Blackmail - Finale

Apr 28, 2008 20:07

Volevo aspettare ancora un pò però, subaru voleva che la postassi già ieri sera quando l'ho finita quindi alla fine adesso ho ceduto ed eccomi qua.
Questa è veramente la fine, forse rispetto al resto della storia è addirittura comico questo capitolo, infatti l'atmosfera cambia completamente, spero che vi piaccia perchè secondo me è carino e sopratutto divertente, ridevo mentre lo scrivevo a immaginarmi la scena XD *ok forse non sto bene°_°*
Cmq oltre al capitolo c'è un epiloghetto che vi metto subito tanto è molto corto, ma che trovo che sia perfetto sennò non sò perchè ma sarei stata tentata a trovare un seguito a questa storia e non lo volevo fare.
Ora vi lascio alla storia buon divertimento.

-Ma perché proprio io? Perché non tu? Sei molto più piccolino e grazioso- si lamentò il ragazzo mentre continuavano a truccarlo.

-Perché tu sei più femminile truccato e con un bel vestito- rispose Nino mentre gli sistemava la parrucca.

-Allora perché non Oh-chan? Lui si è già travestito da donna-

-Perché non sarebbe il suo tipo e rimani sempre tu quello più femminile- ribatte di nuovo Nino.

-Ma io non so come comportarmi- disse preoccupato.

-Ok, Toshi basta non esageriamo con il trucco- disse fermando la sua opera; -Masa lo hai letto il copione che ti ho dato?- chiese poi Nino guardandolo riflesso nello specchio; era stato truccato alla perfezione, portava un leggero ombretto rosa e un rossetto perlato, e con la parrucca castana che gli avevano messo sembra proprio carino/a.

-Si, ma non vorrai che faccia queste cose vero?- chiese preoccupato alzando il piccolo fascicolo di fogli stampati al pc.

-Non capisco qual è il problema?- disse Nino con nonchalance.

-A me non piace questa storia ecco qual è il problema- protesto.

-Masa ma a te piace fare il cosplay, ti ci diverti sempre- gli fece notare Ohno.

-Si ma adesso è diverso, se mi scopre cosa faccio?- chiese preoccupato.

-Vedrai che non ti scopre e se succede, noi staremo sempre lì vicino quindi non avrai da preoccuparti- rispose Nino tentando di rassicurarlo.

-Lo faccio solo per Jun e per vedere la faccia di Akanishi quando ci casca- disse infine determinato e con grinta come suo solito.

-Adesso metti questi e poi andiamo che è già tardi, ho sentito dire che sarebbero andati a bere fuori- lo informò Nino.

Uscito dal bagno gli altri due rimasero a bocca aperta vedendolo, portava dei jeans attillati e una maglia corta che lasciva intravedere la pancia e con le maniche lunghe per coprire la voglia sulla spalla, avevano anche risolto il problema “piatto come una tavola” con un bel reggiseno imbottito.

-Se non sapessi che sei tu, direi che sei una donna- disse Toshi guardandolo ancora stupito.

-Ora andiamo che è tardi ci hai messo troppo a vestirti- gli fece presente Nino.

-Voglio vedere te a metterti un reggiseno, non è facile come toglierlo-

-Ok, ok però ora andiamo-

Si erano appostati vicino al locale dove erano entrati i membri dei kat-tun e ora aspettavano l’occasione giusta per far abbordare Jin da Aiba.

-Eccolo, eccolo- disse Nino indicando l’entrata e vedendo Jin uscire solo.

-Su Masa vai forza- disse Toshi incitandolo.

-No, ragazzi ho paura e se mi molesta che faccio?-

Gli altri lo guardarono senza parole per quello che gli avevano sentito dire, lui che sarebbe andato a picchiarlo quando aveva saputo di Jun.

-Guarda che sei tu che lo devi adescare, quindi se comincia a toccarti non ti mettere a urlare capito?- gli disse Nino facendo presente che la situazione seppure era il contrario.

-A toccarmi? Perché mi deve toccare?-

-Masa ma sei cretino? Dove lo devi portare?- chiese Nino.

-Nel love hotel qui vicino- rispose ingenuamente Masa.

-E che si fa in un love hotel?-

-In un love hotel si… eh? EH? No, no, no, non voglio vacci tu- disse allontanandosi di qualche passo.

-Masa ma avevi detto che lo hai letto il copione- disse Toshi serio.

-E l’ho fatto, ma non c’era scritto che dovessi…-

-Ma mica devi, noi interverremo prima, tu fa solo quello che ti ho scritto, per il resto improvvisa-

-Non mi sento sicuro comunque- disse preoccupato.

