Buongiorno ^O^ Oggi nonostante il mio umore variabile, visto che mi sono alzata bene, poi mi sono innervosita e poi ho avuto mille emozioni dietro l'altre, tra date concerti, nuovo album, Nino che è un cretino (ma questo lo sapevo già da ieri XD) Credo che alla fine oggi invece che studiare perderò solo un sacco di tempo perchè non riesco a concentrarmi su nulla XD
Quindi ho deciso che anche se non avete letto in molte è ora di postare lo stesso, così concludiamo anche questa fict e cominciamo con qualcosa di "nuovo" o forse non nuovo per tutti XD ancora non lo so XD *è impazzita stamattina*
Titolo: Soltanto Ti Amo
Fandom: Arashi
Raiting: PG-15
Pairing: Sakumoto, Aimoto, Ohmiya (ho fatto un bel miscuglio sta volta XD)
Desclaimer: In questo caso vorrei che mi appartenesse solo Jun XD ma non è così ahimè ç______ç
Ringraziamenti: Ad harin e jinny che l'hanno già letta tutta, in particolare ringrazio harin di averla letta anche se inizialmente era contraria alla situazione di Jun, ma alla fine credo abbia cambiato idea XD
Capitoli precedenti:
Intro,
Cap.1,
Cap.2,
Cap.3,
Cap.4,
Cap.5,
Cap.6 ,
Cap.7,
Cap.8,
Cap.9,
Cap.10,
Cap.11,
Cap.12,
Cap.13,
Cap.14,
Cap.15,
Cap.16,
Cap.17 Capitolo 18
-Andrai?- gli chiese Nino mentre seduti al tavolo bevevano un tè.
-Non so ancora che fare- rispose Jun.
-Possibile che tu sia così indeciso? Ha detto quello che volevi o no?- protesto Nino un po' stufo di questo tira e molla che Jun stava portando avanti.
-Si, però...-
-Però cosa? Tu lo ami, e anche lui prova lo stesso, te lo ha detto, più di così... Eri tu a difenderlo quando io ti dicevo che non mi piaceva, dicevi che ti dava sicurezza, cosa è cambiato ora?- chiese.
-In realtà nulla, ma allo stesso tempo tutto- rispose Jun sospirando.
-Ma è normale, amarsi senza avere qualche insicurezza, qualche dubbio, qualche timore; non è amarsi- rispose Nino cercando di far capire a Jun che tutto quello che stava provando in quel momento era normale, doveva esserci.
-A che ora è?- chiese poi Nino.
-Alle 6- rispose Jun.
-Se decidi di andare ti teniamo Asuka- disse soltanto; -Cosa vuoi fare invece con i nonni?- chiese poi cambiando discorso, ormai non aveva più nulla da dire la decisione spettava solo a Jun.
-Nulla- rispose.
-Non vuoi denunciarli?- chiese Nino un po' stupito.
-No-
-Ma... l'hanno rapita, potrebbero farlo di nuovo- disse sconcertato.
-Sono i genitori di Harumi, non posso fargli questo; poi Hina mi ha assicurato che i servizi sociali hanno deciso che non potranno più pretendere l'affidamento della bambina, non avrò problemi con il reddito ora, l'importante è che Asuka stia bene e possa avere quello che le serve- spiegò Jun.
-Delle volte sei davvero troppo buono- disse Nino scuotendo la testa rassegnato.
Erano le 5 e mezza del pomeriggio ed era sdraiato sul tatami a giocare con Asuka, non aveva ancora deciso se andare e si stava facendo tardi sul serio, aveva sentito uscire Sho di casa verso le 3 probabilmente aveva tante cose da preparare.
-Cosa dovrei fare eh?- chiese ad Asuka che giocava con i lego morbidi che Masaki aveva comprato.
Ovviamente la bambina continuò a giocare ignorando completamente il padre.
-E se poi non andassimo d'accordo? Se poi si trova qualcun'altro con meno problemi?- continuava a tormentarsi con sempre le solite domande e non si dava pace; aveva deciso di dimenticare Sho, invece poi si era ripresentato, aveva detto tutte quelle cose e lui non ci aveva voluto credere, e ora gli aveva detto che lo amava, gli aveva detto “TI AMO”
-Che dici gli diamo fiducia a Sho?- chiese alla piccola.
-SYO!- ripetè lei.
-Lo prendo per un si- rispose Jun prendendola in braccio.
Era tardi erano dieci minuti alle 6 ma se avesse fatto in fretta ce l'avrebbe fatta, portò Asuka dagli Ohmiya, non chiesero nulla, Satoshi gli sorrise e Nino disse solo “Sbrigati” e poi corse via, più veloce che poteva, il posto non era troppo lontano quindi poteva arrivare in tempo.
