[ Different Ways ]

Feb 09, 2010 14:57

Ebbene mie prode (!) lettrici, siamo giunte alla fine di questa fic (ohohohoh), pensavo fosse più lunga a dire il vero XD ma probabilmente quando l'ho scritta ho sballato il numero dei capitoli *-*'' *persona furba XD*.

Titolo: Different Ways (ho lasciato quello originale per faticaaah)
Fandom: Kis-My-Ft2
Genere: Angst/AU
Raiting: Nc-17
Pairing: Kitayama Hiromitsu x Fujigaya Taisuke.
Desclaimer: Non sono miei e blablabla?
Note: E' suddivisa come quella del telefono, una parte di Hiro e una di Taisuke XD
Ch.1, Ch.2, Ch.3, Ch.4, Ch.5, Ch.6, Ch.7, Ch.8

La lingua di Hiromitsu continuava a passare sul suo collo mentre sentiva l'altro riversarsi dentro di lui.
Era stato decisamente diverso dalle ultime volte, Kitayama era stato inaspettatamente gentile, aveva cercato di non fargli male e non lo aveva forzato com'era successo nelle docce. Sperava solo che il comportamento di Hiro non fosse dettato dalla sua voglia di riconquistare popolarità, come si mormorava a scuola.
Come avevano fatto tutti quanti a notare un cambiamento negli atteggiamenti di Kitayama? Era vero che non lo aveva mai trattato bene, che non lo aveva mai salutato con un sorriso ma....ma sul serio la gente osservava così tanto il capitano della squadra di calcio?
Taisuke non voleva credere che quelle voci fossero vere, solo che non poteva fare a meno di chiedersi cosa fossero adesso lui e Kitayama.
Erano amici?
Amici di letto?
Amanti?
Una coppia?
Alla fine non era importante definire cosa fossero, ma almeno essere sicuro che l'altro non avrebbe ripreso a trattarlo male si.

"Hiro?"

"Uhm?"

Si era addormentato per caso? Non aveva un tono molto sveglio a dire il vero.
La sua testa si era persino appoggiata sul suo petto, tanto che i capelli chiari di Hiro iniziavano a fargli un leggero solletico; vederlo ancora là con lui lo rendeva felice, eh?

"S-sai tutti continuano a parlare dei pugni che ti ha dato Ni-...ah"

Forse Kitayama non era del tutto addormentato visto che una parte di lui pareva essere abbastanza attiva...di nuovo.
Non potevano farlo ancora, erano a scuola, precisamente negli spogliatoi della squadra di calcio e prima o poi qualche bidello sarebbe andato a sistemare tutto, farsi beccare mentre stava con Hiro non era la sua miglior aspirazione.
Tra l'altro, quel giorno Hiromitsu aveva rubato un materasso dalla palestra e avrebbero dovuto metterlo al suo posto, possibilmente cercando di non farsi vedere perchè di sicuro il preside non apprezzava certe cose, sopratutto se riguardavano la roba della scuola.

"Hi..Hiro..."

Anche se il suo cervello gli stava dicendo di piantarla perchè troppo rischioso, il suo corpo aveva preso ad assecondare le spinte di Kitayama.
Ok, potevano beccarli come no, giusto? Bastava solo che fosse una cosa poco rumorosa e veloce, si, tanto ormai Hiro stava dentro di lui, dirgli di togliersi da là perchè aveva paura non era il caso, poteva rimanerci male.

Taisuke afferrò tra le mani il sedere di Hiro arrossendo leggermente, era l'unica cosa a cui poteva aggrapparsi per riuscire a spingere l'altro ancora di più dentro di sè.
Più Kitayama si spingeva dentro di lui più sentiva il suo corpo tremare, succedeva sempre da quando il loro rapporto era diventato civile. Non sapeva bene come spiegarselo, era solo successo, forse il sapere che magari l'altro volesse provare a stare con lui lo faceva stare più tranquillo, riuscendo anche a godersi interamente quell'atto.

"Taisuke..."

Hiro si lasciò andare di nuovo su di lui cercando di recuperare fiato e Taisuke si sentiva leggermente a disagio ad avere il suo seme per tutto il suo addome, senza contare quello dell'altro che scivolava lungo le sue gambe.
Accarezzò i capelli bagnati del compagno e si sentì incredibilmente bene, anche quando Hiro posò un bacio leggero sul suo petto.

"Che mi stavi dicendo dei pugni di Nikaido?"

"Tu-tutti continuano a parlarne e...e mi chiedevo se..."

Era il caso di esporre il suo dubbio? Se poi Hiromitsu si faceva un'idea sbagliata?
L'ultima cosa che Taisuke voleva era far ritornare il loro rapporto freddo, solo che sapeva benissimo di non poter resistere col dubbio che aveva; doveva sapere se Hiro voleva usarlo o no.

"Se?"

"Ti pesa ancora?"

Non era esattamente la domanda che voleva fargli, ma se avesse girato intorno all'argomento spaziando in altri campi, magari Kitayama gli avrebbe risposto più volentieri, no? Almeno sperava, perchè di vederlo di nuovo arrabbiato con lui non era una bella prospettiva.

