Titolo: Sistemazioni scomode
Fandom: DC Comics - Lovvoverse {Fluffoverse!}
Beta:
namidayumePrompt: [FLUFFO] Cassandra Cain/Tim Drake, Conner Kent - Dormire sul divano @ Nami
Personaggi: Cassandra Cain, Tim Drake, Conner Kent
Pairing: Tim/Cassandra Kon/Tim/Cassandra
Rating: PG
Conteggio Parole: 244 (FDP)
Avvertimenti: gente cretina XD
Disclaimer: Poco nostro, molto della DC. Comunque nessun lucro.
Note:
• Allora. XD Dovete sapere che il Fluffoverse del Lovvoverse è più o meno ciò che i Tiny Titans sono per il DCU. XD Tutti sono felici e si amano, non esistono grandi divisioni hero/villain e bon, vivono tutti felici e contenti. Tim e Cassandra sono sposati e abitano a Villa Wayne insieme a altri tre milioni e duecentotrenta persone tutto il resto della discendenza Wayne. Kon - che è quello originale forse-tornato in vita, forse-mai morto - era sposato con Cassandra Sandsmark (e hanno sempre avuto Conner Jr., sì), ma i due si sono separati e lei l’ha simpaticamente sbattuto fuori di casa. Così Kon ha cercato aiuto e alloggio dal suo amyketto e si è stabilito con la forza a Villa Wayne anche lui. XD
È un verse delirante, ergo questa è una fic delirante, sappiatelo. XDDD Btw, la cosa più bella di questo verse è Damian!!! E io un giorno vi racconterò di lui!!!
• Terza fic delle ‘dieci cose che non ho mai scritto’, che, btw, un giorno riuscirò a portare a termine. XD {3/10}
Sistemazioni scomode
«Avevi detto che avrebbe dormito sul divano,» sospira Cassandra, le braccia incrociate al petto. Lo sguardo truce che rivolge a Tim, tuttavia, sembra non avere alcun effetto - pare che questi anni di matrimonio l’abbiano definitivamente resa meno spaventosa, ai suoi occhi, e in certi casi è davvero un male -, poiché il marito sorride innocentemente, vagamente colpevole.
«Continua a dire che è scomodo,» si giustifica, stringendosi nelle spalle. Conner gli dà man forte: «Eccome se lo è! Ho la schiena a pezzi, con cosa diavolo è imbottito? Pipistrelli vivi?»
Cassandra leva gli occhi al cielo, ma la sua esasperazione nulla può contro i due volti imploranti che la fissano dal letto - dal suo letto.
«Ha promesso che terrà le mani a posto,» aggiunge Tim, come se quello risolvesse ogni problema. L’amico annuisce rapidamente: «Parola di lupetto! O di Superman, se preferite. Che Lex Luthor possa entrare da quella finestra in questo istante e chiedermi di chiamarlo mamma, se sto mentendo!»
Tim ridacchia e alla donna non resta altro da fare che espirare a lungo e fingere che tutto questo sia solo un incubo. Abbandonando a malincuore le proprie perplessità, si avvicina al letto e va ad occupare il posto centrale, lasciato libero dai due.
«Non avevo proprio capito che sposarti significava dover sopportare anche cose simili,» borbotta all’indirizzo del marito, voltandosi a guardarlo. Lui, in risposta, si sporge a baciarle la bocca.
«E a me?» arriva dall’altro lato del materasso.
«Dormi,» sibila lei, glaciale. Conner decide di non insistere.