Kokoro no shindo

May 14, 2010 14:04


Konbanwaaa!!! Tornata dalla mia vacanza di una settimana posto subitissimo un capitolo e corro a studiare che mi attendono gli esami!!!
Titolo:  Kokoro no shindo ( tremiti del cuore) Cap. 10 Deaite yokatta
Fandom:  Arashi
Genere:  romantico, malinconico, triste, introspettivo e non saprei
Rating: aperto a tutti direi
Pairing: Sho X Kisa  Kisa X Nino  (Kisa è un personaggio inventato)
Disclaimer: é no non sono proprio miei aaaaaaaah però lo vorrei tanto cioè non in quel senso... vorrei solo essere loro amica ... se si può  un pò più intima di Nino... diciamo che non dispiacerebbe.
Cap. precedenti: (  Cap.1  )  (  Cap.2  ) (  Cap. 2 di 2) )  (  Cap. 3 ) (  Cap.4 )(  Cap. 5  ) (  Cap.6  )(  Cap 7.  )(  Cap.8 )(  Cap.9 )


Cap.10 Deaite yokatta*

Nonostante convivessero già da un paio di giorni i due continuavano a dormire in camere separate. Prima dell’entrata in casa Sho le aveva promesso che non l’avrebbe sfiorata neanche con un dito finché lei non sarebbe stata in grado di non provar più nulla per Nino e cosi fu. Sapeva che non sarebbe stato facile per lei ma credeva in lei e poi lui stesso si sarebbe impegnato ad aiutarla. Nono stante questa premessa i rapporti tra i due rimasero quelli di sempre e dall’esterno potevano sembrare facilmente una coppia per quanto gli riuscisse naturale tenersi per mano, sorridersi, prendersi cura l’uno dell’altro. Proprio su questo argomento vertiva l'intervista posta a Jun che Nino si ritrovò a leggere:
- È troppo divertente guardarli sono una delle coppie più dolci che io abbia mai visto. Si prendono cura l’uno dell’altro senza neanche accorgersene. Ad esempio una volta ho visto Sho studiare un libro solo per poterlo poi spiegare a lei o ancora non posso dimenticare quando ha comprato istintivamente due nikuman* invece di uno, io ridendo gli chiesi quanto avesse intenzione di mangiare e lui innocentemente mi rispose che l’aveva comprato per Kisa, ma il bello era che Kisa era a Tokyo e noi a Sapporo.
- Kisa.. lei beh è premurosa con tutti ad esempio ricorda ciascuno di noi quanti cucchiaini di zucchero prendiamo nel caffè o quali siano i nostri piatti preferiti, si preoccupa della nostra salute e del lavoro. Insomma è una specie di miscuglio tra mamma-sorellina-amica per tutti noi. Tuttavia credo che con Sho tutto questo sia accentuato... mmh si forse dopo di lui viene solo Nino -
- Ninomiyasan? - chiedeva il giornalista.
- Si un tempo erano davvero amici, chi sa forse perché comunque Nino era il migliore amico di Sho e quindi di conseguenza Kisa lo vedeva molto più spesso di quanto vedesse noi altri ma poi bah sembra che dopo il ritorno di lei dall’Italia le cose si siano un pò cambiate -
- Cambiate? In che senso? -
- Non li vedo più cosi amici come prima ma comunque sono cresciuti e penso che le relazioni da grandi mutino sopratutto in casi di distanza come il nostro. Io stesso con Kisa non credo di aver recuperato del tutto l’amicizia di un tempo. Per Sho invece è diverso, quei due è come se non si fossero mai separati, sono certo che il rapporto che li lega è sempre quello di quando erano piccoli se non più forte -

Che stupido come gli era saltato in mente di parlare di una cosa del genere. Perché aveva parlato di lui? E se quello stupido del giornalista si fosse interessato alla cosa? E se avesse scoperto... ma no non sarebbe mai successo e lui lo sapeva bene... però in fondo al suo cuore desiderava fortemente che quel giornalista scoprisse tutto; che annunciasse all’intero mondo che prima Kisa amava lui, e chi sa forse in quel caso lui avrebbe potuto confessare di amarla ancora, di non essere mai stato innamorata di nessun altra all’infuori di lei.