"Dovrebbe? Tanto lo sapevo che aspettavano solo il momento in cui sarei caduto, pensavo sarebbe stato per mano tua, ma Nikaido è stato più furbo"

Che voleva dire? Che l'ultima persona che si aspettasse venise idolatata fosse Nikaido?
Takashi non era mica cattivo come tutti credevano, era solo un po' chiuso ma chi non lo sarebbe stato al suo posto?
Doveva essere tremendo per lui vivere ogni giorno con un padre che non lo degnava di uno sguardo, di una parola, neanche di un minimo abbraccio, in quelle condizioni, chi sarebbe stato socievole?
Taisuke sapeva che il più piccolo aveva paura che qualcuno scoprisse di sua madre, lui lo aveva saputo dal preside in fondo...

"Nika non è così cattivo, è solo in una situazione difficile"

"Ok, se lo dici tu"

Proprio non piaceva a Hiro, eh?
Beh che era anche comprensibile visto che l'altro lo aveva preso a pungi rovinandogli la reputazione di quello figo, però anche se lo capiva, non gli piaceva il modo in cui il nano parlava di Takashi, era pur sempre un suo amico.

"Ma lui e Sega stanno insieme?"

Chi cavolo era Sega?
Se...sega..Senga! Quel cretino manco sapeva i nomi! E lui che credeva che solo Takashi riuscisse a storpiare i cognomi, forse quei due avevano in comune più cose di quanto credessero.
Non credeva che tra le due matricole fosse così evidente, cioè, che Senga fosse preso si vedeva anche ma li aveva sempre visti comportarsi come due amici, non erano certo loro che facevano sesso in ogni angolo della scuola quasi.

"E' evidente?"

"Beh si, insomma, hai visto come quella pallina di lardo guarda Nikaido? E' un po' come quando tu guardi me, con la differenza che tu sei più carino"

Quindi pure osservandolo si capiva quanto gli piacesse Kitayama, eh? Anche Goseki glielo aveva detto il giorno prima, dopo che gli aveva raccontato della sua cena con l'altro. Erano caduti a parlare dell'argomento solo perchè Hiro era passato davanti alla palestra salutando Taisuke, da là Koichi si era insospettito e aveva voluto sapere, poi aveva aggiunto un :" Ecco perchè quando ti ha salutato, avevi gli occhi a forma di cuore".
Se pensava al fatto che probabilmente dopo le superiori, non avrebbe più potuto vedere Hiromitsu, un nodo gli si formava in gola.
Aveva sentito che il capitano della squadra di calcio si sarebbe trasferito in un'altra città, lo aveva sentito dal preside se ricordava bene, uhm, quel giorno si ricordava l'uomo intento a compilare dei moduli di Hiro e aveva dato istruzioni alla segretaria di spedirlo ad un'università lontana da là. Probabilmente era una di quelle che gli avrebbe permesso di giocare a calcio, come quella che voleva scegliere lui.

"Stai bene Taisuke?"

"Si, si, stavo solo pensando.
A te non dispiace lasciare le superiori?"

"Naah, non ci sono mai stato bene alla fine. A dire il vero, non vedo l'ora di cambiare città"

Taisuke annuì rimanendo in silenzio mentre Kitayama si era tolto da lui, forse più per riuscire a guardarlo in faccia che altro visto che lo stava fissando con un'espressione preoccupata.
Adesso oltre che al dubbio sulle intenzioni di Hiro, si era aggiunta anche l'angoscia di poterlo perdere ancora prima di averlo avuto sul serio.

"Ai tuoi genitori mancherai, no?"

Anche se aveva iniziato a dubitare della loro reale esistenza.
Quando c'era stato l'incontro genitori/figli, nessuno aveva visto quelli di Kitayama, non c'era stato neanche un parente a dire il vero, se Hiro non li avesse avvertiti lo avrebbe fatto sicuramente il preside, quindi perchè non c'era nessuno?
Neanche quelli di Nikaido, ma insomma, di lui sapeva che il padre non ci sarebbe stato e probabilmente c'era andata la sorella.

"Uhm, non credo"

-Ma mancherai a me-, era quello che gli voleva dire, magari tra di loro non era sempre andata bene ma avevano vissuto 3 anni praticamente assieme e pensare di doversi separare, era una cosa che faceva più male a Taisuke che a Hiromitsu evidentemente.

"Takashi...ha perso sua mamma appena nato, sai?"

"Davvero?"

"Si, è morta durante il parto credo, non so i dettagli a fondo"

Vestirsi mentre diceva una cosa così triste gli faceva uno strano effetto, di sicuro quella non era la situazione migliore per parlare della madre di Nikaido.
Perchè poi lo stesse facendo neanche lo sapeva, forse perchè in un certo senso vedeva come sua madre morta o forse era per far capire a Kitayama quanto tenesse a Takashi.

"Io credo sia per quello che non è molto aperto, sai?"

