[RPF Attori] When the Crystal Cracks | Capitolo 2

Jan 02, 2013 00:35


Titolo: When the Crystal Cracks
Titolo del Capitolo: Capitolo 2
Fandom: RPF Attori
Personaggi: Chris Hemsworth, Tom Hiddleston [Presenza di vari attori del Cast di Thor 2 ed Elsa Pataky]
Genere: Introspettivo
Rating: Giallo
Avvertimenti: What if? (E se…), Slash, Accenni Het
Conteggio Parole: 4932 (FiumiDiParole)
Note: 1. Scritta e dedicata a Giusy che mi ha richiesto questa fic <3 ed io alla fine mi sono fatta prendere la mano eheXD
2. Ambientata durante le riprese di Thor: The Dark World. Ciò che descrivo non è realmente successo, solo alcune cose sono “reali” - come il viaggio in Islanda.
3. Il titolo non ha sensoXD mi sono solamente rifatta ad una frase della fic XD
4. Non betata *O*





Capitolo 1 | Capitolo 2 | Capitolo 3 | Epilogo

Dopo la notte passata insieme abbracciati, Tom e Chris non avevano avuto più tempo per parlare di quanto era successo.
Si erano limitati a fare finta di niente ma non c’era stato un solo momento nel quale non avevano pensato al loro rapporto.
Erano entrambi convinti di non voler perdere l’amicizia che li legava, ma… volevano davvero di più?
Chris non poteva fare a meno di pensare ed Elsa e alla bambina, le amava da morire ed avrebbe letteralmente dato la vita per loro, però c’era Tom… e quest’ultimo lo faceva sentire come se tutto fosse perfetto.
Gli dava sicurezza, e anche se non era certo di poter chiamare ‘amore’ quel sentimento, Chris sentiva che si avvicinava parecchio a quella definizione... così vicino da farlo arrossire come un ragazzino quando ci pensava.
Doveva solo riuscire a parlare con l’inglese e capire se anche lui si trovava nella sua stessa situazione.
Aspettava solo il momento giusto, che si presentò durante le prove per la scena che dovevano girare insieme.
Entrambi cercarono di essere il più naturali possibile, ma la loro tensione andò a riversarsi nella recitazione.
" Non ci siamo...", mormorò Tom.
Quella scena gli ricordava troppo ciò che era successo con Chris e non riusciva a pensare ad altro... e proprio per quel motivo Hemsworth decise di farsi avanti.
" Tom... dobbiamo parlare."
Quella frase fece rabbrividire non poco l'inglese, ma assentì ugualmente. Era nervoso ma dovevano davvero parlare.
" Ecco... inizia tu.", borbottò Chris, lasciandosi prendere dal panico.
" Sei tu che hai detto che dobbiamo parlare.", lo rimbeccò Hiddleston, sciogliendosi in un leggero sorriso - era assurdo come l'australiano fosse in grado di farlo rilassare anche in una situazione come quella.
" Dobbiamo. Noi. E quindi puoi iniziare anche tu."
Tom rimase in silenzio per qualche istante.
" Ho paura.", ammise piano. " Non di non essere ricambiato, quello è impossibile, ma di perderti. Hai detto che non volevi che accadesse, eppure guardaci."
Chris assentì, ammettendo che l'inglese aveva ragione.
" Ci siamo allontanati. Ci parliamo a malapena e siamo nervosi...", continuò Hiddleston.
" Avevo paura anch'io.", rivelò poco dopo Chris. " Dei miei sentimenti... perché per me... non è impossibile il... il poterti ricambiare."
" Lo è! Perché sei sposato ed hai una splendida bambina."
" Ho pensato anche a loro! Ma ho pensato anche a te!", Chris afferrò la mano di Tom come per fargli sentire i sentimenti che lo stavano travolgendo. " E ciò che provo per te... non è inferiore a ciò che provo per Elsa."
" Cosa... cosa provi?"
" Io..."
" In scena ragazzi!", il regista li fece separare con il suo annuncio e, scambiandosi una rapida occhiata decisero di rimandare.
" Qui. Dopo la scena.", dichiarò Chris.
" Territorio neutrale?", ironizzò Tom.
" Esatto."
Abbandonarono il camerino e, camminando fianco a fianco, raggiunsero il set.
Avevano ricreato una prigione sotterranea che con l’utilizzo degli schermi blu sarebbe diventata davvero un posto terribile, e mentre Chris riceveva gli ultimi consigli da parte di Alan, Tom veniva ammanettato e chiuso dentro la cella.
Si lanciarono un'altra occhiata e per la prima volta dopo giorni si scambiarono un sorriso. Non avevano ancora chiarito niente ma era come se sapessero già tutto.
