Era mattina presto quando squillò il cellulare di Sho.
- Basta basta ora rispondo. Aaah che mal di testa atroce.. Moshi moshi* -
“ Sakuraisan ma cosa ha combinato?”
- È? Io? Nulla? -
“Non faccia il finto tonto. Ieri sera un paparazzo vi ha fotografato”
- E allora? Non c’è nulla di male nell’andare ad una presentazione accompagnato da un amica -
“ Sakuraisan vi hanno fotografato mentre eravate in auto davanti al vostro appartamento”disse esasperato.
All’improvviso un immagine confusa di se stesso che baciava Kisa gli tornò alla mente. Ma cosa aveva combinato? Aveva bevuto cosi tanto da perdere il controllo. Ma poi perché aveva bevuto cosi tanto? Ah già Nino e la Nagasawa e infine Kisa… la sua piccola Kisa che sorrideva anche se stava soffrendo.. la sua Kisa che piangeva nascondendo il viso fra le sue braccia.
“Sakuraisan, Sakuraisan ma insomma mi sta ascoltando?!”
- Oh si si chiedo scusa -
“Kitagawa vi vuole immediatamente nel suo ufficio. Entrambi”
- Ho… ho capito - concluse attaccando e restando per un po’ con il telefono in mano.
E ora come lo avrebbe detto a Kisa? Si alzò e si diresse in cucina dove Kisa stava preparando la colazione insieme a sua sorella.
- Ah Sho ti sei svegliato presto - fece Mei squillante.
- Mei non urlare ho mal di testa -
- Ma io non sto affatto urlando e comunque quanto hai bevuto ieri sera? Scommetto che hai dato un sacco di problemi a Kisaneesan* -
Kisa sorrise vedendo la ragazza puntare un dito sul petto del fratello e ricevere in cambio una scompigliata di capelli.
- Mei va a prendermi un’aspirina, per favore -
- Hai hai - fece uscendo dalla cucina.
Sho si avvicinò a Kisa che presa dall’imbarazzo gli parò davanti un bicchiere di succo di frutta.
- Ki…Kisa, devo parlarti -
- Eh?! Oh capisco… solo che ora devo andare all’università quindi ne parliamo dopo ok - disse avviandosi verso l’uscita.
- Kisa ci hanno fotografato. Un paparazzo ci ha fotografati mentre ieri sera eravamo in auto -
Kisa rimase paralizzata. Foto… fotografati? Cosa ne avrebbe pensato Nino? No, ora non era a lui che doveva pensare. Aveva sperato che Sho se ne dimenticasse e invece ora lo sapeva tutto il Giappone. Ora Sho, gli Arashi erano tutti in pericolo… e ancora una volta solo per colpa sua.
- Kitagawa ci vuole vedere subito nel suo ufficio -
- E ora co… cosa facciamo? -
- Per ora andiamo da lui -
- Kisa… perdonami -
- No non devi scusarti.. tu eri ubriaco e… non capivi e… ma ora la cosa più importante sono gli Arashi… dirò che è tutta colpa mia, che ti ho baciato io approfittando che eri ubriaco -
- Kisa no… non… è stata colpa mia -
- Ragazzi finalmente siete arrivati. Forza veloci - fece il manager che trovandoli davanti l’ascensore li spinse dentro per poi accompagnarli da Kitagawa.
- Benvenuti ragazzi. Prego accomodatevi - disse indicandogli le sedie.
- Date un occhiata - continuò mettendogli davanti la rivista “Popolo” sulla quale in prima copertina c’era raffigurata una foto di Sho che abbracciava Kisa. Entrambi i ragazzi cercarono di non tradire espressioni ma quando Kitagawa aprì la rivista e mostrò le cinque pagine interamente dedicate a loro due e la foto del bacio Kisa inizio a balbettare la sua scusa.
- Non è colpa di Sho… è tutta colpa mia… sono stata io a baciarlo… prendetevela con me -
- Kisa no - cercò di dire Sho ma fu interrotto da Johhny.
- Kisachan non devi cercare di proteggerlo. Le foto mostrano chiaramente che è stato lui a baciare te e comunque non siete qui per essere puniti anzi -
- Scusi? - chiesero entrambi perplessi.
Qualcuno bussò alla porta.
- Avanti entrate -
Erano il resto degli Arashi. Ohno aveva una copia della rivista in mano. Sia Kisa che Sho guardarono verso Nino che continuava a mostrare una delle sue espressioni impassibili. Kisa sentì una fitta al centro del petto quando incontrò quegli occhi freddi e subito volse lo sguardo verso il pavimento.