"Uhm"

Ok, non era un argomento dei migliori ma poteva evitare di rispondergli a monosillabe, no? Se non voleva parlare di Takashi poteva benissimo dirlo o buttare un altro argomento, ma non rispondere sempre "uhm", lo stava irritando e quando era in quel modo, diceva cose che non voleva o semplicemente stupide.

"Sei carino con me solo per conquistare di nuovo la tua fama?"

Come quella...

"Eh? Perchè dovrei?"

"Perchè non rispondi e basta?"

"Non me ne frega niente"

E lo diceva così, come se non gli fosse mai importato dell'opinione che a scuola avevano di lui? Non era decisamente Kitayama, ma di sicuro la risposta era meglio di un secco e deciso:"Si, voglio solo la fama".

"Sul serio?"

"Fujigaya, la scuola sta per finire, recuperare qualcosa che stavo comunque perdendo che senso avrebbe? Poi ti ho detto che volevo farmi perdonare per averti ferito, no? Non credo che trattandoti di nuovo male alla fine, possa aiutare"

Taisuke si avvicinò velocemente a Kitayama posandogli un leggero bacio sulle labbra, alla fine quello che voleva sapere lo aveva ottenuto, no? Ed era stata una sorpresa visto che era quasi sicuro che Hiro gli avesse risposto con qualcosa di diverso  da quello che sperava e che l'altro aveva detto.

"E questo per cos'era?"

"Sei perdonato Hiro"

Le braccia di Kitayama si portarono alla sua testa e lo spinsero lentamente verso di lui, le loro labbra si serrarono l'una contro l'altra quasi immediatamente e Taisuke poteva sentire il proprio cuore battere così velocemente che credeva di morire.
Da Hiromitsu non pretendeva grosse parole o grandi promesse per essere felice, gli bastavano anche quei piccoli baci, quelle piccole carezze che aveva iniziato a dargli.
Per lui erano abbastanza quelle cose, considerando che prima erano più le volte che lo ignorava che altro.
Le mani dell'altro si intrecciarono con alcune ciocche dei suoi capelli e qualche istante dopo si staccarono l'uno dall'altro.

"Devo andare Hiro"

"Hai da fare? Speravo potessi stare con me"

"Ahh, mi dispiace, ma ho ospiti a cena e..."

E doveva ancora preparare tutto.
Era stato contento che Nikaido avesse accettato il suo invito, era un modo come un altro per ringraziarlo per quello che aveva fatto per lui e farsi anche gli affari suoi, voleva così tanto sapere qualcosa della storia con Senga.

"Nikaido, vero?"

"Hi-Hiro...ti avrei invitato eh! Solo che-"

"E' ok Taisuke, ti avrei rovinato la cena"

"Questo non è vero"

Appoggiò la fronte su quella di Hiromitsu baciandogli la punta del naso, se non lo aveva invitato era solo perchè sapeva quanto lui e Takashi si odiassero.

"Sai, da quando Takashi e Senga stanno insieme...mi sento un po' messo da parte"

"Non ti parla più?"

"No, no, è solo che...gli preparavo il pranzo delle volte e..."

"Aww, Tai-chan si sente una mammoccia~"

Taisuke mise il broncio dopo la frase di Hiro e dalle labbra dell'altro sfuggì una piccola risata, lo stava prendendo in giro anche!

"Senti, perchè domani non vieni da me? Ho un nonsocosad'addio e farò un pochino tardi. Visto che ti manca così tanto cucinare per qualcuno, potresti farlo per me, no?"

"Sul serio?"

Prima la cena, adesso l'invito a casa sua, stava male?

"Uhm, tanto i miei non sono a casa, quindi potrai avere la cucina tutta per te"

"Waah, mi piacerebbe cucinare per te~"

Si staccò dal capitano della squadra di calcio e dopo si ritrovò in mano le chiavi di casa sua.
Come portachiavi aveva un pallone da calcio, quanto era prevedibile Hiro?

"Vieni quando vuoi"

"Grazie Hiro-chan"

Se gli permetteva di andare a casa sua, voleva dire che iniziava a fidarsi di lui, no?

"Adesso vai!"

Hiromitsu gli accarezzò la schiena sorridendogli dolcemente, gli sembrava ancora irreale il fatto che Kitayama fosse cambiato tanto.

"Ryosuke, metti i piatti su"

"Ma voglio aiutarti a mettere i gamberi in padella!"

"Prima apparecchi la tavola e poi mi aiuterai con i gamberi, ok?"

"Va bene!"

Diede i piatti al fratello minore e lo vide trottare verso il soggiorno.
Ancora doveva capire per quale strano motivo gli piacesse veder friggere i gamberi, era una cosa strana, no? In fondo Ryosuke non era mai stato molto nei canoni di una persona normale, anche il fatto che adorasse alla follia Nikaido lo rendeva strano.
Andava bene che gli piacesse come giocatore di basket, ma sembrava che avesse una cotta per lui e...e a 13 anni era troppo presto.

"Tai-chan, mi si è rotto il piatto pre-preferito della ma-mamma"

Si era anche messo a piangere, delle volte si chiedeva se il fratello non fosse stato influenzato da tutte le volte che Taisuke aveva pianto.
Raggiunse Ryosuke in soggiorno accarezzandogli la testa prima di mettersi a raccogliere i cocci di quel piatto.