Iniziarono la scena, ripetendola come l'avevano provata insieme.
Fecero varie riprese, ed ogni volta la complicità i loro sguardi, l'affetto e la voglia di amarsi che cercavano di nascondere e mostrare al tempo stesso, parvero rendere reale la relazione tra Thor e Loki.
“ È troppo tardi.”, sussurrò Tom, volgendo lo sguardo altrove.
“ Non è mai troppo tardi per perdonare e tornare sui propri passi.”, insistette Chris, sentendo quella frase tremendamente reale nella sua situazione.
Sentiva davvero di poter stare con l'inglese. Doveva solo fare un passo indietro, ci sarebbero state delle conseguenze ma... con Tom si sentiva felice.
“ Dimentichi che ho cercato di ucciderti e che ho quasi distrutto la tua amata Midgard!”, esclamò Hiddleston quasi spaventato dalla convinzione dell'altro.
Era come se avesse capito che Chris era davvero disposto a parlare addirittura con Elsa... e la cosa lo terrorizzava.
Non voleva distruggere la famiglia che l'altro aveva creato, non se lo sarebbe mai perdonato.
“ Dimentichi che sei mio fratello, al di là del sangue.”, Chris gli rivolse un sorriso e Tom sentì che... sarebbe andato tutto bene.
Era sempre quello l'effetto che il sorriso dell'altro aveva su di lui.
" Perché dici questo?", mormorò, e anche se non era nel copione venne abbracciato dall'australiano come era successo durante le prove a casa sua.
“ Non importa di chi sei figlio… sei la persona alla quale tengo di più in tutti i Nove Regni. Desidero che tu sia al mio fianco, nella vita e durante le battaglie.”, dichiarò carezzando la nuca dell'altro, abbassando poi la voce per farsi sentire solo dall'inglese. " Penso di amarti Tom."
Hiddleston si irrigidì e la sua testa si svuotò del tutto.
" Stop!", il regista fermò la registrazione, rivolgendo ai due attori un ampio sorriso. "Ottima idea l'abbraccio, molto intimo ed intenso. Davvero realistico!", aggiunse Alan complimentandosi.
Chris, ormai separato dall'abbraccio con Tom, si grattò la guancia leggermente imbarazzato.
Non poteva credere di essere riuscito a dirlo.
" Grazie...", rispose lanciando un'occhiata all'inglese immobile e rosso in volto.
" Fantastici!", continuò entusiasta Alan. " Ora andate. Ci vediamo stanotte per girare le scene notturne nel Regno degli Elfi."
Entrambi annuirono, affrettandosi a lasciare il set. Solo in quel momento Hiddleston parve reagire e non esitò ad afferrare il braccio dell'australiano e a trascinarlo dentro il camerino.
" Che ti è saltato in mente?", lo aggredì con un tono agitato, mentre le guance ripresero di nuovo un'accesa colorazione rossa.
" S-scusa Tom... non mi sono trattenuto!", si difese Chris, stupito dalla reazione inaspettata dell'altro. " P-perdonami!"
" Tu non... n-non capisci!", solo in quell'istante l'australiano comprese che Tom non era arrabbiato ma solo spaventato. “ D-dovevi avvertirmi! E… e…”, balbettò un poco, con gli occhi che iniziarono a riempirsi di lacrime.
Chris si calmò subito e, abbracciando l’uomo, gli permise di piangere e di sfogarsi.
“ Sei… sempre il solito piagnucolone…”, scherzò carezzandogli la nuca e la schiena.
Hiddleston in tutta risposta gli diede un pugno sul fianco.
“ È tutta colpa tua! N-non puoi dirmi certe cose senza un preavviso!”, esclamò, allontanandosi per poterlo guardare in viso. “ Tu non puoi capire il terrore che avevo all’idea di perdere la tua amicizia! Hai pensato alle conseguenze? Ad Elsa e a India? È la tua famiglia!”
Continuò a parlare a raffica, agitato e nervoso, e Chris si perse a metà del suo discorso per fissare quelle labbra che si muovevano… non si sarebbe mai aspettato di trovarle ‘attraenti’.
Fino a qualche giorno prima non si era mai soffermato su quelle piccolezze, come le fossette che facevano capolino sulle guance dell’uomo quando sorrideva. Gli piaceva vedere Tom in un modo nuovo, e gli piaceva anche il fatto che sembrasse tutto tremendamente naturale - così come era sempre stato naturale abbracciare e toccare l’inglese.
“ Tom…”, sorrise lievemente, bloccando il fiume di parole dell’altro.
“ Sì!?”
“ Vuoi il preavviso?”, domandò. “ Perché ti sto per baciare.”, lo avvertì prima di posare le labbra su quelle del compagno.
