[ Different Ways ]

Feb 05, 2010 18:51

Controllando, mi sono accorta che con questo capitolo, ci avviciniamo sempre di più alla fine *__*

Titolo: Different Ways (ho lasciato quello originale per faticaaah)
Fandom: Kis-My-Ft2
Genere: Angst/AU
Raiting: Nc-17
Pairing: Kitayama Hiromitsu x Fujigaya Taisuke.
Desclaimer: Non sono miei e blablabla?
Note: E' suddivisa come quella del telefono, una parte di Hiro e una di Taisuke XD
Ch.1, Ch.2, Ch.3, Ch.4, Ch.5, Ch.6, Ch.7

"Non prenderti tutta questa confidenza con me, il fatto che ti scopi non ti da il diritto di-"

Che diavolo voleva quello?!
Con che diritto lo trattava a quel modo? Era una persona, non la sua bambola, poteva anche sforzarsi di trattarlo meglio. Non chiedeva davvero di essere considerato e trattato come il suo ragazzo, ma almeno evitare di trattarlo come la peggio puttana si.
Se Taisuke aveva ceduto a quel pallone gonfiato era stato solo perchè provava qualcosa, solo perchè Kitayama gli piaceva.

"Taisuke..."

Da quando aveva preso ad allontanarsi dal capitano della squadra di calcio, non aveva detto una parola.
Si vergognava per quello che era successo poco prima, il suo migliore amico aveva scoperto tutto in un modo squallido, o almeno in un modo in cui non voleva, adesso che avrebbe pensato?
Se pure Koichi lo avesse considerato uno facile? Non avrebbe potuto resistere senza l'affetto dell'altro.

Continuò a camminare ignorando i richiami di Goseki, aveva troppa paura del giudizio dell'amico.
Sapeva quanto odiava Kitayama e sapeva anche quanto avrebbe voluto raccontare qualcosa di scabroso su di lui, giusto per rovinargli la reputazione sul serio.

"Taipi!"

Si sentì afferrare il polso e si bloccò immediatamente.
Doveva affrontare la cosa, eh? Tanto prima o poi ne avrebbero dovuto parlare se non voleva ritrovarsi l'altro in casa, nel bel mezzo della notte.
Taisuke abbassò lo sguardo e la testa aspettando una reazione da parte di Goseki. reazione che non fu sicuramente quella che si aspettava dato che il ragazzo lo aveva avvolto tra le braccia.

"Mi dispiace che tu stia così male"

"Sto bene Gocchi"

Stava bene come uno che era appena stato calpestato.
Come uno a cui avevano appena strappato il cuore, si, si sentiva esattamente così...stava così male che gli mancava persino il respiro dal dolore, ma non poteva di certo dire al suo migliore amico che stava in quello stato solo per un altro ragazzo.
Poteva stare bene sul serio, se si fosse sforzato almeno un pochino, avrebbe potuto diventare più forte o almeno quanto bastava per sopportare sul serio la situazione tra lui e Kitayama.

"Non dirmi bugie, non sono cretino"

Ovvio che non lo era.
Delle volte odiava il suo rapporto con Goseki, solo per il fatto che l'altro riuscisse a capire immediatamente quando qualcosa non andava, sotto quel punto di vista gli ricordava Nikaido...
Nikaido...lui...lui aveva picchiato Kitayama a causa sua, ne era quasi certo, sempre che poi Hiromitsu non avesse offeso Senga ma..ma non ne aveva motivo, giusto?
Avrebbe dovuto ringraziare il più piccolo? Come minimo il nano c'era andato giù pesante e Taisuke sapeva quanto Takashi tenesse a lui e quanto certe cose gli dessero fastidio e poi Kitayama avrebbe fatto perdere la pazienza anche al più buono del mondo.
Come aveva fatto ad innamorarsi di una persona del genere?
Perchè era innamorato, vero? Non era difficile capirlo notando i suoi occhi...

"Perchè non mi hai detto niente?
Perchè non mi hai detto che stai con quello?"

Perchè non sapeva semplicemente come dirglielo.
Non sapeva come spiegargli le cose in modo che non pensasse male di lui;
Non sapeva neanche come fosse successo quello che era successo con Kitayama, nemmeno il motivo per cui si fosse preso una cotta per quello.
E poi non stavano insieme, tra loro era solo sesso e anche se si era illuso di poter avere Hiromitsu in un altro modo, il nano aveva ben chiarito la sua posizione una volta per tutte.

