[CAPTAIN MARVEL] This too shall pass
Titolo: This too shall pass
Fandom: Marvel Movieverse » Captain Marvel
Personaggi: Monica Rambeau
Genere: gen
Parole: 500
Avvertimenti: spoilers, missing moment?
Note: COW-T9, settimana 6, M3, bam. E per oggi ho finito XD cristo da quant'era che non scrivevo sull'MCU XDD
È Domenica, e le strade di New York sono così vuote, così silenziose.
Non che il giorno della settimana faccia qualche differenza, in fondo è da qualche mese che, per la prima volta in vita sua, preferirebbe rimanere tappata in casa invece di uscire dalla porta e trovarsi il mondo in faccia.
Ci sono così tanti volti del vicinato che vedeva una volta, tutte le mattine, e che si illuminavano quando la vedevano. Il fatto è che non ci sono più. Sono spariti da un momento all'altro, lasciandosi dietro solo una polvere impalpabile, trascinata poi via da una lieve brezza estiva.
Ricorda di aver preso la macchina senza esitazione, dopo aver visto la una signora cadere in cenere davanti a lei, dopo essersi guardata intorno, sconvolta, e aver guardato impotente e sgomenta mentre così tante persone seguivano la stessa sorte fra il panico.
Ricorda di aver macinato le miglia che la separavano da New Orleans in tempo record, di essere corsa in casa e aver trovato il nulla.
Ricorda le volanti della polizia passare freneticamente per le strade, in silenzio, per giorni a ritmi regolari.
Ha sentito centinaia di storie di persone polverizzate davanti ai loro cari, ma ha rifiutato anche solo di pensare alla mamma.
La sua mamma ha sempre dato prova di essere indistruttibile, in fondo. Nulla può polverizzarla.
Ricorda di aver passato notte dopo notte seduta sempre lì fuori sulla veranda, anche al freddo, con il naso all'insù a guardare il cielo in attesa speranzosa. Almeno per qualche giorno.
E poi ha smesso. Ha visto l'altra gente del paese aggirarsi con lo shock, la confusione, il dolore scritti negli occhi. Ma non paura.
Ha visto i loro occhi riflessi nei suoi. Gli eventi finiscono per subirli sempre loro, dicevano, ma non si possono fermare.
Seguendo il movimento naturale della città si è rialzata con loro, e ha cominciato a lavorare. Mattina e sera le ha passate ad aiutare i vari comitati, le organizzazioni, ha preso delle sedie in casa e ha invitato i vicini. Per parlare. Non ha risolto molto, ma è servito a qualcosa.
Se non altro, qualcosa si è mosso, a New Orleans.
E poi è tornata a New York, sempre deserta e sgomenta. Questa Domenica, i discorsi per la strada non sono cambiati molto - dove sono gli Avengers, ma si può sapere cos'è successo?
Cammina a passo lento per le strade, ignorando lo schermo enorme che fa passare le notizie, ma nessuno ci fa caso. Non dicono più nulla di nuovo. È Domenica, e per strada non trova più sorrisi, questa città ha subito troppo e ora si trova in ginocchio davanti a qualcosa id troppo grande.
È questa la nuova normalità?
E mentre pensa questo un suono taglia l'aria, la spinge a guardare in alto giusto in tempo perché possa vedere una luce rossa e dorata saettare verso nord.
Si ferma. Gli occhi diventano larghi, un sorriso di sollievo si espande sul suo viso. L'ha riconosciuta.
Zia Carol. Zia Carol è tornata.
Fandom: Marvel Movieverse » Captain Marvel
Personaggi: Monica Rambeau
Genere: gen
Parole: 500
Avvertimenti: spoilers, missing moment?
Note: COW-T9, settimana 6, M3, bam. E per oggi ho finito XD cristo da quant'era che non scrivevo sull'MCU XDD
È Domenica, e le strade di New York sono così vuote, così silenziose.
Non che il giorno della settimana faccia qualche differenza, in fondo è da qualche mese che, per la prima volta in vita sua, preferirebbe rimanere tappata in casa invece di uscire dalla porta e trovarsi il mondo in faccia.
Ci sono così tanti volti del vicinato che vedeva una volta, tutte le mattine, e che si illuminavano quando la vedevano. Il fatto è che non ci sono più. Sono spariti da un momento all'altro, lasciandosi dietro solo una polvere impalpabile, trascinata poi via da una lieve brezza estiva.
Ricorda di aver preso la macchina senza esitazione, dopo aver visto la una signora cadere in cenere davanti a lei, dopo essersi guardata intorno, sconvolta, e aver guardato impotente e sgomenta mentre così tante persone seguivano la stessa sorte fra il panico.
Ricorda di aver macinato le miglia che la separavano da New Orleans in tempo record, di essere corsa in casa e aver trovato il nulla.
Ricorda le volanti della polizia passare freneticamente per le strade, in silenzio, per giorni a ritmi regolari.
Ha sentito centinaia di storie di persone polverizzate davanti ai loro cari, ma ha rifiutato anche solo di pensare alla mamma.
La sua mamma ha sempre dato prova di essere indistruttibile, in fondo. Nulla può polverizzarla.
Ricorda di aver passato notte dopo notte seduta sempre lì fuori sulla veranda, anche al freddo, con il naso all'insù a guardare il cielo in attesa speranzosa. Almeno per qualche giorno.
E poi ha smesso. Ha visto l'altra gente del paese aggirarsi con lo shock, la confusione, il dolore scritti negli occhi. Ma non paura.
Ha visto i loro occhi riflessi nei suoi. Gli eventi finiscono per subirli sempre loro, dicevano, ma non si possono fermare.
Seguendo il movimento naturale della città si è rialzata con loro, e ha cominciato a lavorare. Mattina e sera le ha passate ad aiutare i vari comitati, le organizzazioni, ha preso delle sedie in casa e ha invitato i vicini. Per parlare. Non ha risolto molto, ma è servito a qualcosa.
Se non altro, qualcosa si è mosso, a New Orleans.
E poi è tornata a New York, sempre deserta e sgomenta. Questa Domenica, i discorsi per la strada non sono cambiati molto - dove sono gli Avengers, ma si può sapere cos'è successo?
Cammina a passo lento per le strade, ignorando lo schermo enorme che fa passare le notizie, ma nessuno ci fa caso. Non dicono più nulla di nuovo. È Domenica, e per strada non trova più sorrisi, questa città ha subito troppo e ora si trova in ginocchio davanti a qualcosa id troppo grande.
È questa la nuova normalità?
E mentre pensa questo un suono taglia l'aria, la spinge a guardare in alto giusto in tempo perché possa vedere una luce rossa e dorata saettare verso nord.
Si ferma. Gli occhi diventano larghi, un sorriso di sollievo si espande sul suo viso. L'ha riconosciuta.
Zia Carol. Zia Carol è tornata.