Titolo: Injustice League
Fandom: DC
lovvoverseBeta:
cialy_girlPersonaggi: Anthony Lecter (Cheetah), Anybody,
Clara Jonson (Nightshade),
Dylan Myers,
James Gautier (Joker),
Jim Kuttler (Anonymous),
Lena Luthor,
Leonard Luthor, Maeve Sabatino (Ventriloqua),
Michelangelo Asaro,
Radley Xeradis (Red X),
Thomas Blake Jr. (Catman), William Camden.
Rating: Pg
Parole: 1.855 (W)
Note: I
Titans sono fighi, gli
Infinity sono in gamba, but still, l'Injustice batte tutti e conquista il mondo *ride*
Disclaimer: Non utilizzo nessun personaggio a scopo di lucro, quello che non mi appartiene non mi appartiene, quello che sì sì, mi diverto.
Lena Luthor
Serenity è un grande problema. Un grande problema che va affrontato con tutte le misure del caso, e un paio di orecchini non bastano. Trovare le persone giuste non è semplice, è una scelta che va fatta con altri - pazzi, sì, ma anche capaci, esperti. Joker e Cheetah sono i migliori, lei lo sa. Nonostante i loro difetti riescono ad essere obbiettivi e giusti nelle decisioni, a proporre idee crudeli ma sensate.
Questo la stupisce almeno quanto la rassicura; perché davvero non immaginava potessero essere così pericolosi, davvero non pensava potesse essere così vantaggioso averli dalla propria parte.
L’Injustice, guidata da loro, riesce a farsi spazio nel mondo, riesce a diventare un nome prestigioso e temuto, qualcosa di cui l’Infinity e gli altri supereroi hanno paura, qualcosa di pericoloso e nocivo per i suoi nemici.
Grazie a questa squadra, il potere di Lena aumenta a dismisura, e quando se ne rende conto è già troppo tardi.
(per lei, per Serenity, per il mondo intero).
James Gautier, Joker
A James piace divertirsi. Non sta bene rinchiuso tra delle mura, impossibilitato a compiere buone azioni e a far chiasso; l’Injustice gli sembra un modo conveniente per tutelarsi. La sua pelatona è facilmente irritabile e veloce a distruggere qualunque essere si metta sulla sua strada (indipendentemente dalla purezza della persona in questione, ed è il Joker, spesso, a farglielo notare), il cagnone risulta molto pericoloso, soprattutto negli orari di pranzo e cena, ed entrambi sembrano bombe ad orologeria, pronte ad esplodere. Due così non meritano certo il suo amore, né particolari attenzioni, ma, effettivamente, gironzolar loro intorno è uno spasso. Così come scegliere i membri e litigare con Cheetah a riguardo, ritrovarsi in mezzo a criminali ed essere tra i più temuti. È quasi certo che proprio grazie a questo team avrà la pace di cui tanto necessita - la fine della sua missione, la fine del suo Inferno.
E nel frattempo riuscirà a salvare milioni di vite e a divertirsi un casino. Meglio di così non può essere.
Anthony Lecter, Chetaah
Lena e l’idiota sono un aiuto prezioso di cui lui sa di avere il bisogno, per quanto gli risulti antipatico. È necessario avere vicino chi gli possa parare il culo, quindi accetta la loro presenza senza fare troppe storie. Si scopre a mal sopportare il clown - mai piaciuti, in effetti - e a provare uno strano miscuglio di rispetto e soggezione per Lena, e più i giorni passano più le cose si aggravano fino ad arrivare ad un punto di non ritorno. La necessità di quella squadra risulta palese a tutti, liberarsene sarebbe impossibile e, ancor peggio, non vuole farne a meno. Ritornare alla base e incontrare lo sguardo gelido di Nightshade, l’indifferenza di Catman o la follia di Anybody risulta normale, parlare con Lena e il Joker, decidere in gruppo la prossima mossa e riuscire. Ama lavorare solo, ama la sua indipendenza, eppure non gli dispiace stare con quei pazzi e, soprattutto, non gli dispiacciono le vittorie che la loro collaborazione porta.
