiore dei modi, ma in quel momento era certo che avrebbe fatto di tutto pur di non rendere vano lo sforzo immane fatto dalla donna per cercare di rendere tutti felici o, almeno, di creare una sorta di compromesso.

Erano quasi le sette, e anche quella sera Tom aveva declinato tutti gli inviti dei suoi colleghi per cenare insieme.
Nonostante la chiacchierata con Rene - e la pessima figura che aveva rischiato di fare sul set -, non era ancora riuscito a parlare con Chris.
Ciò che era successo durante le riprese - l’essersi messo quasi a piangere per l’addio di Thor - l’avrebbe dovuto spingere a cercare un dialogo con l’australiano… ma era solo riuscito a chiudersi di nuovo nella sua roulotte a piangersi addosso.
Stava perdendo Chris per davvero e che non stava facendo niente per evitare quella cosa...
Forse era la scelta migliore rinunciarvi, o forse si stava sbagliando, ma in ogni caso venne interrotto da qualcuno che bussava alla sua roulotte.
Sospirando aprì la porta, pronto a declinare l'ennesimo invito, riuscendo però solo a paralizzarsi quando vide Chris con in braccio sua figlia.
Non si aspettava di vederlo proprio lì, soprattutto con la piccola India.
" Fa 'ciao ciao' a Tommy, tesoro.", mormorò l'australiano con un sorrisetto, muovendo il braccino della bambina - visibilmente incuriosita e divertita - in segno di saluto.
" Ehi... ciao.", Tom si costrinse a sorridere in direzione della piccola, alzando poi lo sguardo sull'uomo, mostrandosi stupito dalla sua presenza ed anche da quella della bambina.
Se India era lì… anche Elsa doveva essere presente e non sapeva se si trattava di una cosa positiva o meno.
" Ciao Chris..."
" Ciao Tom! India voleva vederti e parlarti.", dichiarò l’australiano come se dovesse fare da interprete alla piccola.
" India?", l’interprete di Loki alzò un sopracciglio, perplesso dalla nuova trovata di Chris - anche se doveva ammettere di essere particolarmente intenerito dall’altro uomo.
" Sì, altrimenti perché saremo qui?", ribatté l’altro, entrando nella roulotte appena Hiddleston gli fece cenno di avvicinarsi.
Si accomodarono e subito India, iniziò a fissare Tom con curiosità - trovando poi un ‘gioco’ adatto a passare il tempo nell’orologio dell’inglese.
“ Dimmi tutto.”
Chris carezzò i capelli di sua figlia, che alzò il capo senza però staccarsi dal polso di Tom - almeno fino a quando quest’ultimo non decise di sfilarsi l’orologio.
“ India vuole dirti che il suo papà è tanto, tanto dispiaciuto.”, esordì Hemsworth. “ E vuole anche dirti che il papà tiene tantissimo a te e che non vuole assolutamente perderti per nulla al mondo e che lei è felice se il papà sta con Tommy.”
“ Chris… dai piantala…”, mormorò Hiddleston, anche se faticava a non sorridere - come poteva non farlo? Chris era talmente dolce…
“ Dice anche che la mamma l’ha portata qui per chiarire le cose.”, continuò l’altro.
L’inglese si umettò le labbra a quell’affermazione.
Aveva ormai chiare le intenzioni dell’interprete di Thor - voleva rendere quella situazione così complicata più leggera, e per quello non poteva che essergliene grato -, ma voleva al più presto arrivare al dunque.
“ E cosa ha… deciso la mamma?”, domandò stando al gioco dell’altro.
L’australiano lo guardò negli occhi, accennando un sorriso.
“ Che possiamo essere tutti felici…”
Quella nuova affermazione fece irrigidire un poco Tom.
“ Chris… n-non…”
“ Possiamo.”, insistette Chris, allungando una mano per afferrare quella di Tom, smettendo di parlare attraverso India - che continuava ad essere più interessata all’orologio. “ Sta a te la scelta… perché capisco che sarà una situazione complicata e che non potremo mai avere una relazione alla luce del sole.”
Hiddleston assentì, ascoltandolo senza fiatare e quasi senza respirare.
“ Tu… staresti con me se Elsa fosse… d’accordo?”
“ Come potrebbe essere d’accordo? Chris cerca di essere realista…”
“ Elsa è venuta qui proprio per trovare una soluzione…”, rispose serio. “ Ha capito che io e te ci amiamo e che non sto rinnegando l’amore che provo per lei… e se vogliamo… possiamo continuare a stare insieme… dobbiamo solo proteggere India. Ha detto che gli altri devono solo sapere che io e lei stiamo insieme… e che noi due, dobbiamo rimanere nascosti se vogliamo davvero stare insieme.”
