Cough cough

Jun 12, 2009 07:31

Certo che la fotina dei fourleaves centra davvero in maniera impressionante eh ... sisi...

Dividerla mi sta provocando dei problemi, ma vabbè XDDD

TITOLO: Zombie
AUTRICE:Jinny
GENERE:Horror, angst
FANDOM:Johnnys sparsi (e sparsi è la parola adatta)
RATING:nc-17, giusto per essere sicuri
DISCLAIMERS:Nessun johnny debuttato o meno mi appartiene, e sono tutti contenti così
NOTE:L'autrice giura di aver scritto sotto l'effettodi sostanze stupefacenti ed alcool, ma fonti autorevoli ci dicono che non faccia uso di sostanza stupefacenti e che quel giorno non avesse bevuto
GIA' POSTATE: Zombie1


<< Che strano terzetto di difensori abbiamo…>> disse Jin. Lo ignorarono. Hideaki prese il sostegno di un appendiabiti.

<< Non guardatemi così. Sono un vostro senpai, fino a prova contraria…>>

<< Finché puoi evitarlo, non ammazzare nessuno. Ci pensiamo noi.>> disse Jun

<< Cosa fai, ti autoproclami nostro difensore? Pensi che siamo delle bambine?>>

<< No, Takki, non è quello. Solo… ho colpito un ragazzino di cui non ricordavo nemmeno il nome, e mi sento ancora come se dovesse esplodermi lo stomaco!>> urlò Jun. Poi si girò verso Masaki

<< Jiro…>> mormorò. Masaki si morse le labbra, poi le arricciò di lato

<< Mi sa che sapere come si chiamava non ti ha fatto tanto bene, ne Jun-Jun?>>

Jun lo guardò, chiedendosi come facesse a sembrare così tranquillo. Lo conosceva da molto, moltissimo tempo, e che fosse così tranquillo voleva dire che era tutt’altro che tranquillo. Gli si avvicinò, sentendosi quasi in dovere di proteggerlo, ma Masaki ignorò questo suo gesto. Con un senso pratico che in situazioni normali gli era assolutamente estraneo, cercò qualsiasi cosa potesse essere usata come arma, in maniera che nessuno fosse senza

<< Non credo di potercela fare se… se troviamo qualcun altro dei…dei nostri…>> balbettò Ryo

<< Tranquillo, Ryo-chan, ci sono io.>> disse Tomohisa, protettivo. Jin sogghignò, sentendolo, però si mise lo stesso all’altro fianco di Ryo

<< Hey, ma la principessa non era lui?>> si informò Hideaki, indicando Jun

<< Ti spacco la faccia?>> si informò Jun. La scena strappò un sorriso a tutti. Poi, con cautela, uscirono nel corridoio. Sentivano solo le urla in lontananza, ma tutta la struttura interna dello stadio sembrava momentaneamente deserta. Si incamminarono verso i camerini degli Arashi in silenzio, guardando in tutte le direzioni possibili. Un sibilo furioso li avvertì dell’avvicinarsi di qualcuno. O qualcosa. Un junior - Jun continuava a non sapere i nomi di quelli più giovani - a cui mancava mezza faccia ed un braccio, si era lanciato verso di loro. Jun vide, sentendo un brivido gelato corrergli lungo la schiena, Masaki colpirlo senza scomporsi minimamente. Scambiò un rapido sguardo con Ryo, che sembrava altrettanto sconvolto dalla reazione. O dall’assenza di reazione. Si girarono istintivamente verso Hideaki che, per tutta risposta, si avvicinò a Masaki e gli posò una mano sulla spalla. Masaki si svincolò, con un gesto deciso.

<< Andiamo.>> mormorò, e riprese a camminare. Lo seguirono in silenzio. Si fermarono sentendo un rumore di passi che si avvicinavano. Jun si sorprese a trattenere il fiato. Si rese conto solo dopo un po’ di aver artigliato il braccio di Masaki, ma Masaki non sembrava essersene minimamente accorto. Era teso, all’erta. Sembrava più alto di quanto non fosse in realtà, o forse era Jun a sentirsi più basso, per la paura

<< Siamo vivi, non siamo feriti…>> mormorò una voce.