Clara Jonson, Nightshade
Rendere fiera la maestra è sempre stata la cosa più importante di tutte, anche solo sfiorare la sua perfezione le sarebbe bastato. Adesso che grazie a questo ammasso di umani, gente che non comprende la sua missione - benché Cheetah ci si avvicini pericolosamente -, può avanzare nei suoi progetti e fare del bene, è sicura di essere riuscita a compiere la scelta giusta, nonostante quella scia di cadaveri e morti che si lascia dietro.
C’è un prezzo da pagare, ovviamente, è così per tutti i sogni, ma è inconcepibile che non ne valga la pena - Clara, al contrario della maggior parte dell’umanità, sa cosa è importante, e non si lascerà fermare da quella sensazione di calore provocata dalle mani sporche di sangue.
Thomas Blake Jr, Catman
Sono la cosa migliore che gli sia mai capitata, e Catman se ne rende perfettamente conto. Umanamente non apprezza alcun membro, e persino riavere Jim accanto è molto diverso - Anonymous, ora lo chiama così. Non ci sono più risate da condividere, non si scambiano occhiate divertite quando accade qualcosa di buffo, fanno quasi fatica a parlarsi e se succede il passato non torna a galla, resta morto e sepolto come deve essere.
Non c’è più niente per cui valga la pena preoccuparsi o che vada difesa; Helena, Josh, Zoe, Lian sono solo nomi, ed è questo a renderlo libero: non avere più nessuno da deludere, da ferire. Può concentrasi su quello che realmente è - su quello che è sempre stato - aspettando di distruggere tutte le aspettative e le speranze di chi amava, uscire dalle loro vite e non tornarvi mai più, liberarsi dalla loro presenza (e salvarli).
Jim Kuttler, Anonymous
Abbandonare ogni cosa è stato più semplice del previsto. Non si è sentito in colpa o spaventato all’idea di mutare completamente vita, i suoi genitori e i suoi amici sapranno cavarsela anche senza di lui (ma nulla cancellerà il ricordo della delusione di Mar’i, del dolore che le ha causato), non c’era niente a tenerlo ancorato da quella parte, e cambiare bandiera è stata semplicemente l’unica scelta da fare per salvarsi.
È libero da ogni legame dannoso che potrebbe portarlo alla rovina, è riuscito a risparmiarsi un’esistenza disastrosa fatta di bugie e maschere. Tutto quello che ha lo vede riflesso nello specchio la mattina e (ne è disgustato) non c’è nient’altro che possa desiderare. Donne, soldi, soddisfazione professionale.
Il giorno in cui Lena afferma che si libereranno di Oracolo una volta per tutte non riesce a ribellarsi, a tentare di fermarla, perché, pensa, con una freddezza che lo spaventa, è quello che si merita.
Willliam Camden
William è sempre stato vagamente disgustato dal resto dell’umanità. Vivono tutti nel Peccato e nell’incapacità di una Redenzione - persino lui, così puro e forte, si è fatto illudere dalle subdole parole di un demone. Si è meritato la sua Condanna, e l’unica maniera di farsi perdonare da quel Dio a cui ha voltato le spalle è riuscire a riportare l’umanità nella Giusta Via, punendo i Malvagi.
Se vuole salvare se stesso e le persone accanto a lui, se vuole mostrare un briciolo di amore per quelle persone che l’hanno trascinato nel Peccato Capitale, l’alleanza con questi esseri è necessaria ai fini di uno Scopo Superiore.
E William ne è certo: lui salverà tutti.
Dylan Myers
Dylan ama Ravager, è questa la causa di ogni sua azione e pensiero: tutto deriva da lei e tutto finirà con lei. Lena arriva con l’intenzione di donargliela, e infatti da quando la squadra si è formata è sempre ad un passo dal raggiungerla e farle aprire gli occhi, riuscire ad averla. Perde Leonor sempre per un pelo, e si ripromette di fare del suo meglio la prossima volta, sapendo perfettamente che l’unico modo per portarla dalla sua parte è distruggere i Teen Titans. E la stessa cosa vale per Allan. Quindi aspetta, privo di fretta - recupereranno tutto il tempo, dopo. Lascia che Lena si abitui all’idea - perché lei già sa cosa deve fare per riprendersi l’uomo che ama -, le permette di riflettere bene sull’azione da compiere e la ragazza non lo deluderà.