Infine lo spintonarono via verso Jin che stava fumando, mettendogli in mano una sigaretta.

-Vai su vai- sussurrarono i due in coro.

Aiba si avvicinò piano finché non fu a pochi passi e modificando il più possibile la voce chiese:

-Hai da accendere?-

Jin si girò a guardarlo e poi prese l’accendino dalla tasca e gli accese la sigaretta che teneva tra le labbra; mentre lo faceva lo guardava e Aiba cercò di rispondere allo sguardo in modo più languido che gli riusciva.

-Grazie- rispose dopo una boccata di fumo.

-Prego è stato un piacere. Posso chiederti il tuo nome?-

“Ha abboccato ha abboccato” esultavano i due nel buio di un angolo della strada.

-Il mio nome è Mas…Masako- disse correggendosi all’ultimo minuto.

-Masako! Scritto con i kanji di giustizia e figlia?- chiese.

-Si esatto- disse soddisfatto del nome che aveva scelto dato che significava proprio quello che voleva portare.

-Sei molto carina- disse Jin.

-Grazie, anche tu non sei male- cominciava a fare il cascamorto e Aiba doveva approfittarne.

-Sei sola?- chiese guardandosi intorno.

-Si e tu?-

-Con amici, ma mi sto annoiando. Ti andrebbe di fare due passi? Ci prendiamo qualcosa da bere magari-

Aiba fece finta di pensarci un attimo, poi disse:

-Va bene, ti va una birra?-

-Perfetto- rispose Jin, poi cominciarono ad allontanarsi.

Nino e Ohno li seguivano a distanza, la direzione era quella giusta però adesso Masa doveva trovare un modo per attirarlo nel love hotel; presero le birre a un distributore e cominciarono a bere non molto distante appoggiati al muro di un edificio.

Sembrava andare tutto liscio, non si era minimamente accorto che era un uomo e sembrava che ci stesse provando sempre più spudoratamente, e gli si avvicinava il più possibile, finchè non gli fu davanti cercando di baciarlo, in quel momento Aiba scansò il viso per evitare la sua bocca e Jin lo guardò contrariato.

-Non qui, ci potrebbero vedere- disse vergognoso; -vieni con me- aggiunse poi prendendolo per mano e trascinandolo verso l’hotel.

Era il momento di precederli e Nino e Ohno svoltarono in un vicolo correndo a più non posso per raggiungere l’hotel e salire in camera prima che arrivassero.

-Ce l’abbiamo fatta, nascondiamoci nel bagno, stanno per arrivare- disse Nino aprendo la porta del bagno.

-Speriamo che Masa riesca a fare tutto senza farsi scoprire- disse Oh-chan entrando dopo Nino e chiudendo la porta proprio mentre si sentivano dei rumori alla porta.

Infatti pochi istanti dopo li sentirono entrare senza accendere la luce.

-Sei molto diretta- fece notare Jin.

-Bè perché non  dovrei-

-Mi piace- rispose Jin, poi lo abbracciò cominciando a strusciarglisi contro, Aiba era alquanto infastidito, ma lo lascio fare evitando accuratamente la sua bocca; ma quando Jin cominciò a infilargli la mano sotto la maglietta, lo allontanò di scatto.

-Che c’è?- chiese brusco Jin.

-Niente è che…- doveva inventarsi qualcosa lo aveva scansato d’istinto per evitare che lo scoprisse, se fosse salito un po’ di più con le mani; cercò di ricordarsi cosa aveva detto Nino che doveva fare e gli venne un idea; -posso spogliarti io prima?- chiese languido sperando che dicesse di si.

Jin lo guardò sollevando le sopracciglia poi disse:

-Come vuoi ma sbrigati-

“Possibile che è così privo di tatto in questi momenti?” si chiese Aiba mentre si riavvicinava a lui.

Gli tolse per prima cosa la cravatta che teneva allacciata lenta intorno al collo e se la fece passare intorno alla testa; poi cominciò a slacciargli la camicia; per ora procedeva tutto bene, poi si accinse a sbottonare i pantaloni, come gli scivolarono lungo le gambe Jin li scavalcò facendo un passo avanti.

-Ora tocca a me- disse; ma non fece in tempo ad avvicinare le mani che Aiba gli diede una spinta facendolo cadere disteso sul letto e poi si sedette sopra di lui per non farlo muovere.

-Sei un tipo che prende iniziativa; mi piace, ti lascio fare-

-Ok, allora tira su le braccia- ordinò Aiba approfittando della situazione; si sfilò la cravatta dal collo e cominciò a legare le mani di Jin al letto.