"Non...non sto insieme a Kitayama..."

Era il momento di dire la verità, no?
Si scostò dall'abbraccio di Goseki voltandosi verso di lui, continuava a non avere il coraggio di guardarlo in faccia però, quindi tenne ancora lo sguardo basso.

"...ci sono finito solo a letto...un paio di volte da quando...da Kyoto"

Quanto gli faceva male dire come stavano le cose tra loro?
Prendere finalmente coscienza di quello che era per Hiromitsu, rendersi conto che forse, nell'altro non c'era nessun lato dolce, niente di quello che sperava di trovare.

"I tuoi genitori invece?"

Eppure aveva notato qualcosa di strano negli occhi di Hiro alla sua domanda, come se fosse stato colto di sorpresa e una persona che aveva un buon rapporto con i genitori non reagiva così. Lui in fondo era sempre stato contento e tranquillo nel parlare della sua famiglia, non aveva mai avuto problemi a dire com'era cresciuto per esempio, forse adesso avrebbe rallentato un po' il suo entusiasmo la storia di sua madre ma...

"Dovresti lasciarlo perdere Taisuke, lo sai che-"

Scosse la testa velocemente come per negare sia a se stesso che a Goseki che seriamente non ci fosse nulla di buono in Hiromitsu. Sapeva dove sarebbe finito quel discorso e non gli piaceva per niente, sentirsi dire "Hiro è un poco di buono, lo dovresti lasciar perdere" non era quello di cui aveva bisogno in quel momento.
Ok, era vero che Kitayama non si stava comportando bene con lui;
Era vero che lo considerava solo un oggetto, ma...ma quanto valeva la pena anche perdere l'unica occasione che aveva per stare con l'altro? Magari se avesse insistito ancora un po', Hiromitsu si sarebbe lasciato andare e avrebbe aperto il suo cuore, no? Doveva solo provarci.

"V-voglio andare a casa Gocchi..."

Era davvero stanco di stare a scuola, la gente poi non faceva altro che commentare i due pugni che Hiromitsu si era preso e il senso di colpa verso Nikaido aumentava. Se lo avessero punito in un qualche modo? Il preside era molto rigido e severo e l'ultima cosa che apprezzava erano le risse tra alunni, se avesse fatto mettere fuori squadra Takashi per colpa sua, si sarebbe sentito una merda, sicuramente peggio di come stava adesso.
E poi c'era sempre il pensiero di Kitayama...
...che ne sarebbe stato adesso della sua popolarità? Prendere due cazzotti da una matricola non era la cosa migliore in quella scuola, oltretutto aveva già notato un calo della sua fama e in parte era colpa sua, anche se poi non gli fregava molto di avere ragazzine starnazzanti addosso. Però Hiro sembrava tenerci parecchio, quindi che avrebbe fatto se tutti avessero iniziato ad ignorarlo?

"Ti chiamo stasera prima di andare a dormire, ok? Vedi di non pensare troppo a Kitayama~"

Fece un piccolo sorriso all'amico per poi allontanarsi da là.
Una volta a casa sperava di non dover litigare con Yuusuke, non voleva che la sua giornata continuasse male.

"Lasciami in pace Ryosuke!"

Possibile che in quella casa non potesse mai stare tranquillo? Doveva studiare Inglese e quei due non facevano altro che distrarlo con le loro urla.
Aveva chiesto gentilmente a Ryosuke di togliersi dalle scatole per un po', non aveva usato un tono cattivo perchè il fratello sarebbe scoppiato a piangere di sicuro, ma comunque pareva aver capito che doveva lasciarlo in pace.
Taisuke non aveva neanche cenato, l'aveva preparata per gli altri ma non aveva toccato nulla, sentiva come la fame venirgli meno quel giorno e di certo ingozzarsi a forza non gli avrebbe fatto bene, quindi era meglio evitare.

"Gioca con me Yuu-chan!"

"Va' a rompere a Taisuke"

"Ma sta studiandoo!"

Se lo ricordava? Quindi perchè continuava a fare baccano?
Se pensava al fatto che un'altra insufficienza si sarebbe fatta spazio in Inglese, voleva piangere.

"Ahhh, prenderò di nuovo un brutto voto"

Mentre diceva quella frase si era anche infilato le mani nei capelli iniziando a scuoterli, finendo anche per bagnare i libri di scuola dato che si era appena fatto la doccia e aveva pensato di non asciugarsi.