Era il loro primo bacio, e anche se il contatto fu delicato entrambi si staccarono con il cuore in gola come se avessero corso per tutto quel tempo.
Si scambiarono un’occhiata divertita ed imbarazzata.
“ Il… preavviso eh?”, mormorò Tom, con ancora gli occhi arrossati, dimenticando in un attimo tutte le conseguenze che aveva appena elencato.
“ Eh sì…”
“ Penso che… tu possa farlo anche senza preavviso…”, decretò prendendo l’iniziativa per baciare Chris, che non poté far altro che socchiudere le labbra e lasciarsi trasportare dagli eventi… almeno fino a quando Zachary , il nuovo interprete di Fandral, non giunse a bussare al camerino per invitarli a cena fuori con Jaimie e Tadanobu.

L’arrivo del loro collega, ed il successivo inizio delle riprese notturne con Alan ed il resto del cast nel set del Regno di Svartalfheim, avevano impedito a Tom e Chris di concedersi un momento di totale intimità nel quale parlare delle conseguenze e mettere in chiaro alcune cose a riguardo dei loro sentimenti
Per il momento potevano solo cercare di finire la scena al più presto.
“ Perfetto ragazzi.”, esordì Alan all’inizio delle riprese. “ Dobbiamo approfittare di questa luna e dare al pubblico l’idea dell’inizio di una battaglia che volete evitare utilizzando le abilità dialettiche di Loki. Thor lo ha liberato e i suoi amici non sono tanto d’accordo nella sua scelta.”, spiegò, e quando tutto fu pronto si misero in posizione.
Tom e Chris, affiancati, attraversando il set illuminato da una splendida luna raggiungendo i loro colleghi che assunsero subito un’espressione tra lo stupito e l’arrabbiato alla vista del ‘Dio degli Inganni’.
“ Che cosa ci fa lui qui?”, domandò subito la donna, indicando con un gesto del braccio Tom.
“ L’ho liberato.”, rispose con un mezzo sorriso Hemsworth, mostrandosi lieto di avere di nuovo accanto a sé il fratello.
" Tuo padre sarà furente.", lo riprese ancora l'interprete di Sif.
" Abbiamo sempre combattuto insieme.", rispose Chris. " E per evitare questa battaglia abbiamo bisogno di Loki."
“ Intendi utilizzare la sua lingua?”, domandò Ray, venendo poi superato dall’interprete di Fandral.
" Thor, amico mio... con tutto il rispetto, ma Loki è un traditore.", rispose Zachary, parlando come se l'altro non ci fosse.
" Dovrebbe essere in prigione.", assentì Tadanobu.
Chris scosse il capo e posò le mani sulle spalle dei suoi compagni come per creare un cerchio quasi confidenziale.
" Loki ha promesso che ci aiuterà. E mi fido di lui."
Jaimie si voltò verso Tom con un’espressione truce ed impettita, resa ancor più rigida dalla stretta coda che raccoglieva i suoi capelli.
" Qual è il tuo prezzo?", domandò, facendo intendere che Sif conoscesse fin troppo bene Loki.
L'inglese, finalmente tirato in ballo, sorrise malizioso.
" Il prezzo era la mia libertà.", rispose con tono tranquillo. " Quella prigione non era degna di ospitarmi."
" Potrai incantare Thor... ma non mi fido di te.", sibilò la donna. " Una mossa falsa e..."
" Sif!", la voce di Chris la fermò, ponendosi subito a difesa dell'altro. " Non è il momento."
Jaimie storse il naso ma annuì e, lanciando un'occhiata ai suoi tre compagni, decise di lasciar cadere l'argomento e di concentrarsi sulla missione.
Alan lì fermò poco dopo, complimentandosi per il lavoro svolto.
" Un'ultima ripresa e torniamo tutti a casa.", lì incoraggiò e gli attori accolsero quella notizia con particolare gioia - le riprese notturne erano sempre pesanti, soprattutto dopo il lavoro svolto in giornata.
Ripresero la scena dal principio e all'ultimo 'stop' del regista tutti si poterono congedare.
Solo Tom e Chris, dopo i saluti con il resto del cast, si attardarono nel parcheggio.
" Beh... siamo qui.", esordì l'australiano, appoggiandosi allo sportello della sua vettura.
" E dovremo andare a cambiarci.", rispose Tom.
" Dovremo prima parlare...", borbottò Chris, desideroso di mettere subito in chiaro quella situazione per godersi ogni singolo momento con l'altro. " Crollo facile oggi!", aggiunse.
L'inglese sorrise e si concesse di baciare il compagno sulle labbra.
Era stato tremendamente naturale farlo, tant'è che si ritrovò a ridacchiare imbarazzato.
Temeva il 'momento della verità', non poteva non averne paura.