“ Quindi io sarei il tuo ‘amante ufficiale’, e torneresti sempre da Elsa, in ogni caso.”, concluse Tom senza troppi giri di parole, cercando di far calmare il suo cuore che aveva iniziato a battere con forza.
“ È squallido… lo so…”, ammise Chris, iniziando a pentirsi di aver pensato di chiedere una cosa simile al suo compagno. “ Ma io… non ti considero solo un amante… sei… il mio migliore amico e anche una delle persone che amo di più al mondo…”
“ Sapevo che non sarebbe mai stato possibile stare insieme…”, ammise Tom, carezzando la mano dell’australiano. “ Che sarebbe tutto finito male… ma non mi importava. Volevo solo stare con te…”
Hemsworth lo fissò, trattenendo il respiro quando notò le lacrime iniziare a scorrere sul viso dell’altro.
“ Tom non… n-non piangere…”
“ Io… voglio ancora stare con te…”, sussurrò senza poter fermare le lacrime.
“ Fino a quando funziona?”, esalò Chris, incredulo.
L’inglese annuì furiosamente, piangendo e posando il capo sulla spalla dell’altro come per nascondersi.
“ È… è molto di più di… di quanto avessi mai sperato…”, singhiozzò, carezzando la nuca della bambina mentre Chris gli cingeva le spalle con un braccio.
“ Ti amo Tom…”, sussurrò l’australiano.
“ Ti amo anch’io…”, rispose finalmente Hiddleston, permettendosi di pronunciare quelle piccole paroline che aveva sempre trattenuto.
Chris sorrise felice, accostando le labbra alle sue per rubargli un bacio.
“ Mi amerai ancora anche dopo aver parlato con Elsa?”, domandò.
“ … devo parlare con Elsa?”, Tom lo fissò stupito, ed anche un po’ preoccupato.
“ Lei ha detto che vuole parlare con te… ma non so che vuole dirti…”
“ Inizio ad avere paura.”
“ Anch’io…”, ammise Chris, concedendosi poi una lieve risata e posando ancora le labbra su quelle dell’altro. “ Ma India ti proteggerà! Vero piccola? Sei o non sei la figlia del Possente Thor, il Dio del Tuono?”, domandò rivolgendosi alla bambina, mostrandosi completamente sollevato e rilassato dalla piega che aveva preso quella situazione che fino a qualche ora prima appariva tremendamente complicata.
Anche Tom iniziò a ridere, coccolando a sua volta la bambina.
“ Certo che ci proteggerà!”, ribatté. “ Poi c’è Loki ad aiutarla!”
“ Sempre che non arrivi Hulk…”
“ Elsa non è Hulk… vero?”, domandò Hiddleston cercando di fingersi preoccupato, senza però riuscire a smettere di ridere.
“ L’ultima volta che ho controllato non diventava verde.”, rispose Chris.
Lentamente le risate si spensero e, scambiandosi un sorriso, i due attori si baciarono ancora.
Non avrebbero mai avuto una relazione come quella di altre coppie, ma… non potevano fare a meno di stare insieme.
Tra tutti i problemi di quelle settimane, quella svolta era il meglio per entrambi… anche se il 'discorso' con Elsa preoccupava sia Tom che Chris, non potevano non ringraziarla per aver contribuito a creare quella situazione.

Sarebbe stato bello dire che i due attori avevano tentato di evitare il 'discorso' con Elsa, ma erano troppo grati alla donna per potersi comportare da codardi. Quindi, dopo aver passato del tempo insieme a giocare con India e a rilassarsi - per recuperare le settimane perse a piangersi addosso -, avevano entrambi raggiunto l'albergo nel quale alloggiavano e dove avrebbero trovato Elsa.
Il nervosismo di Tom, passo dopo passo verso la camera, cresceva fino a diventare quasi palpabile. In passato, quando lui e la spagnola si erano incontrati, l'atmosfera non era mai stata tesa come in quel momento - avevano spesso scherzato e giocato insieme -, e il non sapere cosa volesse dirgli lo metteva decisamente in apprensione...
Dalla sua anche l'australiano era preoccupato e mostrò quel suo disagio quando si fermarono davanti alla porta della sua camera.
" Forza e coraggio...", dichiarò guardando Tom negli occhi.
Hiddleston, che teneva in braccio la piccola India addormentata, annuì anche se aveva voglia di scappare e quando la serratura scattò sperò tanto che Elsa stesse dormendo come la figlia. Ovviamente però il suo desiderio non venne esaudito e la donna lì accolse subito sulla porta - sicuramente sospettava qualche fuga.
Si salutarono senza troppi giri di parole e, mentre Chris metteva la bambina sulla culla da viaggio, sua moglie prese in consegna l'inglese.
