Through

Mar 25, 2012 21:16


Dunque, non so cosa sto facendo... adesso sono le quattro (cielo sono le quattro? Io domani ho delle cose da fare, aargh!!), ho appena finito di scrivere questa roba piuttosto inutile ^^' da un'idea che mi frulla per la testa da non so quanti anni ^^''' Per cui... siate pazienti ^^' (oltretutto ci tenevo che il mio debutto ufficiale fosse con dello yasuba ^_^). In oltre, se ora trovo il coraggio di postare lo devo (a parte all'orario XD) ai commenti che mi avete lasciato sul fict-exchange... sono troppo timida per rispondervi (^^''), ma vi ringrazio tantissimo ^_^

Titolo: Through
Gruppo: Kanjani8
Personaggi: Subaru & Ryo (awkward pair ^_^)
Pairing: Yasuba
Genere: friendship? fluffy? comico? (forse un po' tutti questi ^^')
Rating: G
Disclaimer: Qualunque riferimento a fatti e/o persone e/o luoghi realmente esistenti vuole solo essere un omaggio agli stessi. Nessuna intenzione di violare diritti commerciali, privacy o diritti altrui. (Se fossero miei, li farei lavorare molto di meno...)
Warning: Scritta alle 3 di notte. Dovrebbe bastare a mettere in guardia di fronte a qualsiasi problema di stile - grammatica - scelta delle parole - tono etc. (l'ho riletta, ma non assicuro nulla ^^'). Inoltre devo dichiarare che mi dissocio da qualsiasi cosa Ryo possa dire o insinuare in questa fic. (XD)



Through

Al di là della lunga stanza che era stata adibita a camerino comune, Yasu stava spiegando allo staff tecnico le sue idee per i goods del concerto. Il suo viso era coperto dai capelli biondi, mentre con la testa china sul foglio discuteva con la ragazza del reparto costumi, probabilmente sulla fattibilità del design per qualche maglietta. Da lontano non si riuscivano a capire le sue parole, in parte coperte dalle risate di Okura che al centro della sala stava provando una coreografia con Maru. Ma la voce di Yasu si poteva comunque sentire risuonare nel suo suono dolce e la sua cadenza quasi infantile.

-Yop! Lo sai che lo stai fissando ormai da dieci minuti, vero?

Subaru finalmente distolse lo sguardo da Yasu. Al suo fianco Ryo, un asciugamano bianco intorno alla testa, una bottiglietta d'acqua in mano, stava stendendo le gambe sul tavolino davanti a loro. Doveva essersi appena sistemato accanto a lui sulla poltrona, senza che lui se ne fosse assolutamente accorto. E poi Subaru guardò se stesso. Seduto da chissà quanto tempo, con tra le mani la PSP pateticamente spenta.

Subaru non rispose, semplicemente chiuse gli occhi, per poi riaprirli lentamente. Non su Ryo che gli stava parlando, ma su Yasu.

Sapeva cosa stava per succedere.

Perchè era sempre così con Ryo. Ryo, lo conosceva da quando era ancora alto la metà di lui, lo aveva visto crescere, diventare un uomo, diventare una celebrità più di quanto nessuno di loro avesse mai sperato poter diventare; per anni aveva lavorato al suo fianco per raggiungere quel loro sogno comune, e i momenti più duri, li avevano affrontati insieme; c'era qualcosa, in Ryo che lo faceva sembrare vivere in un mondo completamente differente dal suo, eppure c'era qualcosa in lui di perfettamente uguale a Subaru.

Tra tutti i membri del gruppo, per Subaru, Ryo era forse quello con cui era più difficile avere una conversazione normale, una semplice uscita insieme, una bevuta e quattro chiacchiere. In qualche modo l'idea gli risultava difficile. Lo imbarazzava. Ma quando c'era qualcosa di difficile da dire, stranamente, Ryo sembrava essere quello che riusciva sempre a tirarla fuori.

Ryo non era Yasu. A Yasu non serviva neanche dirle le cose, lui le aveva sempre capite senza bisogno di parole. Non era neanche Hina, a cui le cose potevi ripeterle mille volte che non le avrebbe mai comprese, ma non per questo si rifiutava di ascoltare. Spiegare e rispiegare le cose a Yoko era un ottimo modo per metterle in ordine e fare chiarezza nei momenti di confusione. Maru era quello che veniva a dirti le cose che sentivi, prima ancora che tu te ne fossi accorto. E dover dare consigli ad Okura lo aiutava a cercare sempre la strada migliore per affrontare le cose.

Ma in qualche modo, Ryo, quello con cui non parlava mai, con coi non riusciva a parlare mai, era quello con cui alla fine riusciva a parlare più spesso.

-Evidente, eh?- Constatò Subaru con un sospiro. Gli occhi, sempre fissi su Yasu.

