Favoletta per spezzare le long

Apr 04, 2012 15:00

che detta così sembra anche un po' per rompere le scatole, uhmmm

Mi spammerò crudelmente, dato che devo smezzarla >__>

TITOLO: La Sirenetta (si, proprio diretta al femminile e saluti)
AUTRICE: Una che passava e aveva la mia stessa faccia, ma non l'avevo mai vista e non l'ho più rivista °-°
GENERE: comico, favole
FANDOM: Arashi e Kanjani e Matchy e ... beh, nelle favole c'è sempre di tutto U_U
PAIRING: Sakumoto. Che domande!
RATING: Racheccosa? G? No, fermi tutti, sono sboccati. PG U_U
DISCLAIMERS: Nessuno di loro è di mia proprietà, e anche volendo lucrare su ciò che scrivo, la vedo dura quindi no, nessuno scopo di lucro.
NOTE: altro scavo archeologico, di quelle "ma l'ho postata o no?" "Fai il masterpoooost!" "ok ...". Tra l'altro, senza averla nemmeno letta di striscio, perchè precedente a quando ci siamo conosciute, mi sa che anche Herentas postò un sirenetto ... e se fossero sirenetti gemelli? Ommioddio, se ce ne fossero due? *___*  *pigiare pulsante fangirl off, per cortesia*



C’era una volta, in fondo al mare, una sirenetta di nome Jun. Era bellissima, e vezzosa, e cantava divi … no, ecco, lasciamo perdere il canto, perché … è impossibile per un semplice umano descriverlo, ed essendo io umana …

Questa sirenetta viveva felice con le sue sette sorelle: Hina, Yoko, Babu, Maru, Yassu, Ryo e Tatsu. I loro hobbies consistevano nello scambio di smalti con Yassu, la sorellina più preferita, lunghe chiacchierate nemmeno acide con Ryo, la sua sorellina più preferitissima di tutte, e nel passare le lunghe notti in fondo agli abissi ad ascoltare le storie di Baru (e quando sei in fondo agli abissi e c’è sempre la stessa luce, diciamo che decidi un po’ tu quanto dura la notte, ecco).

Un giorno Baru si mise a raccontare la solita favola della buonanotte

<< C’era una volta un pezzetto di plancton, che viveva tranquillo a tre isolati da qui …>>

<< Non abbiamo gli isolati.>> intervenne Ryo

<< Ma un giorno arrivò un pesce rosso, che mangiò la particella di plancton ..>> continuò Baru, ignorando la sorellina

<< Non ci sono i pesci rossi in questa zona …>> intervenne nuovamente Ryo

<< Dai, lascialo finire …>> disse Yassu, che voleva sapere come andava avanti la storia. Baru ringraziò la sorellina con un bacino sulla punta del naso, e proseguì col racconto

<< Poi arrivò il piranha e mangiò il pesce rosso, poi arrivò lo squalo, che mangiò il piranha, poi arrivò il pescatore, che pescò lo squalo, lo cucinò ed infine se lo mangiò>>

<< E’ una storia triste!>> disse Yoko

<< Io ho avuto paura!>> disse Yassu, facendosi piccola piccola accanto a Baru

<< Non ci sono gli squali qui.>> disse Ryo

<< PAAAAAAN>> disse Maru

<< Io ho fame, posso mangiare uno squalo?>> chiese Tatsu

<< Dai, fate le brave e non litigate!>> disse Hina, cercando di darsi un contegno da sorella maggiore

La sirenetta Jun, nel frattempo, avendo capito quale fosse il suo problema, ovvero la noia, se l’era squagliata per trovarsi con i suoi amici teppistelli, il Matchygranchio, colui che conosceva i migliori parrucchieri dell’Oceano e seguiva gli insegnamenti di Kimugranchio, quindi sapeva Cosa Era Trendy, e l’Ohnopesciolino, il pesciolino narcolettico, che seguiva Jun ovunque, facendo domande a caso su tutto, e sempre, poiché quando succedevano le cose, lui molto probabilmente dormiva, o si addormentava a metà, ma in ogni caso veniva ignorato. E poi c’era un amico di superficie, l’Aibagabbiano, il gabbiano rompicoglioni, che insegnava a Jun i difficili nomi altisonanti, quali calendario dei Johnnys o dvd del countdown del Jimusho, degli strani manufatti umani per i quali la sirenetta aveva una passione sfrenata. Aveva ella infatti una caverna di sua proprietà (beh, più o meno … glie la subaffittava a prezzi ridicoli un amico di un conoscente di uno che una volta era stato rifornito di alghe particolarmente fighe da Yoko, e quindi doveva alla famiglia un favore) dove raccoglieva e collezionava tutti i suoi tesori, e passava ore ed ore, quando non era impegnata a girovagare per gli abissi in cerca di altri tesori con il Matchygranchio e l’Ohnopesciolino, a contemplarli. Ne aveva talmente tanti, che non era ancora riuscita a descriverli tutti all’ormai scazzatissimo, ehhhhm,  al sempre interessatissimo Matchygranchio (sull’Ohnopesciolino non si poteva fare affidamento, ahimè, era narcolettico …).