«Lei sarà tua.» dice, e Dylan annuisce guardando i pazzi rinchiusi nella sua stessa stanza. Se è questo che deve sopportare per Ravager, può farlo. Per lei, ogni cosa.
Radley Earl Daniel Xeradis, Red X
A Red è sempre piaciuto giocare col fuoco; benché Brick abbia sempre tentato di ficcargli in testa almeno una piccola, minuscola dose di prudenza, Red è stato bravo a scrollarsi di dosso ogni insegnamento e ad andare avanti per la sua strada. Se avesse anche solo minimamente considerato quello che Brick gli ha sempre detto, non si sarebbe ritrovato a gironzolare così spesso intorno a Lucy, ad esempio, o seduto ad un tavolo circondato da gente più cattiva e pericolosa di lui.
Riuscirà a cavarsela, ovviamente, questo nonostante la Sabatino accanto a lui, che immersa nella sua follia gli sembra la cosa più vicina ad una condanna a morte che gli sia mai capitata.
D’altra parte, l’Injustice ha bisogno di un ladro, e forse Brick ce l’ha davvero fatta a instaurargli un briciolo di prudenza, perché è stato abbastanza furbo da non dire no.
Anybody
Può essere chiunque, questo lo porta a prendere la vita con ironia e saccenza, perché quando ti dimentichi quale sia la tua vera faccia anche il resto del mondo perde importanza.
Anybody è arrivato in America senza aspirazioni precise, solo con una vaga voglia di diventare genitore. Per il resto, l’Injustice League gli risolve un sacco di problemi seccanti - le ore in prigione, il combattimento con stupidi eroi - quindi è solo felice di farne parte, è ben contento di dare il proprio contributo. In più, lo diverte davvero, davvero tanto, vedere gli altri membri così concentrati e preoccupati, quando nulla di questo ha realmente importanza.
Leonard Luthor
Leo vuole bene a sua sorella, è questa la causa maggiore che lo spinge ad agire: vuole che sia fiero di lei, vuole meritarsi il suo affetto. La presenza di Lena e di Mario rende più vivibile l’atmosfera pesante che accompagna ogni riunione, rende più semplice sopportare quegli sguardi carichi di aspettative e di disprezzo - quell’essere costantemente studiato, come se fosse una probabile minaccia.
Leo vuole bene a sua sorella, e per lei farà qualsiasi cosa, perché non ha mai avuto una vera famiglia e gli sembra dannatamente importante il fatto che nelle loro vene scorra lo stesso sangue.
Ignora quel rimasuglio di una coscienza che lo supplica di fermarsi, di tornare da Emily, e tira avanti.
Michelangelo Asaro
Lavorare con Lena ha sempre portato grandi vantaggi. È questo che tiene ben a mente mentre Lena, con calma, elenca i futuri componenti di quel team. Accanto a lei, il Joker e Cheetah sembrano perfettamente a loro agio, quasi fossero nel posto a loro destinato da sempre.
Per un attimo anche a Michelangelo sembra sia così: doveva andare in quel modo e dovevano finire accanto a quelle persone, il senso di inevitabile lo avvolge completamente. La vita di Lena doveva prendere quella direzione, senza alternative di sorta, e quando lei glielo chiede, sorridente e raggiante, lui - ancora prima di pensare a come l’Injustice lo proteggerà, ancora prima di pensare a tutto quello che potrà ricavarne - decide di far parte della sua vita.
Maeve Sabatino, Ventriloqua
Lei obbedisce a Colombella perché così deve essere. Non c’è alternativa che valga la pena di essere ascoltata: se il suo capo ha preso una decisione, lei eseguirà tutto alla perfezione.
Peccato che non riesca a sentirsi a suo agio, nell’Injustice League. Sembra essere il posto sbagliato, pieno di persone sbagliate, e mentre Colombella riesce a controllare ogni cosa con la dovuta forza d’animo, Maeve dubita fortemente di poter fare altrettanto, se privata del suo capo - cosa che non accadrà mai, ovviamente, ma il terrore di un fallimento resta ben ancorato a lei, senza darle tregua.
Cerca di essere distaccata, e di non far trapelare il disprezzo che prova per quella mandria di pazzi, mentre Colombella continua tranquillamente a elencare le sue opinioni in merito ad una questione che lei non si è presa la briga di ascoltare.