-Ti piacciono i giochi strani- affermò Jin mentre lo guardava con un sorriso divertito.

-Si molto strani- rispose con un tono che lasciava intuire la sua disapprovazione, ma ormai Jin era legato ben stretto e non ci si doveva preoccupare di lui.

-Venite l’ho legato- chiamo Aiba ad alta voce girandosi verso la porta del bagno.

-Cosa?- disse Jin confuso da quello che stava accadendo.

In quel momento Toshi e Nino uscirono dal bagno con un ghigno divertito sulle labbra.

-Cosa ci fate voi qui? E tu chi sei?- chiese guardando prima gli uni di fianco al letto e poi Aiba che era ancora seduto suelle sue gambe  per non farlo muovere.

-Non pensavamo che ci saresti caduto proprio come un allocco, vero Masa?- ridacchio Nino rivolto alla bella ragazza sulle sue gambe.

-Aiba?- chiese stupito Jin guardandolo.

-Proprio io- rispose togliendosi la parrucca.

-Cosa volete? Lasciatemi!- cominciò poi a gridare e  dimenarsi.

-Non credo che quando Jun era nella tua stessa situazione tu lo abbia fatto- disse gelido Ohno che fino a quel momento non aveva parlato.

-Quindi ora lo sa tutta la combriccola e siete venuti a vendicarlo? Non ha neanche il coraggio di farlo da solo- disse con rabbia e disprezzo.

-Jun non lo sa, abbiamo fatto tutto noi; e ora vogliamo le foto- spiegò Nino.

-Che venisse lui a chiedermele- rispose brusco.

-Jun da adesso in poi ne rimarrà fuori e se proprio non ce le vuoi dare di tua spontanea volontà, forse sarai più propenso per uno scambio- disse Nino sorridendo sadicamente e tirando fuori una macchinetta digitale che passò a Masa, che cominciò a fargli qualche foto.

-Smettetela, smettetela; ok vi darò le foto- disse in fine facendo fermare gli scatti ininterrotti.

-Bene allora ci vediamo domani a mezzogiorno sul tetto del JE, e vedi di portarle tutte- disse infine e si diresse verso la porta seguito da Oh-chan e Masa che era sceso da sopra Akanishi lasciandolo lì legato.

- Dove andate? Liberatemi!- gli urlò dietro mentre uscivano, ma loro fecero finta di nulla.

-Pensate che manterrà la parola?- chiese Masa preoccupato.

-Lo farà, ma per prudenza ho preparato una via d’uscita sicura, non vi preoccupate- disse Nino con sguardo divertito e gli altri preferirono non sapere quale strano piano sicuramente illegale avesse progettato.

-Andiamo a casa, ho sonno- disse Oh-chan sbadigliando.

-Ma lo lasciamo lì così?- chiese Masa.

-Ho avvisato l’albergo che c’è qualcuno che chiede aiuto, presto lo libereranno; quanto vorrei vedere la sua faccia in quel momento- disse cominciando a ridere di gusto, per poi essere seguito dagl’altri.

-Buongiorno!- dissero Jun e Sho entrando nel camerino e trovandovi gli altri 3.

-Giorno- risposerò.

-Nino ti prego dimmi cosa avete combinato ieri- chiese deciso Jun piazzandosi davanti a Nino.

-Nulla di particolare, è andato tutto come previsto, forse anche meglio di quanto avevo previsto- rispose guardando complicemente gli altri 2 che sorridevano divertiti.

-Quindi avete recuperato le foto?- chiese Sho.

-Non ancora, ma alle 12 saranno in mano nostra-

-Vengo anche io- disse Jun.

-Jun non è il caso, meglio che non ti metti in mezzo- gli disse Sho avvicinandoglisi per cercare di tranquillizzarlo.

-Sho cosa dici? Sono io la causa di tutto- disse con aria contrariata.

-Sono d’accordo con lui meglio che rimani qui- disse Ohno con sguardo preoccupato.

-Si, sarà questione di pochi minuti, sta tranquillo andrà tutto bene- aggiunse Masa.

-Voglio venire comunque, mi terrò in disparte ma fatemi venire- continuò a insistere Jun.

Gli altri lo guardarono preoccupati, Jun sapeva che lo volevano solo proteggere ma era determinato ad andare con loro comunque.

-Ok, ma sei sicuro di sentirtela?- chiese infine Nino.

-Si-

- Jun è meglio…- cominciò a protestare Sho ma Nino lo interruppe.

