Titolo: Le mani sporche
Fandom: DC
lovvoverseBeta:
cialy_girlPersonaggi:
Ibn Al Xu’ffasch, Bruce Wayne, Tim Drake,
Mar'i Grayson (nominati: i Guli Talia, Damian, Ra's)
Rating: Pg13
Parole: 605 (W)
Note: Primerrimo incontro tra Ibn Al Xu'ffasch e la Bat-family. Questo dopo che Aibien ha ucciso il nonnino caro e provocato la morte della mamma, mentre fugge dal fratello che se gli mette le mani addosso sono cazzi XD (ma anche no, Dami è un lovvino sotto sotto). Ovvero fa riferimento al signor Arc
The son of the Bat- L'icona!Wilson per ridare equilibrio all'universo, che se la mia fissa per i Guli continua implode, come minimo.
Disclaimer: NOSTRO!!! TUTTO NOSTROOOOOO!!! Non ci appartengono ma le versioni che abbiamo messo al mondo sì, è nostrooo, non ci guadagnamo scrivendo e castando e schedando e facendoci sanguinare i polpastrelli e gli occhi nel tentativo di dare un senso al tutto MA LO FACCIAMO LO STESSO perché siamo masochiste non vogliamo buttare due anni nel cesso i pg ci rompono l'anima Lena ci ammazza se non facciamo le brave sì.
È Robin la prima a fiondarsi contro di lui.
Ibn segue i suoi movimenti mentre la figura rossa e verde lo raggiunge con un salto e ghignando, a pochi metri da lui, il bastone in una mano e l’altra a terra, dice: “Non è un peccato che i cattivi ragazzi debbano sempre essere così carini?”
Batman le si affianca senza che Ibn riesca a capire da dove arrivi. Non l’ha mai visto così vicino a sé e il primo istinto è di indietreggiare, ma il respiro di Red Robin alle sue spalle lo fa desistere.
Cerca di restare immobile nell’aria fredda di Gotham, di non rappresentare un pericolo.
“Non sono armato.”
“Non ti servono armi.” La voce di Red Robin gli arriva come un sussurro meno sospettoso di quanto pensasse, ma il silenzio di Batman continua a fargli paura.
Damian.
Se Damian riesce a trovarlo.
“Perché ci hai aiutato?” Domanda Robin e dal tono di voce scherzoso sembra che non stia prendendo la cosa seriamente.
Deglutisce.
“Sono Ibn Al Xu’ffasch.”
È strano, per quante volte abbia provato quel discorso nella sua testa gli risulta debole e fiacco quando lo dice per davvero.
Gli suona falso.
“Sono il figlio di Bruce Wayne e Talia Al Ghul.”
Robin si è spostata velocemente - davvero velocemente, si stupisce di quanto possa essere svelta quella ragazzina, in caso di bisogno - verso Red Robin, mentre Batman scende dalla statua su cui era appoggiato. È una delle pose che utilizza per lanciarsi prima del combattimento, dovrebbe essere contento che l’abbia abbandonata, ma il fatto che si avvicini non aiuta.
È troppo imponente e le mani di Ibn puzzano ancora del sangue di Ra’s.
“Di cosa stai parlando?” La sua voce risuona grave e ferma.
“Nel duemila.” Vorrebbe abbassare gli occhi: “Nel duemila, tu e mia madre vi siete riavvicinati, quando lei ti ha fatto incontrare mio fratello. Io-“ impiega qualche secondo per ammetterlo, come se gli costasse: “Io non sono come lui.”
La maschera di Batman è assolutamente impenetrabile, eppure Ibn si sente esaminato in ogni minima azione.
“Ra’s Al Ghul l’ha costretta a non dirti nulla.” La sua voce sta prendendo di tono. “Sono stato cresciuto dalla Lega, ma-” non era il mio posto: “Non sono così. Non potevo esserlo.”
“Come sei riuscito a scappare?”
Ibn stringe forte i pugni, prega che l’aria fredda di Gotham disperda l’odore del sangue. Prega che le menzogne siano più credibili, a Gotham.
“Mia madre mi ha aiutato, mentre Ra’s e Damian ci hanno dato la caccia, appena scoperto della mia fuga. Lei-”
Prende fiato e lo dice: “È morta. Io sono riuscito a rubare un jet ed arrivare qui, ma non so cosa sia accaduto dopo.”
Per la prima volta è contento che Batman stia indossando una maschera, così da non vedere i suoi occhi, così da non poter capire quanto si fidi di lui.
“Potrebbe essere una trappola.” Sentenzia avvicinandosi e questa volta Ibn non resiste alla tentazione di allontanarsi un po’. Sente i passi di Robin e Red Robin, ma non capisce se vogliano fermare lui o Batman stesso.
“Posso fare il test del sangue. E della verità. Qualunque cosa.” Dice velocemente.
Batman si arresta e Red Robin e Robin gli si affiancano.
“E sia.”
Sono solo due parole, ma la minaccia di cui sono piene lo fa tremare un po’.
Se scopro che menti.
Se scopro che menti.
“Chiudi gli occhi.” Gli ordina suo padre.
Il ragazzo lo fissa per qualche secondo, poi obbedisce.
Se scopre che mento.
Damian.
La caduta della mamma.
Il sangue di Ra’s.
Il sangue di Ra’s.
Le sue mani puzzeranno per sempre del sangue di Ra’s.