"Stai attento a non romperlo, capito Tai-chan?"

Perchè diavolo ci stava ripensando? Era solo uno stupido piatto decorato, non doveva sentirsi in colpa, se non fosse stato per il fatto che quel piatto lo aveva decorato Ryosuke...Avrebbe ucciso il fratellino, vero? Magari Taisuke si sarebbe beccato la colpa, almeno Yuusuke avrebbe sfogato la sua rabbia contro di lui. Tanto aveva tempo per inventarsi pure una scusa, visto che per invitare a cena Nikaido e Senga aveva chiesto al padre di portare fuori sia Ryosuuke che l'altro, ma il minore voleva vedere a tutti i costi Takashi, così era rimasto.

"Non è niente Ryo-chan, sta' tranquillo...Vai a buttare i gamberi su"

"Ok"

Chissà se avrebbe mai rivisto sua madre, non che poi volesse sul serio rivederla dopo che se n'era andata di casa facendo finta di niente.
Era sicuro che gli sarebbe passata si, anche se probabilmente un po' di rancore gli sarebbe sempre rimasto addosso.

"Waa, Taipi, i gamberi stanno friggendo! Senti che rumore fanno!"

Eccola là, la sua fissazione.
Che c'era di bello nei gamberi che friggevano? Lui trovava anche il rumore fastidioso, senza contare il fatto che la maggior parte delle volte, l'olio gli schizzava addosso bruciandogli le mani. si ricordava che una delle prime volte che li cucinava, il padre si era preoccupato per averlo sentito gridare leggermente dalla cucina, quando poi aveva visto la macchia d'olio su una delle maglie preferite di Taisuke era scoppiato a ridere.
Ma lui c'era rimasto sul serio male, quella maglia gliel'aveva regalata Goseki per il suo compleanno e l'ultima cosa che avrebbe voluto fare era gettarla.

"Ah! Nika e Senga saranno qua fra poco e non è pronto niente!"

Doveva ancora finire la maggior parte delle cose che voleva fare per cena, perchè quando aveva ospiti diventava particolarmente creativo e tendeva a fare cibo su cibo. Aveva persino addobbato la tavola in modo carino, come se volesse fare una buona impressione agli altri due, era sicuro che anche per Hiromitsu avrebbe fatto le stesse cose.

"...Visto che ti manca così tanto cucinare per qualcuno, potresti farlo per me, no?"

Gli avrebbe preparato una cena perfetta, perchè il dubbio che in realtà nulla di quello che Kitayama gli aveva detto fosse vero, gli era anche venuto.
Trovava strano il fatto che i suoi genitori non fossero mai andati ad un festival della scuola, ad una riunione, neanche ad una partita del figlio li aveva mai visti, capiva che potevano essere occupati, quello si, ma non riuscivano a liberarsi almeno una volta?
E poi Hiro si comportava sempre in modo strano quando c'erano dei genitori in giro, come se ne avesse paura o lo mettessero in soggezione, era chiaro che non fosse abituato ad averli intorno. Il giorno dopo avrebbe sicuramente trovato qualcosa a casa dell'altro, almeno un indizio sull'effettiva esistenza dei suoi genitori.

"Taisuke, siamo arrivati"

"Ah, entrate~"

Era stata una cena tranquilla, anche se ogni tanto da Nikaido partivano cose poco carine su Hiro, anche se Senga sembrava non capire mai di cosa stessero parlando, anche se Ryosuke non faceva altro che dire che avrebbe voluto essere una ragazza per uscire con Nikaido.
Sembrava anche che gli altri due avessero apprezzato la sua cucina fortunatamente, perchè era quello che voleva preparare a Hiromitsu, in pratica li aveva usati come cavie, se si fossero sentiti male avrebbe cambiato piatto.

"Vado a lavare i piatti, torno subito"

"Vengo ad aiutarti io Fujigaya-kun!"

Aveva notato uno strano entusiasmo da parte di Senga, come se aiutarlo a lavare i piatti fosse una scusa per stare con lui. Che volesse chiedergli qualcosa? In fondo lui non aveva fatto altro che fare domande su domande sulla storia tra le due matricole, mettendo anche in imbarazzo Nikaido qualche volta. Era divertente vedere come sotto l'aspetto rude del compagno di squadra, ci fosse un lato che si imbarazzava facilmente, sotto quell'aspetto erano parecchio simili, sisi.

"Tu e Kitagashi state insieme?"

"Eh? Kitachi?...ahh, Hiro"

Sia lui che Takashi avevano trovato un nuovo cognome a Hiro, almeno così sembrava. Iniziava a dubitare dell'effettiva popolarità che Kitayama potesse avere sulle nuove matricole, visto che neanche si ricordavano il suo cognome...e dire che era anche così carino! Poi magari era solo Taisuke a trovare carina ogni cosa che riguardava Hiro, beh, tranne il modo in cui lo aveva trattato fino ai pugni di Nika.

"P-perchè me lo chiedi?"