Un giorno, mentre l’Aibagabbiano illustrava a Jun le proprietà magiche di un misterioso Cofanetto Limited Edition De Lux Di Un Dorama,la sirenetta vide La Nave Sbrilluccicosa. Curiosa come tutte le fanciulle, abbiano esse gambe o coda, si tuffò, e nuotò per avvicinarsi alla cosa galleggiante piena di lucette e che emetteva musica truzza ad alto volume

<< Non andare! Non ho letto di questa nave sulla Bibbia Del Kimugranchio, ne deduco che non sia trendy!>> la riprese il Matchygranchio, ma Jun lo ignorò

<< Il luccio è commestibile?>> chiese l’Ohnopesciolino, riaddormentandosi immediatamente dopo. Come al solito, nessuno vi badò, e Jun raggiunse ben presto la nave

<< Posso venire anch’io? Ne? Ne?>> chiese l’Aibagabbiano

<< Basta che non fai casino.>> rispose la sirenetta, molto signorilmente. L’Aibagabbiano obbedì, e svolazzò attorno in silenzio, mentre Jun si arrampicava sulla poppa della nave, per poi sbirciare dalla balaustra. Quando vide cosa succedeva sul ponte, il suo cuore perse un battito … forse due … no, tre … è in fibrillazione! Carica a 120! Libera! Ok, l’abbiamo ripresa.

<< Occielo, chi è quello?>> chiese Jun, con aria sognante, indicando un essere dalle movenze quali di comò in legno massiccio.

<< Io lo so! Era scritto sulla Bibbia Del Kimugranchio di maggio! E’ il principe Sho, detto Snorveng per le sue movenze aggraziate e fluenti! Oh, lui si che è trendy!>> disse il Matchygranchio

<< Ma da quando sei così fissato col trendy, tu?>> chiese Jun, all’improvviso

<< Beh, non ne ho idea … l’autrice vuole così, e io mi adeguo …>> rispose il granchio, con un’alzata di spalle

<< I granchi non hanno le spalle …>> disse all’improvviso una voce fuoricampo, che assomigliava moltissimo a quella della sorellina più preferitissima di tutte, Ryo

<< Non rompere, ok?>> disse un’altra voce fuori campo, con una leggera cadenza veneta ed un’inconfondibile retrogusto di camionista

<< Io con l’autrice son d’accordo a priori.>> sentenziò Jun. Poi tornò a guardare il principe ingommato, ehm, Sho, che tentava di muoversi più o meno a tempo con il pezzo rap truzzerrimo che usciva dagli altoparlanti

<< Ho deciso! Lo voglio!>> esclamò ad un tratto la sirenetta, estraendo la fedele carta di credito Son Figa Quindi Compro.

<< Non credo funzioni proprio così …>> disse il Matchygranchio. Jun si girò, sorridendogli, amabile, lo prese per un’adorabile piccola chela e lo lanciò lontaaaano lontano.

<< Scogli …>> disse in quel momento l’Ohnopesciolino, venendo ignorato come al solito. E fu così che la Nave Sbrilluccicosa si infranse contro gli scogli, mandando nel panico equipaggio e passeggeri. Il principe Sho, tratto in salvo su una scialuppa apparsa dal nulla, ad un tratto scattò in piedi

<< Cazzo! La mia collezione de Il Piccolo Economista Palloso è rimasta sulla nave!>> urlò

<< Principe, non importa, mettiamoci in salvo!>>

<< Non senza i miei libri!>> urlò il principe, lanciandosi in mare

<< Che uomo, che prode!>> disse Jun

<< Annegherà!>> si spaventò l’Ohnopesciolino, poi, stremato per la paura, si addormentò

Il principe Sho, intanto, aveva raggiunto una cassa che doveva effettivamente contenere dei libri, e che per ragioni ignote galleggiava, e ci si accasciò sopra. Nel frattempo, la corrente aveva disperso ed allontanato le scialuppe

<< Gli uomini sono inutili! Devo proprio arrangiarmi!>> borbottò Jun, lanciandosi a salvare il suo amato.

