Chi: Claude, Mohinder, Nathan, Peter
Dove: Boston, Centro di ricerche
Cosa: Nathan e Claude arrivano al Centro pochi minuti prima di Peter. Mohinder è preso nel fuoco incrociato.
Quando: Venerdì 23 Settembre 2007. Tarda mattinata.
Nathan Petrelli disse al tassista di accostare un isolato prima di arrivare all'edificio bianco del laboratorio di analisi, pagò la corsa e scese. Sentì qualcuno, o qualcosa, calciare un pezzetto di asfalto sgretolato vicino ai suoi piedi e farglielo rimbalzare contro la caviglia. Nathan guardò la gamba del pantalone Armani con la sua nuova macchia nerastra e non disse niente. Aspettò che il tassista fosse ripartito e cominciò a camminare verso il palazzo del Centro.
Anche se il tipo si teneva a una certa distanza, a tratti Nathan poteva ancora sentire il suo respiro caldo sul collo e la puzza di birra e di vestiti non lavati e di una persona non lavata al loro interno. Il primo poteva pure essere un inizio di psicosi o uno scherzo dei suoi sensi, ma del resto aveva prova certa, in quanto andava e veniva con metodica precisione con lo spirare del vento.
Una delle poche cose di cui Nathan era certo al momento era che odiava quel tizio. Non c'era una ragione precisa (a parte il quasi strangolamento in macchina e il fatto che non si lavava, per Dio), ma Nathan era sicuro che il tempo gliene avrebbe fornito qualcuna più che valida. Poteva solo immaginare quanto valida.
L'edificio era semplice e piuttosto dimesso rispetto all'importanza di quello che conteneva, ma il Centro si estendeva tutto ai piani sotterranei. Nathan non ne era sicuro, ma credeva che esistesse un vero laboratorio di analisi, ai piani superiori. Ovviamente Suresh non ci lavorava, era solo una copertura.
Entrò nell'edificio senza fare cenni di sorta all'Uomo Invisibile, perché sapeva che l'altro l'avrebbe seguito. All'usciere disse che era un ricercatore autorizzato e gli mostrò la sua tessera. Non che l'usciere non lo conoscesse di vista, ma a Nathan non piaceva che si stabilisse una regola di far entrare persone sulla fiducia. Per come la vedeva lui, la fiducia non aveva niente a che fare con questo progetto, in nessuna sua parte.
"Buona giornata" gli disse l'usciere, cortesemente.
Non credo proprio, pensò Nathan tra sé, e un rutto di provenienza non identificata alle sue spalle confermò la sua valutazione.