Titolo: Not that bad
Fandom: DC
LovvoverseBeta:
cialy_girlPersonaggi:
Allan Wilson/
Slade Logan (nominati alcuni Titans)
Rating: R
Parole: 707 (word)
Avvisi: Slash
Note: Scrivere scene anche solo vagamente porke mi imbarazza troppo xD
- Comunque questa cosa NON E' CANON XD solo fangirling, occhei? A parte i baci random, quello sì, è successo xDDD
- ... non ce la posso fare, è evidente x/////D
Disclaimer: I personaggi appartengono alla gente a cui appartengono, io non ci guadagno un misero centesimo ma mi diverto \O/
Allan bacia bene. Questo Terrance lo sa non perché il ragazzo vada in giro a vantarsi, o abbia incontrato qualche sua ex disposta a confermarlo, ma per esperienza personale.
La prima volta se la ricorda particolarmente per l’assurdità della situazione: Jericho aveva salvato una fan completamente pazza che “tifava per loro”, e quell’idiota aveva avuto anche la grandiosa idea di affezionarcisi. Il giorno del suo compleanno se n’era uscito con un commovente discorso da eroe a civile, per poi voltarsi alla sua destra, dove c’era Terrance, guardarlo un secondo, tornare a fissare la ragazza, dire: “E questo è il mio regalo per te.”, e baciarlo. Ovviamente. Un orologio costoso non rientra nello stile dei Wilson.
La seconda lo aveva fatto perché le fan urlanti non credevano al video messo su youtube - era incredibile quanto strillassero, inizialmente voleva scostare Allan per paura che qualche mostro le stesse attaccando -, la terza perché la JLA aveva gentilmente consigliato di piantarla con questi atteggiamenti, la quarta non gliel’aveva mai spiegata.
È dopo la quinta che torna a casa con l’umore sotto le scarpe. Beast Boy gli gira al largo, inferocito, in forma di orso cammina per la Torre mostrando i denti a chiunque gli rivolga la parola, gli altri cazzeggiano senza notare nulla - Leonor gli ha lanciato uno sguardo, ma poi Rich ha detto qualcosa di stupido e allora ha cominciato a picchiarlo.
Sospirando, Slade si trascina alla palestra dove, ne è sicuro, troverà Jericho. È quello che chiunque gli consiglierebbe di fare, ed è l’unica cosa che può fare, per quanto gli sembri una delle idee peggiori.
Allan smette di allenarsi appena lo vede, lo saluta “Ehi!”, e gli si avvicina con un sorriso, che si spegne appena gli è di fronte. Slade si appoggia contro il muro, per aggiungere ulteriore distanza.
- Che succede? Qualche problema?
- Mi hai baciato. Di nuovo.
Allan aggrotta le sopracciglia.
- Ah. Io…
- Ancora, intendo. Mi hai baciato!
- Beh, sì…
- Il primo posso capirlo. Il secondo anche. Il terzo pure, voglio dire, tu odi la JLA e tutto il resto… è dopo il quarto che non mi tornano più i conti!
- Slade, ascoltami. - alza le mani a mo’ di resa: - Non sei arrabbiato. Sono un empatico, lo so. Ma adesso non riesco proprio a capire cosa tu stia provando.
Slade rimane in silenzio, a guardarlo, incapace di pronunciare una sola parola; abbassa la testa.
- È davvero per i baci? Vuoi che la pianti? La finisco se ti dà noia, Slade, davvero.
Per un attimo è sicuro che comincerà a tremare; Allan ha appena posto la domanda alla quale non vorrebbe mai rispondere, ed è solo per pura fortuna che continua a parlare senza attendere una replica.
- Lo facevo solo per le fangirl, lo sai.
- Usi questa scusa tutte le volte, boss. - riesce a dire, in un soffio. Jericho ridacchia, si gratta la testa.
- Quindi tu credi che sia una scusa.
- Ho cominciato ad avere dubbi dopo il secondo, in effetti. - mormora, imbarazzato, ma felice che il disagio sia quasi completamente scomparso, almeno nell’altro.
- Oh, andiamo. Sarebbe incesto.
Alza la testa per fronteggiarlo: - Io. Non. Sono. Tuo. Zio. - scandisce, guardandolo arrabbiato. Allan ne ride, sinceramente divertito, ed è talmente veloce ad eliminare ogni distanza che Slade nemmeno sente quel “Per mia fortuna”, né ha modo di difendersi quando, priva di spettatori, accade la sesta volta. Si limita a chiudere gli occhi e a concentrarsi sulle scariche di piacere, sulle labbra, sulle mani di Allan che sono sui suoi fianchi - sul fatto che siano scivolate sotto la maglia e che gli stiano toccando la pelle -, sul bacio che deve - vuole - ricambiare.
- Qui non ci sono fangirl, Allan. - gli fa notare appena si staccando per respirare. Lui sorride ancora, ma deve essere uno di quei sorrisi che riserva per momenti speciali, perché lascia la gola di Slade secca.
- Se vuoi… - bisbiglia, e le mani vanno ai pantaloni, slacciano la cintura: - Non ci saranno più baci né davanti alle fangirl né in sede privata. - quando gli afferra l’erezione Slade geme, inclina la testa.
- Oh, beh. - riesce a rispondere: - Non sei poi così male.
Allan ride di nuovo.