Anche se i loro sentimenti erano forti e reali, le conseguenze potevano sopraffarli.
" Ho... un po' di paura a dirla tutta.", ammise.
" Di cosa?"
" Di ciò che potrebbe succedere..."
" Stare insieme?"
" Sai cosa comporterebbe?", chiese Tom sospirando.
" Essere felici, vivere insieme? Svegliarmi con te ogni mattina e baciarti?"
Hiddleston trovò impossibile non arrossire.
" O-oltre questo!", esclamò cercando di non imbarazzarsi troppo - Chris non era mai stato tipo da preoccuparsi troppo delle conseguenze ed era un'inguaribile romantico... e lo amava anche per quello...
" Tipo?"
" Elsa...", sussurrò, facendo spegnere il sorriso dell'altro.
" Ci ho pensato... ma in questo modo saremo tutti infelici non credi? L'ho... sposata troppo presto.", ammise.
Tutti lo avevano messo in guardia su quel matrimonio tanto affrettato ma aveva fatto di testa sua come al solito.
" La amo. Così come amo India.", continuò. " Ma amo anche te..."
Tom abbassò il capo, avvertendo il suo cuore mancare un battito. Era la seconda volta che Chris glielo diceva... e che lui non riusciva a risponde.
" Non puoi stare con entrambi..."
Era quello ad impedirgli di rispondere al 'ti amo' dell'altro.
" Lo so Tom... ma se non troviamo una soluzione staremo tutti male."
" Cosa consigli di fare?", domandò rassegnato.
" Parlarle..."
" E cosa vorresti dirle? 'Elsa ti ricordi Tom? Sono innamorato di lui.'?"
" Detto così sembra un pessimo piano.", borbottò ancora Chris, strappando un leggero sorriso al compagno.
" Lo è infatti!"
" La tua idea qual è, genio?", domandò Hemsworth, osservando il rapido mutare delle espressioni di Tom dal divertimento alla tristezza.
" Lasciare perdere...", mormorò. " Sarebbe meglio per tutti, e lo sai bene... non puoi lasciare Elsa, pensa a come crescerebbe India... ha bisogno di te.", continuò Hiddleston venendo catturato subito dalle braccia dell'australiano per un soffocante ma rassicurante abbraccio.
" Hai ragione. Non è una situazione semplice ma… lasciarti è... assolutamente fuori discussione.", concluse baciandolo come per dare più peso alle sue parole, ascoltando poi il corpo di Tom rilassarsi lentamente contro il suo.
“ Stai andando incontro alla rovina…”, lo avvertì l’inglese, tenendo gli occhi chiusi per assaporare quel delicato contatto.
“ Non mi importa…”, rispose Hemsworth.
" Sei sicuro? N-non esiste una soluzione, Chris...", sussurrò Tom, posando il capo sulla spalla dell'altro.
" Andiamo avanti fino a quando non la troviamo allora.", ribatté l’australiano con convinzione. " Ora che ho capito il perché ho sempre voluto abbracciarti, baciarti e… e tutto il resto, non penso di essere in grado di allontanarmi."
Tom emise un sospiro, lasciandosi cullare da quelle parole così rassicuranti e dal calore del corpo del suo compagno.
Non avevano certezze sul futuro, solo il presente sembrava volgere a loro favore… e per quanto entrambi sapessero che si stavano infilando in una situazione senza alcun ‘lieto fine’ e soprattutto pericolosa, nessuno dei due voleva davvero rinunciare a ciò che avevano scoperto di provare.

Lasciarono i loro vestiti di scena nelle roulotte e, utilizzando una sola macchina, presero la strada per la casa di Tom.
“ Ti ricordi quella volta che mi ero ubriacato?”, domandò ad un certo punto Chris, spostando lo sguardo dalla strada al suo compagno.
“ Quella volta che mi hai detto che ero l’unico che poteva capire?”, ribatté Tom.
“ Già.”, ridacchiò l’australiano.
“ Oggi non lo neghi però.”
Chris scosse il capo sorridendo.
" No. No. Perché ora ho la conferma che... è tutto reale. Io, te... ho sempre provato qualcosa di forte nei tuoi confronti, e solo ora sembra avere senso..."
Hiddleston continuò a guidare, e anche se il buio impediva all'altro di scorgere meglio il viso del compagno, l'australiano era certo che Tom fosse arrossito.
" Non... saremo troppo romantici?", domandò l'interprete di Loki, cercando di mantenere il controllo.
" Domani mattina colazione a letto.", continuò Chris divertito.
" Goffo come sei rovineresti tutto."
" Io? Goffo?"
Tom iniziò a ridere e fermò la macchina dinnanzi alla sua abitazione.