Sentì Ryo rispondere con una risata. Ovvia, per quanto fosse ridicolo.

-Se continui così, presto se ne accorgerà anche lui...- Gli disse alla fine, portando la bottiglietta alla bocca.

Subaru non lo stava guardando, ma sapeva che anche lui stava fissando Yasu.

-Ah, se è per questo, lui lo sa già... Lui capisce sempre tutto.

-Credi che Yasu capisca sempre tutto quello che ti passa per la testa? E' carino, che tu lo pensi... ma non è molto possibile...

“Lui ci riesce”. Subaru non lo disse a voce alta.

Ovvio che ci riuscisse.

Ovvio che lo sapesse.

Anche il fatto che Yasu continuasse ad agire come se non sapesse... era solo perchè sapeva anche come Subaru fosse confuso.

-Lui ti piace.- Il tono di Ryo tradiva un certo divertimento nella situazione.

Subaru non potendo ammettere la cosa, guardò semplicemente Ryo. Pur sapendo che quel silenzio non sarebbe mai stato preso per una negazione.

-Tu gli piaci.- Ryo per la prima volta espresse a voce alta quel dato di fatto di cui tutti erano a conoscenza ma che nessuno osava ammettere.

-Lo so.- Confermò Subaru.

-Lui ti piace... tu gli piaci...- Ryo ripetè, nascondendo l'imbarazzo per ciò che le sue parole invitavano a fare, dietro un sorso di acqua.- E allora vai! Non vedo perchè restare qui a sognarlo da lontano quando potresti semplicemente averlo.

-Non è così semplice.- Sospirò Subaru.

-Cosa? Perchè ci siamo noi? A noi del gruppo sta bene che voi abbiate... qualsiasi sia la cosa vogliate avere. Certo meglio che avervi ai due angoli della stanza a fissarvi come cagnolini adoranti ogni volta che l'altro gira la testa. O è perchè siamo idol? Lasciamo stare il fatto che le fan sembrino amare queste cose... seriamente, basta che stiate un pochino attenti, poi, sono sicuro che almeno in questo Johnny-san sia disposto a proteggervi... sai anche tu quanti segreti di cui nessuno parla girano per il jimusho...

-Non è così semplice...- Ripetè Subaru.

-Andiamo, Subaru... Non è il sogno di ogni uomo? Potersi dichiarare con la certezza al 100% di non essere rifiutati?- Seguendo lo sguardo di Ryo, Subaru avrebbe detto che per un attimo questo si era girato verso Okura.

-Ryo... io non sono gay.- Disse alla fine, girandosi completamente a guardarlo.

Le labbra di Ryo si allungarono in un sorriso, prima che riuscisse a trattenerle e riportarle ad un'espressione neutra.

-Stiamo parlando di Yasuda.- Lo indicò con la bottiglietta. - Dovresti essere veramente gay per non volertelo fare.

Subaru girò la testa per nascondere la risata che si stava sforzando di soffocare.

-Hai appena detto una cosa molto scortese, lo sai?- Gli fece notare, anche se la sua voce gli era uscita molto meno seria di quanto nelle sue intenzioni.

Bevendo un altro sorso, Ryo spostò gli occhi verso Subaru, e la bottiglia in direzione opposta.

-Beh, non è divertente? Essere scortesi con Yasu?

Ryo gli offrì uno dei suoi sorrisi compiaciuti, che gli erano valse molte fan.

Entrambi, ridacchiando in silenzio, ripresero a guardare Yasu.

In quel momento la ragazza dello staff si stava allontanando dal tavolo. Finita la conversazione, Yasu aveva finalmente alzato la testa dal foglio, e tra i suoi capelli chiari era spuntato un accenno del suo profilo.

Ryo annuì a Subaru, per poi alzarsi.

-OI YASUDA!- Urlò, muovendosi verso il centro della stanza.- Ti sei ricordato di prenotare per andare a mangiare stasera, vero?

Ancora seduto sulla sua poltroncina, Subaru continuò a guardare Ryo passare un gomito intorno al collo di Yasu, e prenderlo giro, presto raggiunto anche da Maru e Yoko che si unirono alle sue provocazioni.

In quel momento Subaru si sentì attraversare da una scossa. Una scarica di affetto. Di amore.

Per Yasu. Non solo. Per Ryo. Per i Kanjani8.

Abbassò la testa perchè si sentiva di stare arrossendo.

Tra le sue dita, la PSP continuava ad essere pateticamente spenta.

(Tutta quella ripetizione di "le cose" quando si parla dei vari membri del gruppo, ci tengo a farvi notare che non è colpa mia, è Subaru che censura le parole. Cielo, quanto è difficile farti parlare, ragazzo...)

Ora aspettatevi l'arrivo di più Eito su questa communty ^^''

p: subassan, r: g, g: kanjani8

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