Arc #023
Titolo: The son of the Bat
Anni: 2012/2014
Nerd here: Titolo dell’arc ispirato all’
omonimo numero di The Kingdom.
Cresciuto prevalentemente da solo e senza grandi amicizie,
Damian al Ghul accoglie con estrema gioia la nascita di suo fratello,
Ibn al Xu’ffasch. Nonostante la giovane età, infatti, si auto-incarica fin da subito della sua salvaguardia e della sua istruzione, divenendo il suo principale insegnante non appena Ibn comincia ad essere addestrato.
Ma ciò che sfugge agli occhi di Damian e non a quelli di
Ra’s al Ghul è che loro due non sono identici: crescendo, Ibn si rivela sempre meno entusiasta dei precetti della Lega, non accoglie gli allenamenti con lo stesso entusiasmo con cui li accoglieva Damian e si perde spesso in dubbi morali che, per gli Assassini, non dovrebbero nemmeno esistere.
Per questi motivi, Ra’s sceglie di intensificare e rendere più duri gli allenamenti a cui il ragazzo è sottoposto, producendo, però, l’effetto contrario. Già al compimento dei dieci anni, infatti, Ibn realizza (senza ovviamente parlarne con nessuno, nemmeno sua madre o suo fratello) che gli piacerebbe vivere un tipo di vita diversa, avere degli affetti, sfuggire allo stretto sistema di regola della Lega.
È più o meno in questo periodo che comincia a fare domande su suo padre. Damian, cieco di fronte alle differenze del fratello, gli risponde sempre al meglio delle proprie possibilità, raccontandogli tutto ciò che sa di Bruce, della sua personalità e della sua attività di Batman, e accrescendo, in questo modo, il fascino che Ibn sente per quel tipo di vita.
Nel 2012, infatti, si fa coraggio e chiede al fratello di portarlo a Gotham per vedere suo padre. Pur sapendo che Ra’s e sua madre non acconsentiranno mai, Damian decide di accontentarlo, facendosi però promettere che non tenterà di avvicinarlo in nessun modo. Ibn promette e tra il 2012 e il 2013 i due svolgono diverse visite in gran segreto a Gotham, dove osservano Batman e le sue attività di nascosto e da lontano.
L’entrare in contatto - anche se non personalmente - con Bruce Wayne non fa altro che aumentare il desiderio di Ibn di raggiungerlo e abbandonare la Lega. Nel 2013 riesce anche a trovare la forza di parlarne con sua madre, ma
Talia gli spiega senza mezzi termini che Ra’s al Ghul non lo permetterà mai e che lei non può rischiare di disubbidirgli ulteriormente; inoltre, aggiunge che non ha idea di quale potrebbe essere la reazione di Bruce stesso nell’apprendere che gli è stato tenuto nascosto un secondo figlio.
La scelta di parlarne, comunque, non si rivela affatto buona: una delle guardie poste a controllo della residenza di Talia e dei suoi figli riferisce la conversazione a Ra’s al Ghul che decide di affrontare la questione direttamente con il nipote. Lo convoca quindi qualche giorno dopo e, parlando chiaro, gli dice che se si allontanerà dalla Lega senza il suo consenso verrà condannato a morte e, con lui, anche chiunque lo avrà aiutato a scappare (sottintendendo una minaccia a Damian e a Talia). Inoltre, come punizione, fa intensificare i suoi allenamenti per i mesi seguenti e lo invia in missione in Sudafrica, dove il suo commando ha il compito di radere al suolo una città industriale.
Le morti e le vittime innocenti provocate durante tale missione pesano doppiamente su Ibn, adesso che è a conoscenza delle scelte di suo padre e del modo feroce in cui si oppone agli omicidi, e lo convincono ancora maggiormente che la Lega non sarà mai il suo posto. Così, tra la fine del 2013 e l’inizio del 2014 matura il proposito di fuggire e raggiungere Gotham.
Gli ci vuole tempo per essere sicuro di ciò che ha in mente di fare e per trovare il modo migliore di farlo. Ben presto, tuttavia, giunge a due conclusioni: la prima è che, per essere libero, deve uccidere Ra’s; la seconda è che né sua madre né Damian devono saperne nulla, per garantire la loro sicurezza e incolumità.