"Beh, tu hai fatto un sacco di domande su me e Nika-chan! E poi vi abbiamo visti al ristorante l'altra volta"

Sentì le sue guance prendere fuoco al ricordo di quella sera e sentì Senga sghignazzare un po', voleva vendicarsi per aver fatto arrossire Nikaido così tanto?
Poi che doveva dire se neanche lui sapeva se stavano insieme o no?
Forse era perchè gli avevano visti che Takashi lo aveva guardato in modo strano per tutta la sera? Aveva proprio quello sguardo che diceva:"Che diavolo passa nella tua testa?" e non riusciva a collegarlo a qualcosa, almeno non prima della rivelazione di Senga.

Uhm, quindi li avevano visti, che fossero stati nello stesso ristorante? Li avrebbe notati in quel caso, no?
Chissà che diavolo aveva pensato Takashi in quel momento, magari gli aveva dato anche dello scemo si, perchè prima Kitayama gli dava della puttana e poi lui si era ritrovato a cena con Hiro essendo anche felice di quello.
Però..però Kitayama gli aveva chiesto scusa, ecco perchè era felice, non era per il fatto di essersi rincoglionito del tutto. Magari tornato di là doveva dirgli che Hiromitsu gli aveva chiesto scusa e che tra loro le cose si erano sistemate, no? In fondo moriva dalla voglia di dire a qualcuno quanto fosse stato gentile il capitano della squadra di calcio.

"Li laviamo dopo i piatti, neh Senga-kun?"

"Oook"

Non che poi a Senga interessasse sul serio il destino di quei poveri e lerci piatti, ma Taisuke voleva solo ritornare in soggiorno per dire a Nikaido cos'era successo con Hiro.

"Oh, siete già tornati"

Gli dispiaceva aver lasciato Takashi tra le grinfie del fratello minore per cinque minuti di fila, però almeno il piccolo si era addormentato e non doveva più sentire discorsi strani, che gli avesse dato una cattiva influenza?

"Senga mi ha detto che...che avete visto me e Hiro quando ero a cena con lui"

Vide Nikaido alzare solo gli occhi con ancora quella stessa espressione strana che aveva avuto per tutta la serata, poteva provare a fargli cambiare idea su Kitayama, no? In fondo sapeva che Hiro non era cattivo come sembrava.

"Mi ha chiesto scusa e...e credo che le cose tra noi si siano sistemate"

"Kitayama-kun, ho spedito la tua richiesta d'ammissione ieri"

"Oh, grazie"

Non ci aveva neanche più pensato al favore che aveva chiesto al preside, a dire il vero credeva che non lo avrebbe neanche fatto per il casino che si era creato con Nikaido, essere in mezzo ad una rissa non avrebbe aiutato nessuno all'università.
Se proprio doveva essere sincero, neanche ci voleva più andare, aveva anche pensato di cambiarla pur di non dover lasciare la città o di non dover andare sul serio così lontano...
...solo perchè voleva vedere Taisuke.
Sembrava che la loro storia stesse morendo ancora prima di iniziare, eh? Se non avesse perso tutto quel tempo ad odiarlo, forse avrebbe goduto della compagnia dell'altro ancora per un po' invece che cercare disperatamente di usare gli ultimi giorni rimasti, ecco perchè lo aveva infitato a cena a casa sua.
Era la sua ultima occasione prima di lasciare andare del tutto Fujigaya, anche se non era sicuro che l'università lo avrebbe accettato o meno, ma sapeva che Taisuke si sarebbe comunque trasferito lontano e una relazione a distanza Hiro non poteva sopportarla. Sarebbe stato come rivivere la situazione con sua madre e non l'avrebbe sopportato, in più l'aver scoperto che amava Fujigaya non lo avrebbe spinto a rischiare di vederlo una volta ogni tanto e magari dividerlo con Goseki e tutta la sua famiglia, non era neanche giusto, no?

"Bel premio, eh Kitayama-kun?"

"Uhm"

L'ennesimo che gli avevano dato.
Che se ne faceva poi se non poteva mostrarlo a nessuno? Sarebbe finito come tutti gli altri, ovvero nella soffitta della casa di sua nonna.
Era ancora stupido, eh? Per quanto si atteggiasse a quello sicuro di sè c'era sempre quella piccola parte che gli faceva capire che in realtà, non era per niente come appariva.

"Alla nostra squadra mancherà un giocatore come te, fatti valere eh"

Salutò il preside inchinandosi, da quando aveva messo piede in quella scuola, l'uomo era sempre stata l'unica persona che Hiromitsu avesse mai rispettato seriamente.
A dire la verità, era stato più come un padre che come un preside il primo anno che era entrato a scuola, era stato anche l'unico anno in cui non si era sentito come qualcuno di speciale, l'unico anno in cui era un ragazzo normalissimo con la passione per il calcio. Poi però le cose erano velocemente cambiate, eh? La gente non aveva fatto altro che parlare di lui, non aveva fatto altro che portarlo alle stelle e aveva finito per voler essere qualcun altro, lui voleva sul serio essere Kitayama Hiromitsu il forte.

"Prenditi cura di te, Kitayama!"