" Oh sì, le sei eccome!", rispose sporgendosi verso di lui per baciarlo. Si concessero solo un lieve contatto, che chiarì ad entrambi la situazione.
Avevano davvero deciso di vivere il presente, e quegli scherzi insieme a quella lieve intimità che stava nascendo, ne erano la prova.
" Entriamo?", propose Hiddleston e l'altro, annuendo, lo seguì prima fuori dalla macchina e poi all'interno dell'abitazione.
Si comportarono con naturalezza, concedendosi del latte caldo con miele e lavandosi poi insieme i denti - ridendo come dei bambini davanti alle buffe espressioni che riuscivano a fare - prima di andare a letto.
Rimasero l'uno davanti all'altro, spogliandosi lentamente fino a rimanere con addosso solo i boxer.
" Ti posso prestare qualcosa di mio.", propose Tom, osservando l'australiano senza nascondere un certo imbarazzo.
" Non dirmi che vuoi metterti il pigiama!", esclamò Chris salendo sul letto e gattonando fino alla parte dell'altro.
" Certo!", rispose con sicurezza. Era imbarazzato all'idea di dormire seminudo con Hemsworth, ma questo sembrò non curarsi minimamente del suo disagio. Infatti lo afferrò per un braccio e lo costrinse sul letto, stretto in un ferreo abbraccio petto contro schiena.
" Non è meglio così?", domandò Chris ridacchiando, riuscendo miracolosamente a far ridere anche l'inglese.
" Va bene... va bene... non vorrei che tu pensassi che il tuo corpo non mi piace."
" Ti piace?"
" Ovvio!"
" Quanto?", domandò ancora Chris.
" Mi sembra di essermi espresso parecchio in materia durante le interviste.", arrossì lievemente, sistemandosi meglio contro il corpo dell'altro.
" Voglio sentirtelo dire... ora!", si lamentò Hemsworth, e Tom non poté non ridere ancora.
" Mi piace da impazzire...", rispose carezzandogli la mano che gli cingeva la vita. " Hai un corpo perfetto."
" Ancora...", insistette Chris, baciandogli la spalla.
" Sei... eccitante ma soprattutto narcisista!"
L'australiano si concesse una risata.
" Ma ti piaccio!"
" Non sai quanto!", ribatté Tom, rigirandosi per poter baciare il suo compagno.
Giocarono ancora, godendosi quegli istanti di pace mentre si abituavano l'uno al corpo dell'altro.
Avevano già dormito insieme una volta, giusto qualche giorno prima, ma non avevano dato peso a quella cosa perché in fin dei conti quella notte avevano pensato a tutto fuorché al fatto di essere insieme sullo stesso letto.
Si scambiarono altri baci, lenti ed umidi, fino a quando - con non poco imbarazzo ed il fiato corto - non riuscirono ad augurarsi la buonanotte.

Al contrario delle aspettative era stato Tom il primo a svegliarsi, anticipando ogni progetto dell’australiano e permettendosi di osservarlo dormire come un bambino accanto a lui.
Aveva un’espressione rilassata e dolce, le labbra carnose leggermente socchiuse ed i lunghi capelli - e le extention, ovviamente - sparse per il cuscino.
Allungò la mano, incantato, sfiorando le guance di Chris e poi la bocca con la punta delle dita.
Il suo cuore mancò immancabilmente un battito prima di iniziare a galoppare furiosamente, facendolo arrossire come una ragazzina.
Si costrinse ad alzarsi, chiudendosi in bagno per lavarsi frettolosamente il viso, concedendosi poi uno sguardo allo specchio.
Era ancora rosso ma… non si era mai visto così felice.
“ Sei proprio cotto, Tom.”, commentò sorridendo lievemente alla sua immagine riflessa, afferrando poi l’asciugamano per tamponarsi il volto.
Abbandonò il bagno facendo attenzione a non svegliare il compagno e, andando in cucina, decise che a quel punto poteva davvero permettersi di azzardarsi a portare la colazione a letto a Chris - doveva farlo Hemsworth, visti i discorsi della sera prima, ma non gli importava granché.
Entrambi erano a dieta, e la classica ‘colazione all’inglese’ era sicuramente troppo pesante per entrambi - ed anche poco romantica, soggiunse mentalmente -, quindi Tom osservò un po’ la sua dispensa.
Non faceva colazione a casa da un bel po’ - le riprese iniziavano sempre presto, ma visto che la notte prima avevano girato la notte potevano arrivare in tarda mattinata -, ma trovò ugualmente qualcosa di adatto.
Prese dei croissant con confettura di albicocca e amarena, e mettendoli a scaldare nel forno, iniziò a preparare anche il latte.
Si muoveva quasi nervoso per la cucina e si sorprese nel pensare che tutto quello li avrebbe fatti somigliare ad una vera e propria coppietta di sposini.