Sho non sapeva se essere più in ansia per la presentazione o per la paura che Jun non si sarebbe presentato, non sapeva bene neanche lui perchè aveva deciso di chiedergli di venire, probabilmente pensava che sarebbe stato meno doloroso se non fosse semplicemente venuto che se avesse ricevuto un secco NO da Jun. Ed ora era lì davanti a un sacco di gente e qualche giornalista, il suo editore stava presentando il libro a grandi linee e diceva che si aspettava grandi cose e presto anche un nuovo libro.
“Un nuovo libro?” si chiese Sho confuso, non ne avevano neanche parlato, o forse si ma preso da tutti i pensieri che aveva per la testa non se ne era nemmeno accorto.
Ed arrivò il momento, l'editore lo invitò a parlare e a raccontare del libro, prese il microfono e con un inchino si presentò; quando rialzò la testa qualcuno entrò di corsa nella sala e rimase in fondo accanto alla porta, Sho era incredulo non poteva credere che la persona che era lì in quel momento con il fiatone per la corsa fosse proprio Jun.
Gli sorrise e prese a parlare...
-Non avrei mai pensato quando ha portato il libro al mio editore che gli sarebbe piaciuto così tanto, per questo devo ringraziarlo per aver creduto in me ed aver dato fiducia a quello che ho scritto. Ma più di tutto devo ringraziare la persona che mi ha ispirato questa storia, una persona meravigliosa che nonostante tutte le difficoltà nella vita è sempre andata avanti-
-Quindi è una storia vera quella che racconta?- chiese una donna.
-No, non è una storia vera, ma una storia che può succedere, un padre solo può dover crescere una bambina dandogli tutto l'amore che ha, ma anche con grandi difficoltà dovute proprio all'assenza di qualcuno che gli sta accanto- rispose Sho.
-Nel libro alla fine trova una compagna però giusto?- chiese un uomo.
-Si esatto- rispose.
-E questa persona lo sosterrà sempre? Gli starà vicino e lo amerà nonostante la situazione in cui si trova?- chiese poi Jun da infondo alla stanza, nessuno badò alla domanda la presero come quella che veniva da un altro giornalista e basta, solo Sho notò la persona che la fece, non lasciando mai che gli occhi si distogliessero dal viso di Jun.
-Si lo sosterrà e lo amerà per sempre- disse soltanto Sho.
Si susseguirono molte domande tra cui quelle di un probabile film, Sho si trovò costretto lì a rispondere ancora per molto, e perse di vista Jun che sembrò essere sparito, quando finalmente dopo la firma di qualche autografo sul libro riuscì a liberarsi, lo cercò lì intorno ma sembrava non esserci sul serio.
Che avesse detto di nuovo qualcosa di sbagliato? Si chiese Sho facendo prendersi dall'ansia, quando qualcuno gli si avvicinò, era una ragazza che lavorava nella libreria.
-Sakurai-san?- chiese.
-Si?- rispose Sho.
-Un ragazzo ha lasciato questo per lei- disse la ragazza porgendogli un foglio, Sho lo prese dalla sue mani e lo aprì.
Ti aspetto a casa
Jun
Salutò le ultime persone poi con la scusa di sentirsi poco bene scappò immediatamente via, fece la strada di corsa salì fino al ballatoio, poi si fermò davanti alla porta di Jun cercando di riprendere fiato e di frenare i battiti accelerati del suo cuore.
-Perchè non hai bussato?- chiese poi Jun d'un tratto aprendo la porta.
Lo stava aspettando sul serio?
-Eh... mi stavi aspettando?- chiese poi Sho.
Jun abbassò il viso, non poteva confessargli che si era seduto praticamente quasi davanti alla porta ad aspettarlo. Si fece da parte e lo fece entrare.
-Perchè sei andato via?- gli chiese Sho.
-Avevo lasciato Asuka da Nino e Toshi all'improvviso e... non volevo crearti problemi- rispose Jun.
-Ma che dici... e Asuka?- chiese poi cambiando argomento, si sentiva in imbarazzo come un quindicenne.
-E' ancora con gli Ohmiya, gli ho preparato la sua borsa e gli ho chiesto se me la tengono per stasera- rispose Jun arrossendo.
Possibile che riuscisse ad essere così tremendamente dolce da aver voglia di stringerlo forte a se? Si continuava a chiedere Sho.
-Scusa se prima ho fatto quella domanda non avrei dovuto- disse un istante dopo Jun per scusarsi.
-Io sono contento che tu l'abbia fatta invece- rispose Sho.
-E' vero che ti sei ispirato a me per il libro?- chiese Jun titubante.
-Si è vero, e forse quel giorno che cominciai a pensare sempre di più a te tanto da cominciare a scrivere in modo così frenetico avrei dovuto capire quello che provavo, invece sono stato uno stupido, ti ho ferito, mi dispiace- disse inchinandosi profondamente.
-Dimmelo di nuovo, solo una volta- chiese Jun.