"Dai Yuusukee, tu non passi mai il tempo con me"

"Perchè non ne ho voglia zecca"

"Piantatela voi due di litigare, devo studiare!"

Avere due fratelli più piccoli delle volte era un grande svantaggio, se fosse stato lui il più piccolo non avrebbe avuto problemi a studiare in pace visto che quei due sarebbero fuori casa già da un pezzo.
Alzò lo sguardo per vedere che ore erano ed iniziò a chiedersi che fine avesse fatto il padre. Non era solito non rientrare per cena, per fortuna che non era uscito con Goseki altrimenti Ryosuke non avrebbe neanche cenato.
Sulla mensola sopra la scrivania notò una foto e si alzò per darci un'occhiata da vicino, era una semplice foto di quando la sua era ancora una famiglia unita. Non potè fare a meno di arrabbiarsi vedendo la figura di sua madre accanto a quella di suo padre; perchè li aveva abbandonati?
Una parte di sè aveva accettato e capito il fatto che un rapporto finisse e che se ne creassero altri, ma c'era ancora qualcosa che non riusciva a comprendere...come aveva fatto sua madre a cancellarli completamente dalla sua vita?

"Fanculo"

Rovesciò verso il basso la foto in modo che si vedesse solo la cornice marrone dietro, forse aveva persino rotto il vetro ma in quel momento non gliene fregava nulla. Come sua madre si era dimenticata di lui, poteva farlo benissimo lui con lei, no?

"E' colpa tua se la mamma se n'è andata!"

"N-non è vero!"

"Si, è perchè sei un moccioso piagnucolone!"

Yuusuke non aveva appena detto all'altro che la madre se n'era andata, vero?
Non gli aveva anche dato la colpa, eh?
Il padre aveva detto ad entrambi i figli più grandi di stare attenti a dire a Ryosuke la verità perchè l'avrebbe presa male e a quanto era rimasto Taisuke, Yuusuke aveva accettato di stare con la bocca chiusa, quindi perchè adesso gli aveva detto quella frase? Come se poi fosse stata sul serio colpa di Ryosuke se la madre era una troia.
Oh, magari lui aveva preso da lei...

"Quando Taisuke se ne andrà da questa casa, tu dovrai fare quello che ti dirò io!"

"Tai-chan non se ne andrà, lui rimarrà sempre con me!"

"Illuso! Ti abbandonerà come la mamma!"

Stanco di sentire Yuusuke trattare a quel modo il fratello più piccolo, uscì dalla stanza rifilando un calcio nel sedere del fratello di mezzo, per sua fortuna stava proprio davanti alla porta.
Era il secondo calcio che dava a qualcuno, ci aveva quasi preso gusto ad essere sincero.
Yuusuke aveva preso a guardarlo come se volesse ucciderlo facendogli un buco nella testa, credeva anche di avere ragione? C'era o no quando il padre aveva spiegato come affrontare la situazione con Ryosuke?
Perchè una buona volta quel cretino non riusciva a pensare anche alla famiglia?

"Che diavolo fai?!"

"Ma tu hai sentito quello che ha detto papà ieri? O eri troppo impegnato a pensare agli affari tuoi?!"

Si stava alterando, sentiva tutta quella rabbia repressa che aveva scorrergli nelle vene, non aveva mai alzato la voce contro Yuusuke, neanche quando lo trattava male. Gli dava fastidio il fatto che non si interessasse minimamente ai sentimenti del fratello più piccolo, non andavano particolarmente d'accordo ma evidentemente il problema era di Yuusuke visto che detestava entrambi i fratelli, no?

"Scusa tanto se non sono come te, SuperTaisuke"

"Forse perchè non hai un cervello funzionate"

"Non...non litigate ancora"

Sentì le braccia di Ryosuke aggrapparsi alle sue gambe mentre strusciava il volto contro il suo addome.
Come poteva abbandonare il fratello minore? Avrebbe dovuto declinare l'offerta di quella squadra e concentrarsi a trovare un'altra università vicino casa, in modo che fare su e giù con il treno non fosse un peso, però...Però adesso era troppo tardi perchè appena era arrivato a casa quel giorno, aveva trovato un dirigente di quella squadra e gli aveva fatto un sacco di complimenti, quindi aveva accettato la loro proposta non pensando alle conseguenze che allontanarsi di casa avrebbe portato.