- Vedo che siete già informati -
- Johnnysan la prego non si arrabbi con i ragazzi, li lasci stare insieme. Loro si vogliono davvero bene, non possiamo separarli, non sarebbe giusto. Ora che si sono ritrovati… Hanno sempre finto che fra loro non ci fosse nulla per non crearci difficoltà e ora tocca a noi far qualcosa per loro -
- Masakikun ti prego calmarti non è questa la mia intenzione. Vi ho fatto chiamare qui perché volevo foste al corrente di quanto sto per dire a Sho - si volse cosi a guardare verso Sho e Kisa - Shokun Kisachan se siete d’accordo vorrei annunciare il vostro fidanzamento -
La sala cadde nel silenzio, erano rimasti tutti sconvolti dalle sue parole.
- Se sviluppiamo la cosa a nostro favore riusciremo a sfruttarla come pubblicità positiva. E poi ormai tu sei in età da matrimonio e so che l’affetto che provate l’uno per l’altro non è una cosa nuova; quindi quale migliore soluzione? -
Sorrise ai due ragazzi che lo guardarono sconvolti senza riuscire a proferir parola.
- Ragazzi spero siate da supporto ai vostri amici - concluse rivolto al resto del gruppo.
- Hai - dissero Jun e Aiba che corse subito ad abbracciare i due amici entusiasto.
<< - Shokun lei è Kisa -
Il piccolo Sho si avvicinò alla culla d’ospedale dove una piccola neonata si agitava. Ne rimase subito incantato; non aveva mai visto una creatura cosi tenera, piccola e fragile. Miriam si avvicinò alla culla e la prese in braccio ma la bambina parve non volersi calmare. Sho come incantato si avvicinò al letto e allungò le braccia verso la bambina.
- Po… posso tenerla in braccio? -
Subito la mamma gli si avvicinò.
- No Sho non puoi; sei troppo piccolo per tenerla in braccio -
- Starò attento - protestò.
- Mi spiace Sho ma -
- Chivachan lascia che Sho tenga Kisa - fece Miriam - Sho vieni qui siediti accanto a me -
Il Sho si andò a sedere e la donna le mise Kisa fra le braccia.
- Bravo tienigli la testa -
- Ciao Kisachan - disse piano.
All’improvviso la bambina smise di piangere e iniziò a sorridere e ad agitare le manine verso il viso di Sho.
- Sembra che tu le piaccia -
Sho sorrise e alzò lo sguardo verso Miriam.
- La proteggerò! La proteggerò a tutti i costi -
Miriam gli sorrise.
- È una promessa questa Shokun -
- Hai - fece serio >>
Subito dopo la discussione con Kitagawa Kisa e Sho erano stati separati privandoli cosi di ogni possibilità di discutere dell’avvenuto. Kisa fu portata in un camerino a parte dove venne cambiata d’abito e truccata, Sho fu mandato nel camerino degli Arashi a prepararsi a sua volta all’intervista. Masaki e Jun gli giravano attorno emozionati ma Sho non li ascoltava neanche completamente immerso nei suoi pensieri. Stava succedendo tutto cosi rapidamente… Fidanzamento? Era la cosa giusta? Voleva bene a Kisa, era la ragazza alla quale voleva più bene insieme alla sorella ma nonostante il bacio datole in un momento di non lucidità non aveva mai pensato a lei in quel senso, si ok ci aveva pensato da bambino ma si insomma era solo un bambino e la cosa non poteva che essere che innocua ma ora non era più un bambino, ora la questione era seria. Il pensiero di stare con lei non gli dispiaceva ma sentiva anche che c’era qualcosa che non andava, che non era giusta. E poi Kisa… lei cosa ne pensava di tutto questo?
Si voltò a guardare verso Nino che seduto al tavolo leggeva il copione di Arashi no himitsu.
E Nino cosa ne pensava? Perché non reagiva? Perché non diceva nulla?
Proprio in quel momento Nino si alzò e fece per uscire dalla stanza.
- Nino aspetta - disse seguendolo fuori - Nino credo che dovremmo parlare -
- E di cosa? - fece lui in maniera scontrosa.
