[Sherlock BBC] Piccoli oggetti sparsi + [Supernatural] Senza titolo(2)

Apr 17, 2013 22:54

Titolo: Piccoli oggetti sparsi
Fandom: Sherlock BBC
Personaggi: Sherlock Holmes/John Watson, Sebastian Moran/Jim Moriarty, Mycroft/Lestrade
Rating: PG/SAFE
Avvertimenti: Raccolta di drabble e double drabble
Conteggio Parole: 903

1) Moran/Moriarty, prompt: Cucina - childish!Jim - 202w
Se avessero chiesto a Sebastian Moran - trent'anni e tiratore scelto dell'esercito britannico - come si sarebbe visto un paio d'anni nel futuro, di certo non avrebbe risposto “in una cucina”; e, ancor più certo - certo quanto è vero che il sole è alto a mezzogiorno - non avrebbe mai risposto “facendo da babysitter a un sociopatico”.Eppure è così. Sebastian diserta, Sebastian diventa un mercenario e Sebastian si ritrova a mezzanotte, in pantofole, di fronte al suo capo che lo implora per del gelato. Può sentire le dita di Jim battere sul piano cucina e lo sguardo ancorargli le spalle.Tira fuori la vaschetta (cioccolato) e la lancia sul tavolo, seguita da un cucchiaino.Jim la guarda, inclinando la testa e socchiudendo gli occhi in un gesto di irritazione «Voglio quello alla vaniglia»E Sebastian, che è ancora molto bravo con le armi e si sta ancora chiedendo perché cazzo lavori per quell'uomo, sospira affranto e riapre il frigo e spera con ogni fibra del suo corpo che ci sia quel dannato gelato. L'ultima volta che la vaniglia non c'era, Jim ha fatto quasi esplodere una piscina e due tizi. E Sebastian non ha per niente voglia di rapire di nuovo quel John Watson.
Se avessero chiesto a Sebastian Moran - trent'anni e tiratore scelto dell'esercito britannico - come si sarebbe visto un paio d'anni nel futuro, di certo non avrebbe risposto “in una cucina”; e, ancor più certo - certo quanto è vero che il sole è alto a mezzogiorno - non avrebbe mai risposto “facendo da babysitter a un sociopatico”.
Eppure è così. Sebastian diserta, Sebastian diventa un mercenario e Sebastian si ritrova a mezzanotte, in pantofole, di fronte al suo capo che lo implora per del gelato.
Può sentire le dita di Jim battere sul piano cucina e lo sguardo ancorargli le spalle. Tira fuori la vaschetta (cioccolato) e la lancia sul tavolo, seguita da un cucchiaino.
Jim la guarda, inclinando la testa e socchiudendo gli occhi in un gesto di irritazione «Voglio quello alla vaniglia»
E Sebastian, che è ancora molto bravo con le armi e si sta ancora chiedendo perché cazzo lavori per quell'uomo, sospira affranto e riapre il frigo e spera con ogni fibra del suo corpo che ci sia quel dannato gelato. L'ultima volta che la vaniglia non c'era, Jim ha fatto quasi esplodere una piscina e due tizi. E lui non ha per niente voglia di rapire di nuovo quel John Watson.

2) John/Sherlock, prompt: Candela - fluff - 99w
Note: La candela viene utilizzata come unità di misura delle emissioni luminose. Ho letto qualcosa riguardo che fosse legata al colore dell'oggetto che emana la luce, per cui ho interpretato la cosa un po' alla come voglio ed è uscita questa XD

Una candela.
«Sherlock, che fai?»
John sorride.
Due candele.
«È la cosa più stupida che tu abbia mai fatto da quando viviamo assieme».
Sherlock lo sente e lo ignora. È concentrato.
Tre candele.
«E ne hai fatte di cose stupide»
Quattro candele.
Sbuffa. John lo sente e vorrebbe scuotere la testa, ma non può. Le mani di Sherlock gli tengono ferma la faccia.
«Almeno spiegami l'esperimento».
Questa volta è Sherlock a sorridere. Dice «Cinque candele» spiega «È l'intensità massima di colore rosso che il tuo viso assume a distanza minima col mio»
John lo guarda e non capisce se vorrebbe baciarlo o strozzarlo; ma è ordinaria amministrazione, con Sherlock.

3) John/Sherlock, Prompt: Gradino che scricchiola - fluff - 149w
I passi di John sono leggeri. Sono i passi chi è stato in guerra ed è tornato; di chi ha dimenticato come camminare e ha dovuto imparare di nuovo tutto da solo, su per una strada in salita.
Sono così leggeri che, qualche volta, se chiude gli occhi e tende l'orecchio, pensa di esserseli solo immaginati. Ma Sherlock è bravo a riconoscere i rumori, a prenderli e metterli in ordine; bravo a dare loro una causa e ricostruire la storia a cui sono legati. Così lo fa anche con i passi di John - li segue in cugina, giù per le scale, fino a che scompaiono fuori da Baker Street; e quando torna, quando ormai pensa che forse - forse - si sia davvero immaginato tutto, John fa rumore.
Il primo gradino scricchiola e John entra in casa e Sherlock, di spalle, il violino tra le braccia, torna a respirare.