<< Kame…>> mormorò Jin. Kazuya lo guardò, poi si morse le labbra e fece una serie di smorfie buffissime, per poi abbassare il viso ed iniziare a piangere. Jin gli si avvicinò e lo abbracciò.

<< Non ho idea di dove siano gli altri… ero con Ueda, ma… ma…>> la voce gli si spezzò. Jin lo strinse più forte. Tomohisa, intanto, era scattato verso Yuya e Takahisa e li aveva abbracciati, in silenzio. Jun si rese conto che, trovandolo in quel momento, avrebbe abbracciato perfino Sho… anzi, forse Sho avrebbe abbracciato perfino lui… si riscosse

<< Stiamo andando a recuperare Chinen… è nel nostro camerino.>> disse << Potete resistere? Potremmo fare una piccola pausa la…>>

Kazuya e Jin, che era crollato, si asciugarono gli occhi, annuendo. Si incamminarono nuovamente, seguendo Masaki

<< Massu, pensavo si sarebbero buttati tutti su di te…>> mormorò Jin a mezza voce. Takahisa gli fece una linguaccia, ma poi sorrise. Jin fece un mezzo sorriso, in risposta. Si girò a guardare Kazuya, trovandolo nascosto dietro un muro di terrore. Tomohisa gli fece un cenno, e Jin prese la mano di Kazuya, ricevendo in risposta un cenno d’assenso di Tomohisa

“ Yamapi, questa poi me la paghi” pensò Jin. Kazuya si girò a guardarlo, poi gli strinse forte la mano. Quando arrivarono al camerino degli Arashi, il gruppetto rallentò. Jun prese il cellulare e provò a chiamare. Sentirono il cellulare squillare all’interno della stanza. Jun sentì l’angoscia impadronirsi di lui, ma poi Yuri rispose

<< Senpai, ho sentito di nuovo passi qui fuori… ma… è… è suonato il telefono… credo… credo ce mi abbiano trovato… ho paura…>>

<< Siamo noi.>> disse Jun. Riattaccò ed aprì la porta. Yuri era rannicchiato in fondo alla stanza, sotto uno dei tavoli del trucco, e sembrava ancora più piccolo di quanto non fosse. Tutti i ragazzi entrarono e Hideaki chiuse la porta, piazzando poi una sedia a bloccare la maniglia

<< Non è granchè come espediente, ma per adesso dovrebbe reggere.>> disse. Gli altri annuirono. Masaki si avvicinò a Yuri e lo aiutò ad uscire da sotto il tavolo. Il ragazzino scoppiò in singhiozzi e Masaki lo strinse

<< Ne usciremo.>> disse, sicuro. Ma Yuri si staccò, scuotendo la testa

<< Si, invece.>> disse Masaki, di nuovo. Yuri lo guardò. Poi guardò gli altri presenti. Vide Kazuya, che si era abbandonato ai singhiozzi. Guardò Subaru, che aveva ancora lo sguardo assente. Guardò Ryo, gli occhi rossi e gonfi. Guardò Jun, che tremava leggermente. Scrutò Tomohisa, che non riusciva a staccarsi dai suoi compagni di gruppo superstiti. Poi tornò a guardare Masaki, che non sorrideva. Masaki sorrideva sempre ai “piccoli”, se n’era fatto una specie di compito. Lui sorrideva, presentava i junior al pubblico durante i concerti, li incoraggiava quando si emozionavano prima di salire sul palco. Ma ora era serio. Troppo serio. Scosse di nuovo la testa

<< Se anche tutto questo finisse, non ne usciremo mai…>> mormorò, e scoppiò in singhiozzi. Masaki lo strinse di nuovo, in silenzio. Jun guardò la scena in silenzio. Poi si girò verso Jin, che teneva stretto a sé Kazuya

<< Kame, che è successo a Ueda?>> chiese. Poi si morse le labbra per la propria mancanza di tatto. Kazuya sospirò e fece per rispondere