-Sho deve essere una sua decisione-

Infine Sho cedette, ma decise che non avrebbe lasciato neanche per un secondo il fianco di Jun.

A mezzogiorno in punto salirono tutti insieme sul tetto; lui era già lì e dato lo stato in cui si trovava doveva essere piuttosto nervoso.

Li guardò e si rivolse direttamente a Jun.

-Mandi i tuoi amici a fare il lavoro sporco? Non hai fegato per farlo da solo vero?- gli urlò subito contro.

Sho gli teneva stretta la mano nella sua e sentì che Jun lo stringeva più forte; non avrebbe mai voluto che sopportasse questo; era preoccupato, dopo tutto quello che gli aveva fatto non sapeva come riuscisse a guardarlo ancora in faccia.

-Se ho sopportato fino ad ora è solo per i miei amici, forse all’inizio lo facevo per un motivo personale, ma infine ho finito per preoccuparmi per loro e non per me stesso, se fosse dipeso solo da me non avrei mai ceduto ai tuoi ricatti- disse guardandolo direttamente negli occhi come non faceva da molto tempo.

-Quindi adesso mi vorresti far credere che non ti sarebbe importato di perdere tutto in uno scandalo, se non avesse implicato altre persone?-

-Proprio così; se fosse stata una cosa che avrebbe colpito solo me non ti avrei mai assecondato-

-L’amicizia? Lo avresti fatto per i tuoi compagni?- chiese cominciando a ridere.

-Jun ora basta andiamocene- disse Sho tirandolo via, ma Jun non si mosse.

-Tu forse non lo capisci, ma per me loro sono importanti e non potevo rovinarli per colpa mia- disse infine e poi si lascio trascinare via da Sho, sollevato dal fatto di aver detto come stavano le cose; lo sentiva ridere alle sue spalle ma non gli interessa più ormai e voleva lasciarsi tutto alle indietro.

-Sei viscido!- esclamò Nino fermando le sue risate; poi senza dargli modo di replicare disse:

-Le foto- e allungò la mano.

Jin lo guardò male e tirò fuori un disco dalla tasca della giacca.

-E le mie?-

-Eccole disse Nino tirando fuori anche lui un cd-

Si avvicinarono lentamente, sembrava una scena di mezzogiorno di fuoco; quando furono a un passo di distanza si scambiarono i cd e si allontanarono di nuovo.

-Da ora in poi vedi di stargli lontano- disse infine Ohno seguendo i compagni verso le scale.

Quando tornarono in camerino trovarono Jun e Sho seduti sul divanetto, Sho teneva Jun con la testa appoggiata alla sua spalla.

-Tieni- disse Nino porgendogli il cd.

Jun lo prese in mano e lo guardò per qualche istante, poi come a sfogare la rabbia che aveva in corpo cominciò a farlo a pezzi piangendo.

Gli altri lo guardarono lasciandolo fare per un po’, poi Sho gli circondò le spalle con un braccio e presto cominciò a calmarsi lasciando cadere i frammenti sul pavimento.

-Ora è tutto finito!- disse Sho accarezzandogli la testa.

-Grazie ragazzi, vi voglio bene- disse infine Jun tra i singhiozzi.

Gli altri gli sorrisero e poi si gettarono su di lui in un abbraccio di gruppo.

EPILOGO

-Stupidi, sono stati troppo ingenui a fidarsi così- disse ridendo mentre si sedeva davanti al pc.

Lo accese e inserì il cd che gli avevano consegnato per verificarne il contenuto, ma improvvisamente lo schermo si fece tutto nero e un piccolo omino virtuale con in mano quello che sembrava un piccolo videogioco comincio a camminare dal bordo dello schermo fino ad arrivare al centro.

-Siccome non mi fido minimamente di te oltre alle tue foto su questo cd ho messo un bel virus che ti sta distruggendo il pc; così sarò molto più tranquillo che tu non ci abbia cercato di fregare in nessun modo- disse l’omino con voce gracchiante nello schermo.

-Cosa?- esclamò Jin sconvolto cercando di tirare fuori il cd, ma l’omino si era messo a ridere di gusto mentre pian piano l’immagine si distorceva fino a che il computer non cominciò a fumare andando in corto circuito.

-Dannato nanetto!- esclamò Jin furioso sbattendo i pugni sul tavolo.

FINE

Eccoci qui, come vi è sembrato? Vi è piaciuto? Vi aspettavate altro? 
Voglio le vostre opinioni più sincere, quindi commentate e ditemi se vi è piaciuta o meno infine questa fict.
Alla prossima storia ciao a tutti^^

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