Sho si rialzò guardandolo per un secondo un po' confuso, poi gli si avvicinò piano e disse:
-Ti amo- Jun lo guardava dritto negli occhi senza dire nulla, e Sho sosteneva il suo sguardo lasciandocisi perdere dentro.
-Ti amo- disse di nuovo prendendogli il viso tra le mani.
-Ti amo- disse un secondo prima di baciarlo.
Epilogo
2 ANNI E MEZZO DOPO...
-Asu!- chiamò Jun, la piccola che lo cercava all'entrata dell'asilo, la vide salutare la maestra e correre verso di lui che la prese subito in braccio.
-Ti sei divertita oggi a scuola?- gli chiese Jun.
-Si, tanto- rispose lei.
Jun la rimise a terra e la prese per mano.
-Andiamo a casa?- chiese Asuka.
-Prima dobbiamo passare da qualche parte- rispose Jun.
Si fermarono da un fioraio e Jun comprò dei fiori.
-Andiamo dalla mamma?- chiese Asuka.
-Si andiamo dalla mamma- disse Jun con un sorriso alla piccola.
Andarono al cimitero e pregarono davanti alla tomba di Harumi, come sempre Asuka chiese a Jun qualcosa sulla sua mamma, ogni volta che andavano voleva che gli raccontasse qualcosa.
-Ora andiamo a casa?- chiese di nuovo la piccola mentre uscivano dal cimitero.
-Ancora no. Hai fretta di tornare a casa?- gli chiese Jun.
-No, no- rispose.
Quando entrarono nella piccola sala d'esposizione Asuka corse tra le braccia del ragazzo che stava sistemando alcuni quadri.
-Zio Toshi!!!!!!!!!!!!!!!- urlò la piccola che fu presa in braccio.
-Zio li hai fatti tu tutti questi?- chiese lei indicando i quadri.
-Si ti piacciono?- chiese lui.
-Sono bellissimi- disse lei ammirata.
-Allora la prossima volta ne dipingiamo uno insieme- disse lui.
-Papà, papà posso dipingerne uno con lo zio Toshi!- esclamò lei entusiasta.
Quando uscirono dalla galleria Asuka chiese di nuovo...
-Torniamo a casa ora?-
-Si, ma perchè vuoi tornare a casa con tanta impazienza?- chiese Jun.
-Devo dire una cosa a Sho-chan- rispose la bambina.
-E cosa gli devi dire?- chiese Jun.
-Te lo dico dopo- disse lei.
-Siamo a casa!- disse Jun entrando.
-Okaeri- rispose Sho seduto con il computer davanti.
-Sho-chan, Sho-chan!!!!- gridò Asuka buttandosi tra le sue braccia.
-Ehi principessina, come è andata oggi a scuola?- chiese facendola sedere sulle sue ginocchia.
-Bene! Ho una cosa da dirti- disse lei.
-E' tutto il pomeriggio che smaniava per tornare a casa, non ha voluto dire neanche a me cosa ti deve dire- rispose Jun uscendo dalla cucina.
-E che mi devi dire?- chiese Sho guardando Asuka.
-Mi sono fatta il fidanzato!- annunciò lei tutta sorridente.
-COSA???!!!!!!- esclamò Sho, Jun si mise a ridere a vedere la faccia sconvolta di Sho.
-Come hai il fidanzato, tu sei fidanzata con me già!- disse Sho.
-Io voglio bene a Sho-chan però tu sei troppo vecchio per me- disse lei scuotendo la testa.
-Come troppo vecchio?!-
-Si. E poi tu hai il papà- disse lei spiazzando entrambi, i bambini di oggi erano davvero molto svegli.
-Io ora vado a giocare in cortile- disse lei scappano verso la porta e infilandosi le scarpe.
-Ehi no, aspetta parliamone un attimo, non puoi fidanzarti...- protestò Sho ma Asuka fu fuori la porta dopo pochi minuti.
-Jun ma tu non dici nulla?- lo rimproverò Sho.
-Sho ha 4 anni sono dei bambini- rise lui.
-Proprio per questo è troppo piccola per...-
-Ma sta zitto- disse Jun baciandolo, Sho smise di fare stupide proteste e si lasciò baciare da Jun stringendolo per i fianchi.
-Quando avrà capito che noi due...- disse Sho quando si allontanarono l'uno dall'altro per qualche istante.
-Non lo so, ma... è mia figlia mica è stupida- disse Jun.
-E lo vedo, ha il ragazzo già- rispose Sho secco.
-E non fare il geloso- rise Jun; -Se no me lo trovo pure io un ragazzo più giovane-
-Ehi!- protestò Sho stringendolo più forte e facendolo ridere di nuovo.
FINE
E anche questa è finita ç_____ç sperando che sia piaciuta, spero di farvi leggere tante altre cose al più presto possibile ^____^ (In realtà ne ha tante da far leggere già XD)