Dopo lungo nuotare (maledetti libri inutili!), Jun approdò finalmente a riva, trascinandosi appresso il principe e la cassa coi libri.

<< E’ ancora vivo?>> chiese l’Ohnopesciolino, nuoticchiando in una pozza li vicino

<< Sta russando, penso di si.>> disse il Matchygranchio (e come fosse riuscito a tornare  in scena lo sapeva solo lui)

<< Nei miei lunghi anni di esperimenti, non ho mai incontrato morti che russassero, quindi ne deduco che sia vivo.>> disse l’Aibagabbiano, atterrando vicino a Jun e zampettando attorno al principe. Jun, dal canto suo, era persa in contemplazione.

<< Oh, che culo, il castello sulla collina è quello del principe Sho!>> disse il Matchygranchio

<< Oh, forte!>> si riscosse Jun << allora dovremmo provare a svegliarlo, cosicchè possa andare a casa …>> detto questo con tono amabile, prese fiato

<< SVEGLIATI, CRETINO!>> urlò, nell’orecchio del principe, che si svegliò di soprassalto, cozzando la fronte si quella di Jun, che era ancora chinata. I due si fissarono in cagnesco, entrambi con tutte due le mani premute sulla fronte,  e il principe Sho si innamorò perdutamente della visione ringhiante davanti a lui. Delle voci che lo chiamavano attirarono la sua attenzione, e quando si girò, la bellissima fanciulla era scomparsa

<< Chissà se mai ti rivedrò, amor mio … yo …>> disse, in tono sognante, il principe, prima che i servitori lo raggiungessero per riaccompagnarlo al castello.

<< Non avete visto la fanciulla che era qui con me poco fa?>> chiese Sho ai servitori

<< Deve averla battuta forte la testa, poverino …>> dissero quelli

<< Quella voce … quella soave voce …>> andava ripetendo il principe

<< Numi, io lo amo … ed egli mi ama … come potrò mai fare, Matchygranchio?>> si chiedeva Jun, seduta su degli scogli poco lontano ad osservare la scena

<< Un modo ci sarebbe …>> disse il granchio, ravviandosi il ciuffo con l’adorabile piccola chela

<< Oh, no! E’ pericoloso!>> disse l’Ohnopesciolino, riferendosi all’incubo che aveva appena fatto, per poi riaddormentarsi immediatamente.

<< Parla, granchio!>> intimò l’Aibagabbiano

<< Porta rispetto a chi è più grande di te!>> lo riprese il Matchygranchio. L’Aibagabbiano si posò sullo scoglio, con aria contrita

<< Cosa devo fare, Matchygranchio? Dimmelo, ti prego …>> supplicò Jun

<< Bisogna andare dalla strega del mare. Se vuoi unirti al tuo amato, dovrai poterti muovere sulla terraferma, e quindi avere le gambe …>>

<< Ma come le sai tutte queste cose, Matchygranchio?>> chiese l’Aibagabbiano.

<< Penso le suggerisca direttamente l’autrice … ha un budget limitato, quindi ha dovuto fare dei tagli sul cast, quindi io faccio quello che dice tutto, direttamente …>>

<< La strega del mare? Ma non è pericoloso?>> chiese l’Ohnopesciolino, in uno dei suoi rari momenti di lucidità

<< Ohnopesciolino, non avere paura, con Jun ci saremo noi due.>> disse il Matchygranchio.

<< Ho  solo detto che è pericoloso, non che ho paura …>> disse l’Ohnopesciolino, poi si riaddormentò placidamente

<< Posso venire anch’io? Ne? Ne?>> chiese l’Aibagabbiano

<< Ti son cresciute le branchie?>> si informò la sirenetta

<< Ehm … no … non credo …>>  disse l’Aibagabbiano, controllandosi da tutte le angolazioni

<< E allora no, non puoi venire.>> decretò la sirenetta, tuffandosi in mare, seguita dal Matchygranchio e dall’Ohnopesciolino

<< Cattivaaaaaaaa!>> si mise a piangere l’Aibagabbiano, ma da sott’acqua nessuno lo sentì.

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