Posò la rivista e andò a stendersi sul letto con l’intento di riposarsi ma risultò completamente inutile; ogni qual volta chiudeva gli occhi il viso triste di Kisa gli si parava davanti, i suoi occhi vuoti continuavano a tormentarlo, cercava di allontanare quell’immagine e al suo posto i ricordi del passato arrivavano ad avvolgerlo cosi forte da soffocarlo.

<< Dal giorno in cui aveva lasciato Kisa erano passati un paio di mesi ma Kisa aveva continuato a comportarsi con lui come sempre aveva fatto davanti ai ragazzi e ciò lo infastidiva a dir poco... non lo avrebbe mai ammesso ma sperava che lei non si arrendesse così facilmente.

Stava per aver inizio il periodo del tour estivo e cosi i ragazzi si erano riuniti per passare una serata tutti assieme prima della partenza. La serata trascorse abbastanza piacevole tra pizza, film, videogiochi e chiacchiere ma di tanto in tanto Kisa abbassava lo sguardo pensierosa, Sho la guardava preoccupato e subito lei tornava a sorridere... Era successo qualcosa? Era da un po' che non la vedeva ma ora guardandola bene poteva notare qualcosa di particolare nei suoi occhi era come se la solita luce, che li caratterizzavano, si fosse spenta. Era per colpa sua? No, aveva l'impressione che non fosse per quello e poi dopo averla lasciata l'aveva vista altre volte e questa era la prima volta che la vedeva. Cosi. No, non era per quello, in oltre bisognava aggiungere che in quegli ultimi giorni anche Sho era sembrato giù di morale e quel suo modo preoccupato di guardarla nel corso della serata non faceva che insospettire Nino ancora di più.
- E dopo il concerto che ne dite di andare tutti una settimana a mare assieme? - propose Masa emozionato.
- Aaah ma perché sempre a mare a me non piace il mare lo sai - si lamentò Nino.
- Giusto giusto andiamo al fiume - fece Satoshi.
- Satoshi tu vuoi solo andare a pescare! - esclamò Jun - E Nino a te non piace il mare ma a noi si e sopratutto piace a Kisa quindi si va a mare -
- Ra.. ragazzi - balbettò Kisa.

Tutti si voltarono a guardarla mentre Sho abbassava lo sguardo già a conoscenza di quello che l'amica stava per dire.
- I... io non posso venire -
- Visto non le piace il mare - ne approfittò subito Nino.
- Kisa se non vuoi andare a mare andiamo da un altra parte -
- N... non è quello - disse scuotendo la testa.
- K... Kisa - sussurrarono Jun e Masa nel vedere il suo viso rabbuiarsi.
- A... a inizio Agosto mi trasferisco in Italia -
- I... Italia?! - chiesero ancora una volta i due.
- Haha bello scherzo - scoppiò a ridere Nino - Ragazzi solo voi due potete cascarci -

Tutti si voltarono a guardare verso Kisa che abbassò lo sguardo.
- Stavi scherzando vero? - sussurrò quando una fitta al petto lo privò dell'ossigeno.
- Mamma ha detto che la nonna non sta bene e che lei desiderava già da tanto tornarsene in Italia e che quindi voleva approfittarne per tornare -
- Ma... ma sarà solo finché tua nonna non si rimette, giusto? - chiese Masaki.
- La mamma ha detto che vuole tornare in Italia definitivamente. È da tanto che mi ero accorta di questa suo desiderio e credo che fino ad ora si sia trattenuta per me ma ora i... io non posso impedirle di... -
- Ma tu non puoi restare qui con noi. Puoi venire a stare da uno di noi. Chiedo a mamma se... - preso dall'ansia aveva preso a parlare a macchinetta ma appena Satoshi gli poggiò una mano sulla spalla si rese conto che quello che stava facendo non faceva che far star peggio l'amica la quale Kisa scosse nuovamente la testa nel chiaro tentati di non piangere.

