[Ohmiya] Eclisse di luna; Mentre fuori è buio; All about us

Aug 22, 2012 16:57

Titolo: Eclisse di luna
Fandom: RPS -Arashi
Coppia: Ohno Satoshi/Ninomiya Kazunari
Set: 3
Prompt: 07:00 - Eclisse di luna
Rating: PG
Genere: fluff
Conteggio parole: 279 fiumidiparole
Avvertimenti: slash
Discalimer: gli Arashi non mi appartengono, non li conoscono personalmente e i fatti di seguito descritti non hanno fondamento di verità. La storia non è scritta a scopo di lucro.
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Nino sgattaiolò fuori dal letto, cercando di fare meno rumore possibile per non svegliare il compagno addormentato al suo fianco.
Aprì la porta della camera e, a piedi scalzi, uscì fuori nel cortile. Era ancora buio fuori, non avrebbe albeggiato prima di un’ora, ma anche se poteva riposare più a lungo dato che non aveva impegni fino a metà mattina, si era comunque svegliato presto: la sera prima aveva sentito al telegiornale che quel mattino ci sarebbe stata un’eclisse di luna e voleva vederla.
Non era mai stato interessato a queste cose, ma il fenomeno della luna rossa lo affascinava.
Si sedette sui primi gradini e rimase in attesa, con il naso all’insù, osservando il cielo scuro.
Poco dopo però si rese conto che, per non disturbare il sonno del compagno, aveva scordato di prendersi una giacca; stava pensando se alzarsi o meno per paura di perdersi il fenomeno quando sentì qualcosa di caldo posarsi sulle sue spalle e sobbalzò. Vide Satoshi sedersi accanto a lui e abbracciarlo, dopo averlo ben coperto con un plaid.
“Oh-chan? Cosa ci fai sveglio a quest’ora?” domandò, sorpreso di trovarlo così vigile a quell’ora del mattino.
Il Riida si limitò a stringersi nelle spalle e posare la testa sulla sua spalla.
“Volevo vedere anche io l’eclisse e quando ti ho sentito alzarti ti ho seguito. Ti spiace?” gli chiese, guardandolo da sotto in su, ma Nino scosse il capo, sorridendo.
Posò la testa su quella de, Riida, ricambiando l’abbraccio, coprendolo a sua volta con un lembo del plaid, tornando a guardare il cielo.
Di sicuro, quello era uno spettacolo da non perdere e con Ohno al suo fianco, sarebbe stato ancora più interessante.

*

Titolo: Mentre fuori è buio
Fandom: RPS -Arashi
Coppia: Ohno Satoshi/Ninomiya Kazunari
Set: 3
Prompt: 10:00 - Buio
Rating: PG
Genere: G
Conteggio parole: 200 fiumidiparole
Avvertimenti: slash
Discalimer: gli Arashi non mi appartengono, non li conoscono personalmente e i fatti di seguito descritti non hanno fondamento di verità. La storia non è scritta a scopo di lucro.
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Ohno non sopportava quel genere di giornate, nonostante fosse pieno giorno, il cielo era scuro, coperto da nuvoloni grigi e nell’aria si sentiva un vago odore di pioggia.
Aprì la porta della veranda, uscendo in balcone, e una folata di vento lo fece rabbrividire; rimase a osservare l’orizzonte, sentendo poi delle braccia cingerli il torace e stringerlo.
“Preso!” mormorò Nino al suo orecchio, sporgendosi con il mento sulla sua spalla.
Ohno si volse appena incrociando il suo sguardo, inclinò leggermente la testa, posandola su quella del più piccolo.
“Cosa vuoi fare oggi? Abbiamo la giornata libera, vuoi andare da qualche parte?” domandò il Riida e Nino parve pensarci un attimo.
Osservò il cielo dubbioso e storse la bocca.
“Non credo convenga uscire… stiamo in casa” propose con un sorriso monello.
Ohno lo guardò e posò le mani sulle sue braccia, prima di voltarsi e circondarlo a sua volta.
“Ogni scusa è buona per metterti a giocare ai videogiochi” lo prese in giro, ma Nino scosse il capo, posandogli le mani sulle guance.
“Io veramente pensavo di passare il mio tempo con te” confessò sorprendentemente ben disposto, baciandogli la punta del naso.
Ohno sorrise: in fondo, che gli importava se fuori era buio, con Nino accanto, nel suo cuore splendeva il sole.

