Titolo: Il simile sceglie il simile
Fandom: DC Comics - Lovvoverse
Beta:
namidayumePrompt: Michelangelo Asaro, Charlie White - Meglio di quanto pensasse @ Nami
Personaggi:
Michelangelo Asaro,
Charlie White; nominata un bel po’ di altra gente, compresa Stephanie Brown
Rating: Pg15
Conteggio Parole: 302 (FDP)
Avvertimenti: Accenni a comportamenti violenti, linguaggio colorito
Disclaimer: Tutto abbastanza nostro, ma ugualmente senza lucro.
Note:
• Seconda fic delle ‘dieci cose che non ho mai scritto’. XD Ce la farò! \o/ {2/10}
• Ambientata dopo il 2030, in qualche punto imprecisato, ma contiene riferimenti a diversi avvenimenti degli anni precedenti. [
timeline]
• Eeeeeh, Charlie. Per spiegare Charlie mi ci vorrebbero dieci pagine di Word e un sacco di tempo, quindi facciamo che taccio e rimando tutto alla scheda. XD
Il simile sceglie il simile
Aveva accettato di portarselo dietro solo perché gliel’aveva chiesto Michael. In realtà, non credeva che Spoiler sarebbe stato un buon acquisto per l’Injustice League: era troppo arrabbiato, irrequieto, non aveva stima per qualsivoglia autorità che non fosse suo padre, spostava ogni questione sul personale, perdeva facilmente lucidità. Aveva un milione di difetti pericolosi, difetti che avrebbero potuto farlo ammazzare; difetti a cui toccava a lui porre rimedio.
Invece le cose erano andate meglio di quanto pensasse all’inizio. Accanto a lui, Charlie era diventato sicuro, preciso, ubbidiente; aveva cercato di impressionarlo più volte, ma senza colpi di testa e, quando avevano sventato l’attacco a Lena nel giorno del suo matrimonio, Michelangelo aveva finalmente realizzato la sua crescita. Charlie aveva affrontato la cosa con calma e meticolosità, senza inutili clamori, senza perdere completamente la testa - ed evitando che fosse lui, a perderla.
Adesso, Black Mask ha un braccio destro di cui potersi fidare e, nonostante i lampi di follia che, sempre più spesso, vede nei suoi occhi, l’idea di privarsene gli risulta inattuabile.
Charlie ha una mazza sporca di sangue stretta tra le mani e un ghigno soddisfatto sul volto, che traspare anche attraverso la maschera di Spoiler. «Lo sai,» comincia, battendo ritmicamente la mazza sull’asfalto. «Mia madre è stata uccisa da Black Mask.»
«Lo so,» sospira Michelangelo, ma l’altro non gli dà retta. Si gira a guardarlo, per poi continuare, ridendo: «E non trovi fottutamente divertente che io ora sia il suo braccio destro?!»
L’uomo ha un fremito e abbassa lo sguardo, fissando ciò che rimane del corpo del commerciante gothamita che ha osato fare il doppio gioco con gli Asaro. Non lo trova divertente, pensa, non lo trova affatto divertente. Poi si ricorda: il simile sceglie il simile.
«Andiamo,» ordina allora, e l’ultimo rumore nella notte è il legno della mazza che sbatte al suolo, ormai inutile.