Nel marzo 2014 Ibn mette in moto il piano. Sfruttando la propria libertà di movimento all’interno del palazzo di Ra’s al Ghul, si introduce nelle stanze del nonno e lo uccide durante il sonno, cominciando a farne a pezzi il corpo in modo che sia impossibile riportarlo in vita attraverso l’immersione nel Pozzo di Lazzaro. Ma durante il processo alcune guardie si introducono nella stanza e capiscono immediatamente cosa sta succedendo: impossibilitato a trovare una spiegazione, Ibn combatte contro di loro e tenta la fuga attraverso varie stanze del palazzo, mentre sempre più guardie, attirate dal fracasso, gli sono dietro.
Ben presto arrivano anche Talia e Damian. Il fratello, senza riuscire a capire cosa sta succedendo, tenta di fermarlo, ma la donna, che ha perfettamente inteso la volontà di fuga del ragazzo, si para di fronte alle guardie per permettergli di guadagnare tempo. Il combattimento si sposta nella stanza che dà accesso al Pozzo di Lazzaro e, mentre Ibn affronta Damian, Talia viene accidentalmente colpita e cade nel Pozzo.
Immediatamente, Damian interrompe il combattimento e si tuffa dietro di lei per salvarla, ma quando riemergono appare evidente che per la donna non c’è più niente da fare, così come che il ragazzo è fuori di sé dalla collera e dalla disperazione. Ibn approfitta della confusione per fuggire; Damian ordina agli Assassini di mantenere le rispettive posizioni e non inseguirlo, aggiungendo che sa esattamente dov’è diretto e che si occuperà personalmente di fargliela pagare.
Con un jet requisito agli Assassini, Ibn raggiunge Gotham City. Impiega un paio di giorni a trovare il coraggio di palesare la propria presenza a Bruce Wayne e sceglie di farlo quando l’uomo indossa il costume ed è fuori per le strade della città, così che non lo consideri una minaccia improvvisa. La reazione di Bruce, ovviamente, è di pura diffidenza: il suo primo pensiero è che sia tutto un trucco di Ra’s al Ghul e che il ragazzo debba fungere da spia o da diversivo, ma, rapido, Ibn gli racconta ogni cosa, cominciando dalla sua nascita e concludendo con la sua fuga, omettendo solo un unico dettaglio per paura di non guadagnarsi mai la fiducia del padre: l’omicidio di Ra’s.
Infine, alla disponibilità del ragazzo di sottoporsi a qualsiasi tipo di test del sangue o alla macchina della verità, l’uomo cede e, facendolo bendare, acconsente a portarlo alla Caverna.
I test sembrano avvalorare la sua versione e, anche se la diffidenza di Bruce è ancora acuta, l’uomo sceglie di dargli una possibilità: gli permette di vivere a Villa Wayne e di far parte della famiglia, pur continuando a tenerlo d’occhio insieme a
Tim Drake. Dopo diversi mesi di convivenza, quando la notizia della morte di Ra’s è giunta a Gotham e Bruce si sente più sicuro dell’onestà del figlio, gli permette di diventare un vigilante.
Intanto, alla Lega degli Assassini, Damian si è preso la colpa/merito dell’omicidio di Ra’s al Ghul, trasformando i combattimenti di quella notte in una lotta per la successione. Questo è l’unico modo, infatti, in cui il ragazzo può assicurarsi la fedeltà assoluta dell’intera Lega, dopo aver preso la decisione di salire al potere e non far risorgere il nonno. Gli effetti del Pozzo di Lazzaro si sono fatti sentire immediatamente su di lui, non solo in un ringiovanimento fisico di qualche anno, ma anche nella perdita parziale di ogni tipo di prudenza e calma.
Nei mesi successivi - gli stessi che Ibn utilizza per legare con il padre e diventare un vigilante - Damian seppellisce il corpo del nonno e della madre e comincia ad organizzare il proprio dominio sulla Lega, mettendo immediatamente a tacere, con misure anche dure, tutti coloro che non lo ritengono in grado perché troppo giovane.
Non smette mai di tenere costantemente d’occhio la famiglia Wayne e suo fratello, con la promessa di riuscire a vendicare la morte di Talia e di punire Ibn per la sua fuga con il sangue.
Lista fic riferite all’arc:
Le mani sporche di
namidayume [Ibn al Xu’ffasch, Bruce Wayne, Tim Drake, Mar’i Grayson - Pg13 - 605 (W)]