*

Titolo: All about us
Fandom: RPS -Arashi
Coppia: Ohno Satoshi/Ninomiya Kazunari
Set: 3
Prompt: 17:00 - Penna nera
Rating: PG
Genere: romantico, fluff
Conteggio parole: 887 fiumidiparole
Avvertimenti: slash
Discalimer: gli Arashi non mi appartengono, non li conoscono personalmente e i fatti di seguito descritti non hanno fondamento di verità. La storia non è scritta a scopo di lucro.
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Jun guardò per l’ennesima volta l’orologio, mancavano mezz’ora all’appuntamento e Nino non si vedeva in circolazione da diverso tempo.
Seduto accanto al più giovane, Ohno era agitato, muoveva la gamba in modo nervoso e le parole di Aiba che tentava di tranquillizzarlo non servivano a molto.
“Sarà meglio andare a cercarlo” mormorò Sho, attirando l’attenzione degli altri quattro e Jun fu il più rapido ad alzarsi. “Ci penso io!” sorrise al Riida, cercando di infondergli un po’ di coraggio, uscendo dalla stanza.
Corse fuori dal palazzo: non aveva la minima idea di dove andare a cercarlo. Non capiva perché in un momento come quello Nino si fosse dato alla macchia.
Gironzolò un po’ nei pressi vicini all’hotel, ma non lo vide da nessuna parte, poi gli venne in mente un posto e seguì l’istinto. Arrivò trafelato alla banchina e vide una figura solitaria, seduta al centro della spiaggia.
Lo conosceva troppo bene per essersi sbagliato, pensò il ragazzo, avanzando a passi lenti, sollevandosi i pantaloni eleganti, per non scomporsi. Arrivò alle spalle dell’amico e lo chiamò: “Finalmente ti ho trovato!”
Ninomiya che con le gambe tirate al petto aveva il volto nascosto tra le braccia, sollevò la testa e si voltò, osservando Jun dal basso verso l’altro.
“Che c’è? Hai bisogno di qualcosa?” gli domandò perplesso, quasi spaesato.
Matsumoto fece un’espressione a sua volta confusa.
“Nino?” lo interrogò e il ragazzo si mise a ridere.
“Mi prendi in giro?” domandò allora Jun, facendo scoppiare ancora di più a ridere il compagno di gruppo che gli tese la mano. Il più piccolo lo aiutò ad alzarsi, tirandolo verso di sé. Kazunari si ripulì il completo elegante dai piccoli granelli di sabbia, guardando un’ultima volta verso il mare, quella stessa vasta distesa d’acqua che per la prima volta li aveva uniti.
“Non ci starai ripensando, vero?” domandò Jun.
Ninomiya lo guardò un attimo, indeciso se esporgli o meno i propri pensieri. “Sono solo un po’ in ansia, tutto qui, adesso andiamo però” lo esortò, rientrando con lui verso l’hotel.
Ad aspettarli alla reception trovarono tutti i loro compagni; gli occhi di Ninomiya corsero alla ricerca di quelli del Riida, altrettanto nervosi. Jun lo spinse per le spalle invitandolo ad avvicinarsi e lo stesso fece Ohno, andandogli incontro.
Gli altri tre ragazzi si allontanarono, entrando nella sala delle conferenze, lasciandoli soli.
Ci fu un momento di silenzio assoluto, poi Ohno prese da parte il più piccolo, guardando verso l’orologio: mancavano cinque minuti.
Aspettò che fosse Nino a prendere la parola, poi non resistette e diede voce ai suoi pensieri, sperando che il tono non tradisse la propria ansia.
“Kazunari… dove sei stato?”
“Sono andato sulla spiaggia, avevo bisogno di riflettere” ammise e Ohno non riuscì a impedire al proprio corpo di sussultare, mentre le sue più grandi paure iniziavano di nuovo a tormentarlo.
“Vuoi… ci stai ripensando?” gli domandò, con la gola secca. In fondo, per quanto sapesse che Nino lo amasse, forse quello che stavano per fare era un passo troppo grande, loro erano due personaggi troppo in vista, la loro vita privata sarebbe stata difficile da nascondere da quel momento in poi e forse il più piccolo aveva cambiato idea e non era ancora pronto ad affrontare tutto quello. Conosceva Nino, sapeva quanto tenesse alla propria indipendenza: forse agire in quel modo, di nascosto da tutti, dai familiari, dai loro manager, dal loro stesso capo non era stata una buona idea. Inoltre, avevano coinvolto anche Aiba, Sho e Jun, come avevano potuto essere così stupidi e sprovveduti?
“Satoshi” la voce bassa di Nino, così intima e familiare lo riscosse prima che i suoi pensieri potessero prendere ulteriormente il volo. Ohno sollevò lo sguardo su Nino che gli sorrise, prendendolo per mano.
“Ti amo e non mi sono mai sentito più sicuro di qualcosa in tutta la mia vita” gli disse semplicemente, perché sapeva che in qualsiasi altro modo avesse cercato di spiegare come si sentiva, nulla all’infuori di quello sarebbe riuscito a placare l’animo dell’altro.
E Satoshi lo comprese, perché gli strinse la mano e sorrise sollevato: “Andiamo allora?”
“Andiamo!”
Aprirono la porta del salone e videro i loro compagni seduti attorno al tavolo lucido e davanti a loro l’avvocato che li accolse con un inchino.
“Ohno Satoshi-san, Ninomiya Kazunari-san, posso procedere?” chiese loro.
I due uomini annuirono e il legale estrasse dalla valigetta un plico con dei documenti accuratamente compilati.
Jun e Aiba si avvicinarono ai due amici, affiancandoli.
“Voi siete i testimoni?”
Aiba aveva gli occhi lucidi mentre annuiva emozionato, prendendo la penna nera che il consulente gli tendeva, passandola poi a Jun.
“Ora tocca a voi” l’avvocato sorrise.
Ohno si chinò sul tavolo per firmare e come in quel momento fosse riuscito a ricordarsi come si chiamasse, gli rimase un mistero. Tese poi la stilografica a Nino che per prenderla gli sfiorò le dita, scrivendo il proprio nome. Riconsegnò la penna all’avvocato e sentì Ohno accanto a sé rilassarsi, si volse verso di lui, posandogli una mano sul fianco e sporgendosi gli baciò velocemente le labbra.
Aiba non resistette più e si avvicinò ai due, congratulandosi con entrambi emozionato, abbracciandoli contento. Sho e Jun strinsero loro la mano, dandogli una pacca sulla spalla.
Ohno e Nino osservarono insieme il foglio bianco dove erano impresse le loro firme e la dicitura che li rendeva ufficialmente e legalmente una coppia:

Hawaii ore 17.00 20xx
Ohno Satoshi, Ninomiya Kazunari

genere: oneshot, arashi: ninomiya kazunari, comm: 24ore, genere: fluff, fanfiction: arashi, pairing: ohmiya, arashi: ohno satoshi, warning: slash

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