Chi: Nathan, Peter
Dove: Winslow, Arizona.
Cosa: La bomba è esplosa, e Peter e Nathan sono sopravvissuti. Ma non senza effetti collaterali.
Quando: 10/12/13 Novembre 2006
Rating: Attenzione! R+
Stato:
Finito Non avere il più vago ricordo del tuo vero nome, della tua vita, del come e del perchè ti trovi in un Motel chiamato "La Posada"? Non era divertente, decise Nathan.
Se quello era davvero il suo nome. Era solo il primo nome a cui aveva pensato, quando l'altro aveva preso una stanza a nome suo e di Mr.? Ah, uh...Nathan? ...Johnson. Sì, Johnson.
Non era molto certo di nulla che non fosse: sono maschio, bianco, voglio dormire e sono in un motel con un uomo che conosco. Conoscevo.
Tutta la storia del non ricordarsi assolutamente niente di sé era più stressante di qualsiasi cosa avesse mai vissuto. (Per quel che ricordava, almeno. ...E c'era una falla in questo ragionamento, vero?)
Ma stare vicino all'altro lo faceva sentire molto meno frustrato, quasi rilassato. Come se avesse saputo che, finchè gli restava vicino, era al sicuro.
Ed effettivamente era riuscito a procurare ad entrambi una stanza, del cibo e dei vestiti non sbrindellati.
Il nome che l'uomo aveva dato per suo alla reception era Peter, ma non aveva una faccia da Peter: mascella troppo forte, sguardo né da Uomo Ragno né da abitante dell'Isola che non c'è - e quelli erano gli unici Peter di cui ricordava qualcosa.
Non si erano veramente parlati, finora, neanche quando si erano risvegliati soli e distrutti a qualche chilometro da Winslow.
Si buttò sul letto, sentendosi molto meno stanco di appena dieci minuti prima. Era incredibile come stesse recuperando energia in fretta.
Nathan (se continuava a ripeterlo, forse il nome gli si sarebbe appiccicato addosso, ma non sembrava funzionare. Si chiese perchè avesse pensato a un nome così inadatto.) credeva di non essere una persona silenziosa: tutto quel non parlarsi lo stava mettendo a disagio.
Nemmeno il sonno (di cui ora non aveva neanche più bisogno) soffocava il desiderio di chiedere qualcosa, qualunque cosa. Anche se sapeva che l'altro non poteva avere tutte le risposte, ci sperava.
Sentiva che quella era un'altra cosa che aveva fatto spesso, in passato.
"Peter," lo chiamò incerto, sistemandosi una ciocca di capelli troppo lunghi dietro l'orecchio. "Ricordi - ricordi niente?"