Da una parte si ritrovò a ridacchiare imbarazzato, ma dall’altra sentì nel suo cuore crescere il peso della famiglia che Chris aveva deciso di ignorare.
Era vero che l’amore era la totalità dei sentimenti, l’unico in grado di far esplodere il cuore di felicità e al tempo stesso ferirlo di più delle armi.
Sospirò e, raccogliendo la colazione in un vassoio, tornò nella sua camera da letto dimenticando ogni pensiero negativo quando i suoi occhi si posarono ancora sul corpo rilassato dell’australiano.
“ Chriiiis~”, lo chiamò divertito, posando con attenzione il vassoio sul comodino nel tentativo di non rovinare il suo sforzo di creare una vaga atmosfera romantica.
Hemsworth non rispose, continuando a dormire beato… al ché Tom poté solamente salire sul letto per utilizzare altre maniere per svegliarlo.
“ L’abbiamo sempre detto che sei una ‘principessina’…”, dichiarò, lasciandosi travolgere dalla leggerezza di quella situazione ed iniziando a baciare lentamente il volto del suo compagno fino a raggiungere le labbra.
Le carezzò delicatamente con le sue, accennando ad approfondire il bacio e ritirandosi quando avvertì Chris reagire e cercare di rispondere.
“ Tom…”, si lamentò l’australiano, deluso dalle mancate effusioni che lo avevano destato.
“ Oh… il bacio del Principe Hal ha funzionato.”, scherzò l’inglese, dando alla sua voce un tono teatrale.
“ C-cosa?”, Chris si sollevò ancora troppo confuso per afferrare la battuta del compagno.
“ Io sono il Principe e tu la Principessa, e come nelle favole ti ho svegliato con un bacio.”, spiegò Tom ridacchiando divertito.
“ Non… non sono una Principessa!”, esclamò Hemsworth piccato, recuperando rapidamente il pieno controllo del suo corpo e delle sue facoltà mentali.
“ Ah no?”
“ No! Sono il Cacciatore e tu…”, ghignò. “ Tu sei la mia preda!”, concluse con decisione, afferrando Tom e costringendolo sotto di sé per reclamare il mancato bacio.
L’inglese soffocò le sue risate tra le labbra di Chris, rispondendo subito con entusiasmo, andando ad abbracciarlo e a carezzargli la schiena.
Come ‘buongiorno’ era tremendamente piacevole, anche quando l’australiano mise fine al bacio posando la fronte contro la sua.
“ Sai che vuol dire?”, domandò divertito. “ Che mi ami visto che hai tentato di darmi il ‘bacio del vero amore’ pur di svegliarmi!”, dichiarò Chris, cercando di strappargli quella dichiarazione che mancava dalla sera prima.
Tom non rispose alla provocazione - sapeva di amarlo, eppure non riusciva a dirgli quelle due semplici paroline -, piegando invece le labbra in un sorriso malizioso.
“ Oppure, uscendo dal mondo delle favole, era un modo romantico per dirti che la colazione era pronta.”
“ La colazione?”, solo in quell’istante l’australiano avvertì il buon profumo dei croissant caldi, e quando avvistò il vassoio nel comodino emise un verso lamentoso. “ Ma… dovevo prepararla io, Tom!”
“ Chi dorme non piglia pesci!”, rispose Hiddleston, scostandolo per prendere il vassoio e metterlo tra i loro due corpi.
" Non vale! Mi sarei svegliato, e tu da bravo attore dovevi fingere di dormire!"
" Grazie del consiglio. La prossima volta farò così!", ridacchiò Tom, prendendo un croissant per addentarlo.
" Quindi... ci sarà una prossima volta.", constatò Hemsworth, guardando sottecchi l’altro.
" Sei...", Tom si umettò le labbra - non si era proprio reso conto di aver usato quelle parole -, sciogliendosi poi in un sorriso. " Sai che ti dico? Io sono un inguaribile romantico, ma devo ammettere che la mattina lo sei anche tu."
" Lo sono sempre.", ribatté Chris, bevendo il suo latte ed ascoltando il delicato ridacchiare dell'altro. “ E comunque, questo ti piace.”
Hiddleston non esitò ed annuire, imitandolo e stringendo in una mano la sua tazza tiepida.
“ Tantissimo.”, ammise senza vergogna, concedendosi poi un leggero sospiro quando l’australiano gli strinse la mano, andando alla ricerca di quel contatto fisico che aveva sempre caratterizzato la loro amicizia, tenendoli più vicini di due comuni amici.

Per settimane avevano continuato a vivere insieme. Comportandosi come una ‘felice coppietta’ e rendendo quegli attimi di complicità ed intimità simili ed una tenera routine, alla quale non volevano assolutamente rinunciare.