L'Italia... era cosi lontana? Anche dopo essersi lasciati non aveva mai pensato all'idea di perderla del tutto, era sempre stato convinto che anche se lei non avesse voluto avere più nulla a che fare con lui avrebbe sempre potuto vederla accanto a Sho ma questo significava che non avrebbe più potuto vederla ne accanto a lui ne da nessun'altra parte... perché lei non sarebbe più stata sotto il suo stesso cielo; quando da lui il cielo sarebbe stato coperto di stelle probabilmente da lei ci sarebbe stato il sole, quando da lui avrebbe piovuto chi sa se anche da lei pioveva. Più ci pensava, più qualcosa di pesante spingeva sul suo cuore. Guardò verso Sho che se ne stava li a testa bassa senza dire nulla. Dannazione perché non diceva nulla? Perché non reagiva? Perché non gli diceva di non andare? Strinse un pugno per non esplodere, scattò in piedi e si diresse verso l'uscita. Solo quando fu in strada si accorse che Kisa lo aveva seguito.
- Nino! Nino! …. Kazu! - lo chiamò con tutto il fiato che aveva in gola mentre correva per raggiungere Nino che camminava rapido.
- Ki... Kisa - Da quanto non lo chiamava più per nome?
- Ti prego aspetta -

Erano all'inizio dell'estate ma la sera faceva ancora abbastanza fresco.
- Scema sei scesa senza nulla addosso ti verrà il raffreddore - fece avvicinandolesi e porgendogli la sua giacca.
- Nino io volevo dirtelo per primo ma... perdonami... -
- Non vedo perché avresti dovuto dirlo prima a me è giusto che tu me lo abbia detto insieme a tutti gli altri -
- Vide la ragazza tentennare alla sua risposta.
- Hai ragione però tu... - fece prima di ammutolirsi.
- Volevi dirmi qualcosa?
- I.. io non ho alcun diritto di dirlo proprio ora ma prima di andarmene voglio che tu sappia quello che ho provato per te. Sin dal primo giorno in cui ti ho visto è stato come se qualcosa di te fosse entrata dentro di me e se ne fosse impossessato. Non facevo che chiedermi se tu fossi passato ai provini poi quando Sho mi disse che un certo Ninomiya Kazunari era nel suo stesso gruppo ne fui felicissima, ti avevo ritrovato e non da quel momento in poi non feci altro che aspettare con ansia al giorno in cui ti avrei rincontrato... Poi siamo diventati tutti amici e la tua amicizia, quella dei ragazzi è stata e continuerà ad essere qualcosa di molto prezioso per me. Grazie a tutti voi non mi sentivo più cosi sola. Quando poi sei comparso tu al mio fianco non riuscivo a crederci, era tutto cosi perfetto che mi sembrava impossibile che una cosa del genere potesse stesse accadendo proprio a me e a poco a poco la solitudine è scomparsa del tutto -
- Kisa io... - tentennò.
- Non voglio farti sentire in colpa con queste parole. Sono davvero felice che tu stia con Nagasawasan anzi credo che ora tocchi anche a te un po' di felicità; io grazie a te e ai ragazzi ne ho già ricevuta abbastanza per questa vita e mi sa anche per la prossima - disse sorridendogli tra le lacrime che silenziose avevano iniziato a bagnarle le gote - Deaite yokatta* -