Si allontanò con il suo inutile premio in mano e arrivato alla sua bici, lo infilò nel cesto davanti, non vedeva l'ora di tornare a casa.
Avrebbe voluto farsi un bagno caldo, stare a mollo nell'acqua per ore e dopo fare sesso con Fujigaya, si, la sua serata sarebbe stata perfetta in quel caso e se Taisuke gli avesse preparato sul serio la cena, sarebbe stata più che perfetta.
Quando stava per iniziare a pedalare, sentì il suo cellulare emettere un suono...aveva ricevuto un messaggio e sperava che non fosse l'ennessimo che parlava dei pugni di Nikaido.

"La cena è quasi pronta, muoviti Hiro-chan che si raffredda tutto...compreso me~"

Oooh, la cosa si stava facendo interessante!
L'ultima parte del messaggio lo avrebbe stimolato, sisi, e tutta la sua abilità da ciclista sarebbe venuta fuori!
Fujigaya gli aveva davvero preparato la cena, poteva essere così tanto gentile nonostante tutto quello che gli aveva fatto?

Arrivò a casa in 10 minuti e vide ancora l'auto della badante in giardino; sperava che Taisuke non l'avesse incrociata neanche per sbaglio.
Chissà quanto avrebbe retto ancora la sua bugia, probabilmente quando l'altro se ne sarebbe andato, lui avrebbe smesso di darci peso.

"Fujigaya?"

Entrò in casa notando la tavola addobbata con delle candele, accese addirittura, era capitato in un film romantico per caso?
E la cosa strana era il fatto che non lo facesse vomitare, dalla cucina arrivava pure un buon odore.

"Taisuke?"

"Oh, Hiro-chan, sei arrivato!"

Hiromitsu si avvicinò a Taisuke avvolgendolo da dietro con le braccia, gli baciò il collo e dopo strusciò il naso contro esso.

"Mi sei mancato Tai-chan"

Ed era vero.
Gli era mancato il calore dell'altro;
Gli era mancata la sua voce;
Persino del suo profumo aveva sentito la mancanza.

"Mi dispiace non essere stato con te ieri"

"E' ok, com'è andata la cena?"

Continuava a baciargli il collo mentre gli faceva quella domanda, Taisuke aveva iniziato ad ansimare leggermente.

"B-bene, hanno mangiato tutto e...e Ryosuke ha fatto un sacco di domande a Nikaido"

Ricordava quel moccioso e la sua passione per l'asociale, ancora non la capiva a dire il vero.
Che aveva di bello quello?
E dire che era asociale, che non sorrideva neanche se gli puntavi un fucile contro, eppure sembrava aver conquistato tutta la famiglia Fujigaya. Forse aveva qualcosa di speciale? Non che poi gli interessasse sul serio, Nikaido aveva preso quel moccioso mentre lui aveva Taisuke, insomma, non c'era scontro.

"E' pronta la cena? Ha un odore delizioso, sai?"

"Quasi, perchè intanto non ti vai a mettere qualcosa di più comodo? La divisa scolastica non è la cosa migliore con cui stare a casa"

Morse leggermente il collo di Fujigaya e dopo si allontanò da lui dirigendosi in camera sua.
Era felice di averlo intorno, vero? Ed era una sensazione strana, Hiro era così abituato a stare solo in quell'enorme casa che quasi si era dimenticato come fosse avere compagnia anche per una stupida cena.
Magari era solo l'allegria di Taisuke a far sembrare casa sua meno vuota, l'altro era così rumoroso che anche un sordo si sarebbe accorto della sua presenza. Per quanto non ci fosse abituato, gli piaceva avere il capitano della squadra di basket intorno.

Prima di tornare giù in cucina per aspettare la cena e fare compagnia a Fujigaya, si fermò nella stanza di sua nonna trovando ancora la badante là.
La nonna stava dormendo, quindi non avrebbe creato problemi e non avrebbe dovuto spiegare la sua presenza, era la badante quella che doveva eliminare da là.

"Tua nonna sta dormendo"

"Lo vedo...quando esci, puoi uscire dal retro? Ho ospiti ed è una cosa abbastanza importante"

E detto quello se ne andò lasciando la stanza.
Stava solo cercando di mantenere salda la sua menzogna, non c'era nessun bisogno che Taisuke sapesse la verità, no? Se ne sarebbe andato presto, quindi che senso avrebbe avuto dirgli che viveva con sua nonna e che non c'era mai stato nessun genitore reale nella sua vita?
L'ultima cosa che voleva era passare gli ultimi attimi con l'altro parlando dei suoi.

Dopo essere uscito da lui si posò nell'altra metà del letto cercando di recuperare fiato, era sicuro di non aver mai fatto così tanto sesso in vita sua. Non sapeva se era più Taisuke ad essere voglioso oppure se fosse semplicemente plagiato dall'attrazione che provava per l'altro, ad ogni modo, dopo due volte iniziava ad essere stanco. Insomma, si era pure allenato quel pomeriggio, per l'ultima volta tra l'altro e aveva corso in bicicletta, era normale che non potesse affrontare un terzo giro.

"Hiro..."