Avevano ignorato le conseguenze, creando attorno a loro una sorta di campana di vetro o, come l’avrebbe definita Tom, una sfera di cristallo natalizia… che racchiudeva in sé il suo mondo e lo proteggeva dai fattori esterni. Ma era talmente delicata che bastava una singola caduta per distruggerla… e l’inglese ne era ben consapevole.
Temeva il momento in cui sarebbe arrivato il momento di porre la parola ‘fine’ a quegli attimi così belli ed intensi passati con Chris, ma quando quest’ultimo lo stringeva a sé baciandolo con dolcezza, Tom riusciva solo a lasciarsi andare… anche se avrebbe dato di tutto pur di scoprire che passava per la testa dell’autraliano.
Sembrava non pensare proprio al mondo esterno né alla sua famiglia… o almeno era quella l’impressione che sembrava dare ad Hiddleston. Perché in realtà Chris non faceva altro che torturarsi alla ricerca delle parole giuste per parlare con Elsa… ma sapeva che l’avrebbe ferita in ogni caso.
Solo per quel motivo continuava ad evitare il discorso ma, giunti a quel punto, sentiva di non poterlo più rimandare.
Con il cast dovevano partire in Islanda per un mesetto, ed Elsa sarebbe rimasta a Londra con la bambina.
Era stata una scelta strana per l’australiano, solitamente la donna lo seguiva sempre ma… non quella volta, ed i suoi dubbi vennero confermati quando Elsa lo fermò mentre preparava le valigie.
“ Dobbiamo parlare.”
Con due parole, Chris si sentì quasi mancare.
Era… impossibile che avesse scoperto qualcosa, lui e Tom erano sempre stati attenti e non potevano essere stati visti da qualcuno.
Annuì silenzioso, sedendosi sul letto ed invitando Elsa a fare lo stesso.
“ Siamo sposati da… quasi due anni Chris.”, esordì la spagnola. “ E ti ricordi cosa ci avevano detto tutti?”
“ Che ci siamo sposati troppo velocemente.”
Se lo ricordava benissimo, lui stesso in quel momento ne era convinto anche se continuava ad amarla.
“ Esatto… e penso che abbiano ragione.”
“ C-cosa?”, sgranò gli occhi stupito dinnanzi a quell’inaspettata affermazione.
“ Non travisare le mie parole.”, rispose subito la donna. “ Io ti amo ed amo la nostra bambina… ma ti sento lontano da qualche tempo a questa parte… e… mi preoccupo.”
“ Lontano…”, ripeté piano Chris, ma Elsa continuò a parlare.
“ Non dormi quasi più qui dopo le riprese, vai sempre a casa di Tom e…”
“ Sto a casa di Tom, non vado da nessun’altra parte.”, si affrettò a dire l’australiano.
“ Ti credo!”, esclamò la donna, carezzandogli il viso. “ Ma è come se tu non voglia più stare con noi.”
Chris la fissò negli occhi. Sapeva che era il momento di dirle la verità… anche se non sapeva come sarebbe andata a finire.
“ Elsa… devo dirti una cosa.”, esordì. “ Io ti amo. Ed amo India. Vi amo più di qualsiasi altra cosa… non metterlo mai in dubbio.”
“ Chris non girarci attorno…”, mormorò la spagnola.
“ Amo anche… un’altra persona.”, sussurrò, avvertendo subito il corpo della donna irrigidirsi. “ Q-questa persona la… amo da quando l’ho conosciuta, ma solo ultimamente abbiamo scoperto i nostri sentimenti…”
“ Chi è?”
“ Elsa…”
“ Ti prego Chris.”
L’australiano distolse lo sguardo, incapace di guardare gli occhi dell’altra riempirsi di lacrime.
“ Si tratta di Tom…”
“ T-Tom?”
Hemsworth annuì, evitandone ancora gli occhi.
“ Tu… lui… come hai… era per questo che andavi da lui ogni notte?!”
“ Sì… mi dispiace Elsa, ma è stato più forte di noi e…”, alzò finalmente il capo, cercando di scusarsi ma Elsa gli impedì di continuare.
“ No! Non parlare!”, la spagnola si alzò, mettendo una certa distanza tra lei e Chris. “ F-finisci di preparare la valigia e va via!”
“ Mi stai cacciando di casa?”, esalò Hemsworth.
“ L-lasciami sola!”, si allontanò velocemente e Chris poté solo sentire la porta del bagno sbattere con forza.
Aveva… distrutto tutto, ne era certo.
Chiuse la valigia in silenzio, raggiungendo poi il bagno.