Non perdeva tempo e Tom sentiva di essere sul punto di svenire.
" Che intenzioni hai?", domandò.
" I-intenzioni?"
" Con Chris."
" A-abbiamo deciso di provarci... e per q-questo volevo... ringraziarti..."
Elsa lo fissò negli occhi.
" Va bene. Va bene. Ma ora ascoltami... e tieni bene a mente quello che sto per dirti. Se qualcosa su quello che fate tu e Chris, fuoriesce da questa stanza - una qualsiasi cosa -, sta certo che troverò sia te che quel disgraziato e conoscerete chi sono veramente.", lo minacciò, aggiungendo poi qualche parola in spagnolo che Tom, troppo spaventato, non riuscì ad afferrare.
" Intesi?", concluse la donna, picchiettando con l'indice il petto di Hiddleston.
" I-intesi..."
" Perfetto!"
E come il giorno faceva spazio alla notte, anche l'umore di Elsa parve mutare radicalmente.
" Elsa ti prego non ucciderlo!", esclamò Chris quando, di ritorno dalla camera da letto, notò quanto Tom fosse pallido.
" Oh non lo farò ancora. Ma è stato avvertito.", rispose ridendo la donna, dimenticandosi totalmente della minaccia, al contrario degli altri due.
" Fai paura... lo sai vero?", domandò Chris, avvicinandosi a Tom come per rassicurarlo.
" Meglio. Dovete temere la fine che vi farò fare.", dichiarò la spagnola, ma nessuno dei due riuscì a sorridere né a trovare la situazione ironica.
" Fai... davvero impressione!", esclamò Hemsworth, trovando pieno appoggio nel suo compagno.
Elsa ridacchiò ancora, permettendosi poi di osservare i due uomini.
Avrebbe mentito nel dire che non le dava fastidio quella relazione - forse un giorno si sarebbe abituata -, ma era una cosa ovvia d'altro canto, visto che lei era la moglie di Chris. Tuttavia, non poteva neanche negare che... se ne sarebbe dovuta accorgere prima.
Più li osservava più le sembrava palese l'affetto che lì univa - e non parlava solo di quel momento, ma anche di alcune cose del passato.
Si concesse un sospiro.
" Resti qui per la cena, Tom?", domandò.
" Oh no. No! Grazie per l'invito ma è meglio non...", la frase rimase incompleta, ma era chiaro che non volesse forzare le cose. Lui e Chris erano già stati fin troppo fortunati, e non voleva assolutamente intromettersi oltre nel matrimonio dei due.
Elsa annuì - forse a sua volta sollevata da quella decisione.
" Ordino qualcosa.", dichiarò poi, allontanandosi.
" Accompagno Tom in camera!", rispose Chris, e in men che non si dica i due erano già fuori della stanza dell'australiano.
" È andata... meglio del previsto.", commentò Hemsworth.
" Tua moglie mi terrorizza.", borbottò Tom. " Ma hai ragione... siamo stati..."
" Fortunati.", concluse l'altro, donandogli un sorriso subito ricambiato dall'inglese.
" Già. Hai ragione.", assentì giocando distrattamente con le chiavi della sua camera.
" Che progetti hai?", domandò Chris cambiando repentinamente discorso.
" In che senso?"
" Per la serata intendo... resti qui solo? O… non so… hai impegni?"
" Penso chiamerò Zachary e uscirò con lui.", rispose osservando l’espressione dell’altro farsi quasi cupa.
" Mh..."
" Non essere geloso.", lo riprese prontamente Hiddleston ridacchiando e fermandosi davanti alla sua camera.
" Non sono geloso!", ribatté Chris, aspettando che Tom aprisse la porta.
" Certo che no.", ghignò l'interprete di Loki, facendo scattare la serratura. " Allora... ci vediamo domani sul set..."
" Ovvio. Ma prima...", Chris sorrise e, spingendosi dentro la camera insieme a Tom, lo baciò stringendolo a sé con forza.
" Pensavo... che non lo avresti fatto.", esalò l'inglese concedendosi un sorriso e sfiorando ancora le labbra del suo compagno, facendo affondare le mani tra i suoi capelli per tenerlo il più possibile vicino a sé.
" Pensavi male… non vedevo l’ora di baciarti…", ridacchiò Hemsworth. " Ti amo Tom..."
" Ti amo anch'io, Chris."

warning: het, character: elsa pataky, pairing: hiddlesworth, !fanfiction, character: chris hemsworth, rating: giallo, fandom: rpf attori, work: when the crystal cracks, warning: slash, character: tom hiddleston, warning: longfic, character: india rose hemsworth, warning: what if?

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