<< L’hanno preso.. erano in dieci, più o meno… uno era di sicuro uno della sicurezza, l’ho riconosciuto… Ueda era rimasto indietro di qualche passo e gli si sono lanciati contro… e… e siamo scappati…>> disse Takahisa, poi abbassò il volto. Yuya iniziò a singhiozzare sommessamente

<< Ha urlato…>> singhiozzò Kazuya, poi si premette le mani sulla bocca, per reprimere i singhiozzi. Jun rabbrividì al pensiero. Poi sospirò ed aprì una borsa, tirando fuori bottiglie d’acqua

<< Beviamo qualcosa, andiamo in bagno… e…>>

<< E? Sono ovunque! Se usciamo, saremo in mano loro…>> disse Hideaki, terrorizzato

<< Sho è ancora la fuori!>> sibilò Masaki.

<< Il tuo amico è quello che ha tagliato la corda per primo, mi risulta!>> ribatté Hideaki

<< Scusami tanto, ma sei stato tu, che si suppone sia quello poco sveglio e goffo, ad aver avuto la prontezza di riflessi di staccare un tubo dal muro e schiantare il cranio di Tsuba quando si è risvegliato! Non c’era Sho a preoccuparsi che tu fossi la fuori!>>

Masaki aprì la bocca, come per ribattere, ma poi strinse più forte la spranga ed abbassò il viso, respirando profondamente

<< Anche O-chan e Nino sono ancora la fuori…>> disse Jun. Masaki annuì

<< Ohno-kun è con Ninomiya, non gli succederà niente.>> disse Tomohisa, convinto. Masaki gli rivolse un tentativo di sorriso, riconoscente.

<< Anche i nostri sono ancora in giro…>> disse Subaru << Tutti, spero… tranne Hina…>> abbassò il viso, mentre la voce gli si spegneva. Ryo si morse le labbra per non ricominciare a piangere

<< Piangi, Ryo-chan… sfogati…>> disse Takahisa, con aria preoccupata

<< Non sei Koya.>> gli fece notare Ryo, in tono tagliente. Takahisa abbassò di nuovo il viso, iniziando quasi subito a tirare su con il naso.

<< Era con noi prima che trovassimo Ueda e Kame…>> mormorò Yuya.

<< L’hanno preso?>> si informò Tomohisa, con un filo di voce. Yuya annuì e si asciugò gli occhi. Jun lo guardò, pensando che il quel momento sembrava più che mai una ragazzina…

<< Sakurai kun non è un vigliacco.>> disse Yuya, alzando il viso verso Hideaki

<< Però è lui che se l’è squagliata.>> fece notare Kazuya

<< Potremmo evitare di litigare? Non mi sembra la situazione più adatta… abbiamo i nostri in giro per il Tokyo Dome, siamo intrappolati in resident evil ma senza le pistole, forse dovremmo escogitare qualcosa per ritrovare almeno qualcuno e rifugiarci da qualche parte…>> disse Tomohisa. Nessuno trovò nulla da ridire e si calmarono tutti.

<< Proviamo a chiamare in qualche camerino per sentire se c’è qualcuno…>> disse Jun, tirando fuori il cellulare di Yuri

<< Se me lo dai, posso vedere se qualcun altro è arrivato da noi… ho tutti i numeri in memoria… >> disse Yuri. Jun gli passò il cellulare e prese in custodia quello di Satoshi. Yuri fece il numero e mise in vivavoce. Quando sentirono i suoni che arrivarono, dopo che qualcuno aveva schiacciato il tasto di risposta, e le urla, Yuri riagganciò, tremando forte. Chii-chan, aiuto. L’avevano sentito tutti

<< Era Takaki kun…>> mormorò Yuri. Poi si tirò le ginocchia al petto e nascose il viso tra le braccia

<< Provo a chiamarmi… magari c’è qualcuno da noi…>> disse Subaru. Jin gli passò il cellulare che aveva preso. Subaru compose il proprio numero e mise il vivavoce. Non avrebbe retto da solo se avesse sentito quello che avevano appena sentito. Ma la voce che rispose era umana. Una terrorizzata voce umana

<< Chi cavolo…>> singhiozzò

<< Tacchon! Cazzo Tacchon sei vivo! >> urlò Subaru, senza riuscire a trattenersi.

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