“ Elsa…”, la chiamò piano, senza però ottenere una riposta. “ Mi dispiace… mi dispiace davvero. Hai… tutte le ragioni del mondo per odiarmi…”
“ N-non ti odio… ma devo… non lo so…”, rispose Elsa, con la voce rotta dai singhiozzi. “ Non… voglio crederci… non posso crederci! Ma… sembra così reale… e… e…”
“ Respira e cerca di calmarti…”, mormorò Chris, appoggiandosi alla porta.
“ T-ti prego… va via… ho… b-bisogno d-di stare sola…”
“ Va bene… allora io vado… ci sentiamo quando l’aereo atterra…”
“ D’accordo…”, rispose la donna.
“ Elsa… ti amo.”, aggiunse Hemsworth, attendendo una risposta che però non arrivò.
Decise quindi di tornare nella sua camera, recuperare la valigia e baciare la fronte di India che dormiva ignara di tutto, permettendosi di osservarla per qualche istante.
“ Perdonami piccola…”, sussurrò sistemandole la copertina, per poi uscire di casa… prendendo subito la strada per quella di Tom. Si sentiva pesante e soprattutto in colpa per aver causato tutto quel dispiacere ad Elsa… ma sapeva benissimo che prima o poi sarebbe dovuto accadere - come scusante però non riuscì a donargli alcun senso di sollievo.
Raggiunse dopo qualche minuto di macchina l’abitazione di Tom e, bussando alla sua porta, venne accolto dall’inglese alquanto stupito.
“ Chris?”, sbatté gli occhi, facendosi di lato per far entrare il compagno in casa. “ Che… che è successo?”, domandò poi, notando l’espressione stravolta dell’altro.
“ Elsa mi ha… mandato via.”, rispose l’australiano con tono quasi piatto, posando per terra la sua valigia.
“ Cosa?!”
“ Ci siamo messi a parlare… mi sentiva distante e… le ho detto di noi…”
Tom rimase in silenzio, con gli occhi sgranati per lo stupore. Non sapeva come reagire - se essere felice o meno -, sapeva solo di… di non poter credere a quanto era successo.
“ E-Elsa lei…”
“ Si è chiusa in bagno… e-era confusa e… n-non lo so…”, lentamente la voce di Chris si incrinò fino a spezzarsi in un singhiozzo che spinse l’inglese ad abbracciarlo, mettendo a tacere tutti i suoi pensieri.
“ Tranquillo… andrà tutto bene… noi… io e te… la chiudiamo qui. N-non puoi lasciarla… è la madre di tua figlia. Devi pensare a lei. Quindi ora ti calmi e vai a parlarle. Andrà tutto bene. T-te lo assicuro…”, cercò di rassicurarlo ma Hemsworth alle sue affermazioni non riuscì a non irrigidirsi, allontanandosi per guardare Tom negli occhi.
“ No! Io… non voglio lasciarti! Le ho detto di noi proprio perché non volevo mentirle!”, esclamò, afferrando l’inglese per le braccia come per voler dare più peso alla sua scelta. “ N-non voglio rinunciare a nessuno! A-anche se è… impossibile…”
“ Chris…”
“ Tom ti prego… n-non lasciarmi anche tu…”
Hiddleston chiuse gli occhi.
“ Lasciandoti potresti tornare con Elsa…”
“ Penserei sempre a te…”
“ Pensi sempre anche a lei…”
L’australiano abbassò il capo, ritrovandosi a dare ragione al compagno.
“ Sono… una persona orribile, vero?”, sussurrò.
“ No… Chris non… non pensarlo mai.”, Tom lo costrinse a risollevare il volto per guardarlo con sicurezza.
Non poteva sopportare di vederlo in quello stato… perché sapeva benissimo che Chris non era cattivo né voleva ferire Elsa o Tom steso.
“ Tu non sei una persona orribile…”, mormorò piano. “ Ti credo quando dici di amare entrambi… ci ami in un modo diverso, ma i tuoi sentimenti sono reali, ed hai cercato di proteggerci fin quando ti era possibile… questo non ti rende cattivo…”
“ H-ho ferito entrambi…”
“ È n-normale Chris… doveva succedere…”
Credeva davvero alle sue parole, ma era troppo scosso per dare alla sua voce un tono più convinto, ma Hemsworth - lasciandosi di nuovo andare tra le sue braccia - parve non voler tenere conto della sua insicurezza, abbandonandosi ad un pianto quasi isterico.
In quel momento, l’unica cosa che potevano fare era aspettare, e lasciare che fosse il tempo a decidere per loro.

warning: het, character: elsa pataky, pairing: hiddlesworth, !fanfiction, character: chris hemsworth, rating: giallo, fandom: rpf attori, work: when the crystal cracks, warning: slash, character: tom hiddleston, warning: longfic, warning: what if?

Previous post Next post
Up