"Me ne vado a fare una doccia, tanto qua qualcuno si crede di essere la mamma"

Ignorò quello che Yuusuke gli aveva detto iniziando ad accarezzare il fratello minore sulla testa, aveva persino preso a piangere mentre lui e l'altro idiota si urlavano contro.
E lui che voleva solo una serata tranquilla, togliendo lo studio, era stata una giornata abbastanza movimentata a scuola e gli serviva solo riposarsi un po', anche perchè era sicuro che il giorno dopo affrontare Kitayama, sarebbe stato più difficile del solito.

"Ryo-chan"

"La mamma...è andata via?"

Che gli poteva dire adesso? Continuare a mentire avrebbe reso la sparizione della madre ancora più ovvia e poi anche Ryosuke aveva tutto il diritto di sapere, magari non con le parole dure che gli aveva riservato Yuusuke.
Si staccò dal fratello solo per abbassarsi alla sua altezza e cacciò via con le dita le lacrime che ancora cadevano sul volto dell'altro; odiava vederlo piangere.

"Ma non è per colpa tua, lei..."

"Te ne andrai anche tu Taisuke?"

Spiazzato, ecco com'era rimasto.
Ryosuke faceva troppe domande per avere 13 anni e lui che ne aveva 17 non sapeva come rispondere.
Avrebbe voluto dirgli di no, che sarebbe rimasto a casa, ma sarebbe stata una bugia.

"Per l'università..."

"E' quella che ti permetterà di giocare a basket?"

"Uhm"

Una piccola bugia se la poteva anche permettere, in parte racchiudeva anche un po' la verità.
La squadra in cui avrebbe giocato gli avrebbe pagato l'università così non avrebbe pesato ancora su suo padre, visto che l'uomo era solo adesso era meglio che non spendesse i risparmi solo per Taisuke, l'unico inconveniente era il fatto che fosse un po' tanto fuori città e quindi non avrebbe potuto dormire a casa come voleva.

"E' tanto lontana?"

"I-io...un po'...ma sarò a casa ogni volta che potrò, capito?"

"Guarda, c'è Kitayama"

"Quello che le ha prese da una matricola?"

"Si, si! Nikaido ieri gli ha mollato due pugni e non ha potuto neanche ribattere"

"Che pena"

Stava anche passando da essere penoso adesso! Lo sapeva che non doveva andare a scuola quel giorno, sapeva che tutti avrebbero parlato solo di quei maledetti pugni.
Non si era difeso da Nikaido solo perchè due pugni erano l'ultima cosa che si aspettava dall'altro, evidentemente voleva molto bene a Fujigaya se era arrivato ad alzargli le mani contro.

Entrò in classe cercando di allontanare le voci di tutti gli altri, non era difficile capire che ormai la sua popolarità era caduta in picchiata, vero? D'ora in avanti sarebbe stato: "Quello che le ha prese da una matricola", strano come il basket gli avesse rovinato la vita, prima Taisuke, adesso Nikaido. Odiava quello sport.

"Hai avuto il coraggio di venire a scuola? Complimenti, non ti credevo così masochista"

Era la voce del suo "migliore amico" quella, Hiromitsu neanche si era degnato di alzare lo sguardo su di lui mentre si sedeva.
Pure la sua classe lo odiava, esattamente come tutta la scuola, almeno la parte maschile. Non gli era mai importato di loro, a lui bastava la sua popolarità, gli bastava venire invidiato per stare bene e una stupida matricola gli aveva tolto tutto.

"Non fai più tanto l'arrogante, eh?!
Non sei più Kitayama il Dio"

"Sono sempre meglio di te idiota"

Magari quello non era il modo in cui si parlavano due amici, ma era palese che non si sopportavano.
Hiro era stato con lui solo per fargli un piacere, non certo perchè gli piaceva. Quello era senza personalità, si attaccava a zecca a quelli noti solo perchè voleva essere come loro, probabilmente adesso si sarebbe attaccato a Fujigaya.
Sentiva lo sguardo di tutti addosso, era sicuro che pure Taisuke lo stesse fissando ed era la cosa che più lo infastidiva.
Pensare che anche lui lo considerasse penoso;
Sapere che anche nei suoi occhi c'era quella compassione e non nel senso bello della parola...
...perchè si interessava tanto di quello che poteva pensare una bambola?

"Le hai prese da una matricola..."