- Nino -
- Scusa scusa sono ancora un po’ nervoso per ieri sera -
- Io… -
- Sho se sei qui per chiedermi di Kisa no non sono nervoso per quello sono nervoso perché ho avuto una discussione con Masami -
- Nino tu… tu e Masami… state tornando insieme? -
- Cosi sembra -
- E… e Kisa? -
- Che centra Kisa -
- Non provi più nulla per lei? -
- Non scherzare Sho. Non posso dire di non aver avuto una cotta per lei ma ero solo un bambino e volevo solo imitare te che eri il mio modello. A te piaceva lei e allora anche a me piaceva lei. Tutto qui; non mi è mai piaciuta davvero, non ho mai provato nulla per lei. E poi dai lei può star bene solo con te. Sei sempre stato innamorato di Kisa e ora stai per coronare il tuo sogno, non ne sei felice? Felice fidanzamento Shokun - fece sorridendogli con quel mezzo sorriso che tanto innervosiva l’amico e allontanandosi.
Non poteva credere a ciò che aveva udito. No, erano tutte menzogne. Ricordava ancora benissimo il giorno in cui Nino gli chiese di poter frequentare Kisa, ricordava lo sguardo con cui la guardava, ricordava le serate in tour in cui all’improvviso spariva per ore per parlare al telefono o quando girava per i negozi delle varie città che visitavano ala ricerca di un pensierino per Kisa, ricordava quando lui doveva coprirli affinché trascorressero un po’ di tempo insieme, ricordava la loro felicità. No, almeno all’epoca ne era davvero innamorato e poi Nino non era il tipo da fare una cosa solo per imitare qualcun altro.
La discussione lo aveva reso ancora più confuso cosi andò verso il camerino di Kisa per parlarle ma lei non c’era. Kisa che stava andando a parlare con Sho per dirgli che si sarebbe presa ogni responsabilità ma che non se la sentiva di fidanzarsi, si era imbattuta nei due ragazzi che discutevano. Istintivamente si era nascosta ed era rimasta ad ascoltarli e nel momento in cui Nino si era allontanato venendo verso di lei si era infilata in un camerino. Gli occhi le pungevano per le lacrime che prepotenti volevano uscire ma no non avrebbe pianto stavolta. Come poteva esser stata cosi stupida? Nino non era mai stato innamorato di lei? Eppure… il suo sorriso, i suoi occhi… No ora basta! E se anche fosse quello non era più il Nino di cui lei era innamorata. E Sho, come aveva potuto non accorgersi dei suoi sentimenti? Lei credeva che il suo fosse un affetto fraterno e invece?
Aprì la porta e si avviò verso la sala stampa dove vi trovò Sho e i ragazzi. Cercando di non guardare verso Nino andò a mettersi affianco a Sho.
- Ki… Kisa io… se non vuoi -
- Sho se per te vado bene allora io sarò felice di poter stare al tuo fianco -
- Prego entrate - fece uno dei bodyguard lasciando che i giornalisti entrassero nella sala.
Sho era davvero importante per lei, gli era sempre stato accanto, l’aveva protetta e aiutata a superare la sua solitudine, era la persona più importante per lei insieme a Nino e alla madre, aveva sempre fatto tanto per lei e ora toccava a lei far qualcosa per lui. Gli voleva davvero bene ed era certa che un giorno, pian pian, impegnandosi forse sarebbe riuscita a sostituirlo nel suo cuore a Nino.
La sala si riempì di persone che chiassosamente andarono a sedersi.
Sho si guardò attorno forse stava succedendo tutto troppo in fretta e forse quella sua decisone era a sua volta troppo affrettata. Guardò verso Nino che impassibile guardava avanti, guardò verso Kisa che con lo sguardo basso stringeva il proprio abito in un pugno. Non riusciva a capire l’atteggiamento dell’amica ma se a lei stava bene allora… e poi aveva promesso che l’avrebbe protetta ed è quello che ora avrebbe fatto. Se Nino era in grado solo di ferirla allora si sarebbe preso lui cura di Kisa. Sfiorò la mano della ragazza che si rilassò e lasciò l’abito alzando lo sguardo verso di lui. I suoi occhi erano pieni di paura ma allo stesso tempo erano decisi. Sho intrecciò la sua mano in quella di Kisa e alzò lo sguardo verso la folla mentre la voce di Kitagawa risuonava alta nella sala improvvisamente sprofondata nel silenzio.
*Konyaku: fidanzamento
*Moshi moshi: Pronto
*Neesan: Mei aggiunge al nome Kisa il suffisso “nee” che significa sorella maggiore