Sentì una mano di Taisuke posarsi timidamente sul suo petto e dopo sentì il corpo dell'altro salire del tutto sopra di sè; non voleva continuare ancora, vero? Naah, sembrava parecchio stanco anche, quindi probabilmente voleva solo riposarsi sopra di lui.
C'era ancora una certa indecisione nei gesti di Fujigaya, infatti non si era proprio del tutto lasciato su Hiro, sembrava che avesse paura di venire scansato di nuovo.

"Stupido..."

Hiromitsu spinse Taisuke contro di sè in modo che giacesse del tutto su di lui, sperava che capisse sul serio che adesso poteva permettersi tutte quelle cose che una coppia faceva, come stare l'uno sopra l'altro oppure dormire abbracciati, non lo sapeva che facevano, si basava sui film che aveva visto a dire la verità.

"Non ti dispiace se dormo un po', vero?"

"Fa' pure~ ma dovrò svegliarti per portarti a casa"

"Ahh...ecco.."

Perchè aveva distolto lo sguardo?
Sembrava che gli volesse dire qualcosa e da come sbatteva le ciglia e corrugava la fronte, non sapeva come dirlo.

"Andiamo Taisuke"

"Ho...ho detto a mio padre che dormivo da Koichi e... ma se vuoi me ne vado eh!"

Questo voleva dire che sarebbe rimasto con lui tutta la notte?
Che avrebbe dormito con lui?
Che sarebbe stato l'ultima e la prima cosa che avrebbe visto?
Eh si, un vero incubo.

"Adesso dormi"

Mise la testa di Taisuke nell'incavo del suo collo e dopo iniziò ad accarezzargli la schiena per farlo addormentare, esattamente come si faceva coi bambini.

Non sapeva quanto tempo fosse passato ma sperava che Taisuke dormisse sul serio.
Doveva assolutamente dirgli che non voleva già lasciarlo.
Voleva dirgli che avrebbe voluto stare ancora con lui.
Dirgli di cambiare università, per quanto ingiusto fosse.
Voleva anche dirgli che lo amava e lo aveva capito troppo tardi...
...ma se Taisuke fosse stato sveglio, non ne avrebbe mai avuto il coraggio.

"Sono stato così stupido con te, se mi fossi reso conto prima di quello che provavo, a quest'ora non starei qua a rimpiangere la scuola.
Ti ho osservato per 3 anni senza mai aver avuto la minima intenzione di conoscerti...e sai, il primo giorno di scuola eri così timido e spaesato che avrei voluto prenderti a calci"

Si sentiva abbastanza stupido a parlare da solo. però lo faceva stare meglio, teoricamente stava parlando con Fujigaya.

"Quante volte hai provato ad avvicinarti a me solo per ricevere una risposta acida? La cosa assurda è che non hai mai risposto, nemmeno una volta, credevo sul serio fossi stupido"

Strinse tra le braccia ancora di più Taisuke sentendo le lacrime formarsi nei suoi occhi.
Era stato anni senza piangere e adesso lo faceva ogni due giorni?

"Agli occhi della gente diventavi sempre più carino, sempre più gentile, mentre per me eri solo quello che mi portava via popolarità...Solo che non volevo ammettere che in realtà avevo una cotta per te...
Ho provato a negare tutto eh, ma più ti vedevo più ti pensavo, eri un'ossessione e poi...poi c'è stata Kyoto. Non lo so, è stato come se fossi più libero, come se là nessuno mi potesse giudicare e tu eri..."

Hiromitsu guardò per un attimo la figura dormiente di Taisuke e sorrise a quella visione, sembrava davvero un bambino.

"...eri così bello e quella è stata la prima volta in cui mi sono fermato ad osservarti sul serio.
Vorrei tanto non dovermi separare da te così presto, ho tante cose da farmi perdonarei, sai?"

-Credo di essermi innamorato di te-, quello era il momento di dirglielo, vero?

"Io ti amo Taisuke"

E le lacrime avevano iniziato ad accarezzargli le guance, neanche provava più a trattenerle, in fondo era normale piangere quando si stava male, no? E al solo pensiero di aver sprecato 3 anni, Hiro stava male.
Aveva iniziato persino a singhiozzare ed era sicuro che continuando di quel passo, avrebbe svegliato Fujigaya e non era pronto per dirgli tutto quello che aveva detto prima, non aveva neanche una scusa pronta ai suoi singhiozzi!
Qualcosa di umido si posò sulle sue labbra e chiuse gli occhi istintivamente, era Taisuke, vero?

"In una settimana ti ho visto piangere due volte, sai?"

"Mi...mi dispiace..."

Non sapeva di cosa fosse dispiaciuto, forse di non essere esattamente quello forte che provava ad essere, forse per aver svegliato l'altro mentre sembrava dormire così beatamente, sapeva solo che quella frase gli era uscita di bocca da sola, senza essere passata prima nel suo cervello.
Le dita di Taisuke avevano preso a scacciare via le lacrime che continuavano a scendere e poteva vedere tutta la tenerezza del mondo nello sguardo del capitano della squadra di basket, era così dolce che lo stomaco di Hiro si era stretto su di sè.