Sembrava essere la cosa più blasfema del mondo, erano stati solo due pugni, non aveva messo in discussione chissà quale etica morale.

"K-Kitayama-kun"

"Lasciami in pace Fujigaya"

Era colpa sua se Nikaido lo aveva attaccato, si, quella matricola voleva solo difendere l'onore del suo capitano, ignorando il fatto che non lo avesse più da un pezzo.
C'era una piccola possibilità che se magari, magari eh, non avesse trattato Fujigaya come un oggetto tutto quello non sarebbe successo? Nè i pugni, nè le voci dei compagni di scuola, nè tantomeno quel calcio che il capitano della squadra di basket gli aveva dato.

"Sei un idiota Kitayama-kun"

Aveva deciso, sarebbe uscito dalla classe saltando sia le lezioni che gli allenamenti, tanto non avrebbe sentito altro che discorsi sulla sua lite con Nikaido, tanto valeva starsene sotto un albero a dormire.
Si alzò velocemente dalla sedia recuperando le sue cose, dopo di che uscì dalla classe ignorando i richiami di Taisuke; perchè non lo lasciava in pace neanche in quel momento?
Non poteva certo interessargli sul serio di lui, andiamo, quale essere sano di mente si sarebbe preoccupato per uno che non faceva altro che trattare la gente come oggetti?
Che non faceva altro che usare le persone giocando con i loro sentimenti?
Quale essere umano avrebbe accettato di farsi usare solo per il proprio corpo?
Aveva anche pensato al fatto che magari Taisuke provasse qualcosa per lui, non era scemo e sapeva che certi gesti affettuosi non venivano fatti se non si provava qualcosa, lui non aveva mai accarezzato nessuno nel modo in cui Fujigaya lo aveva fatto con lui.
Se ci ripensava, sentiva un formicolio allo stomaco, come ogni volta che pensava a quello che avevano fatto a Kyoto. Ormai ci pensava tutti i giorni e si sentiva sempre più confuso, gli piaceva, no? Quindi perchè lo trattava come se non gliene fregasse nulla?
Hiro era stufo di starci a pensare, tanto non avrebbe risolto nulla, era meglio dormire visto che quella notte non lo aveva fatto.

"Non è un comportamento da capitano il tuo, sai?"

"Fujigaya..."

Che diavolo ci faceva lui lì? Lo aveva anche svegliato ed era nel bel mezzo di un sogno porno...con la persona che gli stava davanti! Fortunatamente per lui, non erano arrivati al sodo, così il suo corpo non aveva reagito.
Lo stava anche guardando in modo strano, come se gli stesse facendo una ramanzina.
Era carino Taisuke eh? Per quanto volesse negarlo, non poteva fare a meno di pensarlo.

"Perchè hai saltato gli allenamenti? Credevo ti piacesse giocare"

"Sei mia madre per caso?"

Non che poi sapesse se una madre si comportasse così, ma di sicuro non si facevano i fatti loro.
Fujigaya continuava a fissarlo cercando qualcosa da dire forse, perchè non lo lasciava in pace? Era evidente che voleva starsene per conto suo.

"Ti butti giù solo per due pugni?"

"Si può sapere che diavolo vuoi?! E' colpa tua se Nikaido mi ha attaccato!"

"Mia? Tu sei lo stronzo, non io.
Sono contento che Takashi ti abbia picchiato, sai?
Sono contento che ti abbia tolto quella fama a cui tanto tenevi"

"Fottiti Fujigaya"

Era andato fin là solo per sbattergli in faccia la sua immensa gioia?
Poteva anche risparmiarsi la scena, l'ego di Hiro era andato a farsi un viaggio da prima, non c'era bisogno che Fujigaya infierisse. Tra l'altro, gli aveva dato dello stronzo, mica gli era sfuggito. Poteva dirgli che era una puttana? Sarebbero stati pari.

"Mi fa piacere che tu sia grato a...Takashi"

Quei due si chiamavano persino per nome, non funzionava così tra matricole e senior, non si doveva creare un rapporto complice come quello che avevano loro.
Era ancora geloso, vero? Come quando li aveva visti parlare in palestra.

"Non capisci mai niente Kitayama"

Aveva capito benissimo che voleva rovinargli la giornata, già non era partita nel migliore nei modi in più quell'idiota continuava a rompergli. tornato a casa sarebbe stato felice di essere solo.
Di tutte le persone che potevano umiliarlo poi, proprio Fujigaya doveva farlo?
Era la punizione per averci fatto sesso?

