Chi: Hiro, Ando
Dove: Australia, a Melbourne
Cosa: Hiro e Ando sono appena arrivati a Melbourne e stanno cercando per conto del Centro di Ricerca una nuova persona dai poteri speciali.
Quando: Lunedì 19 Settembre 2011. Tarda mattinata. Pomeriggio. Sera.
Nonostante fossero passati cinque anni, Ando non si era ancora abituato alle sensazioni che si
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Hiro e l'uomo che aveva provocato quel pandemonio apparirono di fronte a lui. Fu timoroso per un istante, magari avrebbe potuto risucchiare l'ossigeno anche intorno a sè, ma sembrava non esserci più pericolo.
Terrorizzato si divincolava.
"Calmati!Hiro ti ha teletrasportato quì fuori per non nuocere a nessuno... capisci che stavi soffocando tutta quella gente?!"
Bene, eccone un altro, un contatto non previsto.Ci farà perdere altro tempo, e abbiamo da fare.
"Hiro noi non abbiamo tempo da perdere con lui!"
Esclamò Ando.
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Cosa voleva dire Non abbiamo tempo da perdere con lui?
"Ando non scherzare. Lui ha bisogno di noi."
Il suo amico alle volte era davvero superficiale.
Hiro non avrebbe mai abbandonato qualcuno nel momento del bisogno, a costo di modificare leggermente i suoi piani. Lui in fondo era un eroe e aveva il dovere morale di aiutare le persone bisognose ( ... )
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Be', strana... in realtà molti reagivano in quel modo ma Hiro tendeva a dimenticarlo ogni volta: preferiva sperare nell'entusiasmo e nella positività della gente. Amava pensare di rendere felici le persone quando bussando alla porta annunciava loro di essere 'speciali'. Se non avesse sperato in questo, se non avesse creduto di portare un po' di gioia nella vita degli altri, non avrebbe potuto fare quel lavoro.
Hiro vide l'uomo scattare in avanti, oltre sé e oltre Ando.
Rimase per un solo secondo a fissare a bocca aperta quello che fuggiva via correndo.
Non poteva lasciarlo andare così, l'uomo doveva capire cosa stava accadendo, doveva soprattutto smettere di avere paura e iniziare a accettarsi, comprendendo quanta e quale fortuna gli era capitata.
Aggrottò la fronte e mise su una sorta di broncio.
"Ando, seguiamolo!" Puntò il dito in avanti e iniziò a correre, trattenendo la Katana che traballava alle sue spalle.
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Questo pensava Ando mentre, al contrario, continuava a seguire Hiro stando al passo. Alla fin fine seguiva Hiro in qualunque situazione anche se sembrava tutto assurdo. Erano ormai anni che sembrava essere tutto tremendamente assurdo.
Scusami cara dobbiamo correre dietro ad un tizio che potrebbe soffocarci senza accorgersene, avrebbe potuto dire a sua moglie se ne avesse avuta una.
Però Ando continuava a correre alle spalle di Hiro, quello stupido pazzo con una spada sulle spalle. Hiro non rifletteva e proprio per questo Ando doveva continuare a correre con lui, dietro di lui e coprirgli le spalle. In fondo Hiro non gli aveva mai negato un aiuto...
Continuò a correre come un disperato, ma l'uomo davanti a loro aveva il vantaggio di conoscere alla perfezione il posto, e ben presto Hiro e Ando lo persero in una piazza alla luce rugginosa del sole che tramontava.
Sopra di loro si accese un lampione.
"L'abbiamo perso?!"
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