Le labbra di Fujigaya tornarono di nuovo sulle sue mentre le mani si erano spostate sul suo collo delicatamente.
Sentiva mille brividi lungo il corpo ad ogni movimento che Taisuke faceva, nessuno lo aveva toccato così dolcemente, nessuno si era mai interessato a farlo stare meglio e sapeva che se Fujigaya si comportava così, era solo per farlo stare bene e per aiutarlo.

"Ti amo anche io Hiro..."

Merda, quindi lo aveva sentito sul serio? E non  era scoppiato a ridergli in faccia?
Con tutte le cose che gli aveva fatto passare, Taisuke gli aveva semplicemente detto che ricambiava i suoi sentimenti, in un modo talmente dolce che non si sarebbe mai aspettato.
Voleva piangere di nuovo, ma era sicuro che l'altro lo avrebbe preso in giro adesso.

"Hai sentito tutto, vero?"

"Più o meno si...Non mi importa di quello che mi hai fatto, io so che non sei così cattivo..."

"Taisuke..."

Non voleva proprio smettere di piangere, eh? Più ci provava più le lacrime scendevano, doveva fare anche la figura dello stupido visto che sul volto di Fujigaya era stampato un piccolo sorriso beffardo.
Taisuke lo baciò per l'ennesima volta in quella sera e sentì il cuore iniziare a battere più velocemente, anche i suoi baci erano tanto dolci, non solo il suo carattere e il suo sapore, forse Fujigaya era un grosso ammasso di dolcezza, si.

"Vieni all'università con me"

"E-eh?"

Glielo aveva chiesto lui?
Forse tutto il discorso che Hiromitsu aveva fatto credendo che stesse dormendo, aveva portato Taisuke a quella richiesta? Da quanto ne sapeva, il ragazzo aveva già firmato il contratto con quella squadra professionista e non poteva scegliere un'altra università che non fosse nelle zone della sede della squadra, quindi l'unico che poteva cambiare era Hiro.
Se rinunciare a diventare professionista avesse significato stare con Fujigaya, allora non ci avrebbe pensato su due volte a cambiare università.

"Uhm, ok~ In fondo non ho ancora scelto dove andare"

Era solo una piccola bugia, che si aggiungeva alle altre che aveva sempre detto, non poteva cambiare la sua natura di bugiardo, eh?
Sentì il corpo del compagno alzarsi leggermente dal suo e vide il suo sguardo fissarsi su di lui, stavolta non sembrava tanto amichevole a dire il vero, sempre tenero eh, ma non amichevole.

"Ho visto il preside spedire qualcosa per la tua università, perchè devi mentirmi?"

"Non...non è sicuro che mi accettino, nonostante la raccomandazione del preside"

Poi quanto voleva sul serio diventare un calciatore professionista? Se avesse raggiunto un livello discreto, si sarebbe montato la testa più di quanto non lo avesse fatto alle superiori e poi se fosse stato destinato a quella carriera, avrebbe già avuto una squadra dietro, esattamente come Fujigaya.
Non era un tipo da illudersi così tanto, sapeva di essere bravo si, ma non tanto da avere già un'opportunità e probabilmente sarebbero passati anni prima che arrivasse, quindi perchè aspettarla? Quando poi poteva stare con Taisuke...

"E' ok Fujigaya, è inutile che mi guardi con quegli occhioni, sai? Volevo fare quell'università solo per andarme da questa casa, solo per..."

Stava per far crollare la sua bugia di quel passo, ecco perchè aveva lasciato cadere la frase anche se Taisuke lo stava guardando come per invitarlo a continuare.
Sarebbe stato più facile dirgli come stavano realmente le cose, ma non era ancora pronto a rivedere quello sguardo di pena che aveva già visto a Kyoto, non voleva che Taisuke lo considerasse un povero o che potesse stare con lui solo perchè era stato abbandonato da tutti. La sua famiglia e il suo passato non facevano parte di lui, non più.

"Non c'è nessun genitore, vero Hiro? Era vera la prima storia che mi hai raccontato a Kyoto..."

"S-scusa..."

Taisuke gli alzò la schiena in un attimo portandolo verso di sè, l'ultima cosa che si aspettava era un abbraccio sinceramente.
Hiro nascose la testa nell'incavo del collo del compagno riprendendo a piangere, sentiva il suo corpo essere scosso da mille sussulti, tanto che credeva di stare per rompersi. Gli faceva male, vero? Pensare che non aveva mai avuto una famiglia, fermarsi sul serio a rifletterci sopra...ma la cosa più difficile era confessarlo a qualcuno, era aprire il suo cuore così tanto ad un'altra persona.

"Shhh, è tutto ok Hiro-chan"

Fujigaya continuava a cullarlo nonostante fosse praticamente seduto tra le gambe di Hiromitsu.

"Rimani con me Taisuke, per favore"

Lo disse quasi disperato strusciando persino la guancia contro la pelle dell'altro, non avrebbe sopportato di essere abbandonato da qualcun'altro a cui voleva bene.

"Sempre Hiro-chan~"


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