"Stai rovinando la mia pace, capisco questo"

"Sei così egocentrico"

"Dimmi qualcosa che non so Fujigaya, tipo che ti piace quando ti scopo"

In realtà lo sapeva benissimo quanto Taisuke apprezzasse le sue doti da amante, era lui quello che strillava non Hiromitsu.
C'era persino della rabbia adesso nei suoi occhi, che lo avesse offeso ed affondato? Magari in quel caso avrebbe portato il suo bel culo lontano da là.

"Non puoi essere sul serio così vuoto"

"Ah no? E perchè?"

"P-perchè a Kyoto non eri così.
Io...io sono sicuro che il vero Hiromitsu fosse quello, non l'essere che si atteggia a Dio della scuola.
Sei stato così gentile con me, così dolce e attento che....che non posso credere che non ci sia niente di vero in quello che hai fatto a Kyoto.
Per questo sono contento che Takashi ti abbia picchiato, perchè forse senza una fama da mantenere, potrai essere te stesso"

Cos'era quella morsa di dolore che sentiva al cuore?
E quello strano nodo che gli si era formato in gola?
Che avesse voglia di piangere? Solo per aver sentito qualche parola carina! Da Fujigaya poi, uno che avrebbe trovato un lato buono anche in un serial killer.
Qualcosa di caldo ed umido aveva iniziato ad accarezzargli le guance, erano lacrime?
Stava uscendo del liquido dai suoi occhi?
Dio, neanche si ricordava quand'era stata l'ultima volta che aveva pianto, erano passati così tanti anni che credeva di non esserne più capace.

Non realizzò subito che le braccia di Taisuke lo avevano avvolto, solo quando sentì il calore del corpo dell'altro se ne rese conto.
Perchè si comportava così?
Perchè non lo prendeva in giro come tutti gli altri?
Perchè non gli stava lontano?
Hiromitsu lo aveva trattato malissimo, lo aveva usato come un giocattolo infischiandosene dei suoi sentimenti e lui che faceva? Lo abbracciava cullandolo dolcemente.
E dire che aveva fatto di tutto per allontanarlo.

"Vorrei solo che ti fidassi di me..."

Glielo aveva detto con un tono così dolce da farlo tremare, aveva persino iniziato a singhiozzare da quel momento.
Non era più abituato a ricevere affetto;
Non era più sicuro di poter tenere ad una persona, mentre adesso...
...adesso sentiva il bisogno di farsi amare da qualcuno per quello che era realmente, non per quello che sembrava e fingeva di essere.
In tutta quella storia, non solo aveva ferito Taisuke, ma aveva sopratutto cercato di non ferire se stesso.

"Taisuke..."

Mugolando il nome dell'altro, portò le braccia su di lui avvicinandolo a sè ancora di più; stava così bene tra le sue braccia adesso.
Continuò a piangere addosso a Fujigaya per chissà quanto tempo e l'altro non sembrava nemmeno seccato dal suo comportamento.
Doveva fare qualcosa per farsi perdonare, vero? Insomma, si sentiva in colpa per come lo aveva trattato in quegli anni e sopratutto negli ultimi mesi.

"Vuoi...vuoi venire a cena con me stasera?"

"Mi...mi stai chiedendo di uscire?"

Secondo lui?
Poteva capire la sua sorpresa però, era la prima volta che gli chiedeva di uscire senza l'intento di sbatterlo su un letto di qualche LoveHotel. Non che poi non ce lo volesse fare, ma non era il punto principale della sua serata.

"Uhm, ceniamo e poi ti riporto a casa, così tuo padre non si preoccuperà"

"Perchè vuoi uscire con me?"

"Voglio farmi perdonare per come ti ho trattato, per quello che ti ho detto sai..."

Quando Taisuke sorrise, il cuore di Hiro prese a battere più velocemente, ogni volta gli faceva quell'effetto.

"Ok, allora usciamo!"

"Hai trovato un modo carino per farti perdonare, sai?"

"Devo essere me stesso, no?"