4) John/Sherlock, Prompt: Bocca, 118w
AU - High school!AU, underage accennato, prof!Sherlock, student!John

John prega per la campanella. Sa che la odierà, dopo, che implorerà per altri cinque minuti in quell'aula, ma - in quel momento - non vorrebbe altro che sentirne il suono e scappare fuori dalla classe.
Mr. Holmes, insegnante di chimica, cammina pigramente tra i banchi. È quello che fa quando spiega, come se avesse qualche sorta di problema a stare fermo; gesticola, man mano che espone i concetti, lo sguardo perso nel vuoto che torna in aula solo alla fine, con un misto di rassegnazione e sufficienza.
John non sa quando si sia preso una cotta per quell'uomo - sa solo che è diventato ridicolo e che, cristo, non riesce a smettere di fissare le sue labbra.

5) Greg/Mycroft, Prompt: "Quando Greg diventò più importante dell'ombrello", crack, comica - ooc - 144w
Note: no, non centrano un cavolo con la drabble, ma tutto ciò che ho pensato scrivendola è stato "Oddio, posso vedere Dean Winchester discutere di torte con Mycroft"

A Mycroft la vita ha insegnato due cose: la prima è che le torte sono sicuramente meglio delle persone; la seconda è che in caso di pioggia bisogna sempre avere un ombrello a portata di mano.
La vita, sicuramente, non gli ha ancora insegnato se sia meglio una torta o un ombrello; o se può avere entrambi e tenere l'ombrello in una mano mentre mangia la torta con l'altra.
Ma la vita, come tutte le cose imprevedibili, cambia, e un giorno gli insegna che Greg è più piacevole delle torte, anche se forse meno intelligente; e poi, quando meno se lo aspetta, distrugge tutte le sue certezze. Mycroft impreca, quando si accorge di aver lasciato l'ombrello a casa solo per non arrivare in ritardo alla cena con Gregory - dovrebbe tornare indietro e recuperare l'ombrello, ma Greg aspetta e Mycroft non può proprio fare tardi.

Titolo: //
Fandom: Supernatural
Personaggi: Dean Winchester, Castiel
Rating: PG/SAFE
Avvertimenti: DoubleDrabble, AU
Conteggio Parole: 182
Riassunto: AU: in cui ogni persona ha un proprio “animale guida” - Daimonion -, che lo accompagna dall'infanzia per tutta la vita (sì, un po' come ne la bussola d'oro)

Dean non capisce cosa sia successo. È strano anche per lui, che a undici anni ha già visto abbastanza stranezze per una vita intera.
Il Daimonion è un passo importante per un bambino, e il suo si è presentato in ritardo, con i vestiti stropicciati e la faccia di uno che si è perso durante l'ora di punta. Il Daimonion dovrebbe arrivare a sei anni, non undici, e dovrebbe essere, beh, diverso. Come quello di Sam, per esempio: un bel golden retriever; o un falco; o una gazzella; o un orso, come zio Bobby. Ma non... beh, umano.
Dean lo guarda e pensa "che diavolo?" Osservandolo come si osserva uno spillo tra le ali di una mosca. Il suo Daimonion, o il tizio che dice di esserlo, ricambia lo sguardo. È alto quanto lui, della stessa età - anche lo spirito di Sam era un cucciolo, all'inizio.
Dean alza le spalle. «Beh, quantomeno hai le ali» dice, e non ha idea di come spiegherà a suo padre la presenza del suo animale guida; o il fatto che sia parlante, forse-umano e che si chiami Castiel.

Titolo: //
Fandom: Supernatural
Personaggi: Dean Winchester, God!Castiel
Rating: PG/SAFE
Avvertimenti: Drabble, post sesta stagione + banalità all the way
Conteggio Parole: 115

Dean prega ancora per lui. Lo fa senza dire una parola, quando è abbastanza solo da non essere udito neanche da se stesso; lo fa in silenzio, senza nessun suono. Lo fa perché spera che Castiel non lo senta, anche se non è così.
Perché Castiel ora è un Dio - un dio più forte, un dio più giusto - ma non riesce a ignorare la voce di Dean nella sua testa; non può. Così siede nei sedili posteriori dell'Impala senza essere visto, fissando le mani di Dean sul volante e il riflesso del suo viso nello specchietto retrovisore.
Castiel può sentirlo ancora pregare, e quella di Dean è fede per un angelo che non c'è più.

fandom: supernatural, 2013, pg/safe, fandom: sherlock bbc

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