Non l'aveva mai vista piangere in quel modo, l'unica volta era stata quando gli aveva confessato di essere innamorato di lei ma era diverso quelle erano lacrime di gioia queste erano di dolore. Quei suoi grandi occhi colmi di pianto ora non facevano altro che procurargli fitte sempre più dolorose al petto. Desiderava abbracciarla, stringerla a sé e chiedergli di non andarsene. Se lo avesse fatto... se fosse stato lui a chiederglielo sarebbe restata?... No, non poteva farlo.... doveva rispettare il patto... infondo era l'unico modo che aveva per proteggerla.
- Ah perdonami - fece cercando di asciugarsi le lacrime che però non facevano che aumentare - Forse ora è meglio che torni dentro dagli altri -
- Mm -
- Allora ciao - disse prima di correre via.
- Ci... ciao -

>>

Nino aprì gli occhi e per un attimo gli parve di vedere il volto di Kisa.
- Ki... Kisa -
- Mi spiace deluderti ma dovrai accontentarti di me - gli rispose Ohno.
- Satoshi cosa ci fai tu qui? -

Senza parlare gli indicò l'orologio appeso al muro che indicava le 12.00.
- Mezzogiorno.. mezzogiorno! - urlò alzandosi subito dal letto in cerca dei vestiti.
- La riunione è finita da un pezzo non c'è bisogno che ti scaldi e per oggi ti ho annullato tutti gli impegni -

Calmatosi tornò a sedere sul letto evitando di guardare Ohno che nel frattempo era andato in cucina a preparargli qualcosa da mettere sotto i denti. Dopo poco si rialzò e andò a lavarsi.
- Satoshikun - lo chiamò entrando nella cucina.
- Vieni a sederti è pronto -
- Io -
- E non lamentarti stavolta non ho bruciato niente mi sono fatto spiegare bene da mamma come prepararli - fece indicando le omlette.
- Non volevo dire quello. Baka! Io volevo... si insomma volevo ringraziarti per... - Cavolo lui non era proprio bravo a ringraziare.
- Tranquillo e comunque è stato facile giustificarti si erano accorti un po' tutti che ultimamente non stavi molto bene. Anzi -
- Che vuol dire quell'anzi? -
- Che una certa Kisa sembra particolarmente preoccupata e questo non agevola di certo la situazione con il suo ragazzo Sho che ovviamente si accorto di tutto -
- Non c'è nulla di cui preoccuparsi è lei che è baka che si preoccupa per tutti e poi è solo un po' di mal di testa -
- Mm sarà eppure mi sembra che la cosa sia reciproca quel Kisaaaaa - fece facendogli l'imitazione - di prima sembrava molto convincente -
- I.. io - balbettò diventando rosso.
- Allora che dici vogliamo darci una mossa prima che sia troppo tardi? -
- Vuoi dire che hai sempre saputo tutto? -
- Cosa di te e di Kisa? Che per un periodo siete stati fidanzati e che poi tu all'improvviso l'hai lasciata per Nagasawa di cui non sei chiaramente innamorato? -
- Ma... ma -
- Non ti conoscerò come Sho o Kisa ma rimango pur sempre un tuo amico e poi non sono mica cieco si vede lontano un miglia... compreso che ne sei ancora innamorato -
- E... e Jun e Masaki? - fece ora preoccupato.
- Ah no di loro non devi preoccuparti. Loro sono ciechi. Dai ora mangia o si fa freddo il mio capolavoro e dopo mi spieghi tutto tanto grazie a te ho la giornata libera. Ah e un ultima cosa io sono maschio mas-chio quindi per favore non scambiarmi più per una ragazza non vorrei rischiare di essere baciato -

E cosi aveva sempre saputo tutto. Come aveva potuto non accorgersene? Comunque sia ora la questione era: con lui poteva parlarne? Si era certo che di lui poteva fidarsi, infondo non aveva detto nulla fino ad allora e poi proprio non resisteva più a tenersi tutto per sé.

*Nikuman: Si tratta di una specie di grande raviolo di forma sferica schiacciata, imbottito di solito con carne di maiale e cotto al vapore. Una delle cose più buone al mondo posso aggiungere.

*Deaite yokatta: “Sono felice di averti incontrato/conosciuto”



g: arashi

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