E questo includeva portare qualcuno che gli piaceva a mangiare fuori.
Non era proprio un ristorante chic, era più un qualcosa di semplice ma si mangiava bene, a dire il vero era uno dei posti preferiti di Hiro.
C'era stato un paio di volte con sua madre quando era piccolo, prima che lei lo scaricasse dalla nonna, forse era per i ricordi che aveva che gli piaceva così tanto quel ristorante. Era uno dei pochi ricordi che aveva dell'ultimo periodo vissuto con sua madre, adesso quel ristorante sarebbe stato per sempre il luogo del suo primo appuntamento con Fujigaya, eh?

"Vuoi prendere un dolce qua o ci prendiamo un gelato tornando a casa?"

"Il gelato~"

Non si era mai accorto quanto fosse bambino Taisuke delle volte, come mai?
Oh si, forse perchè era più preso dalla sua voglia di rovinarlo che dal cercare di essergli amico. Se doveva essere sincero, a scuola Fujigaya sembrava essere una persona così matura, tranne quando era attorno a Goseki, aveva notato che col rospo si lasciava andare più facilmente forse perchè lo conosceva da anni...
Hiro era ancora confuso per quello che sentiva stando accanto al capitano della squadra di basket, ma quella sera lo aveva fatto stare bene, sembrava che fossero amici da una vita e non quello che erano stati fino a quel giorno. Aveva pure riso e insomma, lui non era una persona che rideva in modo esagerato o almeno non lo era mai stato da quando sua madre lo aveva abbandonato.

"A che stai pensando Hiro?"

"Un giorno...un giorno ti dirò perchè mi sono comportato male con te e con tutti gli altri"

"Uhm...E' buono il gelato Hiro-chan?"

"Si, vuoi assaggiare?"

Fujigaya annuì con la testa e allungò il gelato verso la sua bocca.
Aveva ignorato persino il fatto che lo avesse chiamato Hiro-chan, in fondo era carino mentre lo diceva e comunque nessuno lo chiamava mai Hiro-chan, poteva essere una cosa carina accettare ogni soprannome che Taisuke gli metteva, no? Gli ricordava tanto suo fratello minore, si, quello che non aveva fatto altro che chiamarlo Kitayama-chan, che poi era anche lungo oltre che fastidioso.

"Sono arrivato"

Questo voleva dire che avevano già finito la loro serata? Lo sapeva che doveva fare finta di perdersi, magari Taisuke lo avrebbe preso per rincoglionito, ma almeno sarebbe stato con lui ancora per un po'!
Poi non poteva neanche baciarlo davanti al cancello di casa sua, se il padre dell'altro li avesse visti, probabilmente si sarebbe anche scandalizzato.

Si guardò intorno per riuscire a trovare velocemente un posto isolato ma non lontano da casa di Fujigaya e dopo i suoi occhi si posarono su un angolo buio e nascosto da qualche alta pianta, là non li avrebbe visti nessuno.
Prese Taisuke per un polso trascinandolo verso il luogo prescelto e posò delicatamente le labbra su quelle dell'altro.
Era la prima volta che lo baciava a quel modo, la prima volta che non gli infilava la lingua in bocca a forza e...e gli piaceva. Era come se stesse baciandolo per la prima volta, come se non avesse mai posato le labbra sulle sue.

Sentì la lingua di Fujigaya accarezzargli il labbro inferiore e la risucchiò dentro la sua bocca, iniziando così ad approfondire quel bacio.
Hiromitsu spinse il compagno contro il muro e quando Taisuke toccò il cemento con le spalle, si staccò da lui.

"Ti voglio Taisuke"

"Hi-Hiro"

Magari l'altro si vergognava a fare sesso all'aperto, considerando che si imbarazzava anche per una battutina un po' pesa, non era tanto difficile capirlo. Però non poteva resistere alla voglia di toccarlo, l'attrazione fisica che provava per Fujigaya era sempre stata presente e forte, era arrivato addirittura a sognarselo, qualcosa doveva pur significare, no?
Ovvio che poi non poteva costringerlo se non voleva, ma sapeva benissimo che Taisuke era molto suscettibile a certe cose e quindi le avrebbe usate a suo vantaggio, se non per farci sesso almeno per toccarlo.

"S-siamo fuori..."

"Shh, tanto non ci vede nessuno"

O almeno sperava, perchè farsi trovare con le mani nei pantaloni di Taisuke, non era di certo una delle cose migliori che gli potesse capitare, sopratutto se a scoprirli fosse stato il padre di quest'ultimo o peggio ancora, la polizia.


gnr: angst, gnr: yaoi, r: nc-17, g: kis-my-ft2, gnr: au

Previous post Next post
Up